io dissento un poco quando si indicano le discussioni stradali banali, di fondo lo sono ovviamente ma in realtà la strada è una delle poche situazioni in cui veniamo a contatto con il prossimo, e questo contatto lo abbiamo alla guida di mezzi che naturalmente sviluppano in noi una forma di agonismo, inoltre la nostra cultura ha dato soprattutto ad auto e moto un valore che va oltre quello del mezzo di trasporto, quindi situazioni come quelle descritte vengono vissute psicologicamente non come semplici incomprensioni che possono accadere ma come un affronto al nostro ego, e in condizioni particolari di stress le reazioni purtroppo sono spropositate.
In una precedente occasione feci menzione del mio tentativo di diventare insegnante d'autoscuola (era il febbraio del '98 quando affrontai l'esame ma senza successo) e per la preparazione studiai psicologia della circolazione stradale: il veicolo di cui siamo alla guida viene spesso percepito come una protesi, come un'estensione del nostro corpo, e si tende ad attribuirgli dei significati simbolici per cui un semplice sorpasso potrebbe essere percepito come una dimostrazione di superiorità o inferiorità...