fpaol68
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Visto che c'è ancora chi crede alle favole di fiat, riposto questo intervento!!
Non sono riuscito a trovare niente di aggiornato riguardo il ricorso. L'unica cosa certe è che sarà il TAR della Lombardia sezione Milano a discuterlo. Se qualcuno di voi è avvocato o conosce un avvocato e sa come ricercare le date delle udienze del TAR provi a fare una ricerca per vedere quando ci sarà la discussione.
Ho comunque trovato questa risposta ad una interrogazione parlamentare:
"Risposta all'interrogazione n. 4-05439
Fascicolo n.132
Risposta. - Con riferimento all?interrogazione volta a sollecitare la definizione del procedimento di apposizione del vincolo sulle palazzine del Centro direzionale Alfa Romeo al fine di inventariare i beni ivi conservati e verificare lo stato di manutenzione dell?intero complesso, si comunica che il Ministero ha avviato, sin dal 29 giugno 2010, tramite la competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, il procedimento di dichiarazione dell?interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, nei confronti: della porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo adibita a museo storico ed annessi, ovvero: autofficina, centro documentazione-archivio storico, uffici direzionali; della raccolta del museo storico Alfa Romeo (catalogata con apposite schede facenti parte integrante della dichiarazione di interesse); dell'archivio storico Alfa Romeo.
Il procedimento si è concluso entro i termini di legge in data 31 gennaio 2011, con l?emanazione del relativo decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
Il provvedimento di tutela è nato, grazie anche all?impulso dato dall?amministrazione comunale di Arese e condiviso dai Comuni vicini, compreso quello di Milano, dalla constatazione dell?eccezionale valore culturale dei beni dichiarati e dalla necessità di sottoporli a tutela onde garantire la loro unitaria conservazione nel contesto di appartenenza.
Il vincolo comprende sia una parte degli edifici costituenti il centro direzionale, sia il materiale in essi contenuto (raccolta del museo storico e archivio storico), inscindibilmente connessi gli uni agli altri, riconosciuti quali irrinunciabili vestigia di un?impresa, l?Alfa Romeo, che ha fatto la storia dell?industria, dello sviluppo tecnologico, dell?automobilismo sportivo e di competizione, dei rapporti sociali e sindacali, del design, dell?economia del nostro Paese e non solo. Il provvedimento di vincolo crea infatti un nesso pertinenziale tra le autovetture e la documentazione prodotte dall?azienda e l?immobile che le contiene e detta prescrizioni di inscindibilità e di inamovibilità dell?archivio e della collezione di autovetture rispetto all?immobile, proprio per salvaguardare l?unitarietà culturale del contesto.
L?archivio è stato oggetto di attività di inventariazione nel 1994 da parte di una équipe mista di storici e archivisti sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Lombardia; gli elenchi e gli inventari sono depositati presso la sede della Soprintendenza medesima e sono consultabili online all?indirizzo web http://www.archiviostorico.alfaromeo.it.
L?istruttoria del provvedimento è stata accompagnata dal sostegno morale non solo del comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?, citato nell?interrogazione, ma anche di altre associazioni, club e comitati di ?alfisti? ed amatori e collezionisti della produzione della storica casa automobilistica.
In data 10 febbraio 2011, a notifica del decreto avvenuta, le proprietà dei beni sottoposti a tutela - Fiat partecipazioni SpA (beni immobili) e Fiat group automobiles SpA (beni mobili) - entrambe società afferenti a Fiat group, hanno dato notizia, tramite il sito web ufficiale del museo storico Alfa Romeo, della chiusura fino ?a data da destinarsi? della struttura museale, in ragione della necessità di effettuare ?interventi di manutenzione?.
Interventi, al momento, non ancora realizzati.
A seguito di tale comunicazione pubblica, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con nota del 16 febbraio 2011, ha richiamato le proprietà agli obblighi di conservazione e di previa autorizzazione, previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio per ogni eventuale intervento su beni culturali.
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.
Sono stati altresì richiesti, sinora sempre autorizzati dalla competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, circostanziati spostamenti temporanei di auto per la partecipazione a gare sportive di auto d?epoca, a mostre, a manifestazioni di vario genere, come ad esempio la coppa Milano-Sanremo del marzo 2011; il salone ?Techno Classica? ad Essen, in Germania, del marzo-aprile 2011; le manifestazioni: ?Terre di Canossa, ?Circuito della Fascia d?Oro?, ?Mille Miglia?, e da ultimo ?Cultura e motori - L?Alfa Romeo e la scuderia Ferrari? , presso il politecnico di Piacenza nel maggio 2011.
La Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano ed il Comune di Arese hanno tutti unanimemente mostrato grande apprezzamento per il provvedimento adottato in favore della tutela del museo storico Alfa Romeo.
Oltre all?attività di tutela, il Ministero sta promuovendo l?istituzione di un apposito tavolo tecnico, al quale hanno dato per ora disponibilità di adesione, seppure in via informale, la Regione Lombardia, i Comuni di Arese e Bollate e il comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?. Il tavolo si propone di offrire collaborazione a Fiat group per la definizione di progetti di valorizzazione e gestione dei beni riconosciuti di interesse.
In data 5 aprile 2011 tuttavia le proprietà dei beni immobili e dei beni mobili (Fiat partecipazioni SpA e Fiat group automobiles SpA) hanno presentato al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sezione di Milano, avverso il decreto in oggetto, due distinti ricorsi, di contenuto pressoché identico, differenti solo per la natura del bene sottoposto a tutela (mobile e immobile), con i quali si richiede l?annullamento del provvedimento.
Sono attualmente in corso, da parte degli uffici del Ministero sul teritorio, gli approfondimenti istruttori e le valutazioni necessarie alla produzione delle memorie difensive avverso i predetti ricorsi, da consegnare alla competente Avvocatura dello Stato.
Il Ministro per i per i beni e le attività culturali
GALAN"
Le parti che ho evidenziato in neretto ed in colore rosso mi fanno venire la nausea. Evito di commentare l'atteggiamento di fiat se non con la solita parola: VERGOGNA
Non sono riuscito a trovare niente di aggiornato riguardo il ricorso. L'unica cosa certe è che sarà il TAR della Lombardia sezione Milano a discuterlo. Se qualcuno di voi è avvocato o conosce un avvocato e sa come ricercare le date delle udienze del TAR provi a fare una ricerca per vedere quando ci sarà la discussione.
Ho comunque trovato questa risposta ad una interrogazione parlamentare:
"Risposta all'interrogazione n. 4-05439
Fascicolo n.132
Risposta. - Con riferimento all?interrogazione volta a sollecitare la definizione del procedimento di apposizione del vincolo sulle palazzine del Centro direzionale Alfa Romeo al fine di inventariare i beni ivi conservati e verificare lo stato di manutenzione dell?intero complesso, si comunica che il Ministero ha avviato, sin dal 29 giugno 2010, tramite la competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, il procedimento di dichiarazione dell?interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, nei confronti: della porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo adibita a museo storico ed annessi, ovvero: autofficina, centro documentazione-archivio storico, uffici direzionali; della raccolta del museo storico Alfa Romeo (catalogata con apposite schede facenti parte integrante della dichiarazione di interesse); dell'archivio storico Alfa Romeo.
Il procedimento si è concluso entro i termini di legge in data 31 gennaio 2011, con l?emanazione del relativo decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
Il provvedimento di tutela è nato, grazie anche all?impulso dato dall?amministrazione comunale di Arese e condiviso dai Comuni vicini, compreso quello di Milano, dalla constatazione dell?eccezionale valore culturale dei beni dichiarati e dalla necessità di sottoporli a tutela onde garantire la loro unitaria conservazione nel contesto di appartenenza.
Il vincolo comprende sia una parte degli edifici costituenti il centro direzionale, sia il materiale in essi contenuto (raccolta del museo storico e archivio storico), inscindibilmente connessi gli uni agli altri, riconosciuti quali irrinunciabili vestigia di un?impresa, l?Alfa Romeo, che ha fatto la storia dell?industria, dello sviluppo tecnologico, dell?automobilismo sportivo e di competizione, dei rapporti sociali e sindacali, del design, dell?economia del nostro Paese e non solo. Il provvedimento di vincolo crea infatti un nesso pertinenziale tra le autovetture e la documentazione prodotte dall?azienda e l?immobile che le contiene e detta prescrizioni di inscindibilità e di inamovibilità dell?archivio e della collezione di autovetture rispetto all?immobile, proprio per salvaguardare l?unitarietà culturale del contesto.
L?archivio è stato oggetto di attività di inventariazione nel 1994 da parte di una équipe mista di storici e archivisti sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Lombardia; gli elenchi e gli inventari sono depositati presso la sede della Soprintendenza medesima e sono consultabili online all?indirizzo web http://www.archiviostorico.alfaromeo.it.
L?istruttoria del provvedimento è stata accompagnata dal sostegno morale non solo del comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?, citato nell?interrogazione, ma anche di altre associazioni, club e comitati di ?alfisti? ed amatori e collezionisti della produzione della storica casa automobilistica.
In data 10 febbraio 2011, a notifica del decreto avvenuta, le proprietà dei beni sottoposti a tutela - Fiat partecipazioni SpA (beni immobili) e Fiat group automobiles SpA (beni mobili) - entrambe società afferenti a Fiat group, hanno dato notizia, tramite il sito web ufficiale del museo storico Alfa Romeo, della chiusura fino ?a data da destinarsi? della struttura museale, in ragione della necessità di effettuare ?interventi di manutenzione?.
Interventi, al momento, non ancora realizzati.
A seguito di tale comunicazione pubblica, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con nota del 16 febbraio 2011, ha richiamato le proprietà agli obblighi di conservazione e di previa autorizzazione, previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio per ogni eventuale intervento su beni culturali.
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.
Sono stati altresì richiesti, sinora sempre autorizzati dalla competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, circostanziati spostamenti temporanei di auto per la partecipazione a gare sportive di auto d?epoca, a mostre, a manifestazioni di vario genere, come ad esempio la coppa Milano-Sanremo del marzo 2011; il salone ?Techno Classica? ad Essen, in Germania, del marzo-aprile 2011; le manifestazioni: ?Terre di Canossa, ?Circuito della Fascia d?Oro?, ?Mille Miglia?, e da ultimo ?Cultura e motori - L?Alfa Romeo e la scuderia Ferrari? , presso il politecnico di Piacenza nel maggio 2011.
La Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano ed il Comune di Arese hanno tutti unanimemente mostrato grande apprezzamento per il provvedimento adottato in favore della tutela del museo storico Alfa Romeo.
Oltre all?attività di tutela, il Ministero sta promuovendo l?istituzione di un apposito tavolo tecnico, al quale hanno dato per ora disponibilità di adesione, seppure in via informale, la Regione Lombardia, i Comuni di Arese e Bollate e il comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?. Il tavolo si propone di offrire collaborazione a Fiat group per la definizione di progetti di valorizzazione e gestione dei beni riconosciuti di interesse.
In data 5 aprile 2011 tuttavia le proprietà dei beni immobili e dei beni mobili (Fiat partecipazioni SpA e Fiat group automobiles SpA) hanno presentato al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sezione di Milano, avverso il decreto in oggetto, due distinti ricorsi, di contenuto pressoché identico, differenti solo per la natura del bene sottoposto a tutela (mobile e immobile), con i quali si richiede l?annullamento del provvedimento.
Sono attualmente in corso, da parte degli uffici del Ministero sul teritorio, gli approfondimenti istruttori e le valutazioni necessarie alla produzione delle memorie difensive avverso i predetti ricorsi, da consegnare alla competente Avvocatura dello Stato.
Il Ministro per i per i beni e le attività culturali
GALAN"
Le parti che ho evidenziato in neretto ed in colore rosso mi fanno venire la nausea. Evito di commentare l'atteggiamento di fiat se non con la solita parola: VERGOGNA