NEWsuper5 ha scritto:
non era una soluzione umana.
il barista è uno che merita il carcere.
ci sono mille modi per cacciare un cliente insolvente.
uno è far pagare prima della consumazione. qua funziona con chi non vuole pagare. se non sgancia, "evapora" da solo dal locale.....
la violenza, in questi casi, è SEMPRE il peggior errore.
e in questo caso, dubito l'abbia ucciso per debiti fatti al bar (per arrivare a cifre consistenti al bar....ci vuole tempo.... fesso il barista che concede credito, specialmente così a lungo....), credo c'entri qualcosa al di fuori del bar....
mi pare un regolamento di conti di altro tipo.....
Bisogna vedere quante ne ha passate il barista, prima di ergersi a giudici.
Non conosciamo la situazione che sta alle spalle del gesto, sicuramente insolito e apparentemente immotivato.
Comunque, al di la' del caso specifico, e andando invece un po' piu' nel generale, ci sono affermazioni che sono a mio parere discutibili: che "la violenza sia sempre il peggior errore" resta da vedere.
La nostra societa' e' come e' perche' proprio grazie a questo principio qualsiasi prevaricazione passa impunita e chi basa la sua vita sull'abuso del prossimo sa che non subira' mai conseguenze.
Questo porta a una situazione sociale malata, dove in nome della non violenza la violenza e' la carta vincente, e dove in nome della civilta' prevale la legge della giungla, dove chi e' disposto a prevaricare gli altri "ha ragione".
Invece bisogna sempre ricordare che non esiste pari dignita' tra aggressore e aggredito, e che chi venga ingiustamente aggredito (nella persona o nel capitale) ha ogni sacrosanto diritto di difendersi, e le conseguenze ricadono solo sulla testa di chi ha scelto la violenza e l'abuso come modo di vita.