(....) Il risultato è che Max splende perché l'auto, pur con qualche difetto o limite, è per lui un vestito su misura, per gli altri è alla stregua di uno scafandro.
Ecco, io a questo non credo molto.
La vettura messa a punto, sia pure in base alla sensibilità di Verstappen, penso tenga bene la strada e vada in genere benissimo, anche se guidata da un altro. Ci saranno piccole differenze - ma ricordiamoci che alcune cose, come la ripartizione della forza frenante, possono essere regolate a suo piacere da chi guida - ma difficilmente, per come la vedo io, tali da compromettere completamente le prestazioni di un altro pilota.
Se una vettura va forte nelle mani di Verstappen, vuol dire che tiene eccome la strada, che un ottimo assetto aerodinamico, che la temperatura e l'assetto delle gomme sono quanto meno buoni.... ecc. ecc.
Per quanto io mi guardi bene dal sovrapporre i problemi d'assetto di un Kart e di una F.1, e lasciando perdere i carichi aerodinamici che nel Kart non ci sono, qualcosa in comune c'è di sicuro : un Kart è pur sempre una piccola auto da corsa, in cui bisogna ottenere, come in F.1, che le gomme lavorino al meglio possibile.
E, per quanto a chi non li conosce sembri strano, è molto sensibile sia a come flette il telaio (oltre che alle variazioni di carreggiate ed angoli vari) sia alla pressione delle gomme, che influenza la loro temperatura anche attraverso la "bombatura" dei battistrada, che non sono radiali.
Tutto questo perché lo dico ? perché, negli anni ormai lontani in cui ho fatto alcune gare di Kart, non è mai successo che uno dei due (andavo con un amico) dicesse "ottimo assetto" e l'altro dicesse "no, fa schifo" : quando il kart andava bene, e si girava in tempi (quasi) decenti, che io ricordi andava sempre bene ad entrambi. E non era così facile ottenere un assetto, se non perfetto, almeno azzeccato ; ma quando ci riuscivamo, il kart andava bene per tutti, anche per qualche altro pilota cui occasionalmente chiedevamo di provarlo per dirci che ne pensasse.
Perciò, per quanto qualcuno potrebbe fare della facile ironia nel paragonare i problemi d'assetto di un kart e di una F.1, io penso invece che, per quanto si possano e debbano accettare i gusti personali, esista una base comune che definisca il sano comportamento di una vettura e che questa base comune sia quella ricercata normalmente dai piloti.
Qualche eccezione può esserci stata, non spesso, in passato, ma si parla di epoche in cui la F.1 non era così scientifica, monitorata, uniformata come adesso ; ricordo al riguardo che nel 1993 Michael Andretti, che correva in McLaren, esagerava nel richiedere ai suoi tecnici un assetto sottosterzante, che gli creò gravi problemi per la maggior parte della stagione.
Ma lui era condizionato dal correre sugli ovali Usa, su cui il sovrasterzo, a 300 orari, è chiaramente da evitare come la peste.
Ma comunque, appunto, era tanti anni fa ; nella controllatissima, superscientifica, super monitorata F.1 ritengo che non possa più esserci spazio per queste "originalità" individuali e per le auto tipo "scafandro".