Volevo rispondere a una nota precedente ma ho visto che e' "locked" cosi' ripropongo qui le mie idee.
Il punto fondamentale e' che le vetture sono molto potenti.La potenza delle unita' installate nelle vetture sono di gran linga (leggi un fattore 10 o 20 volte) superiori alla potenza che la rete elettrica puo' offrire.
Non c'e' nessun complotto o cartello o congiura di palazzo o intrighi di interessi. Semplicemente non ce la si fa con l'energia a disposizione.
Si e' pensato alle auto elettriche, poi alle auto a idrogeno, ma nessuno si e' fatto due conti sulla potenza necessaria per movimentare il parco macchine di un intero Paese industrializzato. Cosi' ora si scopre che le pompe ad idrogeno instalolate a Milano ed in California non servono a nient e i gestori le stanno riconvertendo in pompe tradizionali. Questo semplicemente perche' la potenza della rete elettrica e' di gran lunga inferiore a quella che servirebbe per far andarfe anche solo il 10% del parco circolante a idrogeno oppure a elettrico puro.
Ci sono pero' due risvolti della medaglia.
Il primo e' che se il petrolio aumenta troppo di prezzo allora diventa conveniente andare a cercare il petrolio negli abissi marini. (sembra che nell'artico i giacimenti siano ricchissimi di petrolio.....e infatti la Russia ci sta mettendo le mani sopra
Il secondo risvolto consiste nel fato secondo cui tra cinquant'anni saranno disponibili finalmente le centrali a fusione nucleare, quelle che non hanno scorie, perche' l'unica cosa che emettono e' elio (caldo, ma sempre elio).
Con un paio di centinaia di centrali nucleari a fusione -e cioe' senza scorie- un Paese come l'Italia potrebbe affrancarsi dalla necessita' del petrolio. Sara' allora che il mondo del tutto elettrico o dell'idrogeno potrebbero affermarsi definitivamente. Nel frattempo tiriamo la cinghia e soffriamo perche' del petrolio non ne possiamo fare a meno; Questo almeno per quello che iguarda il mondo dell'automobile.
(Il terzo punto non c'e' ma a me piace il dispari)
Opinioni in merito sono gradite.
Regards,
The frog
Il punto fondamentale e' che le vetture sono molto potenti.La potenza delle unita' installate nelle vetture sono di gran linga (leggi un fattore 10 o 20 volte) superiori alla potenza che la rete elettrica puo' offrire.
Non c'e' nessun complotto o cartello o congiura di palazzo o intrighi di interessi. Semplicemente non ce la si fa con l'energia a disposizione.
Si e' pensato alle auto elettriche, poi alle auto a idrogeno, ma nessuno si e' fatto due conti sulla potenza necessaria per movimentare il parco macchine di un intero Paese industrializzato. Cosi' ora si scopre che le pompe ad idrogeno instalolate a Milano ed in California non servono a nient e i gestori le stanno riconvertendo in pompe tradizionali. Questo semplicemente perche' la potenza della rete elettrica e' di gran lunga inferiore a quella che servirebbe per far andarfe anche solo il 10% del parco circolante a idrogeno oppure a elettrico puro.
Ci sono pero' due risvolti della medaglia.
Il primo e' che se il petrolio aumenta troppo di prezzo allora diventa conveniente andare a cercare il petrolio negli abissi marini. (sembra che nell'artico i giacimenti siano ricchissimi di petrolio.....e infatti la Russia ci sta mettendo le mani sopra
Il secondo risvolto consiste nel fato secondo cui tra cinquant'anni saranno disponibili finalmente le centrali a fusione nucleare, quelle che non hanno scorie, perche' l'unica cosa che emettono e' elio (caldo, ma sempre elio).
Con un paio di centinaia di centrali nucleari a fusione -e cioe' senza scorie- un Paese come l'Italia potrebbe affrancarsi dalla necessita' del petrolio. Sara' allora che il mondo del tutto elettrico o dell'idrogeno potrebbero affermarsi definitivamente. Nel frattempo tiriamo la cinghia e soffriamo perche' del petrolio non ne possiamo fare a meno; Questo almeno per quello che iguarda il mondo dell'automobile.
(Il terzo punto non c'e' ma a me piace il dispari)
Opinioni in merito sono gradite.
Regards,
The frog