TatyRS ha scritto:Visto che vengo direttamente chiamata in causa io, ritengo che parte di quel lungo e complesso discorso possa essere discusso qui.
Innanzitutto ritengo che quanto scritto da Giorgio/Miranda sia un giusto ragionamento, e lo ringrazio per averlo condiviso con noi.
E a chi mi considera fortunata, dico: voi parlate di fortuna, ma secondo me confondete il concetto di fortuna con quello di libertà, e con quello di felicità.
Se la libertà va conquistata, e la felicità va ricercata, la fortuna non la si può né scegliere, né conquistare, né ricercare. La fortuna è incontrollabile.
Allora quando voi sostenete "tu sei fortunata" secondo me volete intendere "tu sei libera - e quindi devi essere felice".
A parte che secondo me in pochi possono realmente dire di essere liberi, al giorno d'oggi. Anche chi può sembrare libera di fare quello che le pare alla fine ha sempre qualche vincolo, nel mio caso imposto dalla famiglia.
Io sono contenta di aver conquistato questa libertà, sono orgogliosa delle cose che ho realizzato e delle esperienze vissute grazie a questa libertà, ma credetemi che arriva un certo punto dove ringrazi questa libertà, ringrazi ciò che ti ha fatto diventare e conquistare, ma ti rendi conto che la daresti volentieri in cambio per qualcosa di altro, forse proprio perché senti il bisogno di ricercare quella felicità di cui scrivevo sopra.
E quindi non diamo per scontato che una persona libera sia di ragionamento logico anche felice, e per forza fortunata.
L'essere umano è di natura insoddisfatto. Quindi il ragionamento che fa Miranda è quanto più corretto. Ognuno vorrebbe quello che non ha, e quando ce l'ha già vorrebbe cambiare, o tornare indietro.
A conclusione di questo discorso, che a dir la verità non so se sia proprio riuscito come lo intendevo, vorrei ringraziare gli amici che in questi ultimi mesi hanno avuto dimostrazioni di ammirazione nei miei confronti. Io vi ringrazio con tutto il cuore, ma io non sono né straordinaria, né unica, né mitica. Io sono una persona, una ragazza, come tante altre. Solo per il fatto che ho una macchina discretamente potente, e mi faccio tot chilometri per farmi un raduno in piena libertà, ciò non vuole dire che sono più straordinaria, unica o mitica di altri, che magari meriterebbero ben più ammirazione rispetto a me. Io comunque vi ringrazio, consapevole che da quando sono entrata in questo forum mi avete sempre trattato molto bene (spero di aver fatto altrettanto).
E poi un'ultima cosa, che riguarda le amicizie che si sono formate in questo forum, e non c'entra niente con quanto scritto sopra e susciterà pareri contrastanti.
È un discorso che probabilmente condividerete in pochi.
Ci sono amicizie che si sono formate su queste pagine internet che sono sicuramente più consolidate di altri. Io posso contarne sulle dita di una mano (avanzando pure un paio di dita), la stessa cosa vale sicuramente per tanti altri.
E allora conservate, proteggete queste bellissime amicizie come rari doni.
L'amicizia, a mio parere, non va pubblicizzata o esibita come una conquista.
Quante volte in questi mesi ho telefonato, scritto, comunicato con questi amici, ma non ho mai sentito il bisogno di farne pubblicità, di darne notizia pubblicamente. Non ne ho mai trovato né il senso né l'utilità.
Se scrivo a Caio, o telefono a Sempronio, e ci scriviamo e diciamo tutto quello che necessitiamo di comunicarci, perché poi doverlo ribadire pubblicamente davanti a tutti in forum? "Ringrazio Caio per il tuo bel messaggio", "Ringrazio Sempronio per la telefonata". Ma perché?
L'amicizia non ha bisogno di pubblicità - a mio discutibilissimo parere.
Ho letto con attenzione e mi permetto di proporre una risposta per quanto riguarda la parte finale del tuo intervento.
Siamo diversi uno dall'altro.
Tutto qua, sai bene, sappiamo bene che il dna di una persona è diverso da quello di un'altra per cui alcuni esternano la loro amicizia ( o un sentimento simile ) anche coinvolgendo chi gli sta intorno, altri invece conservano gelosamente il rapporto con qualcuno in maniera esclusiva, quasi custodissero qualcosa di preizioso.
Infondo l'amicizia è una cosa preziosa, molto più di un brillante che può passare di mano senza lasciare risentimenti o ricordi.
A volte si ha la necessità di essere riconosciuti come facenti parte di un " branco ", la natura ci insegna.
Nella nostra comunità far parte del gruppo è fondamentale, se sei fuori si rischia solitudine e depressione e l'uomo e la donna sono esseri sociali per natura.
Essere in questo branco, nel nostro caso il forum Skoda, crea comportamenti differenti come da te descritti in relazione all'esternare o meno i contatti avuti con altri.
L'amicizia non ha bisogno di pubblicità è vero ma essa stessa ha una sua essenza che ha gradazioni variabili, dal solo conoscente definito impropriamente amico al fratello che supera l'amicizia stessa.
Rendere partecipi gli altri può dimostrare una forza d'animo notevole oppure l'esatto contrario.
Se questi interventi, ringraziamenti, telefonate ecc. sono sinceri e spontanei allora benvengano, vuol solo dire che si ha bisogno di coinvolgere anche gli altri o di ribadire che si è grati nei confronti dell'amico o presunto tale, altri invece conservano quella cerchia limitata di preferenze e scelgono di mantenere una riservatezza propria.
Il comportamento è come una impronta, mai uguale all'altra