Oggi, o meglio da molti anni, come tutti sappiamo, le piccole case automobilistiche non riescono più a sopravvivere da sole. Devono quindi necessariamente essere fagocitate da grandi gruppi imprenditoriali.
L'Alfa Romeo nel 1987 è stata acquisita da Fiat, la quale a poco a poco ha sottratto pezzi di identità di marchio alla casa del biscione.
Dapprima ha cominciato introducendo pianali Fiat e quindi la trazione anteriore, poi ha provveduto a realizzare un unico centro per la progettazione dei motori di tutto il gruppo (prima Pratola Serra, poi FPT/VM), poi ha abolito la partecipazione ufficiale di Alfa Romeo alle gare automobilistiche, poi ancora ha chiuso il centro stile, realizzando anche per il design un unico centro di gruppo con dei "responsabili" per i vari marchi. Unico periodo commerciale piuttosto positivo, dal 1987 ad oggi, quello di 156-147 e in parte GT (primo anno), vetture che, finalmente, avevano molto delle Alfa storiche.
Tutto ciò ha portato al disgusto di molti alfisti, al calo di vendite delle vetture del marchio, alla possibile vendita del brand a VW. La commercializzazione e le buone connotazioni tecniche della Giulietta hanno (per ora) scongiurato la vendita.
A questo punto è lecito domandarsi cosa sia davvero meglio per il marchio automobilistico probabilmente più prestigioso di tutti i tempi. Essere ceduto? Restare nelle mani di chi ne ha dilapidato e depauperato l'immagine? Saprà Fiat cambiare rotta e proseguire, pur con risorse non elevate, nella giusta direzione?
Non è facile rispondere a tali interrogativi. Si potrebbe pensare che in realtà la nazionalità del proprietario, oggi come oggi, sia meno importante del reale recupero di identità della produzione Alfa Romeo. Ma chi ci assicura che ciò possa davvero avvenire con la cessione?
Quello che veramente interessa gli Alfisti penso che sia il fatto che Alfa Romeo:
- torni ad avere in gamma vetture all'avanguardia tecnologica
- abbia in gamma automobili presenti nei segmenti "storici" (coupè comprese)
- ritorni alle corse
Questi sono i punti calpisaldi. Se Fiat deciderà di adeguarsi a tali punti (e penso che ciò sia possibile anche mantenendo l'attuale organizzazione) il mitico brand potrà risorgere. In caso contrario penso che la cessione diventerà inevitabile, perchè le vendite (complessive) non aumenteranno.