marcoleo63 ha scritto:Chiedo venia, l'ultima che ho comprato un vino a base Verdeca, dieci anni fa o giù di lì, mi pare fosse della CANTINA SOCIALE DI LOCOROTONDO.. ti confesso che allora (e di vino sapevo 1/100 di oggi), decisi di accantonare il vitigno.economyrunner ha scritto:Sulla verdeca, da te liquidata con ingiuste parole, (dove la compri a due euro?) un esperto come te prima di dare giudizi, dovrebbe sapere di cosa sta parlando.
D'altronde, ho scritto più volte (non ti costringo a leggere 170 pagine) che ho feeling molto limitato con i vini pugliesi, che ritengo, parere personalissimo, non ancora in grado di offrire punte di eccellenza (non sto parlando di livello medio) come altre regioni italiane.
.Per fare una buona verdeca è necessario: l'uva malvasia, il greco, il bianco di Alesano e un po' di moscato. Si pigia l'uva piano piano con le mani e il mosto che cola (la lacrima) si fa passare da un setaccio e si lascia posare in un tino per una notte e due giorni. Poi si filtra ancora per due volte attraverso una stoffa di cotone resistente a trama fitta e si mette in damigiane, dove si fa fermentare tenendo cura di lasciare le damigiane sempre piene e aperte. A fermentazione ultimata (S. Martino) si tappa e si lascia fino a Natale, anche se prima di tale data bisogna travasarla nel periodo della luna calante. Quando la luna di Marzo è nell'ultimo quarto è diventata già dolce e frizzante e potrebbe anche essere imbottigliata, per farne dello spumante.
Occhio ad imbottigliarle con sistemi di tenuta del tappo per non rischiare botti indesiderati.
Credi che una bottiglia di questo vino possa costare 2 euro?