Ragionamento correttissimo, ma con qualche ma.
Il primo problema è che l'avanzamento tecnico ha avvicinato le prestazioni di tutte le vetture, nel senso che se un tempo anche l'automobilista più novellino poteva distinguere una VW da un'ALFA da una Lamborghini oggi le prestazioni dei vari marchi sono molto vicine. Lamborghini per distinguersi dai generalisti deve utilizzare materiali soluzioni e tecnologie di stampo più aereonautico che automobilistico, con la conseguenza che il differenziale di prezzo è salito moltissimo ed il mercato è praticamente limitato agli Emirati Arabi. E nonostante questo una Corvette ZR1 con motore ad aste e bilanceri riesce a starle vicinissima. Quando ALFA era ALFA, Corvette non riusciva neanche a sterzare. Con un posteriore a ponte torcente qualche settimana fa Megane RS ha fatto un tempo al Nurburgring tale da lasciarsi alle spalle tutta la concorrenza.
Il secondo fattore è la richiesta del mercato. Gli sport motoristici oggi non li segue nessuno, in verità non si segue nessuno sport che non sia il calcio. L'auto sportiva oggi è quella con tante appendici e grosse prese d'aria finte, punto. Un cliente convinto che il twinair sia un motore diesel, che la Polo è sportivissima, che 4 bulloni invece che 5 aumentano le vibrazioni o che un suv va benissimo in fuoristrada e quindi è sicurissimo su strada, quando gli vai a nominare le valvole al sodio la prima cosa che fa è preoccuparsi per la cellulite. D'altra parte quanti acquirenti di Giulietta sanno che ha il telaio della plancia in magnesio? Ancora c'è gente convinta che usi il telaio della Bravo. Alla fine uno i soldi li investe se si aspetta un ritorno economico.
Diversa è invece la faccenda dell'utilizzabilità tutti i giorni, perché il cliente due conti sullo spazio posteriore quando caccia 20.000? se li fa, e giustamente.
Morale della favola avere motori propri ALFA avrebbe di sicuro dei costi elevati, mentre l'efficacia effettiva sarebbe tutta da vedere, d'altra parte una volta che studi bene la fluidodinamica, le masse e gli attriti interni, ci metti il turbo ed il multiair, che altro ti serve? Sull'iniezione diretta in molti stanno tornando indietro, dato che non offre grossi vantaggi in regime di miscela stechiometrica (cioé un buon 80% dell'uso), mentre studiando la fluidodinamica il twinspark serve a poco. Produrre un'altra serie di motori comporterebbe spese simili ad avere un marchio indipendente, aggravate dal dimezzamento o quasi della scala di produzione, proprio in un periodo in cui BMW, che marchio indipendente lo è, si mette a fare un motore insieme a Peugeot e Citroen. Direi che il discorso è chiaro in fondo.
Nonostante questo, però, una persona a cui piace guidare se si fa un giro su MiTo e su Punto Evo, nonostante non stiamo parlando del massimo della sportività, la differenza la sente. Perché nonostante la base plebea e il servosterzo discutibile MiTo comunque ha una comunicatività diversa dalla Punto, e diversa anche dalla DS3 (che ho provato), inferiore a Mini e meno estrema della Evo Abarth, ma superiore a Ibiza o 206 e 207 (che sono quelle che ho guidato) e non dubito superiore alle altre B standard.
D'altra parte pure su un'utilitaria come MiTo si è posta una discreta attenzione al comportamento su strada,attraverso lo studio delle sospensioni ed un'elettronica dedicata (anche una fesseria come il DNA comporta una centralina motore diversa), e si è fatta attenzione anche agli accessori come le sospensioni FSD.
In sostanza i numeri si sono avvicinati, come dicevo sopra, ma con le giuste attenzioni le differenze si possono creare ancora ed un'appassionato cercando bene le può trovare. Per tutti gli altri c'è la Polo GTD.