PanDemonio ha scritto:
Jambana ha scritto:
Semplice: vedo come vivono, penso a come vorrei vivere io, e tiro le conclusioni.
Trattasi di opinione personale, e quindi discutibile quanto vuoi.
Certo, è possibile che anche il pollo di batteria sia felice e orgoglioso di passare la sua intera e breve vita incastrato insieme ai suoi simili senza poter fare altro che mangiare e produrre uova, ma se fossi un pollo A ME non piacerebbe, poiché so che c'è il modo di vivere meglio.
Il tuo discorso mi pare oltremodo superficiale, soprattutto nell'esempio di cui stavamo discutendo: il fatto che un processo sia strutturato per eliminare una possibile fonte di errore, o di sfrido materiale, o di infortunio, non vuol dire che sia in questo caso peggiore per il lavoratore a livello di qualità della vita, o di ergonomia, fatica, etc etc.
Estremizzo l'esempio: se l'operaio con la cassettina piene di viti e il panino in mano deve montarne tantissime in un'unità di tempo tanto che fa fatica a stare al ritmo, in una fabbrica buia e fredda o calda o molto rumorosa o sporca, in una posizione scomoda, e quello che ha le viti contate lo fa in una postazione comoda e perfettamente illuminata, con tutto il tempo a disposizione, chi sarà più "pollo da batteria" tra i due?
E' chiaro che è un esempio immaginario, ma non capisco in cosa il fatto che un processo annulli le possibilità di errore possa inficiare la qualità della vita del lavoratore che lo compie...inoltre eliminare il margine d'errore secondo me può diminuire (magari non in tutti i soggetti) anche lo stress psicologico: è meglio correre dietro ad un errore fatto, rimediarlo alla bell'è meglio mentre la catena continua ad andar inficiando probabilmente anche la qualità dei pezzi immediatamente successivi, o poter (dover) fermare la catena, ma con la certezza che non vi siano errori o problemi sul prodotto?
Se poi vogliamo criticare il lavoro in catena di montaggio va benissimo, ma quello è tutto un altro discorso, che riguarda tutti.
Ieri ho montato una cassettiera dell'Ikea, quindi tutt'altro che giapponese...le innumerevoli viti, vitine, tasselli che la componevano erano perfettamente contate, ne una in più ne una in meno. Non mi sono certo sentito un pollo da batteria. Certo, se sai che tutto è contato fai un po' più di attenzione a montarla e a non perdere neanche una vitina. Eppure mi sono preso tutto il tempo che volevo, di sabato pomeriggio, ho fatto una pausa caffé, ho scritto sul forum...ma le viti erano contate. :lol: