A Panhard et Levassor (1867-1967), pionieri francesi dell'industria automobilistica ,spetta il merito di aver realizzato la prima vettura ,moderna' con motore a conbustione interna.Già il loro primo modello del1890 ,la P2D ,con propulsore bicilindrico Dailmler modificato ,è dotato infatti di motore anteriore a trazione posteriore.Successivamente arrivano anche il commando della frizione a pedale e la scatola del cambio separata con un sofisticata trasmissione e la barra Panhard per guidare l'asse posteriore..
Nel 1965 il marchio viene assorbito dalla Citroen e nel 1967 cessa la produzione civile.Prosegue invece tutt'ora,con successo ,la produzione di veicoli militari attraverso la società Panhard General Defense.
Dalla integrazione di Panhard nella Citroencon segue una reimpostazione della gamma e in particolare l'intenzione di accentuare maggiormente la differenziazione fra i due marchi.Alla Panhard spetta quindi il ruolo di vettura compatta ma ancora più sofisticata e caratterizzata nell'estetica.
Dai grandi successi sportivi ottenuti dalla Panhard, specialmente nelle varie edizioni della 24 Ore di Le Mans di quegli anni, la Casa francese tirò fuori la denominazione ufficiale della nuova vettura, ossia 24.
Quanto al motore, la Casa francese, a corto di risorse economiche e non solo, non poteva permettersi di sviluppare una nuova unità motrice e dovette perciò ripiegare sul vecchio bicilindrico boxer orizzontale da 851 cc, in grado di sviluppare 50 CV sulle versioni normali e 60 CV sulle versioni Tigre, permettendo così alle due varianti di raggiungere rispettivamente 135 e 160 km/h di velocità massima
Il destino è stato ingiusto con una vettura come la Panhard 24: non solo è stata poco capita, ma ha anche finito per essere la causa involontaria della chiusura della Casa francese.
Nel 1965 il marchio viene assorbito dalla Citroen e nel 1967 cessa la produzione civile.Prosegue invece tutt'ora,con successo ,la produzione di veicoli militari attraverso la società Panhard General Defense.
Dalla integrazione di Panhard nella Citroencon segue una reimpostazione della gamma e in particolare l'intenzione di accentuare maggiormente la differenziazione fra i due marchi.Alla Panhard spetta quindi il ruolo di vettura compatta ma ancora più sofisticata e caratterizzata nell'estetica.
Dai grandi successi sportivi ottenuti dalla Panhard, specialmente nelle varie edizioni della 24 Ore di Le Mans di quegli anni, la Casa francese tirò fuori la denominazione ufficiale della nuova vettura, ossia 24.
Quanto al motore, la Casa francese, a corto di risorse economiche e non solo, non poteva permettersi di sviluppare una nuova unità motrice e dovette perciò ripiegare sul vecchio bicilindrico boxer orizzontale da 851 cc, in grado di sviluppare 50 CV sulle versioni normali e 60 CV sulle versioni Tigre, permettendo così alle due varianti di raggiungere rispettivamente 135 e 160 km/h di velocità massima
Il destino è stato ingiusto con una vettura come la Panhard 24: non solo è stata poco capita, ma ha anche finito per essere la causa involontaria della chiusura della Casa francese.