<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Piano di rilancio | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Piano di rilancio

margh.69 ha scritto:
Comunque se si impegna le auto, il gruppone, le sa fare ...... guardate un pò la 4C che bestiolina che è...... magari sto sognando ma spero che in cantiere ci sia una giulia con i contro.....ni. Che ci volete fa, sogno un'alfa che faccia mangnà la o polvere alle tedescone e perchè no un ritorno alle competizioni come il WTCC
magari anche con sistema ibrido sportivo.... :D

Non solo la 4C. Mi è capitato di vedere la Ghibli qualche giorno fa.
Non è il forum maserati e non voglio andare off topic. Ma da quelle parti gli investimenti ci sono stati e pare che abbiano ridato lustro e vitalità al marchio.
Siamo stanchi e annoiati dai soliti commenti e da insuccessi commerciali o modelli onestamente cristallizzati nella media (le slide della Giulietta con il confronto con 308, Astra e altre erano fastidiose)
Il gruppo ha sprecato un sacco di anni in maniera dissennata con l'Alfa. Ma lo possiamo ammettere che pare esserci una strategia diversa?
Se è vero, come ha sottolineato un altro forumista, che la 4C sarà in qualche modo spalmata in un arco temporale ampio, e che alla stessa si congiungerà la spider (che è un concetto totalmente Alfa), allora una D che arrivi anche nel 2015 da' l'idea di un strategia. Tardiva ma con uno studio a monte.

Poi è chiaro che le nostre sono tutte congetture e speculazioni. E' evidente che se la D sarà una giulietta tre volumi, il termine il concetto "strategia" andrà depennato da qualsiasi discorso riguardi l'Alfa
Ma ripeto, l'esempio Maserati, potrebbe essere un elemento di fiducia
 
Possiamo vederci tutta la strategia che vogliamo.
In fondo, parliamo sempre del nulla, o di quello che ci piacerebbe, o di quello che ci raccontano le slide (salvo rinvii/cambi di rotta succssivi).

Ma il dato è sempre quello: mancano i fatti.

Perchè non c'è la disponibilità per investire, e forse non c'è nemmeno un idea su che impronta dare ad Alfa.

Al momento, per non farla morire, tentano di tenerne viva (sugli spilli) l'identità ed il balsone con un oggetto di assoluto valore (4C), tutto immagine e poco margine (di quadagno).
Poi seguirà la 4c targa (unica Alfa prevista fino ad ottobre 2014 fonte 4R), poi nel 2015 forse la giapponese.

Poi siamo nel 2016...le calende greche, e noi qui a far la muffa :lol:
 
umbiBerto ha scritto:
Bho ? Non si capisce perché il lancio di nuovi modelli dovrebbe cambiare la situazione .... visto il crollo della Giuglietta e il fatto che l'usato Alfa Romeo sia in assoluto il più deprezzato del mercato. Bisognerebbe intanto lavorare per eliminare queste "condizioni" di contorno, invece che sperare ch nuovi modelli con la tanto invocata TP per magia risolva tutto.

Per cambiare queste situazioni (crollo del valore dell'usato Alfa), occorrerebbe si far uscire nuovi modelli, puntando su bontà di prodotto, qualità e caratterizzazione del marchio. Altrimenti sarà sempre percepito come fiat, o come di modesta qualità rispetto ai competitor, e destinato a svalutare.

Certo, se non escono più Alfa, possono pensare di farne salire il valore...quando saranno tutte "storiche", saranno le ultime Alfa Romeo acquistabili :lol:
 
Menech ha scritto:
Dannatio ha scritto:
Maaaaa, nessuno mi ha ancora monostellato i commenti?

Il monostellatore folle é morto? :twisted:

Dan, bentornato! :thumbup:

Uno dei maggiori indiziati, come monostellatore, lo incroci sull'altro forum.........ma certamente non era il solo......ciao ;)

Una tantum vengo a dare un'occhiata.... :D
 
vecchioAlfista ha scritto:
Per cambiare queste situazioni (crollo del valore dell'usato Alfa), occorrerebbe si far uscire nuovi modelli, puntando su bontà di prodotto, qualità e caratterizzazione del marchio. Altrimenti sarà sempre percepito come fiat, o come di modesta qualità rispetto ai competitor, e destinato a svalutare.

Certo, se non escono più Alfa, possono pensare di farne salire il valore...quando saranno tutte "storiche", saranno le ultime Alfa Romeo acquistabili :lol:

Perché non si dovrebbe riuscire con i modelli ora in vendita ? Perché non si è provveduto subito al cambio di rotta ? Seminare nuovi modelli con queste premesse non porterà a niente. E perché un ipotetico cliente dovrebbe credere che qualcosa sia cambiato da un certo punto in poi se questo tempo è stato "tempo perso" ?
 
umbiBerto ha scritto:
Perché non si dovrebbe riuscire con i modelli ora in vendita ?

Evidentemente i modelli in vendita non sono stati (e non sono al momento) in grado di cambiare questa percezione. Alfa Romeo continua ad essere il brand che soffre della maggior svalutazione (Quattroruote di novembre pag. 203, ove Alfa è percepita dal 48% degli utenti come veicolo che svaluta - al secondo posto Mazda con uno staccatissimo 8% ) :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

umbiBerto ha scritto:
Perché non si è provveduto subito al cambio di rotta ?

Non saprei. Bisognerebbe chiedere a fiat

umbiBerto ha scritto:
Seminare nuovi modelli con queste premesse non porterà a niente.

Di certo, seminare nuovi modelli a caso, senza costrutto e qualità del prodotto, non migliorerà la situazione.
Però se non si fa nulla per cambiare, da solo non cambierà nulla

umbiBerto ha scritto:
E perché un ipotetico cliente dovrebbe credere che qualcosa sia cambiato da un certo punto in poi se questo tempo è stato "tempo perso" ?

Vedi la risposta precedente.

La percezione di un marchio la si crea nel tempo, con prodotti rispondenti alle esigenze del mercato ed in linea con il brand. Nel nostro caso, per risollevare un marchio come Alfa, occorre perseverare con un prodotto coerente, non figlio di compromessi (anche qualitativi), maturo per reggere il concorso con le competitor premiu, e rispondente alle aspettative del mercato (che poi è quello che fa la domanda).

Parere personale ;)
 
vecchioAlfista ha scritto:
La percezione di un marchio la si crea nel tempo, con prodotti rispondenti alle esigenze del mercato ed in linea con il brand. Nel nostro caso, per risollevare un marchio come Alfa, occorre perseverare con un prodotto coerente, non figlio di compromessi (anche qualitativi), maturo per reggere il concorso con le competitor premiu, e rispondente alle aspettative del mercato (che poi è quello che fa la domanda).

Parere personale ;)

Perfetta analisi. Questa è la strada, che richiede tempo, competenza, passione ed investimenti. Quanto di tutto questo Fiat mette a disposizione di Alfa?
 
la risposta la conosciamo tutti.

Sia che guardiamo al passato, ove la proprietà ha dissipato un'azienda, lasciandone solo "nudo marchio", sia che analizziamo il presente, ove lo stesso "nudo marchio" sopravvive con appena due modelli ed una supercar a listino.

Quanto al futuro, non mi sento neppure di dar colpe a fiat.
L'attuale congiuntura del gruppo, di fatto proteso nello sforzo decisivo di "amerikanizzarsi", non può portare ad altro che a questo stallo. Che come minimo durerà un altro paio d'anni
 
vecchioAlfista ha scritto:
Possiamo vederci tutta la strategia che vogliamo.
In fondo, parliamo sempre del nulla, o di quello che ci piacerebbe, o di quello che ci raccontano le slide (salvo rinvii/cambi di rotta succssivi).

Ma il dato è sempre quello: mancano i fatti.

Perchè non c'è la disponibilità per investire, e forse non c'è nemmeno un idea su che impronta dare ad Alfa.

Al momento, per non farla morire, tentano di tenerne viva (sugli spilli) l'identità ed il balsone con un oggetto di assoluto valore (4C), tutto immagine e poco margine (di quadagno).
Poi seguirà la 4c targa (unica Alfa prevista fino ad ottobre 2014 fonte 4R), poi nel 2015 forse la giapponese.

Poi siamo nel 2016...le calende greche, e noi qui a far la muffa :lol:

Il rischio (ci ripetiamo per l'ennesima volta) è sempre lo stesso: più si aspetta, più il valore aggiunto "immagine" tende a svanire....
 
Infatti la situazione non è buona. Però a questo punto, volenti o nolenti, l'unica possibilità di rilancio passa per la fusione tra Chrysler e Fiat. La fusione ad un costo che non sia esorbitante per il Gruppo è ormai diventata condizione imprescindibile per il rilancio .... condizione necessaria, perchè Fiat da sola non ha le risorse per farcela, certamente non ancora sufficiente. Occorre poi investire in nuovi modelli ed implementare la rete di distribuzione ed assistenza al livello internazionale, ovviamente con le risorse che saranno messe a disposizione dal ramo americano del Gruppo se e solo se vi saranno suffiicienti prospettive di successo e di ritorno economico. Infine, occorre che i nuovi modelli abbiano un discreto successo sul mercato internazionale. Il "ritorno" di Alfa sul mercato interno è forse l'ultimo passo.
Ma penso che finchè non verrà definita la questione Chrisler/Veba tutto il resto rimarrà sospeso, poi si vedrà.
Qui in Italia la situazione non è bella .... i più parlano di Alfa Romeo con affetto e stima riguardo al passato, ma i modelli recenti vengono spesso percepiti come Fiat ricarrozzate. E'una percezione che sicuramente parte da un fondo di verità, ma che ormai è diventata un luogo comune. E la diffamazione peggiore, più sottile ed insidiosa, non è quella del tutto falsa e campata per aria, ma quella che mescola sapientemente il vero ed il falso, per far apparire credibili anche le cose non vere. Quindi, ferme restando le colpe di Fiat ed anche i limiti dei modelli Alfa, almeno qui da noi ci sarà sempre chi sarà pronto a sparare su un nuovo modello Alfa liquidandolo a priori come Fiat ricarrozzata. Se veramente venissero fatti modelli di qualità, forse sarebbe preferibile ripartire dall'estero, magari proprio dagli Usa, dove il marchio (pare) goda ancora di un ricordo positivo e possa sperare in un giudizio oggettivo da parte dei consumatori, invece che in un pregiudizio. Certo, i modelli dovranno essere all'altezza della concorrenza, altrimenti sarà davvero la fine.
 
Dario Toscana ha scritto:
Infatti la situazione non è buona. Però a questo punto, volenti o nolenti, l'unica possibilità di rilancio passa per la fusione tra Chrysler e Fiat. La fusione ad un costo che non sia esorbitante per il Gruppo è ormai diventata condizione imprescindibile per il rilancio .... condizione necessaria, perchè Fiat da sola non ha le risorse per farcela, certamente non ancora sufficiente. Occorre poi investire in nuovi modelli ed implementare la rete di distribuzione ed assistenza al livello internazionale, ovviamente con le risorse che saranno messe a disposizione dal ramo americano del Gruppo se e solo se vi saranno suffiicienti prospettive di successo e di ritorno economico. Infine, occorre che i nuovi modelli abbiano un discreto successo sul mercato internazionale. Il "ritorno" di Alfa sul mercato interno è forse l'ultimo passo.
Ma penso che finchè non verrà definita la questione Chrisler/Veba tutto il resto rimarrà sospeso, poi si vedrà.
Qui in Italia la situazione non è bella .... i più parlano di Alfa Romeo con affetto e stima riguardo al passato, ma i modelli recenti vengono spesso percepiti come Fiat ricarrozzate. E'una percezione che sicuramente parte da un fondo di verità, ma che ormai è diventata un luogo comune. E la diffamazione peggiore, più sottile ed insidiosa, non è quella del tutto falsa e campata per aria, ma quella che mescola sapientemente il vero ed il falso, per far apparire credibili anche le cose non vere. Quindi, ferme restando le colpe di Fiat ed anche i limiti dei modelli Alfa, almeno qui da noi ci sarà sempre chi sarà pronto a sparare su un nuovo modello Alfa liquidandolo a priori come Fiat ricarrozzata. Se veramente venissero fatti modelli di qualità, forse sarebbe preferibile ripartire dall'estero, magari proprio dagli Usa, dove il marchio (pare) goda ancora di un ricordo positivo e possa sperare in un giudizio oggettivo da parte dei consumatori, invece che in un pregiudizio. Certo, i modelli dovranno essere all'altezza della concorrenza, altrimenti sarà davvero la fine.

Che il futuro di Fiat stia nella fusione, è giusto e pure auspicabile. E' la partita che Marchionne ha deciso di giocare, ed è nell'interesse di tutti (compresi noi amanti dell'automobilismo) che ci riesca.

Con la speranza che il nuovo gruppo possa trovare quella solidità in grado di sbloccare investimenti e capitali per i nuovi prodotti Alfa Romeo.

Proprio su Alfa Romeo, mi permetto di sottolineare per l'ennesima volta da retrogrado vecchioAlfista :twisted: che un autovettura del biscione non deve essere solamente un buon prodotto, ma deve necessariamente essere un prodotto il più possibile specifico.
La "sottile diffamazione" che citi mi sfugge, specie quando parli di pregiudizio: dovè il pregiudizio nel constatare l'utilizzo di componentistica (motori) fiat, su telai fiat (o concepiti/progettati da fiat-ftp), con design ed estetiche di carrozzeria disegnate dal centro stile unificato fiat?

Io non parlerei di pregiudizio, ma di constatazione.

E non condivido neppure la soluzione che proponi: Alfa non deve andarsi a nascondere in territori vergini per "mascherare" la sua reale genesi (nota a noi Europei), ma deve al contrario investire su se stessa, recuperando quel minimo di autonomie tecniche e specificità che - in tempi di multinazionali sinergiche - possono ancora esistere.

Quando Fiat prenderà quella strada, allora forse riavremmo una vera Alfa Romeo, conditio sine qua non indispensabile per ritornare ad essere competitiva nel ruolo che le compete
 
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