<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Opel assume ingegneri | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Opel assume ingegneri

arizona77 ha scritto:
come gli architetti.....
per non dire dei medici....laurea che
una volta era sicuramente fonte di arricchimento :cry:

credo che - stipendio a parte - sia comunque piú facile trovare lavoro come ing che come arch; certo che oggi il lavoro bisogna inventarselo.
 
marcomille2009 ha scritto:
ilopan ha scritto:
Bravo ...al ragazzo... ;) ed ai suoi colleghi!

Anche io penso quello che hai detto tu...di quello che abbiamo avuto e di quello che lasceremo... :cry:

Grazie.....anche se davvero ultimamente trovo sempre più persone della mia stessa età con gli stessi dubbi e gli stesi problemi....sai quando tuo figlio ti guarda e ti dice io provo a stare qua...ma alla prima occasione me ne vado...che gli dici??? ( altro paese n.d.r.)

Ecco il gruppo con il trofeo e l'assegnone!!! ;) ;) fatte lo stesso giorno che il Sisma ci colpì l'anno scorso :? :?

Non lo dire a me...il mio se ne è andato a Settembre (Milano-Politecnico) per ritornare a Febbario.
Voleva spaccare il mondo...invece ha spaccato me...!
Lasciamo perdere va...., mi ha cambiato la vita.... per sostenerlo agli studi...!
Una cifra...1100 euro al mese, ..mi costava....dovetti cambiare lavoro.
Oggi ne pago ancora le conseguenze professionali....!
Cambiamo ragionamento, sarà meglio.
 
arizona77 ha scritto:
ilopan ha scritto:
arizona77 ha scritto:
come gli architetti.....
per non dire dei medici....laurea che
una volta era sicuramente fonte di arricchimento :cry:
Esatto...oggi è solo la base per essere selezionati prima di un'altro!
Ma poi, quando si arriva la dunque...devi competere con altrettanti ingegneri, architetti ecc,ecc!
E' solo un rinvio di mancate responsabilità civili e della società...nulla è garantito a nessuno, a prescindere dal tittolo, dal non-titolo a dal mega-titolo!

Per dirla breve..siamo inguaiati! ;)

E qui parlo per esperienza, non per sentito dire...!

non dirlo a me, sono l' uomo piu' licenziato del Nord Italia
azz...non sapevo che tu fossi architetto; ho sempre pensato ch facessiil cuoco visto che sei ferrato in materia ;)
 
arizona77 ha scritto:
come gli architetti.....
per non dire dei medici....laurea che
una volta era sicuramente fonte di arricchimento :cry:

per favore!!!se parli della laurea in architettura hai ragione!ma se parli dei medici.......................non scrivere.......una volta si arricchivano...........perche' notoriamente oggi fanno la fame vero?e non mi riferisco solo a coloro che la laurea e relativa specializzazzione l'han presa quarant'anni fa,ma anche ragazzi che oggi han 33-35 anni senza "essere figli di papa"...............................
 
Sono un "semplice diplomato" perito elettronico, ho poco più di 35 anni e praticamente ho iniziato a lavorare dopo il diploma, prima di fare il militare "precario" con uno stipendio basso (ma a quei tempi mi sembrava tantissimo..) poi dopo con posto fisso.
Ho cambiato diverse aziende, (sempre nel settore dell'elettronica) e dopo un po' di anni e diverse esperienze ho aperto un'impresa mia nello stesso settore. Ho avuto a che fare con molta gente, fatto tante esperienze che, nel bene e nel male, mi sono servite, sia con "semplici" operai, pari livello e ingegneri vari.
Mi sento di dire una cosa: è ora di smetterla con questa mentalità da "italietta" mediocre e "classista", che basta avere il "pezzone" di carta e il giorno dopo bisogna guadagnare subito 2.000 euro al mese, avere l'auto aziendale e tutti i benefit di questo mondo. Il "titolo" praticamente "deve fare il monaco.."
...Ecco, un altro che pensa che gli ingegneri e i laureati non capiscono niente... qualcuno potrebbe pensare che sia di questa opinione, ma non è così. Chi ha studiato, chi ha fatto sacrifici (anche i genitori a livello economico) merita tutto il rispetto e non mi metterò mai al pari o al di sopra di un laureato.
Dire "oggi un ingegnere vale quanto un normale dipendente.." cosa significa? Che "una volta" bastava avere il "titolo" e quindi essere "superiori" agli altri? Un ingegnere, specialmente agli inizi, in qualsiasi azienda entra da "normale dipendente" timbrando il cartellino (lasciamo perdere stage o altre cose), ci sono i contratti di lavoro. Poi si fa la sua esperienza come gli altri, se è bravo scatterà di livello, diventerà responsabile, poi magari diventerà quadro e perché no dirigente, dipende anche dal conteso aziendale in cui si trova. Meglio anche cambiare di tanto in tanto posto di lavoro: più esperienze si fanno meglio è... D'accordo che oggi il posto di lavoro bisogna tenerselo stretto, ma per esperienza personale cambiare fa bene perché "apre" la mente e si accumulano esperienze utili.
Non ho figli e non so come mi comporterò un domani, ma sinceramente "scoraggiare" a studiare e laurearsi (a meno che sia di diretta volontà del figlio studente), solo perché un giovane ingegnere guadagna "solo" 1.500 euro al mese... . Appunto, giovane... Un domani se è bravo questo giovane ingegnere ne guadagnerà magari il triplo. Non si può avere tutto e subito... E poi oggi non c'è più il militare (o il servizio civile), che quasi nessuno ai tempi ti prendeva a lavorare prima, quindi erano tempo e soldi buttati...
Ho iniziato ad attaccare fili e girare viti, poi "piano piano" sono andato avanti...
E poi attenzione... anche per i diplomati sono tempi duri... oggi un diplomato è considerato (senza nulla togliere..) ad uno con la terza media venti anni fa.. .
Prima di mettermi in proprio (ero rimasto senza lavoro..) ho provato a mandare C.V. e fare colloqui (e non c'era ancora la "crisi" di adesso..) e a 30 anni ero troppo vecchio, avevo poca esperienza, avevo troppa esperienza...
Sinceramente, fossi un ingegnere neolaureato o poco più, e mi chiamasse Opel, ci andrei anche per 800 euro al mese facendo i salti di gioia... Certo che se mi sentissi, dopo un po' di tempo, non realizzato e senza prospettive, cambierei posto e farei tesoro dell'esperienza fatta....
 
Finalmente una post sensato e ragionato.

Si capisce che anagraficamente sei di una generazione diversa rispetto a chi è intervenuto prima.

Le "vecchie guardie" pretendono di analizzare la contemporaneità con gli stessi parametri di un mondo che ormai non esiste più, ma non deve essere necessariamente una cosa negativa.

Chi si affaccia ora al mondo del lavoro non ha di certo per riferimento gli anni '80 o '90, dove la società era diversa e per certi versi soldi e occasioni lavorative piovevano letteralmente dal cielo (non per niente gli anni '80 vengono definiti l'ultimo decennio felice della storia, dopodiché è subentrata una diversa presa di coscienza sul futuro, sull'ambiente, su moltissime cose...), ma questo è anche un vantaggio perché non ha un metro di paragone che tenderebbe necessariamente a scoraggiarlo.

Per un neolaureato di oggi, se è uno con le pa**e, le occasioni ci sono: sono diverse da quelle che c'erano in passato, non necessariamente sono occasioni economiche e nell'immediato, ma per molti versi sono migliori.

La laurea intesa come traguardo con cui automaticamente sistemarsi e "fare i soldi" è storia; e grazie a dio, aggiungerei, perché era una visione provinciale e sempliciotta creata da una società scarsamente meritocratica come quella italiana.
Ora è solo un trampolino di lancio per chi è in grado di tuffarsi, possibilmente meglio degli altri.

Io capisco che questa crisi abbia messo in difficoltà molti di quelli negli "anta" da parecchio tempo, e che vi abbia scoraggiato.
Ma pensare di instillare questo scoramento nei vostri figli è una mossa controproducente e suicida.

Tutt'altro, è nel futuro che bisogna investire, e lauree di qualità sono un investimento ad alto rendimento a lungo termine.
 
Una bella e "vissuta" risposta quella di emmed.
Però alla fine, è vero anche, che testimonia che è difficile trovare e mantenersi un lavoro.
Un disagio generazionale.

Giusto quando dice :andrei all' Opel pure per 800 euro al mese, anzi fossi io l'Opel lo rintraccerei -emmed-e lo assumerei, solo per le parole che ha detto qui.
Io sono un perito meccanico, nella mia vita lavorativa dopo anni di vita militare, ho avuto la fortuna (e ribadisco fortuna) di essere stato assunto come operaio in un'azienda, per poi divenire -oggi- un quadro aziendale che gestisce uomini e mezzi di lavoro.

Parlando di uomini, spesso non vedo corrisposto o vissuto quello che emmed cita, perchè molti, una volta rassicurati nella loro posizione effetiva sul lavoro, cambiano i modi i fare e di lavorare.

Agli inizi, quando sono vincolati da contratti precari o di formazione, assistiamo a prestazioni di efficienza, di presenteismo e di coinvolgimento al top, badate bene...non allo sfruttamento, perchè oggi molti sono convinti che fare il proprio mestiere diligentemente...sia sfruttamento!!!!

Appena i contratti diventano effettivi, cambiano gli atteggiamenti...le prestazioni..le pretese...fino a far divenire il (cosiddetto) minimo sindacale...quasi delle prestazioni eccellenti...e così non si va avanti.
Io ho fatto l'operaio e nessuno mi ha mai sfruttato!

Noi ci rivolgiamo verso i nostri colleghi operai col massimo della garbatezza, senza innescare polemiche, fraintendimenti, con toni da padre di famiglia...chiedendogli anche cortesemente se vogliono fare lo straordinario (sempre negato, altro che bisogno di soldi)...perchè si sa...oggi basta tenere calmo il popolo...che la deindustrializzazione...piano piano sta accoppando l'Italia..con una politica miope e corto-mirante (non lungimirante)!!

Non me ne vogliate, l'Italia non ha troppi emmed (e neppure molti Ilopan per fortuna ;) )...ma abbiamo anche "verificato " che a volte un extra-comunitario offre prestazioni miglori di un nostro connazionale; questi oltre al sacrificio di aver abbandonato la propria terra e la propria famiglia, vive qui valorizzando quei 1300 euro di stipendio, affrontando il cambio culturale (sa parlare arabo, inglese e francese) e da valore a quei soldi e a quel ruolo che l'azienda gli da.

I nostri...litigano perchè il trofeo Tim...lo ha vinto il Sassuolo...o perchè il Napoli si è venduto Cavani..o perchè prima o poi beccheranno qualcuno col Cayenne a Portofino...manco se un evasore salvasse l'Italia.

I nostri hanno telefonini da 800-1.000 euro con neppure un centesimo di credito.
Non possono fare una telefonata...fanno solo squili e poi qualcuno li richiamerà...gente che lavora ma che del lavoro non sa farne fonte di vita e di benessere.

No era meglio avere un telefono da 40 euro e 800 di traffico?

Un telefonino di un'extra comunitario è del valore di 20 euro...ma con 100 di traffico...perchè per loro comunicare è vita...non moda.!

Gli stipendi quelli sono, inutile riversare odio e rivalse sulle aziende...chi sa fare di meglio può andare altrove...ma dica cosa sa fare però..cosa può fare lui per il cambiamento...!

Mi fermo qui, perchè andrei -inutilmente- a risollevare questioni al limite della correttezza e dal malcostume italiano.

Però, per restare in tema, io in 30 anni di lavoro ho visto inflazionarsi figure di laureati, una... più di tutte è quella dell'ingegnere, che praticamente è diventato un assumibile di prestigio al prezzo medio (non basso, ma neppure alto)...perchè si è elevata la scolarità...e la disoccupazione nonchè il business nazionale...!
Insomma oggi assumere un ingegnere offrendogli una carriera da impiegato (badate bene, non da ingegnere)...è possibile, tant'è!
 
emmed ha scritto:
Dire "oggi un ingegnere vale quanto un normale dipendente.." cosa significa? Che "una volta" bastava avere il "titolo" e quindi essere "superiori" agli altri?

per un complesso di ragioni (in parte oggettive di domanda/offerta , in parte "figlie di un'Italietta") una volta era davvero così.

il pezzo di carta da un lato era una garanzia di preparazione superiore (oggi non lo è più), dall'altro assicurava da subito un entrata col tappeto rosso, anche se ovviamente la gavetta è sempre esistita e un ingegnere neolaureato non è mai stato inserito al livello di uno esperto.

non vuol dire che non si debba studiare, ma che ci si deve rendere conto che quello che per la generazione di mio padre (quella dei nonni degli attuali studenti) era una tappa di arrivo importante, adesso è un punto di partenza (necessario).
 
quanti argomenti .....si è partiti da opel per finire agl ing....

dico la mia anche se faccio il fotomodello/indossatore...butto li 2 o 3 concetti:

purtroppo l'Italia è in declino industriale e quindi non c'è trippa per gli addetti (ing compresi)...pensiamo solo per restare in tema che il mercato auto italiano in 6 anni ha perso il 40%

le cause di questo declino sono geopolitiche,storiche e una mancanza di visione delle nostre classi dirigenti pubbliche e private....per esempio non abbiamo puntato su ricerca e sviluppo (l'unica cosa che ci poteva salvare) con adeguate politiche di sviluppo industriale (cosa che hanno fatto paesi come francia germania giappone usa ecc)

un male italico storico è sempre stato nell'industria il non premio delle carriere tecniche (contrariamente al mondo anglosassone) senza tener conto che il futuro delle aziende si basa sull'innovazione.....pensiamo solo all'esempio estero come Piech e la Porsche...

siamo un paese pieno di caste e sperequazioni specie tra pubblico e privato...frutto di mancate riforme ,immobilismo,burocrazia....tutto cio' crea inefficienza ,parasittismo,debito pubblico.....pensiamo solo alle decine di migliaia di leggi che ci portano ad avere 30 volte gli avvocati ,i notai o i commercialisti che hanno paesi a noi equivalenti come la francia o la germania....un medico per es quando viene assunto nel pubblico guadagna immediatamente il doppio di un ingegnere assunto nel privato (cosa che negli altri paesi non accade)...non parliamo poi di sprechi e ruberie varie come i forestali calabresi,il sottobosco della politica o le pensioni false che si spara sulla croce rossa

in parole povere non premiare il fare non porta pil ..siamo sempre stati un paese manifatturiero e non premiare i tecnici validi è autolesionistico perchè questi oggi scappano..
 
bumper morgan ha scritto:
arizona77 ha scritto:
ilopan ha scritto:
arizona77 ha scritto:
come gli architetti.....
per non dire dei medici....laurea che
una volta era sicuramente fonte di arricchimento :cry:
Esatto...oggi è solo la base per essere selezionati prima di un'altro!
Ma poi, quando si arriva la dunque...devi competere con altrettanti ingegneri, architetti ecc,ecc!
E' solo un rinvio di mancate responsabilità civili e della società...nulla è garantito a nessuno, a prescindere dal tittolo, dal non-titolo a dal mega-titolo!

Per dirla breve..siamo inguaiati! ;)

E qui parlo per esperienza, non per sentito dire...!

non dirlo a me, sono l' uomo piu' licenziato del Nord Italia
azz...non sapevo che tu fossi architetto; ho sempre pensato ch facessiil cuoco visto che sei ferrato in materia ;)

Incomprensione ci fu.....
Si scherzava sui licenziamenti.
".....siamo inguaiati "
Son sempre stato nelle vendite dal 78 al 97 come agente Enasarco e poi
come diretto:
ispettore
capoarea
responsabile vendite.
Dopo il licenziamento grosso nel 97 ho fatto di tutto
magazziniere
aiutocuoco
lavapoiatti
portiere di notte
receptionist
Nel frattempo ho preso una specie di diploma rilasciato dalla regione
ER dopo 12 mesi di corso e uno stage di 2 mesi
equivalente a quello normale per potere lavorare come sostituto
in ospedali, case di riposo che chiedono il famoso pezzo di carta.
cuoco
aricuoco.....
In tutto questo si sono inseriti i famosi 4 licenziamenti.....
e relative cause tutte vinte ;)
 
bayermayer ha scritto:
arizona77 ha scritto:
come gli architetti.....
per non dire dei medici....laurea che
una volta era sicuramente fonte di arricchimento :cry:

per favore!!!se parli della laurea in architettura hai ragione!ma se parli dei medici.......................non scrivere.......una volta si arricchivano...........perche' notoriamente oggi fanno la fame vero?e non mi riferisco solo a coloro che la laurea e relativa specializzazzione l'han presa quarant'anni fa,ma anche ragazzi che oggi han 33-35 anni senza "essere figli di papa"...............................

te la metto giu' piu' esemplificativa.
Gli amici medici di mio padre eran tutti piu' benesanti di lui....
Gli amici medici miei, tranne alcuni, stan come me se non peggio.
 
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