<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Plastic Tax | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Plastic Tax

Se lo scopo fosse disincentivare ad X....
....I soldi che fruttano da quelli che NON....vi si adattano
dovrebbero essere messi in scopi utili alla comunita' tutta,
e invece finiscono ad alimentare la inestinguibile fame del Moloch Nazionale.
Ed e' pure vero che se fosse per disincentivare una volta che la comunita' si fosse " convertita al meglio ",
ci sarebbe un buco nelle entrate da cui, bisogno di reperire risorse da altre parti.
P.s..
I soldi racattati dalle le multe, dovrebbero servire alle migliorie stradali....
Vero
??
Da quel che vedo siamo a livello III mondo

Assolutamente d'accordo con te.
Purtroppo è la difficoltà, ormai ampiamente riconosciuta, che agli Italiani manca la capacità/volontà di fare squadra.
Noi abbiamo eccellenze in tutti i campi, ma questa eccellenze se vogliono emergere vanno all'estero o sbaglio ?
In Italia non si farà mai una rivoluzione ( forse) perché implica una
grande azione di gruppo.
Noi siamo i primi a lamentarci di qualsiasi cosa, ma quando qualcuno ( ogni tanto c'è ) prova a smuovere le masse per affrontare un problema, come d'incanto spariscono tutti.
Esempio banale su tutti, le assemblee condominiali, tutti a lamentarsi di tutto, poi in assemblea si ritrovano sempre i soliti 4 gatti.
 
Nessun sacchetto si riutilizza non dico 1000 volte, ma neanche una decina, si distrugge molto prima.

Io parlo dei sacchetti robusti che si utilizzano non per frutta e verdura ma per metterci la spesa.
Io ne ho un paio che avranno 10 anni quindi 500 spese probabilmente se le sono fatte.
Ovvio non sono indistruttibili però basta non riempirli a dismisura di articoli pesanti.

l problema delle plastiche in genere, IMHO ma non credo di essere il solo, è la non corretta gestione del fine vita.

Vero però anche la sovrapproduzione secondo me è un problema da non sottovalutare.
Per fare un esempio io bevo circa 3 litri d'acqua al giorno in casa a pasto.
Da sempre bevo l'acqua del rubinetto e quindi non compro l'acqua in bottiglia di plastica.
Se lo facessi la smaltirei correttamente,ma sarebbero comunque oltre 700 bottiglie all'anno da smaltire solo per 1 persona.
Secondo me è molto meglio produrre meno rifiuti,anche se questi vengono poi smaltiti e riciclati correttamente.
 
che la tassa sulla plastica esiste da anni ed è anche molto cara, si chiama CONAI.

Esatto,quando ho parlato di aumenti della tassazione sugli imballaggi mi riferivo proprio a quello.
Per la ditta dove lavoro e la ditta dei miei tutto sommato l'aumento non è stato un salasso,però comunque c'è stato.
E il problema è che pur implorando i clienti di riportare indietro gli imballaggi riutilizzabili e cercando pure di incentivarli con uno sconto alla maggior parte di loro non frega una mazza.
E quindi tocca comprare più imballaggi e pagare di più.
 
Assolutamente d'accordo con te.
Purtroppo è la difficoltà, ormai ampiamente riconosciuta, che agli Italiani manca la capacità/volontà di fare squadra.
Noi abbiamo eccellenze in tutti i campi, ma questa eccellenze se vogliono emergere vanno all'estero o sbaglio ?
In Italia non si farà mai una rivoluzione ( forse) perché implica una
grande azione di gruppo.
Noi siamo i primi a lamentarci di qualsiasi cosa, ma quando qualcuno ( ogni tanto c'è ) prova a smuovere le masse per affrontare un problema, come d'incanto spariscono tutti.
Esempio banale su tutti, le assemblee condominiali, tutti a lamentarsi di tutto, poi in assemblea si ritrovano sempre i soliti 4 gatti.


Siamo i discedenti degli staterelli che ci sono stati fino al Regno di Italia....
( che ci han tenuto nella loro piccolezza di nazione per secoli sotto Francia, Spagna, Austria )
Staterelli di cui molti, anche oggi,
PERO'
recriminano la perdita....
 
Di cui un paio non dicono una parola e uno non vede l'ora che la riunione finisca per andare a mangiare.

Esatto.
Guarda, torno un attivo al mio recente viaggio in Australia.
Grande comunità Italiana, siamo ben visti, anche perché siamo grandi lavoratori, nelle loro scuole insegnano la lingua italiana.
Ho parlato con vari giovani italiani che lavorano e vivono li.
Non c'è nulla di facile, il lavoro c'è è vero ma le regole sono ferree.
Se sgarri sei fuori, hai dei permessi con delle scadenze, nel frattempo devi "guadagnarti" la stima ( non con le bustarelle...!!! ) di qualche imprenditore che ti fa da Sponsor per la continuità del tuo lavoro.
Uno di questi ragazzi, mi ha detto ho lo Sponsor, ma mi scade il permesso a breve, quindi vado in Nuova Zelanda per un lavoro di 3 mesi. poi posso rientrare in Australia e continuare a lavorare qui forse definitivamente.
La è normale, da noi ...??
 
Esatto.
Guarda, torno un attivo al mio recente viaggio in Australia.
Grande comunità Italiana, siamo ben visti, anche perché siamo grandi lavoratori, nelle loro scuole insegnano la lingua italiana.
Ho parlato con vari giovani italiani che lavorano e vivono li.
Non c'è nulla di facile, il lavoro c'è è vero ma le regole sono ferree.
Se sgarri sei fuori, hai dei permessi con delle scadenze, nel frattempo devi "guadagnarti" la stima ( non con le bustarelle...!!! ) di qualche imprenditore che ti fa da Sponsor per la continuità del tuo lavoro.
Uno di questi ragazzi, mi ha detto ho lo Sponsor, ma mi scade il permesso a breve, quindi vado in Nuova Zelanda per un lavoro di 3 mesi. poi posso rientrare in Australia e continuare a lavorare qui forse definitivamente.
La è normale, da noi ...??

La se non sbaglio lavoro e permesso di soggiorno sono strettamente legati tra loro.
Infatti nei programmi in cui fanno vedere i controlli alle frontiere beccano un sacco di turisti che richiedono un visto appunto turistico e poi invece hanno intenzione di lavorare.
 
Esatto.
Guarda, torno un attivo al mio recente viaggio in Australia.
Grande comunità Italiana, siamo ben visti, anche perché siamo grandi lavoratori, nelle loro scuole insegnano la lingua italiana.
Ho parlato con vari giovani italiani che lavorano e vivono li.
Non c'è nulla di facile, il lavoro c'è è vero ma le regole sono ferree.
Se sgarri sei fuori, hai dei permessi con delle scadenze, nel frattempo devi "guadagnarti" la stima ( non con le bustarelle...!!! ) di qualche imprenditore che ti fa da Sponsor per la continuità del tuo lavoro.
Uno di questi ragazzi, mi ha detto ho lo Sponsor, ma mi scade il permesso a breve, quindi vado in Nuova Zelanda per un lavoro di 3 mesi. poi posso rientrare in Australia e continuare a lavorare qui forse definitivamente.
La è normale, da noi ...??
Così è oggi, ma 40 anni fa? 50?70? o peggio ancora 100?
 
La se non sbaglio lavoro e permesso di soggiorno sono strettamente legati tra loro.
Infatti nei programmi in cui fanno vedere i controlli alle frontiere beccano un sacco di turisti che richiedono un visto appunto turistico e poi invece hanno intenzione di lavorare.

Esatto il lavoro è subordinato al permesso di soggiorno.
Non ho chiesto nello specifico qual'è la durata del permesso e quanti periodi/rinnovi sono concessi.
Come mi ha detto un ragazzo, cameriere in un ristorante, mi scade il permesso, quindi devo uscire dal paese, nonostante ho lo sponsor per rinnovare il periodo di lavoro, vado a lavorare 3 mesi in Nuova Zelanda e poi ritorno.
Ecco perché l'Australia funziona bene, le leggi sono severe, multe salate per chi non le rispetta e regole severe per tutti, esattamente come avviene da noi.....!!!!!
 
Voglio permettermi una breve riflessione, per farla cercheró accuratamente di evitare ogni riferimento politico, non me ne vogliate se mi sfuggirà qualcosa.

Questa tassa, così come anche la cugina sugar tax sulle bevande zuccherate, servirà principalmente per produrre gettito che si DEVE recuperare perché le "gestioni precedenti" sono state poco attente alle spese prodigandosi in aiuti economici di vario genere. Questi soldi sono stati spesi e ora vanno recuperati e quale modo di mettere delle tasse facendole passare per ambientaliste o per la salute del popolo?
Un modo molto efficace di distogliere l'attenzione dal fatto che é stata aggiunta una nuova tassa dal nulla facendo discutere sulla questione fantoccio e schermandosi dietro la questione in questo caso ambientale.
 
Forse Non ho ben capito io, in quasi tutti i paesi il permesso di soggiorno non turistico è subordinato al lavoro ma non ha una scadenza, nel senso che fino a quando hai un lavoro hai il permesso regolare, il giochetto di uscire per tornare lo si fa perché si ha un permesso turistico che è a tempo e quindi quando scade sei costretto ad uscire . Se hai il permesso turistico e lavori è perché non sei entrato nel paese con un permesso di soggiorno lavorativo( che di solito prevede tutta una trafila che viene portata avanti sia dal soggetto ma anche dal datore di lavoro ) ma sei entrato con il turistici e illegalmente poi hai cominciato a lavorare e non hai mai potuto regolarizzare questo tuo lavoro. Se si va ad esempio in Florida ( quindi un paese che noi reputiamo ferreo per la gestione del sistema immigrazione a)tanta gente,anche tanti italiani lavorano non il permesso turistico
 
...e avrà come risultato quello di distruggere un settore economico, senza produrre alcun effetto tangibile.
Non ne sono convinto, credo invece che semplicemente ci sarà un leggero, spero, aumento ai danno del consumatore finale ( leggi noi tutti ), le aziende semplicemente saranno toccate poco o nulla perché semplicemente prenderanno la tassa applicata a loro e la metterammo paro paro sul prezzo finito. E siccome sia quello della plastica da imballaggi sia quello delle bevande zuccherate sono settori piuttosto stabili rispetto alle variazioni di prezzo ( non sin puó semplicemente smettere di imballare e nessuno vuole rinunciare alla coca cola o alla fanta anchebse costasse 5 centesimi in più ) alla fine anche la richiesta sarà sostanzialmente invariata.

Leggi alla fine di tutto: sembra una str...a ma come tassa se la sono studiata bene per spillare soldi facendo pure bella figura.
 
Non ne sono convinto, credo invece che semplicemente ci sarà un leggero, spero, aumento ai danno del consumatore finale ( leggi noi tutti ), le aziende semplicemente saranno toccate poco o nulla perché semplicemente prenderanno la tassa applicata a loro e la metterammo paro paro sul prezzo finito.
Molto più banalmente, basta spostare lo stabilimento 100 metri fuori dai confini per non pagare questo balzello.
 
non sin puó semplicemente smettere di imballare e nessuno vuole rinunciare alla coca cola o alla fanta anchebse costasse 5 centesimi in più
Il problema è che secondo alcune simulazioni sulle acque minerali di primo prezzo, vendute a 10 cent al litro, ci sarebbe un aumento di 5-7 cent al litro. Chiaramente a chi a propinato questa ennesima gabella importa giusto mezzo, dato che beve la Perrier in vetro ...
 
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