<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Odissea a lieto fine (per ora) con l'AdBlue | Il Forum di Quattroruote

Odissea a lieto fine (per ora) con l'AdBlue

Cari amici del forum,
lo ammetto con la massima sincerità, se fossi stato preventivamente messo in guardia sulle potenziali rogne dell'impianto AdBlue avrei scelto una C3 a benzina da 100 cv anzichè la 1.5 Hdi che possiedo attualmente. E' vero, i consumi sono molto più bassi sulla versione a gasolio, ma con una percorrenza come la mia, di circa 20.000 km annui, il risparmio non è poi così eccezionale. A suo tempo scelsi la versione diesel perchè mi piacciono quei motori e l'1.5 litri sviluppato da PSA lo reputo un autentico gioiello di tecnica motoristica. Già, se solo non ci fosse quel maledetto impianto dell'AdBlue a rovinare la soddisfazione e i nervi di tanti utenti. Giorni fa, al momento d'imboccare la tangenziale di Lecce mi accorsi di due segnali acustici accompagnati dall'accensione delle spie di avaria motore e dell'AdBlue. Il giorno dopo portai la mia C3 ad una piccola ma efficiente officina autorizzata della Casa, la quale, nell'effettuare la diagnosi elettronica, mi rimandò indietro perchè constatò di avere un software gestionale che necessitava di un aggiornamento. Passò un'altra settimana nell'attesa di questo aggiornamento, durante la quale, nonostante le rassicurazioni dei meccanici, tenni ferma per precauzione la mia C3. Quando si guasta l'Adblue, infatti, cominciano ad apparire a getto continuo dal computer di bordo fastidiosi messaggi in cui si evidenzia un countdown dei chilometri residui, che in quasi tutti i casi sono pari a 1100, dopodichè la vettura non può essere più avviata. Ieri pomeriggio, finalmente, l'officina autorizzata mi ha convocato per la diagnosi elettronica col software aggiornato, e sapete com'è andata a finire? Nella mia C3 si era semplicemente sconfigurata la centralina motore che pertanto dava i numeri sullo stato dell'AdBlue. E' stata sufficiente un'attesa di circa mezz'ora per rivedere la mia macchina tornare a posto. Se ci saranno altre novità in futuro, e le temo, vi terrò informati, però consentitemi solo una considerazione. Utilizzo la mia C3 come pendolare da Nardò (LE) sino a Lecce per raggiungere il mio posto di lavoro, ed essendo un impiegato statale ho rimediato al problema della mia vettura semplicemente utilizzando quella di mia moglie. Però, vi chiedo, se fossi stato un rappresentante di commercio che divora chilometri al giorno, sarei stato costretto ad un fermo macchina che avrebbe costituito anche un fermo momentaneo del mio reddito, per quello che alla fine si è rivelato solo un falso allarme. Tralasciando le bizzarrie della centralina motore, a me, per ora è andata di stralusso, perchè sono frequenti i casi in cui è necessario sostituire l'intero serbatorio dell'AdBlue con costi da infarto. Ma chi ha progettato i serbatoi dell'AbBlue per le auto del Gruppo PSA (ora Stellantis)? L'incidenza dei problemi causati da essi è assai più alta che in quasi tutti i modelli di altre case. Fate un giro su YouTube per farvi un'idea.
 
Se puoi coccolarti:
I commercianti di solito non comprano la C3.
Se tu avessi preso all'epoca la versione a benzina, ora ti staresti mangiando le mani fino ai gomiti.
 
Se puoi coccolarti:
I commercianti di solito non comprano la C3.
Se tu avessi preso all'epoca la versione a benzina, ora ti staresti mangiando le mani fino ai gomiti.
Sarà, ma rispetto alla Xsara 2.0 hdi che avevo prima, la C3 è molto più comoda e meglio equipaggiata anche se si tratta della versione più economica. Gli unici difetti sono costituiti da un bagagliaio più piccolo, e da un impianto di climatizzazione che va in crisi se non si ha la fortuna di tenere l'auto all'ombra. L'enorme plancia della C3 sotto il sole diventa una stufa e l'unico modo per avere un pò di fresco è utilizzare le bocchette frontali facendo attenzione a non dirigere l'aria fredda addosso. Tolte queste due cose, quanto a spaziosità interna e posto guida (soprattutto quest'ultimo) non rimpiango affatto la Xsara, e neppure la BX che aveva mio padre. Oltretutto, circolare spesso in città come fa un agente di commercio per raggiungere la sua clientela, tra traffico e divieti assurdi di parcheggio fa sicuramente preferire una vettura del segmento B (lunga 4 metri come la C3) ad un'altra più grande. Probabilmente nel tuo post, riguardo alla mia scelta del motore diesel anzichè quello a benzina, ti riferivi al problema della cinghia di distribuzione sott'olio delle C3 a benzina. Secondo me si può tenere a bada questo difetto anticipando la sostituzione della cinghia e sottoponendo il motore ad una ispezione della coppa del lubrificante per verificare se l'imbocco della pompa dell'olio è ostruita. Il tutto, però, anche in questo caso con costi non trascurabili. Viene sempre da chiedersi cosa passi nella testa di certi solerti progettisti, visto che i motori si sono sempre progettati con la cinghia di distribuzione esterna riparata da un carter di plastica, o con una catena. Spero si rendano conto che certe originalità di progetto costano care sia alle Case, e fin qui poco male, visto che le hanno colpevolmente avallate, sia agli utenti che spendono soldi per scelte che non hanno alcuna motivazione tecnica.
 
Ultima modifica:
Troppo bello per essere vero!! A 24 ore di distanza dalla diagnosi elettronica si sono riaccese le spie di avaria motore e dell'AdBlue. La C3 andava benissimo su strada ed il chilometraggio residuo dell'AdBlue era sempre di 2400 km. Lunedì torno volando in officina e vedo cosa mi dicono, ma la sensazione è quella che ci sia un problema più serio che è stato "coperto" per 24 ore dalla diagnosi elettronica, un pò come avviene quando si fa il reset dei km di percorrenza residua prima del blocco del motore.
 
Troppo bello per essere vero!! A 24 ore di distanza dalla diagnosi elettronica si sono riaccese le spie di avaria motore e dell'AdBlue. La C3 andava benissimo su strada ed il chilometraggio residuo dell'AdBlue era sempre di 2400 km. Lunedì torno volando in officina e vedo cosa mi dicono, ma la sensazione è quella che ci sia un problema più serio che è stato "coperto" per 24 ore dalla diagnosi elettronica, un pò come avviene quando si fa il reset dei km di percorrenza residua prima del blocco del motore.

Oggi sono tornato in officina, ma durante il tragitto, a 4-5 km dalla partenza, si è spenta la spia dell'AdBlue, mentre è rimasta accesa quella di avaria motore. Dopo la diagnosi elettronica è risultato che la spia del motore si era accesa per una bassa pressione nel circuito dell'AdBlue, e si era spenta perchè era tornata ai valori usuali. Questo significa che i cristalli causati dall'urea stanno inficiando il corretto funzionamento dell'impianto. I meccanici hanno riempito il serbatorio della mia C3 (circa 17 litri) di AdBlue ed hanno aggiunto un additivo per cercare di sciogliere le incrostazioni che causano l'accensione delle spie. Speriamo bene, ma da quanto ho letto in rete il problema non è di così semplice soluzione, e in molti hanno dovuto sostituire l'intero serbatoio. Vi terrò aggiornati.
 
Hai perfettamente ragione, anche se questa operazione avrebbe avuto tutt'altra efficacia se fosse stata fatta fin da subito, a circuito nuovo. Per quanto sia appassionato di motori da quasi 50 anni non avrei mai immaginato, un giorno, di avere a che fare con un sistema tanto diabolico come l'AdBlue. E qualcosa mi dice che ci sia stata da parte delle Case un accantonamento generale delle motorizzazioni a gasolio, non solo e non tanto per normative che arriveranno fra diversi anni, quanto per le rogne provocate dal sistema anti inquinamento AdBlue per gli NOx. Per l'ex Gruppo PSA è stato un vero bagno di sangue.
 
. E qualcosa mi dice che ci sia stata da parte delle Case un accantonamento generale delle motorizzazioni a gasolio, non solo e non tanto per normative che arriveranno fra diversi anni, quanto per le rogne provocate dal sistema anti inquinamento AdBlue per gli NOx. Per l'ex Gruppo PSA è stato un vero bagno di sangue.
Se ne parla da anni, almeno dal dieselgate tedesco. L'obiettivo non è bruciare quello o quell’altro, è spostarsi, non deve interessare al cliente come, basta che sia fatto bene. Il sistema adblue è una grande innovazione per i motori a gasolio. Tutti a prendersela con l’impianto AdBlue e nessuno con i produttori di AdBlue, che dovrebbero inserire l'additivo anti cristallizzazione di default nel loro prodotto e invece nessuno lo fa.
 
Per questioni puramente economiche.
Dici? Mi permetti di esprimerti tutto il mio scetticismo?
La motivazione che tu adduci potrebbe essere proprio quella che spingerebbe un qualsiasi Pinco Pallo a vendere l'AdBlue che non rovina il motore.
Comunque se hai qualche riferimento attendibile, è gradito. Grazie.
 
Tempo fa diffidavo dall'utilizzare additivi per l'urea proprio perchè c'era un chiarissimo silenzio da parte dei costruttori, che mi faceva pensare che si trattasse di prodotti di dubbia efficacia. E invece vanno bene e, ripeto, se utilizzati con impianti nuovi, molto probabilmente garantiscono loro una vita operativa abbastanza lunga. Possibile mai, mi domando io, che nei centri ricerca delle Case nessuno si sia mai preso la briga di condurre dei seri test su alcuni additivi per valutarne l'efficacia? E' stato forse più conveniente avere un danno economico e d'immagine per avere sottovalutato i problemi indotti dalla cristallizzazione dell'urea, il tutto accompagnato da un nutrito stuolo di clienti arrabbiati e delusi? Non vorrei scrivere cose inesatte, ma a me risulta che Citroen e Peugeot abbiano loro stesse riconosciuto i problemi dati dal loro sistema d'inquinamento SCR, e che, in caso di guasto, contribuiscono parzialmente alla copertura delle spese di ripristino sostenute, che nel caso della sostituzione del serbatoio dell'AdBlue possono arrivare anche a 1200€.
 
Ultima modifica:
Tempo fa diffidavo dall'utilizzare additivi per l'urea proprio perchè c'era un chiarissimo silenzio da parte dei costruttori, che mi faceva pensare che si trattasse di prodotti di dubbia efficacia. E invece vanno bene e, ripeto, se utilizzati con impianti nuovi, molto probabilmente garantiscono loro una vita operativa abbastanza lunga. Possibile mai, mi domando io, che nei centri ricerca delle Case nessuno si sia mai preso la briga di condurre dei seri test su alcuni additivi per valutarne l'efficacia? E' stato forse più conveniente avere un danno economico e d'immagine per avere sottovalutato i problemi indotti dalla cristallizzazione dell'urea, il tutto accompagnato da un nutrito stuolo di clienti arrabbiati e delusi? Non vorrei scrivere cose inesatte, ma a me risulta che Citroen e Peugeot abbiano loro stesse riconosciuto i problemi dati dal loro sistema d'inquinamento SCR, e che, in caso di guasto, contribuiscono parzialmente alla copertura delle spese di ripristino sostenute, che nel caso della sostituzione del serbatoio dell'AdBlue possono arrivare anche a 1200€.
Però c'è da dire che non tutte le case han sofferto quanto PSA per i problemi di cristallizzazione dell'ADBlue. Peraltro sul 2.0 la stessa PSA ha un'incidenza più bassa. In via generale chi utilizza gli additivi però solitamente fornisce riscontro positivo.
 
Infatti, è proprio così per via del fatto che nei modelli PSA, a quanto pare, ci sono difetti di progettazione dei serbatoi che sono alla base dei problemi con la cristallizzazione dell'urea. Ho un collega con una Mercedes classe E con 160.000 km che si limita ai rabbocchi di AdBlue quando si accende la spia sul cruscotto. Trovo davvero strano che i tecnici PSA, che non sono certo dei pivelli, siano incappati in questo fastidioso problema.
 
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