<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Obiettivo 2018, VW primo costruttore mondiale ma... | Il Forum di Quattroruote

Obiettivo 2018, VW primo costruttore mondiale ma...

Ulrich Hackenberg responsabile ricerca e sviluppo del gruppo ha manifestato alcune perplessità non tanto sul raggiungimento dell'obbiettivo, che pare comunque alla portata del gruppo ma piuttosto alla verifica dei processi produttivi che porteranno a questo traguardo.

In pratica il futuro del gruppo baserà lo sviluppo delle sue auto sulle famose piattaforme modulari attualmente MLB e MBQ, ma la condivisione portata alla sua massima sfruttabilità presenta un pericoloso altro lato della medaglia, ovvero il replicarsi in migliaia, milioni di pezzi un possibile difetto.

Proprio per questo Hackenberg sembra porre l'accento sulla massima attenzione nel controllo qualitativo delle parti fornite ed assempblate onde evitare un effetto domino che potrebbe essere deleterio per il gruppo.

Facile a dirsi meno a farsi ma se effettivamente si arrivasi ad un ciclo veramente virtuso per il controllo qualitativo e l'abbatimento della percentuale della difettosità si potrebbe realmente aprire uno scenario nuovo, vera e propria spina nel finaco delle case automobilistiche.

Sicuramente, vista anche l'esperienza di molti, il pensiero di avere un auto maggiormente controllata e passibile di minor difettosità farebbe piacere a tutti. ;)
 
La spina nel fianco che citi non è delle case automobilistiche ma degli automobilisti.
Occhio, poi, a non voler leggere in termini eccessivamente enfatici la situazione; i controlli qualitativi potranno, forse, se i costi lo permettono, diventare più rigidi, ma solo perché l'enormemente maggior volume delle forniture lo richiederà.
E sarà, quindi, proporzionato a questo aumento; senza questa iniziativa, le difettosità potranno essere, con ogni probabilità, più diffuse in termini percentuali ed estese su più pezzi di quanto non lo sia già oggi, e perniciosamente.
Pertanto, l'aumento dei controlli annunciato non porterà ad un decremento delle difettosità ma solo a conformare il medesimo in funzione della diversa entità delle forniture stesse. Mi sa tanto del classico discorso sagomato a mo' di interesse proprio; maggior condivisione, maggior "tira via" e contestualmente, grazie alle incredibili capacità del potente costruttore volto alla tutela ed alla soddisfazione della propria clientela, migliore...... ma per piacere.....
 
croce e delizia da sempre del gruppo.-. avere prodotti notevoli, ma quando i progettisti hanno toppato qualcosa il problema si è riportato pari pari su tutti i modelli, sono tedeschi e precisi :lol: :lol: :lol: vedasi i supporti dei vetri elettrici che cadevano su golf e su tutte le altre del gruppo.

sperem ;) ;)
 
meipso ha scritto:
La spina nel fianco che citi non è delle case automobilistiche ma degli automobilisti.
Occhio, poi, a non voler leggere in termini eccessivamente enfatici la situazione; i controlli qualitativi potranno, forse, se i costi lo permettono, diventare più rigidi, ma solo perché l'enormemente maggior volume delle forniture lo richiederà.
E sarà, quindi, proporzionato a questo aumento; senza questa iniziativa, le difettosità potranno essere, con ogni probabilità, più diffuse in termini percentuali ed estese su più pezzi di quanto non lo sia già oggi, e perniciosamente.
Pertanto, l'aumento dei controlli annunciato non porterà ad un decremento delle difettosità ma solo a conformare il medesimo in funzione della diversa entità delle forniture stesse. Mi sa tanto del classico discorso sagomato a mo' di interesse proprio; maggior condivisione, maggior "tira via" e contestualmente, grazie alle incredibili capacità del potente costruttore volto alla tutela ed alla soddisfazione della propria clientela, migliore...... ma per piacere.....

A me personalmente interessa l'obiettivo qualità, poi come ci arrivano sono problemi del gruppo.

Faccio semplicemente notare che per legge universale arrivati in vetta hai due possibilità, rimanerci o scendere!

La storia dell'automobile è piena di fallimenti e tutti pagati a caro prezzo, se si dice che la storia insegna mi auguro che ciò accada anche per il gruppo VW. Uno può anche interpretare il discorso di Hackenberg come un mettere le mani avanti ma campanilisti o detrattori a parte la verità è palese.

Nel momento in cui la produzione e la condivisione diventa spinta e questo non solo dal punto di vista assemblativo in se ma anche della fornitura di componenti, ovvero che uno stesso fornitore distribuisce due/tre/quattro parti, il rigore ed il rispetto di alti livelli qualitativi e bassa difettosità diventa basilare.

Fare un paio di seri richiami per centinai di migliai di modelli sparsi nel mondo può rappresentare il declino di un marchio, c'è poco da scherzare.
Vera o falsa che sia la preoccupazione, il problema dei volumi esiste ed è anche serio.
 
L'affidabilita' media, soprattutto di lungo periodo, rimane la spina nel fianco del gruppo VW e delle Tedesche in generale rispetto ai marchi Asiatici top tier...c'e' poco da fare.....basta andarsi a leggere le statistiche utente (Consumer Report, J.D. Power, Ward's Auto, etc...)
L'offerta della manutenzione gratuita per 4 anni e l'estenzione della garanzia a prezzi "sovvenzionati" e' stato un grosso successo qui in USA per BMW (Audi sta seguendo a ruota con un programma simile) ma e' la conferma che il problema (reale e di percezione) esiste e si riflette anche nella tenuta dell'usato (particolarmente problematica per Audi).....una Tedesca fuori garanzia di 4-5 anni sono in molti ad avere titubanze ad acquistarla (e c'e' anche chi non la prende neanche in considerazione) le Jap di pari condizioni invece vanno via facile.
Qualita' e' anche quella.....l'imperiale staccato recentemente menzionato, la maniglia che mi e' rimasta in mano tanti anni fa (su un'auto che costava oltre 80 milioni delle vecchie lire) sono inaccettabili soprattutto per marchi che ritengono di essere al top e si fanno pagare qualsiasi cosa profumatamente.

Finche' vivevo in Italia ero un Tedescofilo convinto e ritenevo che non si potesse far meglio in termini di qualita ed affidabilita' ma qui mi sono ricreduto.
L'aspetto affidabilita' di lungo periodo per me e' particolarmente importante visto cher tendo a tenere le mie auto piu' di 3-4 anni.
Prima della mia auto attuale ho avuto per quasi 8 anni una Nissan Maxima che in circa 150.000 km non letteralmente ha bruciato manco una lampadina.....vorrei vedere quante Tedeche sono in grado di farlo....

Guardate questo caso:

Acura Legend Coupe' 1994

Il tizio l'ha presa nel 2003 con 95K miglia, ora e' arrivato al 474K miglia che sono la bellezza di 763K kilometri.
Meccanica tutta originale, pure la frizione, unico problema la sostituzione della pompa carburante (che era quella originale) a 399K miglia.
Vernice originale (ed e' una vettura che e' in Arizona) tranne la parte anteriore per una collizione con un cervo nel 2008. Pelle dei sedili rifatta nel 2004. Usata giornalmente per andare al lavoro e sbrigare faccende varie.
La Legend non era certo una vettura tranquilla, il motore e' un 6 cilindri 3.2 litri aspirato da 235 CV i quali tutt'oggi non sfigurerebbero troppo per quella cubatura.

Si e' fatto firmare il cruscotto da Shigeru Uehara, il padre della Honda NSX e S2000 durante un raduno di Honda storiche organizzato dalla casa madre.

Link e foto

http://acurazine.com/forums/showthread.php?t=818740

Secondo voi un'Audi 100 S4 dell'epoca era in grado di fare un exploit simile?? Ne dubito fortemente...
 
FurettoS ha scritto:
meipso ha scritto:
La spina nel fianco che citi non è delle case automobilistiche ma degli automobilisti.
Occhio, poi, a non voler leggere in termini eccessivamente enfatici la situazione; i controlli qualitativi potranno, forse, se i costi lo permettono, diventare più rigidi, ma solo perché l'enormemente maggior volume delle forniture lo richiederà.
E sarà, quindi, proporzionato a questo aumento; senza questa iniziativa, le difettosità potranno essere, con ogni probabilità, più diffuse in termini percentuali ed estese su più pezzi di quanto non lo sia già oggi, e perniciosamente.
Pertanto, l'aumento dei controlli annunciato non porterà ad un decremento delle difettosità ma solo a conformare il medesimo in funzione della diversa entità delle forniture stesse. Mi sa tanto del classico discorso sagomato a mo' di interesse proprio; maggior condivisione, maggior "tira via" e contestualmente, grazie alle incredibili capacità del potente costruttore volto alla tutela ed alla soddisfazione della propria clientela, migliore...... ma per piacere.....

A me personalmente interessa l'obiettivo qualità, poi come ci arrivano sono problemi del gruppo.

Faccio semplicemente notare che per legge universale arrivati in vetta hai due possibilità, rimanerci o scendere!

La storia dell'automobile è piena di fallimenti e tutti pagati a caro prezzo, se si dice che la storia insegna mi auguro che ciò accada anche per il gruppo VW. Uno può anche interpretare il discorso di Hackenberg come un mettere le mani avanti ma campanilisti o detrattori a parte la verità è palese.

Nel momento in cui la produzione e la condivisione diventa spinta e questo non solo dal punto di vista assemblativo in se ma anche della fornitura di componenti, ovvero che uno stesso fornitore distribuisce due/tre/quattro parti, il rigore ed il rispetto di alti livelli qualitativi e bassa difettosità diventa basilare.

Fare un paio di seri richiami per centinai di migliai di modelli sparsi nel mondo può rappresentare il declino di un marchio, c'è poco da scherzare.
Vera o falsa che sia la preoccupazione, il problema dei volumi esiste ed è anche serio.

Quello che credo volesse dirti meipso - e lo penso anche io - è che quello che tu interpreti come un punto di forza rispetto alla concorrenza ( ho la macchina più controllata) in realtà è spiegata dallo.stesso capoccione Audi.come contromisura necessaria per affrontare un maggior tasso di difettosità endemica dovuta a promiscuità delle componenti ( ho la macchina più controllata perchè è geneticamente più esposta al rischio di difetti.). Quindo, se nulla va storto nel processo di controllo, il prodotto Audi ne esce in parità con la concorrenza, pur partendo con un piccolo handicap.

Saturno, i coreani in questi anni hanno fatto industrialmente passi da giganti. In Usa come sono considerati i loro prodotti in confronto a quelli giapponesi, sull'affidabilità?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Saturno, i coreani in questi anni hanno fatto industrialmente passi da giganti. In Usa come sono considerati i loro prodotti in confronto a quelli giapponesi, sull'affidabilità?

Sotto l'aspetto affidabilita' il gruppo Hyundai-Kia ormai veleggia quasi ai livelli di Toyota in termini di percezione da parte del pubblico.....
 
saturno_v ha scritto:
L'affidabilita' media, soprattutto di lungo periodo, rimane la spina nel fianco del gruppo VW e delle Tedesche in generale rispetto ai marchi Asiatici top tier...c'e' poco da fare.....basta andarsi a leggere le statistiche utente (Consumer Report, J.D. Power, Ward's Auto, etc...)
L'offerta della manutenzione gratuita per 4 anni e l'estenzione della garanzia a prezzi "sovvenzionati" e' stato un grosso successo qui in USA per BMW (Audi sta seguendo a ruota con un programma simile) ma e' la conferma che il problema (reale e di percezione) esiste e si riflette anche nella tenuta dell'usato (particolarmente problematica per Audi).....una Tedesca fuori garanzia di 4-5 anni sono in molti ad avere titubanze ad acquistarla (e c'e' anche chi non la prende neanche in considerazione) le Jap di pari condizioni invece vanno via facile.
Qualita' e' anche quella.....l'imperiale staccato recentemente menzionato, la maniglia che mi e' rimasta in mano tanti anni fa (su un'auto che costava oltre 80 milioni delle vecchie lire) sono inaccettabili soprattutto per marchi che ritengono di essere al top e si fanno pagare qualsiasi cosa profumatamente.

Finche' vivevo in Italia ero un Tedescofilo convinto e ritenevo che non si potesse far meglio in termini di qualita ed affidabilita' ma qui mi sono ricreduto.
L'aspetto affidabilita' di lungo periodo per me e' particolarmente importante visto cher tendo a tenere le mie auto piu' di 3-4 anni.
Prima della mia auto attuale ho avuto per quasi 8 anni una Nissan Maxima che in circa 150.000 km non letteralmente ha bruciato manco una lampadina.....vorrei vedere quante Tedeche sono in grado di farlo....

Guardate questo caso:

Acura Legend Coupe' 1994

Il tizio l'ha presa nel 2003 con 95K miglia, ora e' arrivato al 474K miglia che sono la bellezza di 763K kilometri.
Meccanica tutta originale, pure la frizione, unico problema la sostituzione della pompa carburante (che era quella originale) a 399K miglia.
Vernice originale (ed e' una vettura che e' in Arizona) tranne la parte anteriore per una collizione con un cervo nel 2008. Pelle dei sedili rifatta nel 2004. Usata giornalmente per andare al lavoro e sbrigare faccende varie.
La Legend non era certo una vettura tranquilla, il motore e' un 6 cilindri 3.2 litri aspirato da 235 CV i quali tutt'oggi non sfigurerebbero troppo per quella cubatura.

Si e' fatto firmare il cruscotto da Shigeru Uehara, il padre della Honda NSX e S2000 durante un raduno di Honda storiche organizzato dalla casa madre.

Link e foto

http://acurazine.com/forums/showthread.php?t=818740

Secondo voi un'Audi 100 S4 dell'epoca era in grado di fare un exploit simile?? Ne dubito fortemente...

Andando al cuore del problema, la reale spina nel fianco è da un lato l'elettronica e dall'altro la competizione dell' indotto.

Apro solo una piccola parentesi, mio padre con una vecchia Audi 80 diesel ha oltrepassato i 360/380.000 Km, ora non ricordo poichè arrivati a quella cifra il contachilometri si è rotto. Ha rottamato l'auto dopo non sò veramente quanti Km probabilmente 450.000! Quella Audi 80 di elettronico aveva poco o niente.

Un casa come Toyota, produttore leader, ha avuto non poche grane con richiami di centinai di migliaia di vetture eppure è difficile pensare che la metodologia nipponica non preveda severi controlli.

In generale se il pezzo X ha un difetto e lo monto su 800.000 vetture ho un sicuramente un problema, se lo stesso pezzo X lo monto su 2.500.000 di vetture ho una tragedia.
Quindi il concetto di mantenere uguale la difettosità a mio avviso calza poco con l'aumentare di volume poichè se il valore percentuale di difetto è costante ma aumentano i volumi il difetto si moltiplica per i volumi e quindi ho più auto difettose in proporzione ai volumi.

Se abbasso il livello di difettosità in relazione ai volumi posso anche affermare che la difettosità è rimasta all'incirca invariata rispetto a prima nonostante produco molte più auto; se prima usciva una macchina difettosa su 1000 ora sarà una su 3000.
Sotto questo aspetto non dico che ho eliminato il difetto ma che sicuramente l'ho ridotto in proporzione ai volumi.
Tiranado le somme, affermare per assurdo di avere una difettosità di 200.000 auto producendo 2.500.000 di veicoli e dire di avere una difettosità di 250.000 auto producendone 6.000.000 è molto diverso. Non ho eliminato il difetto ma in proporzione ho abbassato il tasso di difettosità.

Auspico che sia questo ciò a cui punta il gruppo altrimenti è difficile arrivare al primo posto.

La stessa VW aveva detto a suo tempo che in futuro bisognava guardarsi bene dal gruppo Kia-Hyundai. Bene, questo gruppo in America ad oggi fa 192.412 la prima e 351.904 la seconda.

Dopo i Giapponesi è il costruttore straniero con più auto vendute in America ed in ogni caso anche i Coreani iniziano a farsi pagare, la Ix35 non è un SUV sicuramente "regalato" ma la stessa 4R l'ha promossa come qualità globale.

Ad ogni modo è una bella sfida.
 
Per Audi la piattaforma più importante sarà quella MLB (per motori longitudinale)....forse oggi la piattaforma più evoluta tra le tedesche (vedi A6 nuova e A8 ). Non dimentichiamo che Audi la condividerà con PORSCHE e BENTLEY...che sulla loro affidabilità hanno costruito la reputazione,soprattutto Porsche. Quindi non sono daccordo con quanto dice Bellicapelli...al massimo vedo un vantaggio sulla concorrenza.

Qui ho trovato l'articolo completo in questione :

http://www.autoblog.it/post/34889/volkswagen-a-rischio-gli-ambiziosi-obiettivi-di-vendita-per-il-2018
 
FurettoS ha scritto:
Dopo i Giapponesi è il costruttore straniero con più auto vendute in America ed in ogni caso anche i Coreani iniziano a farsi pagare, la Ix35 non è un SUV sicuramente "regalato" ma la stessa 4R l'ha promossa come qualità globale.

Ad ogni modo è una bella sfida.
In Europa la musica è un altra, le tedesche hanno un prestigio irraggiungibile e il fatto che i coreani di Hyundai-Kia inizino ad alzare i prezzi non gioca a loro favore, l'automobilista medio continuerà a preferire le tedesche, ormai è fisiologico, prova a rivendere dopo un paio di anni un Hyundai Santa Fe, una Kia Sorento o un Ssangyong Rexton e ti accorgerai che sarà un bagno di sangue, sempre che si riescano a vendere ..... 8)
 
Andando al cuore del problema, la reale spina nel fianco è da un lato l'elettronica e dall'altro la competizione dell' indotto.

Apro solo una piccola parentesi, mio padre con una vecchia Audi 80 diesel ha oltrepassato i 360/380.000 Km, ora non ricordo poichè arrivati a quella cifra il contachilometri si è rotto. Ha rottamato l'auto dopo non sò veramente quanti Km probabilmente 450.000! Quella Audi 80 di elettronico aveva poco o niente.

Un casa come Toyota, produttore leader, ha avuto non poche grane con richiami di centinai di migliaia di vetture eppure è difficile pensare che la metodologia nipponica non preveda severi controlli.

In generale se il pezzo X ha un difetto e lo monto su 800.000 vetture ho un sicuramente un problema, se lo stesso pezzo X lo monto su 2.500.000 di vetture ho una tragedia.
Quindi il concetto di mantenere uguale la difettosità a mio avviso calza poco con l'aumentare di volume poichè se il valore percentuale di difetto è costante ma aumentano i volumi il difetto si moltiplica per i volumi e quindi ho più auto difettose in proporzione ai volumi.

Se abbasso il livello di difettosità in relazione ai volumi posso anche affermare che la difettosità è rimasta all'incirca invariata rispetto a prima nonostante produco molte più auto; se prima usciva una macchina difettosa su 1000 ora sarà una su 3000.
Sotto questo aspetto non dico che ho eliminato il difetto ma che sicuramente l'ho ridotto in proporzione ai volumi.
Tiranado le somme, affermare per assurdo di avere una difettosità di 200.000 auto producendo 2.500.000 di veicoli e dire di avere una difettosità di 250.000 auto producendone 6.000.000 è molto diverso. Non ho eliminato il difetto ma in proporzione ho abbassato il tasso di difettosità.

Auspico che sia questo ciò a cui punta il gruppo altrimenti è difficile arrivare al primo posto.

La stessa VW aveva detto a suo tempo che in futuro bisognava guardarsi bene dal gruppo Kia-Hyundai. Bene, questo gruppo in America ad oggi fa 192.412 la prima e 351.904 la seconda.

Dopo i Giapponesi è il costruttore straniero con più auto vendute in America ed in ogni caso anche i Coreani iniziano a farsi pagare, la Ix35 non è un SUV sicuramente "regalato" ma la stessa 4R l'ha promossa come qualità globale.

Ad ogni modo è una bella sfida.

Hai ragione, in passato le Tedesche erano il punto di riferimento per affidabilita' e durata, chi non ricorda le leggendarie vecchie Mercedes diesel macinakilometri??.
Ho l'impressione che i Crucchi non abbiano gestito in maniera ottimale il passaggio all'elettronica dove i Giappo sono maestri, giocando ovviamente "in casa".
Hai menzionato l'Audi 80 diesel....300K senza un problema per quell'auto in versione gasolio mi sembrano perfettamente plausibili....la stessa percorrenza senza una rogna con un'Audi 200 Quattro o la 100 S4 mi sembra assai piu' difficile (esperienza personale).
Poi dobbiamo distinguere tra difettosita' ed affidabilita' di lungo periodo del componente/sottosistema, due cose molto diverse.
Quell'Acura da 760.000 km che ho postato era infarcita di elettronica (per l'epoca), sia nella meccanica che negli interni (sedili elettrici e riscaldabili, alzavetri, clima automatico, specchietti, etc...) e non si e' rotto mai nulla.....e non e' l'unico caso....un mio amico di Vancouver aveva una Legend ancora piu' vecchia (1990) che fino a qualche anno fa usava come auto da strapazzo per trasportarci le pizze del suo ristorante e su dove ha imparato a guidare tutta la famiglia...anche li funzionava ogni cazzatella elettronica (strisciate e botte varie a parte) e l'ha pure venduta....un'affidabilita' davvero "leggendaria".
Un'altro aspetto dove, a mio parere, i Tedeschi non hanno tenuto il passo e' l'ergonomia dei comandi.....un mio amico ha una teoria molto interessante quando tanti anni fa andavamo per concessionari a guardare macchine.....mi dice, "i comandi sembrano facili ed intuitive come gli impianti stereo"...secondo lui l'esperienza dei Nipponici nel settore dell'Hi-Fi e' stata trasferita nell'automotive, e non posso che dargli ragione....

In Europa la musica è un altra, le tedesche hanno un prestigio irraggiungibile e il fatto che i coreani di Hyundai-Kia inizino ad alzare i prezzi non gioca a loro favore, l'automobilista medio continuerà a preferire le tedesche, ormai è fisiologico, prova a rivendere dopo un paio di anni un Hyundai Santa Fe, una Kia Sorento o un Ssangyong Rexton e ti accorgerai che sarà un bagno di sangue, sempre che si riescano a vendere .....

In Europa parli forse di Italia?? Perche' in giro per il vecchio continente di Hyundai Kia se ne vedono davvero tante...proprio Quattroruote ha recentemente pubblicato un'articolo sull'exploit delle vendite del gruppo.
Rivendibilita' dell'usato......mah, ne ho sentite non poche di lamentele di chi ha comprato Tedesco convinto di avere il classico assegno circolare e poi si e' ritrovato un bell'osso sullo stomaco a meno che non darlo via a prezzi di saldo......secondo me la maggiore rivendibilita' delle Tedesche anche in Italia oggi e' largamente un mito, magari raccontato convenientemente dai venditore della Triade...con il mercato del nuovo iperdrogato e pompato non ci sono piu' usati facili da vendere secondo me....
Non ho dati per verificarlo ma mi e' stato detto ad esempio che le Honda tengono il prezzo dell'usato molto bene in Italia, ed un venditore BMW assiduo di un'altro forum (ilPistone.com) ha ammesso che per l'usato molte volte consiglia a i suoi clienti di comprare Giapponese....
 
Dopo i Giapponesi è il costruttore straniero con più auto vendute in America ed in ogni caso anche i Coreani iniziano a farsi pagare, la Ix35 non è un SUV sicuramente "regalato" ma la stessa 4R l'ha promossa come qualità globale.

Ad ogni modo è una bella sfida.

Sicuramente i prezzi si sono allineati di piu' ma ancora c'e' un bel vantaggio.
Innanzitutto qui in USA sono ancora gli unici che offrono una garanzia omnicomprensiva di 5 anni/60.000 miglia e 10 anni/100.000 miglia sulla meccanica....per chi tiene le macchine un bel po' di anni (specie con la crisi attuale) e' un incentivo fortissimo....e poi non lasciamoci ingannare dai prezzi di listino...bisogna andarsi a guardare anche gli allestimenti......e' vero che se oggi prendo, ad esempio, una Kia Optima SX Limited con tutte gli accessori possibili il prezzo e' uguale ad una A4 base che piu' base non si puo' (a trazione anteriore) ma vai a vedere la dotazione delle 2 vetture....oltre al fatto che con la Kia hai un duemila da 276 CV contro 200 per la A4, la Optima e' un po' piu' grande e poi ha interni davvero bellissimi....persino la palpebra portastrumenti rivestita in pelle (ritengo finta ma di ottima fattura) con cuciture in evidenza, un'assoluta novita' in quel segmento.
Per avere una A4 dotata in quel modo qui in USA devi sganciare non meno di 10K in piu'....
 
saturno_v ha scritto:
In Europa parli forse di Italia?? Perche' in giro per il vecchio continente di Hyundai Kia se ne vedono davvero tante...proprio Quattroruote ha recentemente pubblicato un'articolo sull'exploit delle vendite del gruppo.
Rivendibilita' dell'usato......mah, ne ho sentite non poche di lamentele di chi ha comprato Tedesco convinto di avere il classico assegno circolare e poi si e' ritrovato un bell'osso sullo stomaco a meno che non darlo via a prezzi di saldo......secondo me la maggiore rivendibilita' delle Tedesche anche in Italia oggi e' largamente un mito, magari raccontato convenientemente dai venditore della Triade...con il mercato del nuovo iperdrogato e pompato non ci sono piu' usati facili da vendere secondo me....
Non ho dati per verificarlo ma mi e' stato detto ad esempio che le Honda tengono il prezzo dell'usato molto bene in Italia, ed un venditore BMW assiduo di un'altro forum (ilPistone.com) ha ammesso che per l'usato molte volte consiglia a i suoi clienti di comprare Giapponese....
io sono ormai molti anni, almeno 13, che compero solo tedesco e non ho mai avuto problemi a rivendere le mie auto e ad un prezzo gratificante, mentre gente che ho conosciuto che ha voluto cambiare passando da auto tedesche ad auto giapponesi si sono pentiti amaramente al momento di cambiarle, ottenendo valutazioni veramente bassissime.
A mio avviso forse tu, che se non ho capito male vivi in America, stai proiettando i canoni del mercato nordamericano su quello europeo.
Da quello che sò anche in Germania le macchine giapponesi e coreane sono vendute solo con fortissimi sconti sul nuovo, a livelli anche del 30%, come mi dicevano amici tedeschi, e nell'usato le vedo sui siti internet tedeschi a prezzi veramente bassi.
Anche in GB la triade tedesca premium con VW sono ritenute le auto più ambite,.
Questo non toglie assolutamente che le auto orientali, in particolar modo le giapponesi, siano buone auto, ma non sono comunque le auto in cima ai sogni degli automobilisti europei.
 
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