MultiJet150 ha scritto:dexxter ha scritto:che poi bisogna rispondere anche ai gran capi. i sembra ovvio, ma il progetto lo porta avanti chi è stato pagato per farloMultiJet150 ha scritto:dexxter ha scritto:secondo me, questi pezzi grossi della Fiat lasciano il gruppo perchè devono fare quel che dice Marchionne mentre i tedeschi lasciano mano libera ai dirigenti; mica poco no?
Cosa fanno i tedeschi ??? Mano libera ??? In che Film ......
Comunque, tedeschi a parte, è il numero UNO che condivide gli obiettivi con i suoi managers, altrimenti è la confusione e l'anarchia.
Ben venga l'iniziativa personale ma per il raggiungimento dell'obiettivo comune, altrimenti lo spirito di squadra salta.
Si, certo, se imparassimo dai JAP e dagli Americani, in gestione industriale capiremmo che le aziende di successo sono quelle dove gli obiettivi scendono a cascata dal CDA fino all'ultimo dei dipendenti. Idem, i suggerimenti, partono dal basso, anche dall'ultimo dei dipendenti per salire fino al CDA e le informazioni circolano anche trasversalmente in una organizzazione detta a Matrice. Con questo tipo di organizzazione, tutti vengono valorizzati e in caso di superamento degli obiettivi e/o suggerimenti validi al miglioramento, incentivi nello stipendio per tutti, non solamente per i TOP managers.
Finché da una parte si parla come se il tempo fosse rimasto fermo a 50 ANNI FA e dall'altra si fa pesare solamente il GRADO, al giorno d'oggi, non si va più da nessuna parte.
Ma se la Fiat applica ancora il taylorismo in fabbrica...
Era Umberto Agnelli che voleva instaurare il Fiat le metodoligie giapponesi. Non l'hanno fatto mai comandare...