<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pane cotto con vernice e chiodi: sequestrati 17 forni nel napoletano | Il Forum di Quattroruote

Pane cotto con vernice e chiodi: sequestrati 17 forni nel napoletano

Quasi quasi preferisco le scarpe cinesi cancerogene :? :? :? :?

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/pane_cotto_chiodi_napoli_forni_sequestrati/notizie/342622.shtml

«Dacci oggi il nostro pane quotidiano», chiediamo in uno dei versi del Pater Noster. Quello che invece ci impone la camorra, nemmeno il diavolo lo comprerebbe. Per non morire avvelenato. Perché il pane, almeno quello abusivo e prodotto dai clan della camorra, che con i suoi 1.500 forni clandestini fattura mezzo miliardo di euro all?anno, non solo è di pessima qualità, ma è confezionato con lo scarto delle farine, con lo scarto della legna, in ambienti malsani e distribuito per la maggior parte per strada, a diretto contatto con i veleni dello smog. La prova? In appena quattro ore di controllo dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, tra il capoluogo e soprattutto la provincia sono stati chiusi ben diciassette forni, denunciate una cinquantina di persone - tra panificatori, titolari di negozi alimentari e ambulanti abusivi - e sequestrate oltre tre tonnellate di pane abusivo, la metà di quello che viene consumato ogni domenica tra Napoli e provincia.

Impressionante quello che è stato accertato dai militari nei forni sequestrati. Uno a Frattamaggiore, uno ad Arzano, due a Pomigliano d'Arco, due a Sant'Anastasia, due ad Acerra, uno a Brusciano, uno a Castello di Cisterna, due a Giugliano, uno a Villaricca, uno a Sant?Antimo, due a Somma Vesuviana, uno a Torre Annunziata, mentre nel quartiere Santità a Napoli è stato anche scoperto un deposito abusivo dove il pane veniva conservato senza rispettare le norme igienico sanitarie, ma che veniva imbustato e distribuito a ignari clienti, tra cui figurano anche alcuni ristoratori della zona. I militari hanno scovato forni che cuocevano il pane con la legna delle pedane, a diretto contatto con chiodi, vernice e chissà quale altra sostanza che aveva impregnato le listelle. Altri forni erano ubicati in scantinati di tufo marcito, dove farina ed impasto sono stati trovati a diretto contatto con escrementi di topi, ed altri ancora in aperta campagna, ricavati nelle stesse stalle dove c?erano ancora animali.

Rivoltanti le condizioni igienico?sanitarie delle zone dove avveniva l?impasto, con una miriade di insetti a circolare liberamente nella farina, la cui provenienza non è stata accertata in nessuno dei forni controllati e sequestrati. E se tutto questo già non bastasse a intossicarci, il pane abusivo arriva sulle tavole domenicali, e non, grazie alla fittissima rete di venditori di strada. Nei trenta chilometri percorsi ieri mattina dalle pattuglie dei carabinieri, nei i soli quindici comuni a nord di Napoli, tra Acerra e fino a Giugliano, contati ben centoventi punti di vendita sulla pubblica via. Chi con il pane nel bagagliaio dell?auto, chi su un tavolino pieghevole piazzato a filo di marciapiede, chi addirittura con piccoli gazebo con la scritta: «Pane cafone originale», vergata in nero su un cartone. Prezzo? Dagli ottanta centesimi a un euro, ma per pezzi di un chilo e mezzo. E tutti pieni di clienti.

Ma il pane abusivo, come hanno accertato i carabinieri, viene venduto anche nelle salumerie e nei negozi di alimentari allo stesso prezzo (1,20 ? 1,30 euro) di quello panificato come Dio comanda. E proprio qui, sta il nocciolo dell?affare del pane abusivo. Il controllo dei carabinieri è stato accolto con grande soddisfazione da Mimmo Filosa, presidente dell' associazione panificatori campani Unipan, che da anni si batte con la sua associazione, per la difesa del pane napoletano, un tempo davvero il migliore d?Italia, senza scomodare il Pater Noster.
 
Fintanto ci sarà chi compra il pane per strada.... :hunf: :hunf: :hunf:

E chi lo vende al banco senz'altro avrà altri prodotti del genere in vendita....

Chiusura immediata e revoca definitiva della licenza... :!: :!: :!:
 
trinacrio ha scritto:
Quasi quasi preferisco le scarpe cinesi cancerogene :? :? :? :?

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/pane_cotto_chiodi_napoli_forni_sequestrati/notizie/342622.shtml

«Dacci oggi il nostro pane quotidiano», chiediamo in uno dei versi del Pater Noster. Quello che invece ci impone la camorra, nemmeno il diavolo lo comprerebbe. Per non morire avvelenato. Perché il pane, almeno quello abusivo e prodotto dai clan della camorra, che con i suoi 1.500 forni clandestini fattura mezzo miliardo di euro all?anno, non solo è di pessima qualità, ma è confezionato con lo scarto delle farine, con lo scarto della legna, in ambienti malsani e distribuito per la maggior parte per strada, a diretto contatto con i veleni dello smog. La prova? In appena quattro ore di controllo dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, tra il capoluogo e soprattutto la provincia sono stati chiusi ben diciassette forni, denunciate una cinquantina di persone - tra panificatori, titolari di negozi alimentari e ambulanti abusivi - e sequestrate oltre tre tonnellate di pane abusivo, la metà di quello che viene consumato ogni domenica tra Napoli e provincia.

Impressionante quello che è stato accertato dai militari nei forni sequestrati. Uno a Frattamaggiore, uno ad Arzano, due a Pomigliano d'Arco, due a Sant'Anastasia, due ad Acerra, uno a Brusciano, uno a Castello di Cisterna, due a Giugliano, uno a Villaricca, uno a Sant?Antimo, due a Somma Vesuviana, uno a Torre Annunziata, mentre nel quartiere Santità a Napoli è stato anche scoperto un deposito abusivo dove il pane veniva conservato senza rispettare le norme igienico sanitarie, ma che veniva imbustato e distribuito a ignari clienti, tra cui figurano anche alcuni ristoratori della zona. I militari hanno scovato forni che cuocevano il pane con la legna delle pedane, a diretto contatto con chiodi, vernice e chissà quale altra sostanza che aveva impregnato le listelle. Altri forni erano ubicati in scantinati di tufo marcito, dove farina ed impasto sono stati trovati a diretto contatto con escrementi di topi, ed altri ancora in aperta campagna, ricavati nelle stesse stalle dove c?erano ancora animali.

Rivoltanti le condizioni igienico?sanitarie delle zone dove avveniva l?impasto, con una miriade di insetti a circolare liberamente nella farina, la cui provenienza non è stata accertata in nessuno dei forni controllati e sequestrati. E se tutto questo già non bastasse a intossicarci, il pane abusivo arriva sulle tavole domenicali, e non, grazie alla fittissima rete di venditori di strada. Nei trenta chilometri percorsi ieri mattina dalle pattuglie dei carabinieri, nei i soli quindici comuni a nord di Napoli, tra Acerra e fino a Giugliano, contati ben centoventi punti di vendita sulla pubblica via. Chi con il pane nel bagagliaio dell?auto, chi su un tavolino pieghevole piazzato a filo di marciapiede, chi addirittura con piccoli gazebo con la scritta: «Pane cafone originale», vergata in nero su un cartone. Prezzo? Dagli ottanta centesimi a un euro, ma per pezzi di un chilo e mezzo. E tutti pieni di clienti.

Ma il pane abusivo, come hanno accertato i carabinieri, viene venduto anche nelle salumerie e nei negozi di alimentari allo stesso prezzo (1,20 ? 1,30 euro) di quello panificato come Dio comanda. E proprio qui, sta il nocciolo dell?affare del pane abusivo. Il controllo dei carabinieri è stato accolto con grande soddisfazione da Mimmo Filosa, presidente dell' associazione panificatori campani Unipan, che da anni si batte con la sua associazione, per la difesa del pane napoletano, un tempo davvero il migliore d?Italia, senza scomodare il Pater Noster.

La notizia primaria ( ma non nuova) é che la panificazione a napoli é cosa di camorra. Una volta accertato questo, andare a contare quanti chiodi ci sono nel filone di pane, mi pare superfluo.

Invece che andare a contare i chiodi nei nel pane a bordo strada, sarebbe più interessante capire come mai la camorra ha il monopolio della panificazione, e mettere nel mirino la struttura.

Solo che la presenza e lo spadroneggiamento della camorra é considerato ormai fisiologico: quasi palloso scriverci un articolo. I chiodi e gli scarafaggi invece fanno scandalo e audience.
 
gasato70 ha scritto:
Fintanto ci sarà chi compra il pane per strada.... :hunf: :hunf: :hunf:

E chi lo vende al banco senz'altro avrà altri prodotti del genere in vendita....

Chiusura immediata e revoca definitiva della licenza... :!: :!: :!:

La gente non ha più soldi. E va dove costa meno. Così per il pane come per le scarpe cinesi cancerogene. Dove prendo il pane io (panetteria sicura e con prodotti di alta qualità), sta quasi a 4? al chilo, in panetterie più economiche siamo sui 3? comunque. Se una persona che a stento arriva a fine mese può trovarsi il pane a 80 centesimi per un chilo e mezzo, chiaro che andrà a comprarlo, indipendentemente da dove viene venduto, pensando magari che il risparmo sia dato dal fatto che non esiste lo scontrino, niente spese per il negozio ecc... Quanto ai negozianti, concordo. Quelli che vendono il pane malsano agli stessi prezzi di quello buono, danneggiano anche la concorrenza onesta.
 
EdoMC ha scritto:
gasato70 ha scritto:
Fintanto ci sarà chi compra il pane per strada.... :hunf: :hunf: :hunf:

E chi lo vende al banco senz'altro avrà altri prodotti del genere in vendita....

Chiusura immediata e revoca definitiva della licenza... :!: :!: :!:

La gente non ha più soldi. E va dove costa meno. Così per il pane come per le scarpe cinesi cancerogene. Dove prendo il pane io (panetteria sicura e con prodotti di alta qualità), sta quasi a 4? al chilo, in panetterie più economiche siamo sui 3? comunque. Se una persona che a stento arriva a fine mese può trovarsi il pane a 80 centesimi per un chilo e mezzo, chiaro che andrà a comprarlo, indipendentemente da dove viene venduto, pensando magari che il risparmo sia dato dal fatto che non esiste lo scontrino, niente spese per il negozio ecc... Quanto ai negozianti, concordo. Quelli che vendono il pane malsano agli stessi prezzi di quello buono, danneggiano anche la concorrenza onesta.

quelli dovrebbero direttamente essere incriminati per tentato omicidio previo ritiro a vita della licenza
 
Non capirò mai Napoli ed i napoletani :rolleyes: sanno della camorra e poi comprano il "loro" pane tossico :evil:
Mi chiedo perchè non mandano l'esercito a debellare tutto il malcostume locale e l'antistato...ma questo è un altro discorso
 
gasato70 ha scritto:
Fintanto ci sarà chi compra il pane per strada.... :hunf: :hunf: :hunf:

E chi lo vende al banco senz'altro avrà altri prodotti del genere in vendita....

Chiusura immediata e revoca definitiva della licenza... :!: :!: :!:

Ma quando mai a Napoli hanno avuto bisogno di licenze :?:

Spero che ci sia qualche napoletano che mi corregga.
 
53AR ha scritto:
gasato70 ha scritto:
Fintanto ci sarà chi compra il pane per strada.... :hunf: :hunf: :hunf:

E chi lo vende al banco senz'altro avrà altri prodotti del genere in vendita....

Chiusura immediata e revoca definitiva della licenza... :!: :!: :!:

Ma quando mai a Napoli hanno avuto bisogno di licenze :?:

Spero che ci sia qualche napoletano che mi corregga.

Anche... Ma cerco sempre di partire dal presupposto che la gente sia onesta...
 
gasato70 ha scritto:
53AR ha scritto:
gasato70 ha scritto:
Fintanto ci sarà chi compra il pane per strada.... :hunf: :hunf: :hunf:

E chi lo vende al banco senz'altro avrà altri prodotti del genere in vendita....

Chiusura immediata e revoca definitiva della licenza... :!: :!: :!:

Ma quando mai a Napoli hanno avuto bisogno di licenze :?:

Spero che ci sia qualche napoletano che mi corregga.

Anche... Ma cerco sempre di partire dal presupposto che la gente sia onesta...

a Napoli temo che molti abbiano
" la licenza per....... non essere uccisi "....
e che la paghino stando al " gioco "
 
Qualcuno si ricorda dello sc...andalo (volevo dire SChifo ma mi trattengo) delle pizze cucinate nei forni a legna?
Nei forni a legna? Beh che c'è di strano, diranno gli immemori. Nulla, se non che la legna era quella, ben stagionata, delle bare sottratte nei vari cimiteri intorno a Napoli.

Per la serie: facciamola più saporita, la pizza!
 
nonnomaio ha scritto:
Qualcuno si ricorda dello sc...andalo (volevo dire SChifo ma mi trattengo) delle pizze cucinate nei forni a legna?
Nei forni a legna? Beh che c'è di strano, diranno gli immemori. Nulla, se non che la legna era quella, ben stagionata, delle bare sottratte nei vari cimiteri intorno a Napoli.

Per la serie: facciamola più saporita, la pizza!

E poi dite che a Napoli non si ricicla :D :D :D :D :D :D
 
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia: finchè non ci si mette l'esercito al posto delle giunte regionali, è tempo sprecato.
 
a_gricolo ha scritto:
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia: finchè non ci si mette l'esercito al posto delle giunte regionali, è tempo sprecato.

Agry magari fosse cosi' facile
l'esercito non vedo come possa risolvere i gravi problemi del quale è afflitto il sud
se non si cambiano le mentalità della gente, uomini politici ultra corrotti spesso e volentieri collusi con le "organizzazioni" il vero problema del sud sono i politici quelli si che andrebbero attaccati alle forche, e se tutto questo non si fa e che certamente alcuni non vogliono, senza parlare dello stato che a quelle latitudini latita
l'esercito potrebbe attenuare i sintomi ma il male resterebbe
 
trinacrio ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia: finchè non ci si mette l'esercito al posto delle giunte regionali, è tempo sprecato.

Agry magari fosse cosi' facile
l'esercito non vedo come possa risolvere i gravi problemi del quale è afflitto il sud
se non si cambiano le mentalità della gente, uomini politici ultra corrotti spesso e volentieri collusi con le "organizzazioni" il vero problema del sud sono i politici quelli si che andrebbero attaccati alle forche, e se tutto questo non si fa e che certamente alcuni non vogliono, senza parlare dello stato che a quelle latitudini latita
l'esercito potrebbe attenuare i sintomi ma il male resterebbe

E chi ha detto che è facile?
 
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