<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Oscillazioni prezzi bollette luce e gas... | Page 53 | Il Forum di Quattroruote

Oscillazioni prezzi bollette luce e gas...

Ha una certa età
appunto, anche mia mamma ha cominciato a vedere la tv sul divano con copertina sulle gambe, gatto appoggiato alla coscia e giacchettina di lana.... quando vai verso i 90, che non è il limite in tangenziale ma un altro limite, la produzione di calore corporeo non te la puoi inventare....
 
appunto, anche mia mamma ha cominciato a vedere la tv sul divano con copertina sulle gambe, gatto appoggiato alla coscia e giacchettina di lana.... quando vai verso i 90, che non è il limite in tangenziale ma un altro limite, la produzione di calore corporeo non te la puoi inventare....

Starsene sul divano (o in poltrona, nel mio caso) con una copertina addosso a vedere un film o una serie... è uno dei piaceri della vita!
Da "brividini di piacere", come si dice a casa mia (che non hanno niente a che fare con i brividi di freddo)
 
Veramente il discorso solito è un altro.
Star bene è un fattore soggettivo.
I limiti imposti sono oggettivi,poi non verranno fatti rispettare ma amen.
Qui sta facendo delle bellissime giornate quindi dubito fortemente che quella signora possa avere meno di 21 gradi in casa.
Con 21 gradi si può resistere.
Meglio imho sentire freschino a inizio autunno piuttosto che arrivare in pieno inverno a dover stare al freddo.
Ma mi sembra che alcune persone invece di fare uno sforzo per adattarsi a una situazione un po' meno confortevole ma non tragica stiano andando nella direzione opposta.
 
Veramente il discorso solito è un altro.
Star bene è un fattore soggettivo.
I limiti imposti sono oggettivi,poi non verranno fatti rispettare ma amen.
Qui sta facendo delle bellissime giornate quindi dubito fortemente che quella signora possa avere meno di 21 gradi in casa.
Con 21 gradi si può resistere.
Meglio imho sentire freschino a inizio autunno piuttosto che arrivare in pieno inverno a dover stare al freddo.
Ma mi sembra che alcune persone invece di fare uno sforzo per adattarsi a una situazione un po' meno confortevole ma non tragica stiano andando nella direzione opposta.

Quando passi i 90 anni, a 23° hai freddo ed a 26° hai caldo.
La capacità del corpo di regolarsi è ormai un ricordo.
Mio padre di notte mette già due coperte sulle gambe perché gli diventano gelate.
Tre settimane fa aveva caldo col lenzuolo.

Quando avevano vent'anni il riscaldamento era un grosso camino in cucina ed il nonno [mio bisnonno] passava la giornata davanti al camino ma con la porta d'ingresso un po' aperta, perché altrimenti gli mancava l'aria (nel frattempo gli altri brinavano)

Inzomma non è che gli anziani han problemi solo oggi ... li han sempre avuti ... ma eran pochi ad arrivare ad averli ...
 
Quella signora però non ha 90 anni.
Non saprei dire esattamente quanti ne abbia,e non glielo chiedo perchè non si fa,ma direi 80 massimo.

Ripeto poi la considerazione di prima.
Va a finire che se in autunno con 21 gradi accendiamo poi magari ci ritroviamo in inverno con 18 gradi a non poter accendere.
Finchè si può,e qui la coda dell'estate lo permette ancora,meglio resistere e ritardare l'accensione del riscaldamento.
 
Quella signora però non ha 90 anni.
Non saprei dire esattamente quanti ne abbia,e non glielo chiedo perchè non si fa,ma direi 80 massimo.

Ripeto poi la considerazione di prima.
Va a finire che se in autunno con 21 gradi accendiamo poi magari ci ritroviamo in inverno con 18 gradi a non poter accendere.
Finchè si può,e qui la coda dell'estate lo permette ancora,meglio resistere e ritardare l'accensione del riscaldamento.

"Prima le donne ed i bambini"
una vecchia regola che metteva la priorità di chi va salvaguardato.

Una società "civile" che non sappia ridistribuire le risorse verso chi ne ha prima bisogno E peggio che non li riconosce nemmeno, secondo me è una triste società.
 
"Prima le donne ed i bambini"
una vecchia regola che metteva la priorità di chi va salvaguardato.

Una società "civile" che non sappia ridistribuire le risorse verso chi ne ha prima bisogno E peggio che non li riconosce nemmeno, secondo me è una triste società.

Quindi dovremmo far accendere il riscaldamento a settembre nelle case in cui ci sono anziani e bambini?
Secondo me invece bisogna che tutti accettino qualche sacrificio.
Per una persona anziana potrebbe voler dire scendere da 23 gradi a 21,per una giovane da 21 a 19.
Ma se iniziamo come per i blocchi del traffico a fare eccezioni questi circolano,quelli circolano e di fatto le restrizioni non si applicano quasi a nessuno.
Io cercherò,meteo permettendo,di ritardare l'accensione del riscaldamento rispetto agli altri anni perchè le condizioni sono cambiate bisogna farsene una ragione.
Qualcuno dirà io faccio come ho sempre fatto.
E qualcun altro ancora consumerà addirittura di più per fare il bastian contrario.
Speriamo solo di non ritrovarci senza gas a gennaio-febbraio quando un grado in più o in meno fa davvero la differenza tra stare decentemente o stare male.
 
Un esempio che si può fare per capire come vanno le cose è questo:
un secchio con dell'acqua dentro e parzialmente immerso nell'acqua, con un rubinetto che immette acqua e un foro sul fondo che la perde.
L'acqua rappresenta il calore.
Quindi il rubinetto è la caldaia e il foro le perdite di calore.
Il livello dell'acqua, dentro e fuori dal secchio le temperature interne e esterne.
Nel momento in cui apri il rubinetto immetti calore nell'ambiente.
Il foro perde calore sempre, anche quando il rubinetto è chiuso, tanto più quanto è la differenza di livello tra dentro e fuori.
Se stai molto tempo con il rubinetto chiuso, si abbasserà molto il livello dell'acqua nel secchio e, quando apri il rubinetto, ti servirà più acqua per ripristinare il livello.
Quindi non è detto che tenere acceso poche ore sia produttivo in termini di consumi; potrebbe anche essere meglio tenere acceso più ore, ma con una bassa portata di acqua.
Quello che, invece è certo è che più è grande la differenza di livello tra dentro e fuori il secchio, più è grande la quantità di acqua che si perde.
Quindi, effettivamente, tenere una temperatura interna più bassa, effettivamente fa risparmiare.
Chiedo scusa se ho scritto delle cose ovvie, ma, secondo me, è un esempio che può aiutare se non si è molto dentro la cosa.
Certo ha anche un nome si chiama inerzia termica...
 
...

Una società "civile" che non sappia ridistribuire le risorse verso chi ne ha prima bisogno E peggio che non li riconosce nemmeno, secondo me è una triste società.

E' una cosa verissima, ma purtroppo una società di questo tipo è oggi utopica ... anzi per usare una iperbole, è utopico persino considerarla una utopia ...
 
Quindi dovremmo far accendere il riscaldamento a settembre nelle case in cui ci sono anziani e bambini?
Secondo me invece bisogna che tutti accettino qualche sacrificio.
Per una persona anziana potrebbe voler dire scendere da 23 gradi a 21,per una giovane da 21 a 19.
Ma se iniziamo come per i blocchi del traffico a fare eccezioni questi circolano,quelli circolano e di fatto le restrizioni non si applicano quasi a nessuno.
Io cercherò,meteo permettendo,di ritardare l'accensione del riscaldamento rispetto agli altri anni perchè le condizioni sono cambiate bisogna farsene una ragione.
Qualcuno dirà io faccio come ho sempre fatto.
E qualcun altro ancora consumerà addirittura di più per fare il bastian contrario.
Speriamo solo di non ritrovarci senza gas a gennaio-febbraio quando un grado in più o in meno fa davvero la differenza tra stare decentemente o stare male.

Detto senza cattiveria e malizia, osserva con altri occhi il mondo intorno a te.

A volte cercare di immedesimarsi ed immaginare come possa essere la quotidianità di chi è meno fortunato di noi, è uno straordinario esercizio c he può migliorare sia la nostra percezione delle cose, sia la nostra qualità della vita (o meglio la percezione della qualità della nostra vita paragonata alle difficoltà di chi magari non ha il problema di accendere o meno i riscaldamenti, ma quello di "arrangiare" un pasto) ...
 
Detto senza cattiveria e malizia, osserva con altri occhi il mondo intorno a te.

A volte cercare di immedesimarsi ed immaginare come possa essere la quotidianità di chi è meno fortunato di noi, è uno straordinario esercizio c he può migliorare sia la nostra percezione delle cose, sia la nostra qualità della vita (o meglio la percezione della qualità della nostra vita paragonata alle difficoltà di chi magari non ha il problema di accendere o meno i riscaldamenti, ma quello di "arrangiare" un pasto) ...

Non capisco il senso di questo commento.
Io parlo di persone anziane che vorrebbero accendere il riscaldamento il 27 di settembre,non so se mi spiego.
6 giorni fa era ancora estate.
Qui c'è il sole e 18 gradi.
In una situazione in cui sono stati fatti già mille appelli per ridurre i consumi in vista di un inverno pieno di incertezze.
Casomai sono quelle persone che dovrebbero guardare con altri occhi il mondo e rendersi conto che i problemi sono ben altri rispetto ad avere "solo" 21 gradi in casa a fine settembre.

Se poi vogliamo dire come si fa spesso che i problemi sono altri allora viva il benaltrismo.
Io mi auguro che almeno sulle accensioni i comuni diano una stretta,tenendo conto di chi ha reali esigenze particolari,visto che sulle temperature potranno fare ben poco.
 
Presente: accendo quando ho freddo e spengo quando ho caldo, ho un termostato in ogni stanza, scaldo solo quelle che abito e per il tempo in cui le abito, e non ho mai superato i 19 gradi. Quindi, non ho margini....

Però ripeto sono stati fatti già tantissimi appelli per ridurre i consumi.
Poi ci sarà chi lo farà e chi farà orecchio da mercante.
Ma mi sembra comunque un po' rischioso non sapendo se ci sarà gas a sufficienza e quanto costerà stabilire a priori che i propri consumi rimarranno invariati,potrebbe non essere possibile (sia a livello di spesa che di disponibilità della materia prima).
Per me bisogna farsene una ragione.
Non dico ovviamente che bisogna iniziare ad abbattere gli alberi nel proprio giardino o tirare fuori dagli armadi le pellicce della nonna ma che non farebbe male accettare l'idea che forse non potremo fare come ci pare.
Finora abbiamo potuto,consapevolmente e a proprie spese,ma non è detto che il prossimo inverno sarà fattibile.
 
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