Beh, io sono un altro che ha sempre sostenuto che ci sono "cassoni americani" e "Cassoni Americani", la Corvette è sempre appartenuta, fin dalla sua nascita, a questo secondo insieme. Non credo si possa dire lo stesso della media dei vari pick up, sedan e suv d'oltreoceano, insomma l'importante è non generalizzare. Prendendo la produzione generalista le auto giapponesi ma soprattutto europee rimangono tecnologicamente più avanzate, anche se poi andando a spulciare parecchie innovazioni provengono da oltreoceano (quasi tutte di origine militare): il fatto sembra piuttosto che di solito tali innovazioni non sempre vengano trasferite subito sulla produzione di grande serie. In ogni caso, ritornando alle molle composite, si sosteneva di come la forma fosse importante nel caso della sicurezza, dimenticandosene però nel momento in cui si volesse parlare del primato tecnologico e della difficoltà costruttiva: una cosa è una molla a balestra in composito, tutt'altra è una molla elicoidale. I materiali compositi è risaputo che offrano le massime prestazioni proprio per forme lamellari, fin da quando sono nati. A mio avviso in quel caso la vera sfida deve essere stata riuscire a fornire al materiale la giusta deformabilità più che la resistenza allo snervamento (di solito in quel caso ottenuta incrociando le fibre). Tutt'alto caso è quello di una molla elicoidale: permettetemi, però a me sembra che quest'ultima presenti molta più difficoltà costruttiva, a cominciare dalla disposizione delle fibre per finire appunto all'affidabilità (non credo che Audi ne dichiarasse l'adozione senza essere sicura del fatto suo). E poi non credo che le sospensioni della corvette siano utilizzabili su vetture "normali", innanzitutto per questioni di spazio......
Ogni tanto fa bene sentire che da questo malconcio Paese esca qualcosa di buono.