TatyRS
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Oggi si è chiuso un cerchio.
Abbiamo portato la mia cara mamma, nella sua urna, nel luogo dove finalmente riposerà in pace.
La mia mamma se n'é andata domenica 18 ottobre, a 64 anni d'età, nella sofferenza causata da una lunga malattia che l'ha perseguitata per 7 anni, ma soprattutto negli ultimi 3 anni l'ha fatta soffrire tanto sia fisicamente che mentalmente.
Il vuoto che ha lasciato nella mia vita, in quella del papà, del cagnolino, di sua sorella, e negli affetti che aveva, è grande, ma siamo tutti consapevoli che ora la sua sofferenza è finita, e almeno questo allevia seppur poco la nostra tristezza.
Mercoledì al suo funerale c'era davvero tanto gente, così tanta che...non me l'aspettavo. L'abbiamo salutata con le parole di un prete veramente in gamba, con la musica dell'organo suonato da Max, con la foto, scattata da me, che la emozionava tanto, e con tante, tante lacrime. Le nostre, ma anche quelle degli amici più cari, e di quelli che non avresti immaginato, come il mio vicino di casa curdo, di religione islamica, che mi è venuto a fare le condoglianze a fine cerimonia con gli occhi gonfi di lacrime e le guance bagnate, visibilmente molto commosso. Una persona che ogni tanto si incontrava sul pianerottolo, si scambiava due parole aspettando l'ascensore, e nulla più.
È poi incredibile come questi eventi avvicinino le persone, e cancellino, temporaneamente o definitivamente, vicende familiari poco piacevoli che si trascinano da anni.
Tra le tante persone che sono state a me vicine, ringrazio sicuramente Max, che in questo difficile mio momento di vita mi è sempre stato vicino: prima, durante e lo è ora e lo sarà per sempre.
E ringrazio Roby, con il quale, per un motivo che non ci sappiamo spiegare bene neanche noi, mi sono sempre sentita unita e penso che ora lo siamo più che mai. A noi che...insieme siamo arrivati in questo forum, abbiamo fatto il nostro primo raduno insieme, tanto diversi ma forse mentalmente simili, e ci siamo sempre trovati bene. Uniti anche in questo 2015 che ha visto scomparire il suo papà, e la mia mamma.
E mi piace pensarli - anche se non so se e cosa ci sia "dopo" - che da lassù stanno scambiando quattro chiacchiere su questi loro figli che hanno fatto loro una testa così con queste benedette macchine e Skoda.
Il fine settimana appena passato siamo "fuggiti" di casa. Io, il papà, e il Chicco-cane, tutti sull'Octavia in direzione Liguria, per la precisione Vado Ligure. Viaggio proposto e deciso la scorsa settimana, perché all'idea di passare un fine settimana a casa a vedere ovunque le cose di mia mamma...impazzivo io e anche il papà. Quindi ci siamo accordati con degli amici di famiglia, che i miei genitori conoscono da 40 anni, e siamo andati a trovarli. 900 km tra andata e ritorno, e ogni singolo chilometro ci ha fatto tanto bene.
Guidare mi aiuta, e forse quei chilometri macinati alla guida del mio "puffo blu" sono stati come una medicina. Il papà, gran viaggiatore da giovane, non è più abituato a fare bagagli, preparare, andare...ma so che gli piace, e si rende conto che gli fa bene.
Il Chicco...beh, che dire, un cagnolino che in questi giorni ci sta sorprendendo sempre di più. Lui, l'agitazione formato cane, è stato con noi, e con la mamma, nei giorni di ricovero alle cure palliative, era con noi al funerale, bravissimo e silenzioso, al ristorante in mezzo a parenti e amici, ormai è diventato nostro compagno inseparabile e ora lo scopriamo tranquillo compagno di viaggio che si accoccola buono buono sul sedile posteriore dell'Octavia e...è come neanche averlo dietro. Buonissimo in hotel, sul traghetto che ci ha portato a visitare le Cinque Terre, su e giù per le scalette dei paesini visitati, tra centinaia di turisti.
Insomma...da lassù sicuramente la mamma starà strabuzzando gli occhi perché non ci crederà che il Chicco sia diventato così bravo.
E mentre sfrecciavo lungo le autostrade che venerdì ci hanno portato verso la Liguria, tra un pianto di mio papà e uno sguardo malinconico ad una notte con un cielo limpido e la luna quasi piena, ho pensato che questa sarà la nostra "cura dei chilometri".
Cercherò di portare in viaggio il mio papà e il nostro inseparabile Chicco-cane non appena potrò.
Ringrazio fin d'ora gli amici come Krassevo e Giogotti che mi hanno già dichiarato la loro disponibilità per farci da "padroni di casa" nei loro luoghi. Prima o poi la nostra cura dei chilometri ci porterà anche da voi.
Nell'ultimo periodo tutta la nostra famiglia ha rinunciato a tanto, ma era assolutamente giusto così, perché la mamma veniva prima di tutto.
Ora lei non c'è più, io e il papà dobbiamo farcene una ragione, e so che il passare del tempo ci aiuterà a lenire il dolore. Porteremo la mamma sempre nei nostri cuori, e solo insieme, io, il papà e il Chicco-cane (che ora è di fondamentale importanza, soprattutto per fare compagnia a mio papà mentre io sono al lavoro tutto il giorno) ce la faremo.
Anche se lei ci aveva esortati a non piangere per lei dopo la sua scomparsa (e in questo...non siamo stati tanto bravi perché le lacrime non si riescono a fermare), vogliamo farle vedere che ce la stiamo mettendo tutta!
Grazie a tutti per la vicinanza che ci avete dimostrato in questi giorni, e grazie per aver letto fin qua. Scusate il lungo OT ma...stasera me la sentivo.
CIAO MAMMA!!!
Tatiana
con il mio papà Luciano e il Chicco-cane
Abbiamo portato la mia cara mamma, nella sua urna, nel luogo dove finalmente riposerà in pace.
La mia mamma se n'é andata domenica 18 ottobre, a 64 anni d'età, nella sofferenza causata da una lunga malattia che l'ha perseguitata per 7 anni, ma soprattutto negli ultimi 3 anni l'ha fatta soffrire tanto sia fisicamente che mentalmente.
Il vuoto che ha lasciato nella mia vita, in quella del papà, del cagnolino, di sua sorella, e negli affetti che aveva, è grande, ma siamo tutti consapevoli che ora la sua sofferenza è finita, e almeno questo allevia seppur poco la nostra tristezza.
Mercoledì al suo funerale c'era davvero tanto gente, così tanta che...non me l'aspettavo. L'abbiamo salutata con le parole di un prete veramente in gamba, con la musica dell'organo suonato da Max, con la foto, scattata da me, che la emozionava tanto, e con tante, tante lacrime. Le nostre, ma anche quelle degli amici più cari, e di quelli che non avresti immaginato, come il mio vicino di casa curdo, di religione islamica, che mi è venuto a fare le condoglianze a fine cerimonia con gli occhi gonfi di lacrime e le guance bagnate, visibilmente molto commosso. Una persona che ogni tanto si incontrava sul pianerottolo, si scambiava due parole aspettando l'ascensore, e nulla più.
È poi incredibile come questi eventi avvicinino le persone, e cancellino, temporaneamente o definitivamente, vicende familiari poco piacevoli che si trascinano da anni.
Tra le tante persone che sono state a me vicine, ringrazio sicuramente Max, che in questo difficile mio momento di vita mi è sempre stato vicino: prima, durante e lo è ora e lo sarà per sempre.
E ringrazio Roby, con il quale, per un motivo che non ci sappiamo spiegare bene neanche noi, mi sono sempre sentita unita e penso che ora lo siamo più che mai. A noi che...insieme siamo arrivati in questo forum, abbiamo fatto il nostro primo raduno insieme, tanto diversi ma forse mentalmente simili, e ci siamo sempre trovati bene. Uniti anche in questo 2015 che ha visto scomparire il suo papà, e la mia mamma.
E mi piace pensarli - anche se non so se e cosa ci sia "dopo" - che da lassù stanno scambiando quattro chiacchiere su questi loro figli che hanno fatto loro una testa così con queste benedette macchine e Skoda.
Il fine settimana appena passato siamo "fuggiti" di casa. Io, il papà, e il Chicco-cane, tutti sull'Octavia in direzione Liguria, per la precisione Vado Ligure. Viaggio proposto e deciso la scorsa settimana, perché all'idea di passare un fine settimana a casa a vedere ovunque le cose di mia mamma...impazzivo io e anche il papà. Quindi ci siamo accordati con degli amici di famiglia, che i miei genitori conoscono da 40 anni, e siamo andati a trovarli. 900 km tra andata e ritorno, e ogni singolo chilometro ci ha fatto tanto bene.
Guidare mi aiuta, e forse quei chilometri macinati alla guida del mio "puffo blu" sono stati come una medicina. Il papà, gran viaggiatore da giovane, non è più abituato a fare bagagli, preparare, andare...ma so che gli piace, e si rende conto che gli fa bene.
Il Chicco...beh, che dire, un cagnolino che in questi giorni ci sta sorprendendo sempre di più. Lui, l'agitazione formato cane, è stato con noi, e con la mamma, nei giorni di ricovero alle cure palliative, era con noi al funerale, bravissimo e silenzioso, al ristorante in mezzo a parenti e amici, ormai è diventato nostro compagno inseparabile e ora lo scopriamo tranquillo compagno di viaggio che si accoccola buono buono sul sedile posteriore dell'Octavia e...è come neanche averlo dietro. Buonissimo in hotel, sul traghetto che ci ha portato a visitare le Cinque Terre, su e giù per le scalette dei paesini visitati, tra centinaia di turisti.
Insomma...da lassù sicuramente la mamma starà strabuzzando gli occhi perché non ci crederà che il Chicco sia diventato così bravo.
E mentre sfrecciavo lungo le autostrade che venerdì ci hanno portato verso la Liguria, tra un pianto di mio papà e uno sguardo malinconico ad una notte con un cielo limpido e la luna quasi piena, ho pensato che questa sarà la nostra "cura dei chilometri".
Cercherò di portare in viaggio il mio papà e il nostro inseparabile Chicco-cane non appena potrò.
Ringrazio fin d'ora gli amici come Krassevo e Giogotti che mi hanno già dichiarato la loro disponibilità per farci da "padroni di casa" nei loro luoghi. Prima o poi la nostra cura dei chilometri ci porterà anche da voi.
Nell'ultimo periodo tutta la nostra famiglia ha rinunciato a tanto, ma era assolutamente giusto così, perché la mamma veniva prima di tutto.
Ora lei non c'è più, io e il papà dobbiamo farcene una ragione, e so che il passare del tempo ci aiuterà a lenire il dolore. Porteremo la mamma sempre nei nostri cuori, e solo insieme, io, il papà e il Chicco-cane (che ora è di fondamentale importanza, soprattutto per fare compagnia a mio papà mentre io sono al lavoro tutto il giorno) ce la faremo.
Anche se lei ci aveva esortati a non piangere per lei dopo la sua scomparsa (e in questo...non siamo stati tanto bravi perché le lacrime non si riescono a fermare), vogliamo farle vedere che ce la stiamo mettendo tutta!
Grazie a tutti per la vicinanza che ci avete dimostrato in questi giorni, e grazie per aver letto fin qua. Scusate il lungo OT ma...stasera me la sentivo.
CIAO MAMMA!!!
Tatiana
con il mio papà Luciano e il Chicco-cane