Noto scorrendo i listini che trovano grande spazio motorizzazioni che reputo non interessanti, partendo cioè dal presupposto che la prontezza del veicolo a rispondere ai comandi sia sempre sinonimo di sicurezza, non riesco a considerare sicure motorizzazioni così fiacche da richiedere oltre 15 secondi per portare il veicolo ai fatidici 100kmh, in quanto anche se utilitarie o super utilitarie, una capatina in tangenziale è scontata. Immettersi nel flusso del traffico, affrontare un sorpasso o semplicemente liberare un incrocio con questi veicoli è decisamente più rischioso che non con motorizzazioni più briose. Inoltre i consumi non premiamo i veicoli più "scarsi", ma il miglior rapporto peso-potenza, che di conseguenza premia anche nelle emissioni CO2. Mi sfugge inoltre la convenienza per un produttore nel avere molteplici varianti di potenza sul medesimo motore e sullo stesso modello di auto, vedi ad esempio la Polo, offerta con ben 5 diversi diesel tra i quali l'eccellente 1.6 BMT in grado di regalare prestazioni quasi sportiveggianti e consumi inferiori al 1.2 da 75 cv.
Non sarebbe più logico, anche sotto l'aspetto delle economie di scala, proporre una motorizzazione che possa incontrare le esigenze della quasi totalità della clientela e poi arricchire la gamma con versioni più prestazionali dedicate ai clienti più "sportivi". Sulla Punto Evo, ad esempio il multi air consuma come il 1.2 e meno del 1.4 tradizionale, con prestazioni ben migliori di entrambi, per cui Fiat potrebbe eliminarli, triplicando la vendita del motore più evoluto e di conseguenza ridurne i costi anche di cambi e differenziali. Con l'ausilio dell'elettronica lo stesso motore potrebbe essere limitato per la Panda e 500, servire Punto, Idea e Bravo alle quali aggiungere pure la versione turbo. L'acquirente potrebbe appunto godere delle economie industriali, ottenendo un motore più efficiente ed ecologico che andrebbe a pagare poco più del fiacco 1.2
Diegotd
Non sarebbe più logico, anche sotto l'aspetto delle economie di scala, proporre una motorizzazione che possa incontrare le esigenze della quasi totalità della clientela e poi arricchire la gamma con versioni più prestazionali dedicate ai clienti più "sportivi". Sulla Punto Evo, ad esempio il multi air consuma come il 1.2 e meno del 1.4 tradizionale, con prestazioni ben migliori di entrambi, per cui Fiat potrebbe eliminarli, triplicando la vendita del motore più evoluto e di conseguenza ridurne i costi anche di cambi e differenziali. Con l'ausilio dell'elettronica lo stesso motore potrebbe essere limitato per la Panda e 500, servire Punto, Idea e Bravo alle quali aggiungere pure la versione turbo. L'acquirente potrebbe appunto godere delle economie industriali, ottenendo un motore più efficiente ed ecologico che andrebbe a pagare poco più del fiacco 1.2
Diegotd