<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nucleare, Enel: prima centrale in Italia attiva dal luglio 2020. | Il Forum di Quattroruote

Nucleare, Enel: prima centrale in Italia attiva dal luglio 2020.

Nucleare, Enel: prima centrale in Italia attiva dal luglio 2020.

Previsti 4 reattori in tre centrali. Sulla scelta dei siti ancora solo ipotesi.

FRANCIA (5 ottobre) ? Prima centrale nucleare italiana in servizio dal luglio 2020. E' la stima degli esperti Enel che lo considerano «un obiettivo realistico». Poi ogni 18 mesi l'avvio degli altri reattori del progetto per il nucleare in Italia di Enel con l'alleata francese Edf. La selezione del primo sito è attesa per il 10 ottobre 2010, dopo la pubblicazione dei criteri per la scelta, attesi non prima del prossimo luglio. La prima colata di calcestruzzo per l'edificio del reattore è prevista per il 9 luglio 2015. Le scadenze previste sono state indicate nel corso di un seminario in Francia dove Edf (con Enel che partecipa all'investimento con una quota del 12,5%) sta costruendo il terzo reattore della centrale di Flamanvile, un progetto di ultima generazione che rappresenta il modello per la costruzione delle centrali nucleari di Enel in Italia.

La pubblicazione dei criteri tecnico-ambientali per l'individuazione dei siti, uno dei passaggi più delicati, non è attesa prima di luglio 2010: sarà infatti solo un passaggio successivo rispetto all'emanazione dei decreti legislativi da parte del governo (previsti per metà febbraio) che fisseranno la procedura prevista e affideranno il compito di entrare nel merito dei criteri alla nuova Agenzia per la sicurezza nucleare. Gli esperti dell'Enel prevedono «un quadro normativo in ordine per febbraio-marzo 2010, per poi avviare gli iter autorizzativi». Un percorso burocratico per la costruzione della prima centrale che prevede un permesso di sito, atteso entro agosto 2011, e l'autorizzazione unica, la «licenza integrata per costruzione ed esercizio», che la scaletta dei tempi di Enel prevede per maggio 2013. Da febbraio 2010 sono poi previsti 12 mesi per eventuali disposizioni correttive da parte del Governo. Sempre entro febbraio 2010 dovrebbe essere completato anche l'iter per l'Agenzia per il nucleare, dallo statuto alla scelta della sede ed alle nomine.

E sono attese le delibere Cipe sulla tipologia degli impianti e i criteri per i consorzi che realizzeranno e gestiranno le centrali. Il piano di Enel per il nucleare in Italia ipotizza la costruzione con l'alleata francese Edf di quattro reattori divisi tra tre centrali. Una soluzione che non è definitiva e che potrebbe essere rivista preferibilmente con due reattori per due centrali. Lo hanno spiegato gli esperti dell'Enel. Nell'ambito dell'alleanza italo-francese per il nucleare Enel guiderà la realizzazioni di centrali per circa la metà degli obiettivi di generazione nucleare in Italia fissati dal governo: quattro reattori da 1.600 Mw sugli otto (in tutto 13mila Mw) necessari per coprire il 25% dei consumi stimati a partire dal 2020 . Ogni reattore, per dare una idea della capacità di generazione, potrà alimentare una città come Roma.

Sulla scelta dei siti «stiamo ancora lavorando», indicano gli ingegneri di Enel alla guida del progetto: i criteri che verranno stabiliti dalla nuova Agenzia per il nucleare non dovrebbero comunque riservare sorprese perché necessariamente in linea con standard internazionali. I luoghi dovranno rispondere all'esigenza di un facile ed abbondante approvvigionamento di acqua (sul mare, ma anche su grandi fiumi come il Po' e di collegamento agli elettrodotti, alle caratteristiche sismiche del territorio, a requisiti di poca densità di popolazione. Sul tavolo,a quanto si apprende, solo prime ipotesi di studio.

Il 40% degli italiani è favorevole alla costruzione di centrali nucleari (il 12% è molto favorevole, il 28% lo è abbastanza): un dato in aumento del 2% nel 2008 rispetto a due anni prima. La percentuale dei sì scende però al 17% se la risposta non è più in generale ma riguarda la «propensione ad accettare o rifiutare una centrale nucleare nei pressi di dove si abita»: in questo caso dice no l'82% degli italiani. Ed il 52% è sul fronte di una opposizione ancora più netta: «non lo accetterei e farei di tutto per impedirlo», risponde.

L'arruolamento di tecnici esperti potrebbe rappresentare «un collo di bottiglia, un fattore di difficoltà per il progetto italiano di ritorno al nucleare»: i laureati italiani in ingegneria nucleare sono preparatissimi, ma pochi, e tempestati da offerte di lavoro all'estero dove i compensi sono nettamente più competitivi. Una preoccupazione espressa da Marco Ricotti, docente di impianti nucleari al Politecnico di Milano,
 
Ma allora i referendum che ce li chiedono a fare?
Io, noi Italiani, la maggioranza... NON LE VUOLE..
E nel 1986 il popolo si è espresso.

Punto e fine.

Anche perché

L?Uranio costa sempre di più. Tra il 2001 ed il 2007 è arrivato a crescere del 1.000%, e ancora in questi giorni il prezzo è 8-9 volte la quotazione dell?uranio nel 2001 - ovvero 7 $ dollari la libbra.

Questo aumento del prezzo ha per ora solo un effetto limitato sul prezzo: si calcola infatti che un aumento del 50% del prezzo dell?uranio si traduca in un incremento del 3,2% del prezzo dell?energia elettrica in uscita dalle centrali. Ma tra 20 anni - la prima nuova centrale nucleare italiana non sarà finita prima di quel lasso di tempo -, quale sarà il prezzo dell?uranio?

Dalla fine degli anni ottanta, il consumo dell?Uranio ha superato la produzione. Oggi, secondo la World Nuclear Association (WNA), vengono prodotte 78.000 tonnellate di Ossido di Uranio, e solo il 64% proviene dalle miniere.

Sempre per la WNA le attuali riserve naturali dovrebbero durare per 70 anni agli attuali ritmi di consumo. Ma tra gli scenari previsti dall?associazione nucleare vi è anche un raddoppio della capacità installata entro il 2030.

Se si verificasse questo scenario quanto dureranno le scorte? E tutti questi squilibri tra domanda ed offerta, dove porteranno il prezzo dell?uranio? Insomma, di quante prove abbiamo bisogno per capire che la scelta nucleare è priva di senso?
 
gatling ha scritto:
nucleare gestito all'Italiana....mi si seccano i testicoli al solo sentirne parlare...

ce ne erano 4 gestita all'italiana ed hanno funzionato benissimo per anni.
 
AndrewTheItalianBoss ha scritto:
Ma allora i referendum che ce li chiedono a fare?
Io, noi Italiani, la maggioranza... NON LE VUOLE..
E nel 1986 il popolo si è espresso.

Punto e fine.

Anche perché

L?Uranio costa sempre di più. Tra il 2001 ed il 2007 è arrivato a crescere del 1.000%, e ancora in questi giorni il prezzo è 8-9 volte la quotazione dell?uranio nel 2001 - ovvero 7 $ dollari la libbra.

Questo aumento del prezzo ha per ora solo un effetto limitato sul prezzo: si calcola infatti che un aumento del 50% del prezzo dell?uranio si traduca in un incremento del 3,2% del prezzo dell?energia elettrica in uscita dalle centrali. Ma tra 20 anni - la prima nuova centrale nucleare italiana non sarà finita prima di quel lasso di tempo -, quale sarà il prezzo dell?uranio?

Dalla fine degli anni ottanta, il consumo dell?Uranio ha superato la produzione. Oggi, secondo la World Nuclear Association (WNA), vengono prodotte 78.000 tonnellate di Ossido di Uranio, e solo il 64% proviene dalle miniere.

Sempre per la WNA le attuali riserve naturali dovrebbero durare per 70 anni agli attuali ritmi di consumo. Ma tra gli scenari previsti dall?associazione nucleare vi è anche un raddoppio della capacità installata entro il 2030.

Se si verificasse questo scenario quanto dureranno le scorte? E tutti questi squilibri tra domanda ed offerta, dove porteranno il prezzo dell?uranio? Insomma, di quante prove abbiamo bisogno per capire che la scelta nucleare è priva di senso?

il referendum NON era per il si o per il no (sulle questioni di utilità nazionale i referendum non sono ammessi); dava la possibilità ai comuni di rifiutare impianti nucleari. Tutto qua.
 
testerr ha scritto:
gatling ha scritto:
nucleare gestito all'Italiana....mi si seccano i testicoli al solo sentirne parlare...

ce ne erano 4 gestita all'italiana ed hanno funzionato benissimo per anni.

Come no, intanto stanno ancora cercando un sito dove stoccare le scorie..... per cortesia in Italia non riescono neanche a far arrivare in orario i treni, figuriamoci una centrale, che già in partenza sarà fatta con cemento armato allungato con acqua, vedi alta velocità....

SVEGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
il fatto è che funzionerà una di terza generazione già obsoleta

ora che tutti stanno iniziando la quarta generazione che elimina le scorie.
 
doncamilloo ha scritto:
il fatto è che funzionerà una di terza generazione già obsoleta

ora che tutti stanno iniziando la quarta generazione che elimina le scorie.

immagino che i nostri partners siano i francesi e, scusa se è poco, sono i migliori in questo campo. Del resto, se non vogliamo continuare a metterci a 90° davanti agli arabi, questa è l'unica strada.
 
liuc30 ha scritto:
testerr ha scritto:
gatling ha scritto:
nucleare gestito all'Italiana....mi si seccano i testicoli al solo sentirne parlare...

ce ne erano 4 gestita all'italiana ed hanno funzionato benissimo per anni.

Come no, intanto stanno ancora cercando un sito dove stoccare le scorie..... per cortesia in Italia non riescono neanche a far arrivare in orario i treni, figuriamoci una centrale, che già in partenza sarà fatta con cemento armato allungato con acqua, vedi alta velocità....

SVEGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In Italia solo la Buonanima riusciva a fare arrivare i treni in orario... :rolleyes: :D
 
testerr ha scritto:
solo una ? un vero peccato. Ma l'ìimportante è cominciare
Hai ragione ma vedrai che appena annunciano il sito,partiranno i No-nukes,il Comitato mamme della zona,il comitato in difesa della volpe artica,qualche Don Vitaliano di turno,e qualcuno armato di caschi e paragomiti pronto a menarsi con la Polizia in nome della pace,giustizia ed ambiente.... :rolleyes:
 
speed64 ha scritto:
testerr ha scritto:
solo una ? un vero peccato. Ma l'ìimportante è cominciare
Hai ragione ma vedrai che appena annunciano il sito,partiranno i No-nukes,il Comitato mamme della zona,il comitato in difesa della volpe artica,qualche Don Vitaliano di turno,e qualcuno armato di caschi e paragomiti pronto a menarsi con la Polizia in nome della pace,giustizia ed ambiente.... :rolleyes:

Allora speriamo che per far prima la facciano vicino casa tua. :lol:
 
testerr ha scritto:
doncamilloo ha scritto:
il fatto è che funzionerà una di terza generazione già obsoleta

ora che tutti stanno iniziando la quarta generazione che elimina le scorie.

immagino che i nostri partners siano i francesi e, scusa se è poco, sono i migliori in questo campo. Del resto, se non vogliamo continuare a metterci a 90° davanti agli arabi, questa è l'unica strada.

Ma guarda che il prezzo del petrolio lo fanno a New York piu' che a Riad.

E mica lo sapevo che c'erano le scorie nucleari autoeliminanti. Davvero!.

Spiegaci come funziona sta cosa.
 
AndrewTheItalianBoss ha scritto:
Dalla fine degli anni ottanta, il consumo dell?Uranio ha superato la produzione. Oggi, secondo la World Nuclear Association (WNA), vengono prodotte 78.000 tonnellate di Ossido di Uranio, e solo il 64% proviene dalle miniere.

Questo perchè si sono dismesse un sacco di armi nucleari e si è recuperato un po' di combustibile, quindi produrne di più tramite estrazione era inutile. Ecco perchè vi era un consumo maggiore della produzione.

Il problema invece è un altro ed emerge dall'articolo; gli italiani sono i soliti "armiamoci e partite": favoreli al nucleare, ma non vicino a casa mia; e la percentuale di chi non lo vuole vicino a casa è troppo alta.
 

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