Riki1294
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Salve ragazzi, studiando ingegneria meccanica io ed altri miei amici ci siamo messi in mente di implementare un semplice e rudimentale motore turbogas (un motore a reazione) utilizzando un turbocompressore di una vecchia auto. Dal punto di vista teorico il principio di funzionamento della turbina gas è molto semplice ed anche la modalità per mettere in pratica il ciclo Brayton-Joule. Dopo parecchio tempo di studio termodinamico, fluidodinamico e meccanico dei motori turbogetto non dovrebbe essere impossibile. C'è un piccolo problema: tra il dire ed il fare c'è in mezzo il mare, e i veri ingegneri (non noi studenti che sappiamo tutto solo con i conti sulla carta) ne sanno qualcosa ed è proprio per questo che posto; per avere consigli da qualcuno che sa qualcosa a riguardo. La mia intenzione sarebbe quella di fornire l'energia termica alla turbina per mezzo di una pistola termica (quelle per sverniciare) che ha una portata di aria di 500 l/min a 600°C. La temperatura è perfetta, ma la portata non è paragonabile a quella che riesce a fornire un motore di media cilindrata quandi non si riesce ad ottenere velocità di rotazione elevatissime.... Quandi vorrei collegare il bocchettone di uscita del compressore a quello di ingresso della turbina, interponendo tra i due la fonte di calore, in modo che entri in turbina aria ad elevata temperatura e pressione. Poi si lascia scaricare la turbina nell'ambiente.
Cosa ne dite? C'è qualcuno che può darmi una mano?
Cosa ne dite? C'è qualcuno che può darmi una mano?