<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Passaggio di proprietà e assicurazione | Il Forum di Quattroruote

Passaggio di proprietà e assicurazione

Ciao a tutti,
vorrei fare il passaggio di proprietà della mia vecchia auto che è rimasta a mia sorella dopo che io mi sono sposato. Però avendo anche l assicurazione di quest'auto a mio nome facendo il passaggio di proprietà va cambiato anche l'intestatario dell'assicurazione. Qui entra un problema, mia sorella non ha mai avuto un'assicurazione per cui non erediterebbe nessuna classe di merito e partirebbe dalla più alta.
Mi chiedo, se il passaggio di proprietà lo facessi con mio fratello che ha già un auto intestata e anche una polizza risolverei il problema della classe di merito che avrebbe mia sorella?
Spero si essermi spiegato.
Grazie a tutti.
 
Guidi un'auto intestata ad un altro? Attenzione alla multa. De Vita: «Facciamo chiarezza»
Si chiama "intestazione temporanea" e impone di avere sul libretto lo stesso nome di chi si trova al volante di un mezzo. Si rischiano multe salate ma non vale per tutti. Il nostro editorialista Enrico De Vita ci spiega come stanno le cose
di ENRICO DE VITA

Nei giorni scorsi si è scatenato il caos a causa della nuova norma che introduce l'intestazione temporanea, imponendo di avere sul libretto di circolazione lo stesso nome di chi si trova al volante di un mezzo. Titoloni sui giornali, automobilisti impauriti dalla minaccia di multe da 700 euro e tanta confusione. In realtà, se andiamo a vedere i fatti è tutto molto più semplice e non c'è nulla da temere, nonostante la complessità della norma che sta per entrare in vigore.

Cosa dice la norma

La novità infatti non riguarda tutti in in maniera indiscriminata. Vediamo quindi cosa dice nello specifico la norma e cosa prevede in caso di inadempienza. A partire dal 3 novembre, solo se l'uso del mezzo si protrae oltre i 30 giorni, il proprietario e intestatario della carta di circolazione, qualora ovviamente non coincida con l'utilizzatore del veicolo, avrà l'obbligo di comunicare all'Archivio Nazionale dei Veicoli della Motorizzazione Civile i dati di colui che è in possesso di quel veicolo. In caso di omissione è prevista una sanzione di 705 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione. La norma, prevista da una circolare della Motorizzazione del 10 luglio attuativa dell'articolo 94 4 bis del codice della strada, non riguarda però le auto prestate ai familiari.

Il problema non sussiste per i proprio familiari e per chi utilizza un'auto intestata ad un altro solo saltuariamente

E' bastato questo, unito a qualche articolo (fin troppo) impreciso apparso in Rete negli scorsi giorni, a far scatenare il finimondo tra automobilisti e motociclisti. “Non potrò far guidare l'auto a mio figlio?”, “Non siamo sposati, la mia compagna potrà guidare la mia auto?”, “Come devo fare a mettermi in regola?”. Per fare chiarezza una volta per tutte viene in soccorso il nostro editorialista Enrico De Vita, che è intervenuto a Isoradio, intervistato da Elena Carbonari, per rispondere a tutti i dubbi e i timori degli ascoltatori. De Vita ha risposto personalmente a numerosi quesiti degli ascoltatori, ecco le domande più frequenti con le risposte più significative, che sgomberano il campo da dubbi e timori.

Nessun problema per i familiari e per chi guida saltuariamente

Perché è stata introdotta questa norma?

«Lo spirito della norma è quello di andare a scovare chi intesta centinaia di vetture ad prestanome fittizi, magari novantenni. Ma si vogliono andare a colpire anche coloro che guidano auto aziendali, delle quali non si conosce il reale proprietario. In questi casi infatti, se non si viaggia con un documento che attesti un comodato d'uso, le forze dell'ordine si trovano con le mani legate, perché non hanno la possibilità di risalire eventualmente ad un'auto rubata».

Chi utilizza un'auto intestata ad un altro in maniera continuativa per più di 30 giorni è meglio che si metta in regola alla Motorizzazione o presso un ufficio pratiche auto


Sono un papà e possiedo tre veicoli intestati a mio nome. Possono guidare i mezzi anche moglie e figli?
«Assolutamente sì, in questo caso non occorre fare nulla. È sufficiente che i documenti di identità delle tre persone presentino la stessa residenza. Nel caso in cui la residenza non dovesse coincidere, comunque non ci sono comunque problemi, basta dichiarare in caso di fermo di guidare l'auto occasionalmente e non in maniera continuativa da più di 30 giorni».


Guido un'auto intestata al mio compagno, non siamo sposati e non abbiamo lo stesso indirizzo di residenza. Cosa devo fare?
«Anche in questo caso nulla. Se si venisse fermati da un posto di blocco alla richiesta “Da quanto utilizza quest'auto?” basta non dire “Da più trenta giorni”. Se si dovesse dichiarare invece di utilizzare un'auto intestata ad un altro rispetto a chi guida in esclusiva da più di 30 giorni, occorrerebbe aver comunicato all'Archivio Nazionale Veicoli (ANV) il nome di colui che utilizza il mezzo per più di 30 giorni unito a quello dell'intestatario del veicolo».

30 giorni. Ma da quando?

Che cos'è l'Archivio Nazionale Veicoli (ANV)?

«Oltre a quello della Motorizzazione e del PRA è stato creato un nuovo registro, l'Archivio Nazionale Veicoli (ANV), che immagino (e spero) andrà a sostituire i due elenchi precedenti. Potrebbe essere una soluzione utile anche per tracciare le auto rubate e per consegnare alle forze dell'ordine un elenco con la storia esatta di ciascun veicolo».

“È la Polizia che deve dimostrare che il veicolo viene guidato in maniera continuativa da più di 30 giorni, se vuole contestare un'infrazione avvenuta in quel periodo”
 
Se la residenza è la stessa non dovrebbero esserci problemi.
Io capisco che la norma serve a pizzicare i prestanome etc etc però io penso che nelle famiglie normali non ci sarebbero tanti giovani che guidano una macchina intestata al padre se le polizze per i più giovani non fossero delle salassate colossali.
Sicuramente un guidatore giovane rappresenta un rischio per via della sua inesperienza,però trovo paradossale che un neopatentato se si intesta un'utilitaria che non vale niente debba spendere il doppio del valore dell'auto per l'assicurazione.
Per tante famiglie,compresa la mia ai tempi,intestare un'auto al figlio diventa insostenibile.
 
Ciao a tutti,
vorrei fare il passaggio di proprietà della mia vecchia auto che è rimasta a mia sorella dopo che io mi sono sposato. Però avendo anche l assicurazione di quest'auto a mio nome facendo il passaggio di proprietà va cambiato anche l'intestatario dell'assicurazione. Qui entra un problema, mia sorella non ha mai avuto un'assicurazione per cui non erediterebbe nessuna classe di merito e partirebbe dalla più alta.
Mi chiedo, se il passaggio di proprietà lo facessi con mio fratello che ha già un auto intestata e anche una polizza risolverei il problema della classe di merito che avrebbe mia sorella?
Spero si essermi spiegato.
Grazie a tutti.
Cointestala al fratello e alla sorella. Il fratello porta la sua classe di merito (con una maggiorazione di prezzo per la cointestazione e per la seconda polizza) e nel frattempo la sorella matura anzianità assicurativa.
 
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