Dubitare o stupirsi del fatto che il prezzo del petrolio riprenda a salire e che i prezzi alla pompa, all'inizio dell'estate, vengano rimpolpati come regolarmente accade da sempre, mi sembra come stupirsi del fatto che uno straccio immerso nell'acqua si inumidisca.
Le speculazioni non sono certo finite, anzi.
Nel frattempo però, come ultima ma non insignificante ruota del carro, noi singoli compratori di carburante dovremmo dare il nostro piccolo ma non insignificante contributo, evitando accuratamente di acquistare il carburante nei distributori in cui esso costa anche solo uno o due centesimi in più, e anche se ciò volesse dire fare un po' di km apposta e anche se per fare quei km si dovessero spendere più soldi di quelli risparmiati sull'acquisto.
Per una questione di principio si può benissimo spendere qualcosa, o no?
A meno che non si preferisca, pur di non fare un piccolissimo sacrificio (parola in questo caso decisamente fuori luogo), contribuire attivamente alle speculazioni contro le quali tanto si ama brontolare.