<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 125 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

Visto che c'è ancora chi crede alle favole di fiat, riposto questo intervento!!

Non sono riuscito a trovare niente di aggiornato riguardo il ricorso. L'unica cosa certe è che sarà il TAR della Lombardia sezione Milano a discuterlo. Se qualcuno di voi è avvocato o conosce un avvocato e sa come ricercare le date delle udienze del TAR provi a fare una ricerca per vedere quando ci sarà la discussione.
Ho comunque trovato questa risposta ad una interrogazione parlamentare:

"Risposta all'interrogazione n. 4-05439
Fascicolo n.132
Risposta. - Con riferimento all?interrogazione volta a sollecitare la definizione del procedimento di apposizione del vincolo sulle palazzine del Centro direzionale Alfa Romeo al fine di inventariare i beni ivi conservati e verificare lo stato di manutenzione dell?intero complesso, si comunica che il Ministero ha avviato, sin dal 29 giugno 2010, tramite la competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, il procedimento di dichiarazione dell?interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, nei confronti: della porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo adibita a museo storico ed annessi, ovvero: autofficina, centro documentazione-archivio storico, uffici direzionali; della raccolta del museo storico Alfa Romeo (catalogata con apposite schede facenti parte integrante della dichiarazione di interesse); dell'archivio storico Alfa Romeo.
Il procedimento si è concluso entro i termini di legge in data 31 gennaio 2011, con l?emanazione del relativo decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
Il provvedimento di tutela è nato, grazie anche all?impulso dato dall?amministrazione comunale di Arese e condiviso dai Comuni vicini, compreso quello di Milano, dalla constatazione dell?eccezionale valore culturale dei beni dichiarati e dalla necessità di sottoporli a tutela onde garantire la loro unitaria conservazione nel contesto di appartenenza.
Il vincolo comprende sia una parte degli edifici costituenti il centro direzionale, sia il materiale in essi contenuto (raccolta del museo storico e archivio storico), inscindibilmente connessi gli uni agli altri, riconosciuti quali irrinunciabili vestigia di un?impresa, l?Alfa Romeo, che ha fatto la storia dell?industria, dello sviluppo tecnologico, dell?automobilismo sportivo e di competizione, dei rapporti sociali e sindacali, del design, dell?economia del nostro Paese e non solo. Il provvedimento di vincolo crea infatti un nesso pertinenziale tra le autovetture e la documentazione prodotte dall?azienda e l?immobile che le contiene e detta prescrizioni di inscindibilità e di inamovibilità dell?archivio e della collezione di autovetture rispetto all?immobile, proprio per salvaguardare l?unitarietà culturale del contesto.
L?archivio è stato oggetto di attività di inventariazione nel 1994 da parte di una équipe mista di storici e archivisti sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Lombardia; gli elenchi e gli inventari sono depositati presso la sede della Soprintendenza medesima e sono consultabili online all?indirizzo web http://www.archiviostorico.alfaromeo.it.
L?istruttoria del provvedimento è stata accompagnata dal sostegno morale non solo del comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?, citato nell?interrogazione, ma anche di altre associazioni, club e comitati di ?alfisti? ed amatori e collezionisti della produzione della storica casa automobilistica.
In data 10 febbraio 2011, a notifica del decreto avvenuta, le proprietà dei beni sottoposti a tutela - Fiat partecipazioni SpA (beni immobili) e Fiat group automobiles SpA (beni mobili) - entrambe società afferenti a Fiat group, hanno dato notizia, tramite il sito web ufficiale del museo storico Alfa Romeo, della chiusura fino ?a data da destinarsi? della struttura museale, in ragione della necessità di effettuare ?interventi di manutenzione?.
Interventi, al momento, non ancora realizzati.
A seguito di tale comunicazione pubblica, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con nota del 16 febbraio 2011, ha richiamato le proprietà agli obblighi di conservazione e di previa autorizzazione, previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio per ogni eventuale intervento su beni culturali.
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.

Sono stati altresì richiesti, sinora sempre autorizzati dalla competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, circostanziati spostamenti temporanei di auto per la partecipazione a gare sportive di auto d?epoca, a mostre, a manifestazioni di vario genere, come ad esempio la coppa Milano-Sanremo del marzo 2011; il salone ?Techno Classica? ad Essen, in Germania, del marzo-aprile 2011; le manifestazioni: ?Terre di Canossa, ?Circuito della Fascia d?Oro?, ?Mille Miglia?, e da ultimo ?Cultura e motori - L?Alfa Romeo e la scuderia Ferrari? , presso il politecnico di Piacenza nel maggio 2011.
La Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano ed il Comune di Arese hanno tutti unanimemente mostrato grande apprezzamento per il provvedimento adottato in favore della tutela del museo storico Alfa Romeo.
Oltre all?attività di tutela, il Ministero sta promuovendo l?istituzione di un apposito tavolo tecnico, al quale hanno dato per ora disponibilità di adesione, seppure in via informale, la Regione Lombardia, i Comuni di Arese e Bollate e il comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?. Il tavolo si propone di offrire collaborazione a Fiat group per la definizione di progetti di valorizzazione e gestione dei beni riconosciuti di interesse.
In data 5 aprile 2011 tuttavia le proprietà dei beni immobili e dei beni mobili (Fiat partecipazioni SpA e Fiat group automobiles SpA) hanno presentato al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sezione di Milano, avverso il decreto in oggetto, due distinti ricorsi, di contenuto pressoché identico, differenti solo per la natura del bene sottoposto a tutela (mobile e immobile), con i quali si richiede l?annullamento del provvedimento.
Sono attualmente in corso, da parte degli uffici del Ministero sul teritorio, gli approfondimenti istruttori e le valutazioni necessarie alla produzione delle memorie difensive avverso i predetti ricorsi, da consegnare alla competente Avvocatura dello Stato.
Il Ministro per i per i beni e le attività culturali
GALAN"

Le parti che ho evidenziato in neretto ed in colore rosso mi fanno venire la nausea. Evito di commentare l'atteggiamento di fiat se non con la solita parola: VERGOGNA
 
Maxetto ha scritto:
Dove ti rispondo qui o lì? :rolleyes:
Si vede che non hanno deciso ancora che tipo di interventi fare.

Ascolta, e questa è l'ultima volta che ti rispondo. Chi vuoi prendere in giro?
Lo vuoi capire che è una balla la manutenzione? Se non lo vuoi capire per favore evita di offendere le nostre intelligenze. I lavori di manutezione, se davvero erano così urgenti da chiudere il museo il giorno dopo il vincolo, dopo un anno erano già fatti, e in quanto manutenzione si sa perfettamente dove e come intervenire.
 
fpaol68 ha scritto:
Visto che c'è ancora chi crede alle favole di fiat, riposto questo intervento!!

Non sono riuscito a trovare niente di aggiornato riguardo il ricorso. L'unica cosa certe è che sarà il TAR della Lombardia sezione Milano a discuterlo. Se qualcuno di voi è avvocato o conosce un avvocato e sa come ricercare le date delle udienze del TAR provi a fare una ricerca per vedere quando ci sarà la discussione.
Ho comunque trovato questa risposta ad una interrogazione parlamentare:

"Risposta all'interrogazione n. 4-05439
Fascicolo n.132
Risposta. - Con riferimento all?interrogazione volta a sollecitare la definizione del procedimento di apposizione del vincolo sulle palazzine del Centro direzionale Alfa Romeo al fine di inventariare i beni ivi conservati e verificare lo stato di manutenzione dell?intero complesso, si comunica che il Ministero ha avviato, sin dal 29 giugno 2010, tramite la competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, il procedimento di dichiarazione dell?interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, nei confronti: della porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo adibita a museo storico ed annessi, ovvero: autofficina, centro documentazione-archivio storico, uffici direzionali; della raccolta del museo storico Alfa Romeo (catalogata con apposite schede facenti parte integrante della dichiarazione di interesse); dell'archivio storico Alfa Romeo.
Il procedimento si è concluso entro i termini di legge in data 31 gennaio 2011, con l?emanazione del relativo decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
Il provvedimento di tutela è nato, grazie anche all?impulso dato dall?amministrazione comunale di Arese e condiviso dai Comuni vicini, compreso quello di Milano, dalla constatazione dell?eccezionale valore culturale dei beni dichiarati e dalla necessità di sottoporli a tutela onde garantire la loro unitaria conservazione nel contesto di appartenenza.
Il vincolo comprende sia una parte degli edifici costituenti il centro direzionale, sia il materiale in essi contenuto (raccolta del museo storico e archivio storico), inscindibilmente connessi gli uni agli altri, riconosciuti quali irrinunciabili vestigia di un?impresa, l?Alfa Romeo, che ha fatto la storia dell?industria, dello sviluppo tecnologico, dell?automobilismo sportivo e di competizione, dei rapporti sociali e sindacali, del design, dell?economia del nostro Paese e non solo. Il provvedimento di vincolo crea infatti un nesso pertinenziale tra le autovetture e la documentazione prodotte dall?azienda e l?immobile che le contiene e detta prescrizioni di inscindibilità e di inamovibilità dell?archivio e della collezione di autovetture rispetto all?immobile, proprio per salvaguardare l?unitarietà culturale del contesto.
L?archivio è stato oggetto di attività di inventariazione nel 1994 da parte di una équipe mista di storici e archivisti sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Lombardia; gli elenchi e gli inventari sono depositati presso la sede della Soprintendenza medesima e sono consultabili online all?indirizzo web http://www.archiviostorico.alfaromeo.it.
L?istruttoria del provvedimento è stata accompagnata dal sostegno morale non solo del comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?, citato nell?interrogazione, ma anche di altre associazioni, club e comitati di ?alfisti? ed amatori e collezionisti della produzione della storica casa automobilistica.
In data 10 febbraio 2011, a notifica del decreto avvenuta, le proprietà dei beni sottoposti a tutela - Fiat partecipazioni SpA (beni immobili) e Fiat group automobiles SpA (beni mobili) - entrambe società afferenti a Fiat group, hanno dato notizia, tramite il sito web ufficiale del museo storico Alfa Romeo, della chiusura fino ?a data da destinarsi? della struttura museale, in ragione della necessità di effettuare ?interventi di manutenzione?.
Interventi, al momento, non ancora realizzati.
A seguito di tale comunicazione pubblica, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con nota del 16 febbraio 2011, ha richiamato le proprietà agli obblighi di conservazione e di previa autorizzazione, previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio per ogni eventuale intervento su beni culturali.
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.

Sono stati altresì richiesti, sinora sempre autorizzati dalla competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, circostanziati spostamenti temporanei di auto per la partecipazione a gare sportive di auto d?epoca, a mostre, a manifestazioni di vario genere, come ad esempio la coppa Milano-Sanremo del marzo 2011; il salone ?Techno Classica? ad Essen, in Germania, del marzo-aprile 2011; le manifestazioni: ?Terre di Canossa, ?Circuito della Fascia d?Oro?, ?Mille Miglia?, e da ultimo ?Cultura e motori - L?Alfa Romeo e la scuderia Ferrari? , presso il politecnico di Piacenza nel maggio 2011.
La Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano ed il Comune di Arese hanno tutti unanimemente mostrato grande apprezzamento per il provvedimento adottato in favore della tutela del museo storico Alfa Romeo.
Oltre all?attività di tutela, il Ministero sta promuovendo l?istituzione di un apposito tavolo tecnico, al quale hanno dato per ora disponibilità di adesione, seppure in via informale, la Regione Lombardia, i Comuni di Arese e Bollate e il comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?. Il tavolo si propone di offrire collaborazione a Fiat group per la definizione di progetti di valorizzazione e gestione dei beni riconosciuti di interesse.
In data 5 aprile 2011 tuttavia le proprietà dei beni immobili e dei beni mobili (Fiat partecipazioni SpA e Fiat group automobiles SpA) hanno presentato al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sezione di Milano, avverso il decreto in oggetto, due distinti ricorsi, di contenuto pressoché identico, differenti solo per la natura del bene sottoposto a tutela (mobile e immobile), con i quali si richiede l?annullamento del provvedimento.
Sono attualmente in corso, da parte degli uffici del Ministero sul teritorio, gli approfondimenti istruttori e le valutazioni necessarie alla produzione delle memorie difensive avverso i predetti ricorsi, da consegnare alla competente Avvocatura dello Stato.
Il Ministro per i per i beni e le attività culturali
GALAN"

Le parti che ho evidenziato in neretto ed in colore rosso mi fanno venire la nausea. Evito di commentare l'atteggiamento di fiat se non con la solita parola: VERGOGNA

doppio
 
fpaol68 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Visto che c'è ancora chi crede alle favole di fiat, riposto questo intervento!!

Non sono riuscito a trovare niente di aggiornato riguardo il ricorso. L'unica cosa certe è che sarà il TAR della Lombardia sezione Milano a discuterlo. Se qualcuno di voi è avvocato o conosce un avvocato e sa come ricercare le date delle udienze del TAR provi a fare una ricerca per vedere quando ci sarà la discussione.
Ho comunque trovato questa risposta ad una interrogazione parlamentare:

"Risposta all'interrogazione n. 4-05439
Fascicolo n.132
Risposta. - Con riferimento all?interrogazione volta a sollecitare la definizione del procedimento di apposizione del vincolo sulle palazzine del Centro direzionale Alfa Romeo al fine di inventariare i beni ivi conservati e verificare lo stato di manutenzione dell?intero complesso, si comunica che il Ministero ha avviato, sin dal 29 giugno 2010, tramite la competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, il procedimento di dichiarazione dell?interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, nei confronti: della porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo adibita a museo storico ed annessi, ovvero: autofficina, centro documentazione-archivio storico, uffici direzionali; della raccolta del museo storico Alfa Romeo (catalogata con apposite schede facenti parte integrante della dichiarazione di interesse); dell'archivio storico Alfa Romeo.
Il procedimento si è concluso entro i termini di legge in data 31 gennaio 2011, con l?emanazione del relativo decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
Il provvedimento di tutela è nato, grazie anche all?impulso dato dall?amministrazione comunale di Arese e condiviso dai Comuni vicini, compreso quello di Milano, dalla constatazione dell?eccezionale valore culturale dei beni dichiarati e dalla necessità di sottoporli a tutela onde garantire la loro unitaria conservazione nel contesto di appartenenza.
Il vincolo comprende sia una parte degli edifici costituenti il centro direzionale, sia il materiale in essi contenuto (raccolta del museo storico e archivio storico), inscindibilmente connessi gli uni agli altri, riconosciuti quali irrinunciabili vestigia di un?impresa, l?Alfa Romeo, che ha fatto la storia dell?industria, dello sviluppo tecnologico, dell?automobilismo sportivo e di competizione, dei rapporti sociali e sindacali, del design, dell?economia del nostro Paese e non solo. Il provvedimento di vincolo crea infatti un nesso pertinenziale tra le autovetture e la documentazione prodotte dall?azienda e l?immobile che le contiene e detta prescrizioni di inscindibilità e di inamovibilità dell?archivio e della collezione di autovetture rispetto all?immobile, proprio per salvaguardare l?unitarietà culturale del contesto.
L?archivio è stato oggetto di attività di inventariazione nel 1994 da parte di una équipe mista di storici e archivisti sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Lombardia; gli elenchi e gli inventari sono depositati presso la sede della Soprintendenza medesima e sono consultabili online all?indirizzo web http://www.archiviostorico.alfaromeo.it.
L?istruttoria del provvedimento è stata accompagnata dal sostegno morale non solo del comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?, citato nell?interrogazione, ma anche di altre associazioni, club e comitati di ?alfisti? ed amatori e collezionisti della produzione della storica casa automobilistica.
In data 10 febbraio 2011, a notifica del decreto avvenuta, le proprietà dei beni sottoposti a tutela - Fiat partecipazioni SpA (beni immobili) e Fiat group automobiles SpA (beni mobili) - entrambe società afferenti a Fiat group, hanno dato notizia, tramite il sito web ufficiale del museo storico Alfa Romeo, della chiusura fino ?a data da destinarsi? della struttura museale, in ragione della necessità di effettuare ?interventi di manutenzione?.
Interventi, al momento, non ancora realizzati.
A seguito di tale comunicazione pubblica, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con nota del 16 febbraio 2011, ha richiamato le proprietà agli obblighi di conservazione e di previa autorizzazione, previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio per ogni eventuale intervento su beni culturali.
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.

Sono stati altresì richiesti, sinora sempre autorizzati dalla competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, circostanziati spostamenti temporanei di auto per la partecipazione a gare sportive di auto d?epoca, a mostre, a manifestazioni di vario genere, come ad esempio la coppa Milano-Sanremo del marzo 2011; il salone ?Techno Classica? ad Essen, in Germania, del marzo-aprile 2011; le manifestazioni: ?Terre di Canossa, ?Circuito della Fascia d?Oro?, ?Mille Miglia?, e da ultimo ?Cultura e motori - L?Alfa Romeo e la scuderia Ferrari? , presso il politecnico di Piacenza nel maggio 2011.
La Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano ed il Comune di Arese hanno tutti unanimemente mostrato grande apprezzamento per il provvedimento adottato in favore della tutela del museo storico Alfa Romeo.
Oltre all?attività di tutela, il Ministero sta promuovendo l?istituzione di un apposito tavolo tecnico, al quale hanno dato per ora disponibilità di adesione, seppure in via informale, la Regione Lombardia, i Comuni di Arese e Bollate e il comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?. Il tavolo si propone di offrire collaborazione a Fiat group per la definizione di progetti di valorizzazione e gestione dei beni riconosciuti di interesse.
In data 5 aprile 2011 tuttavia le proprietà dei beni immobili e dei beni mobili (Fiat partecipazioni SpA e Fiat group automobiles SpA) hanno presentato al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sezione di Milano, avverso il decreto in oggetto, due distinti ricorsi, di contenuto pressoché identico, differenti solo per la natura del bene sottoposto a tutela (mobile e immobile), con i quali si richiede l?annullamento del provvedimento.
Sono attualmente in corso, da parte degli uffici del Ministero sul teritorio, gli approfondimenti istruttori e le valutazioni necessarie alla produzione delle memorie difensive avverso i predetti ricorsi, da consegnare alla competente Avvocatura dello Stato.
Il Ministro per i per i beni e le attività culturali
GALAN"

Le parti che ho evidenziato in neretto ed in colore rosso mi fanno venire la nausea. Evito di commentare l'atteggiamento di fiat se non con la solita parola: VERGOGNA

doppio

DOPPIETTA SCOPPIETTANTE!
 
fpaol68 ha scritto:
Visto che c'è ancora chi crede alle favole di fiat, riposto questo intervento!!

Non sono riuscito a trovare niente di aggiornato riguardo il ricorso. L'unica cosa certe è che sarà il TAR della Lombardia sezione Milano a discuterlo. Se qualcuno di voi è avvocato o conosce un avvocato e sa come ricercare le date delle udienze del TAR provi a fare una ricerca per vedere quando ci sarà la discussione.
Ho comunque trovato questa risposta ad una interrogazione parlamentare:

"Risposta all'interrogazione n. 4-05439
Fascicolo n.132
Risposta. - Con riferimento all?interrogazione volta a sollecitare la definizione del procedimento di apposizione del vincolo sulle palazzine del Centro direzionale Alfa Romeo al fine di inventariare i beni ivi conservati e verificare lo stato di manutenzione dell?intero complesso, si comunica che il Ministero ha avviato, sin dal 29 giugno 2010, tramite la competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, il procedimento di dichiarazione dell?interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, nei confronti: della porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo adibita a museo storico ed annessi, ovvero: autofficina, centro documentazione-archivio storico, uffici direzionali; della raccolta del museo storico Alfa Romeo (catalogata con apposite schede facenti parte integrante della dichiarazione di interesse); dell'archivio storico Alfa Romeo.
Il procedimento si è concluso entro i termini di legge in data 31 gennaio 2011, con l?emanazione del relativo decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
Il provvedimento di tutela è nato, grazie anche all?impulso dato dall?amministrazione comunale di Arese e condiviso dai Comuni vicini, compreso quello di Milano, dalla constatazione dell?eccezionale valore culturale dei beni dichiarati e dalla necessità di sottoporli a tutela onde garantire la loro unitaria conservazione nel contesto di appartenenza.
Il vincolo comprende sia una parte degli edifici costituenti il centro direzionale, sia il materiale in essi contenuto (raccolta del museo storico e archivio storico), inscindibilmente connessi gli uni agli altri, riconosciuti quali irrinunciabili vestigia di un?impresa, l?Alfa Romeo, che ha fatto la storia dell?industria, dello sviluppo tecnologico, dell?automobilismo sportivo e di competizione, dei rapporti sociali e sindacali, del design, dell?economia del nostro Paese e non solo. Il provvedimento di vincolo crea infatti un nesso pertinenziale tra le autovetture e la documentazione prodotte dall?azienda e l?immobile che le contiene e detta prescrizioni di inscindibilità e di inamovibilità dell?archivio e della collezione di autovetture rispetto all?immobile, proprio per salvaguardare l?unitarietà culturale del contesto.
L?archivio è stato oggetto di attività di inventariazione nel 1994 da parte di una équipe mista di storici e archivisti sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Lombardia; gli elenchi e gli inventari sono depositati presso la sede della Soprintendenza medesima e sono consultabili online all?indirizzo web http://www.archiviostorico.alfaromeo.it.
L?istruttoria del provvedimento è stata accompagnata dal sostegno morale non solo del comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?, citato nell?interrogazione, ma anche di altre associazioni, club e comitati di ?alfisti? ed amatori e collezionisti della produzione della storica casa automobilistica.
In data 10 febbraio 2011, a notifica del decreto avvenuta, le proprietà dei beni sottoposti a tutela - Fiat partecipazioni SpA (beni immobili) e Fiat group automobiles SpA (beni mobili) - entrambe società afferenti a Fiat group, hanno dato notizia, tramite il sito web ufficiale del museo storico Alfa Romeo, della chiusura fino ?a data da destinarsi? della struttura museale, in ragione della necessità di effettuare ?interventi di manutenzione?.
Interventi, al momento, non ancora realizzati.
A seguito di tale comunicazione pubblica, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con nota del 16 febbraio 2011, ha richiamato le proprietà agli obblighi di conservazione e di previa autorizzazione, previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio per ogni eventuale intervento su beni culturali.
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.

Sono stati altresì richiesti, sinora sempre autorizzati dalla competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, circostanziati spostamenti temporanei di auto per la partecipazione a gare sportive di auto d?epoca, a mostre, a manifestazioni di vario genere, come ad esempio la coppa Milano-Sanremo del marzo 2011; il salone ?Techno Classica? ad Essen, in Germania, del marzo-aprile 2011; le manifestazioni: ?Terre di Canossa, ?Circuito della Fascia d?Oro?, ?Mille Miglia?, e da ultimo ?Cultura e motori - L?Alfa Romeo e la scuderia Ferrari? , presso il politecnico di Piacenza nel maggio 2011.
La Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano ed il Comune di Arese hanno tutti unanimemente mostrato grande apprezzamento per il provvedimento adottato in favore della tutela del museo storico Alfa Romeo.
Oltre all?attività di tutela, il Ministero sta promuovendo l?istituzione di un apposito tavolo tecnico, al quale hanno dato per ora disponibilità di adesione, seppure in via informale, la Regione Lombardia, i Comuni di Arese e Bollate e il comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?. Il tavolo si propone di offrire collaborazione a Fiat group per la definizione di progetti di valorizzazione e gestione dei beni riconosciuti di interesse.
In data 5 aprile 2011 tuttavia le proprietà dei beni immobili e dei beni mobili (Fiat partecipazioni SpA e Fiat group automobiles SpA) hanno presentato al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sezione di Milano, avverso il decreto in oggetto, due distinti ricorsi, di contenuto pressoché identico, differenti solo per la natura del bene sottoposto a tutela (mobile e immobile), con i quali si richiede l?annullamento del provvedimento.
Sono attualmente in corso, da parte degli uffici del Ministero sul teritorio, gli approfondimenti istruttori e le valutazioni necessarie alla produzione delle memorie difensive avverso i predetti ricorsi, da consegnare alla competente Avvocatura dello Stato.
Il Ministro per i per i beni e le attività culturali
GALAN"

Le parti che ho evidenziato in neretto ed in colore rosso mi fanno venire la nausea. Evito di commentare l'atteggiamento di fiat se non con la solita parola: VERGOGNA

perverso, diabolico, cinico
 
Gt_junior ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Visto che c'è ancora chi crede alle favole di fiat, riposto questo intervento!!

Non sono riuscito a trovare niente di aggiornato riguardo il ricorso. L'unica cosa certe è che sarà il TAR della Lombardia sezione Milano a discuterlo. Se qualcuno di voi è avvocato o conosce un avvocato e sa come ricercare le date delle udienze del TAR provi a fare una ricerca per vedere quando ci sarà la discussione.
Ho comunque trovato questa risposta ad una interrogazione parlamentare:

"Risposta all'interrogazione n. 4-05439
Fascicolo n.132
Risposta. - Con riferimento all?interrogazione volta a sollecitare la definizione del procedimento di apposizione del vincolo sulle palazzine del Centro direzionale Alfa Romeo al fine di inventariare i beni ivi conservati e verificare lo stato di manutenzione dell?intero complesso, si comunica che il Ministero ha avviato, sin dal 29 giugno 2010, tramite la competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, il procedimento di dichiarazione dell?interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, nei confronti: della porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo adibita a museo storico ed annessi, ovvero: autofficina, centro documentazione-archivio storico, uffici direzionali; della raccolta del museo storico Alfa Romeo (catalogata con apposite schede facenti parte integrante della dichiarazione di interesse); dell'archivio storico Alfa Romeo.
Il procedimento si è concluso entro i termini di legge in data 31 gennaio 2011, con l?emanazione del relativo decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
Il provvedimento di tutela è nato, grazie anche all?impulso dato dall?amministrazione comunale di Arese e condiviso dai Comuni vicini, compreso quello di Milano, dalla constatazione dell?eccezionale valore culturale dei beni dichiarati e dalla necessità di sottoporli a tutela onde garantire la loro unitaria conservazione nel contesto di appartenenza.
Il vincolo comprende sia una parte degli edifici costituenti il centro direzionale, sia il materiale in essi contenuto (raccolta del museo storico e archivio storico), inscindibilmente connessi gli uni agli altri, riconosciuti quali irrinunciabili vestigia di un?impresa, l?Alfa Romeo, che ha fatto la storia dell?industria, dello sviluppo tecnologico, dell?automobilismo sportivo e di competizione, dei rapporti sociali e sindacali, del design, dell?economia del nostro Paese e non solo. Il provvedimento di vincolo crea infatti un nesso pertinenziale tra le autovetture e la documentazione prodotte dall?azienda e l?immobile che le contiene e detta prescrizioni di inscindibilità e di inamovibilità dell?archivio e della collezione di autovetture rispetto all?immobile, proprio per salvaguardare l?unitarietà culturale del contesto.
L?archivio è stato oggetto di attività di inventariazione nel 1994 da parte di una équipe mista di storici e archivisti sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Lombardia; gli elenchi e gli inventari sono depositati presso la sede della Soprintendenza medesima e sono consultabili online all?indirizzo web http://www.archiviostorico.alfaromeo.it.
L?istruttoria del provvedimento è stata accompagnata dal sostegno morale non solo del comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?, citato nell?interrogazione, ma anche di altre associazioni, club e comitati di ?alfisti? ed amatori e collezionisti della produzione della storica casa automobilistica.
In data 10 febbraio 2011, a notifica del decreto avvenuta, le proprietà dei beni sottoposti a tutela - Fiat partecipazioni SpA (beni immobili) e Fiat group automobiles SpA (beni mobili) - entrambe società afferenti a Fiat group, hanno dato notizia, tramite il sito web ufficiale del museo storico Alfa Romeo, della chiusura fino ?a data da destinarsi? della struttura museale, in ragione della necessità di effettuare ?interventi di manutenzione?.
Interventi, al momento, non ancora realizzati.
A seguito di tale comunicazione pubblica, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con nota del 16 febbraio 2011, ha richiamato le proprietà agli obblighi di conservazione e di previa autorizzazione, previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio per ogni eventuale intervento su beni culturali.
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.

Sono stati altresì richiesti, sinora sempre autorizzati dalla competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, circostanziati spostamenti temporanei di auto per la partecipazione a gare sportive di auto d?epoca, a mostre, a manifestazioni di vario genere, come ad esempio la coppa Milano-Sanremo del marzo 2011; il salone ?Techno Classica? ad Essen, in Germania, del marzo-aprile 2011; le manifestazioni: ?Terre di Canossa, ?Circuito della Fascia d?Oro?, ?Mille Miglia?, e da ultimo ?Cultura e motori - L?Alfa Romeo e la scuderia Ferrari? , presso il politecnico di Piacenza nel maggio 2011.
La Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano ed il Comune di Arese hanno tutti unanimemente mostrato grande apprezzamento per il provvedimento adottato in favore della tutela del museo storico Alfa Romeo.
Oltre all?attività di tutela, il Ministero sta promuovendo l?istituzione di un apposito tavolo tecnico, al quale hanno dato per ora disponibilità di adesione, seppure in via informale, la Regione Lombardia, i Comuni di Arese e Bollate e il comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?. Il tavolo si propone di offrire collaborazione a Fiat group per la definizione di progetti di valorizzazione e gestione dei beni riconosciuti di interesse.
In data 5 aprile 2011 tuttavia le proprietà dei beni immobili e dei beni mobili (Fiat partecipazioni SpA e Fiat group automobiles SpA) hanno presentato al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sezione di Milano, avverso il decreto in oggetto, due distinti ricorsi, di contenuto pressoché identico, differenti solo per la natura del bene sottoposto a tutela (mobile e immobile), con i quali si richiede l?annullamento del provvedimento.
Sono attualmente in corso, da parte degli uffici del Ministero sul teritorio, gli approfondimenti istruttori e le valutazioni necessarie alla produzione delle memorie difensive avverso i predetti ricorsi, da consegnare alla competente Avvocatura dello Stato.
Il Ministro per i per i beni e le attività culturali
GALAN"

Le parti che ho evidenziato in neretto ed in colore rosso mi fanno venire la nausea. Evito di commentare l'atteggiamento di fiat se non con la solita parola: VERGOGNA

doppio

DOPPIETTA SCOPPIETTANTE!
Già!!!
 
Riporto il link dell'Editoriale di Ruoteclassiche datato 28/2/12:
http://www.quattroruote.it/autoclassiche/automoto/notizie/visualizza_articolo.cfm?sez=notizie&codice=375423
 
pilota54 ha scritto:
Riporto il link dell'Editoriale di Ruoteclassiche datato 28/2/12:
http://www.quattroruote.it/autoclassiche/automoto/notizie/visualizza_articolo.cfm?sez=notizie&codice=375423
Grazie Pilota.
Io temo che il museo sparirà e le macchine saranno cedute a collezionisti privati.
La difesa del Museo dovrebbe andare al di là della tifoseria o delle nostalgie.
Il tuo intervento ti fa veramente onore. Ma ti conosco di persona e non avevo dubbi in proposito.
Mi fa rabbia, però, leggere difese d'ufficio o meglio tentativi di giustificazione, con argomenti impertinenti, di un qualcosa che è indifendibile.
Preferirei leggere: il museo va chiuso o spostato perché Fiat ha sempre ragione. Sarebbe più corretto nei confronti di tutti.
 
Vi leggo e .. non c'è che da restare allibiti!

Se chi ha lo stomaco di comperare - oggi - una AlfaRomeo sapesse o perlomeno avesse un minimo di consapevolezza di "cosa c'è dietro" al prodotto che si stà portando a casa, di come in realtà è considerato il Marchio dall'attuale proprietà ..
non credo che ci sarebbe poi da andar tanto fieri!

Io di Legge, Codici e di commi vari proprio non ne sò niente, ma che quì vi sia una enormità di infrazioni del "codice morale" (di cui, in una Società civile ed evoluta, ogniuno di noi dovrebbe fregiarsi ) credo sia oramai cosa talmente evidente e tangibile - nel suo gigantismo - da essere sicuramente annoverata come una delle sconfitte morali più macroscopiche che la Specie Umana abbia mai subìto nella sua Storia.

:shock: :shock: :shock:
 
pilota54 ha scritto:
Riporto il link dell'Editoriale di Ruoteclassiche datato 28/2/12:
http://www.quattroruote.it/autoclassiche/automoto/notizie/visualizza_articolo.cfm?sez=notizie&codice=375423

Bisognerebbe sapere in che modo stanno seguendo l'istruttoria quelli del Ministero.
Non vorrei che questa benevola accoglienza del Governo a Marchionne fosse un pretesto (monito?) per il Ministero di dare partita vinta a prescindere senza possibilità di repliche o intermediazioni successive.
Mi spiego, temo che potrebbero :
1) dare parere positivo al ricorso sui beni immobili a buona pace degli interessi speculativi della zona
2) dare parere positivo al ricorso sui beni mobili (anche le preziose documentazioni??), ma circoscrivendo a pochi elementi il vincolo di non trasferibilità della proprietà.

Ecco, il gioco è fatto. Risultato :
I pezzi vincolati vengono trasferiti nel museo di Torino,
Le documentazioni cartacee, accatastate in qualche capannone/ufficio di Torino
La maggior parte delle vetture vendute nelle aste o a privati già prenoti/prenotati
Toglierebbero i lavori in corso su un immobile sviscerato dalla sua destinazione d'uso e quindi utilità/funzione
potrebbe partire la pratica per togliere un Vincolo che non avrebbe piu' motivo di persistere.
FATTO

SALVATEVI QUESTO POST SUL PC LOCALE, TRA UN PO' VEDREMO SE HO AVUTO RAGIONE.
SONO TROPPO OVVI.
 
pilota54 ha scritto:
Riporto il link dell'Editoriale di Ruoteclassiche datato 28/2/12:
http://www.quattroruote.it/autoclassiche/automoto/notizie/visualizza_articolo.cfm?sez=notizie&codice=375423

Grazie Pilota per la segnalazione, questo mi era sfuggito.

Credo che ogni commento sia superfluo. E meno male che non mi sono iscritto al RIAR, che vergogna anche loro. Se lo avessi fatto dopo aver letto quest'articolo avrei mandato subito la disdetta.
 
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Riporto il link dell'Editoriale di Ruoteclassiche datato 28/2/12:
http://www.quattroruote.it/autoclassiche/automoto/notizie/visualizza_articolo.cfm?sez=notizie&codice=375423

Grazie Pilota per la segnalazione, questo mi era sfuggito.

Credo che ogni commento sia superfluo. E meno male che non mi sono iscritto al RIAR, che vergogna anche loro. Se lo avessi fatto dopo aver letto quest'articolo avrei mandato subito la disdetta.

Io andrei cauto con le parole e da socio RIAR credo che la parola vergogna nei confronti del club sia immeritata.
 
Repetita iuvant.
Anche alla luce dell'articolo di ruote classiche è bene riproporre queste considerazioni.

Tempo fa avevo pubblicato questo stralcio della memoria presentata da Fiat in tribunale contro il vincolo sul museo Alfa:

"Quello che stupisce sono i toni che i legali di FGA utilizzano e divertono le giustificazioni che farebbero ? anzi fanno ? inorridire qualsiasi appassionato di storia dell?automobile: ?Per quanto concerne la collezione museale dell?Alfa Romeo la maggioranza delle automobili è di dubbio valore collezionistico?; ?Risulta del tutto ingiustificata ed illegittima l?impostazione del vincolo sulle vetture come modelli unici, ad esempio le due Alfette 159 campioni del mondo di F1 essendo due vetture identiche è illogico attribuirne l?unicità?; ?La struttura museale, il contenitore come voi stessi lo chiamate, non è idoneo ad ospitare adeguatamente le vetture?."

Sono andato a vedere le pagine dedicate al museo sul sito ufficiale (ripeto ufficiale) dell'Alfa Romeo, e cosa ti leggo:

"Nessun altro costruttore di automobili può vantare una storia così straordinaria come quella dell?Alfa Romeo: unica e affascinante, ricca di uomini eccellenti, di un?epopea sportiva che ha caratterizzato anni ormai irripetibili, di auto entrate nell?immaginario collettivo, di un?evoluzione tecnica e ingegneristica che ha sempre fatto la differenza, di turbolenze più o meno profonde che hanno indelebilmente segnato i suoi quasi cent?anni di vita.

Inaugurato nel 1976, il Museo racconta in un iter suggestivo il passato di un grande Marchio. La storia raccontata non è solo dell?Alfa Romeo, ma è la storia di un?industria italiana, un percorso che ripercorre un secolo di vita di una nazione, del suo popolo, della sua economia, della sua sfera sociale."

Il Museo Alfa conserva almeno un esemplare di ogni modello prodotto, cui si aggiungono prototipi, studi, vetture sperimentali e da competizione.

"Il patrimonio della Casa supera le 250 automobili e i 150 motori, di cui circa la metà sono esposti.
Di queste una suggestiva collezione di 110 vetture - pezzi unici, da corsa, di produzione, prototipi e concept - che va dalla prima vettura A.L.F.A., la ?24 HP?, alle leggendarie vincitrici delle ?Mille Miglia? come la ?6C 1750 Gran Sport? di Tazio Nuvolari, dalle mitiche ?8C? carrozzate da Touring alla ?Alfetta 159? da Gran Premio, campione del Mondo di Formula 1 con Juan Manuel Fangio, dalla ?Giulietta?, vettura iconica degli anni ?50 alla ?33 TT 12? Sport Prototipi dei successivi anni ?70.
Alle vetture si aggiungono 15 motori d?aviazione e 40 propulsori automobilistici che testimoniano l?evoluzione tecnologica dell?ingegneria Alfa Romeo e circa un migliaio di modellini di auto realizzati in differenti dimensioni, esposti in apposite teche."

"La struttura del Museo si sviluppa su sei livelli, coerenti con la cronologia storica dei modelli, per una superficie totale di 4800 mq, inserita nel contesto del "Centro Direzionale" di Arese.
I visitatori vengono accompagnati nei piani del Museo da pannelli e gigantografie di immagini originali, provenienti dal Centro Documentazione Storica, e da manifesti pubblicitari che seguono fedelmente le tappe fondamentali della storia dell?Alfa Romeo attraverso i suoi prodotti, nella loro dimensione tecnica-stilistica, sportiva, industriale e di costume."

Bene, siamo veramente al ridicolo! Da una parte si legge nel ricorso contro il vincolo che esso non è giustificato in quanto non si tratta di pezzi unici e che la maggior parte delle vetture esposte è di dubbio valore collezionistico ed inoltre la struttura è inidonea ad ospitare la collezione. Dall'altra, badiamo bene, nel sito ufficiale dell'Alfa Romeo, quindi scritto da Fiat che di Alfa è proprietaria si legge testualmente "Di queste una suggestiva collezione di 110 vetture - pezzi unici", e che la struttura si sviluppa su 6 livelli coerenti con la cronologia storica dei modelli, ecc...
Vorrei tanto assistere alla discussione del ricorso, credo ci sarà da ridere per il ridicolo di cui si copriranno Fiat ed i suoi legali. Ma dico nemmeno leggere quello che hai scritto sul tuo sito ufficiale, che contraddice in toto la tua memoria....!!!!!!
 
alexmed ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Riporto il link dell'Editoriale di Ruoteclassiche datato 28/2/12:
http://www.quattroruote.it/autoclassiche/automoto/notizie/visualizza_articolo.cfm?sez=notizie&codice=375423

Grazie Pilota per la segnalazione, questo mi era sfuggito.

Credo che ogni commento sia superfluo. E meno male che non mi sono iscritto al RIAR, che vergogna anche loro. Se lo avessi fatto dopo aver letto quest'articolo avrei mandato subito la disdetta.

Io andrei cauto con le parole e da socio RIAR credo che la parola vergogna nei confronti del club sia immeritata.

Lo hai letto l'articolo? Hai letto la posizione del presidente del RIAR Registro Italiano Alfa Romeo?
Ripeto meno male che non mi sono iscritto con loro, e stavo quasi per farlo.
Sai che se telefoni al n° del museo per chiedere informazioni sulla riapertura ti risponde la stessa persona che risponde al n° del RIAR?
 
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