<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mondiale F.1 2019 - GP della Cina | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Mondiale F.1 2019 - GP della Cina

Sticchi Damiani non ha dubbi: "Leclerc fenomeno"

https://it.motorsport.com/f1/news/s...orteranno-la-ferrari-ai-titoli-di-f1/4367380/


charles-leclerc-ferrari-celebr.jpg
 
io invece mi permetto di andare un poco controcorrente, da osservatore esterno alla F1 mi piace che un pilota cerchi di trasmettermi al meglio quello che accade nel week end di gara , le mezze risposte che il finlandese spesso da francamente mi fanno capire poco quello che avviene e mi rendono poco partecipe, considerando che uno sport vive non fine a se stesso ma perchè c'è un pubblico secondo me occorre pretendere dai piloti ,nelle sedi istituzionali ,di fare un piccolo sforzo e comunicare con il pubblico.
 
io invece mi permetto di andare un poco controcorrente, da osservatore esterno alla F1 mi piace che un pilota cerchi di trasmettermi al meglio quello che accade nel week end di gara , le mezze risposte che il finlandese spesso da francamente mi fanno capire poco quello che avviene e mi rendono poco partecipe, considerando che uno sport vive non fine a se stesso ma perchè c'è un pubblico secondo me occorre pretendere dai piloti ,nelle sedi istituzionali ,di fare un piccolo sforzo e comunicare con il pubblico.
Di solito sarei daccordo con te, vedere un pilota che non dice nulla e che sembra sempre scocciato potrebbe allontanare i fan, ma Kimi ha quel dono per cui facendo l'"antipatico" é diventato l'idolo delle folle e alla fine lo si conosce anche fuori della F1 proprio per questo. Addirittura ci sono le compilation di meme su di lui.
 
io invece mi permetto di andare un poco controcorrente, da osservatore esterno alla F1 mi piace che un pilota cerchi di trasmettermi al meglio quello che accade nel week end di gara , le mezze risposte che il finlandese spesso da francamente mi fanno capire poco quello che avviene e mi rendono poco partecipe, considerando che uno sport vive non fine a se stesso ma perchè c'è un pubblico secondo me occorre pretendere dai piloti ,nelle sedi istituzionali ,di fare un piccolo sforzo e comunicare con il pubblico.

Da qualche tempo però parla (e sorride) mooolto di più.....
Direi da quando è diventato papà e da quando andò a consolare quel bambino che piangeva perchè si era ritirato.
E alla Villa Reale di Monza nel 2015 l'ho visto firmare centinaia di autografi (me compreso) per un paio d'ore senza fare una piega.

IMG_9846.jpg
 
Ultima modifica:
Simpatico è simpatico ,nel suo personale modo, e anche umanamente apprezzabile, non mi entusuasma quando invece dalla sua alta esperienza potrebbe esprimere impressioni approfindite in merito a quello che accade nel weekend di gara e invece butta la 2 parole , alla fine non è che ci rimettono i giornalisti ma gli appassionati, non che il resto dei piloti vada oltre le solite banalità , però lui a mio avviso anche involontariamente ha un atteggiamento un poco irritante. Poi certo ce lo teniamo così perché non e che a 40 anni lo cambiamo ah ah
 
io invece mi permetto di andare un poco controcorrente, da osservatore esterno alla F1 mi piace che un pilota cerchi di trasmettermi al meglio quello che accade nel week end di gara , le mezze risposte che il finlandese spesso da francamente mi fanno capire poco quello che avviene e mi rendono poco partecipe, considerando che uno sport vive non fine a se stesso ma perchè c'è un pubblico secondo me occorre pretendere dai piloti ,nelle sedi istituzionali ,di fare un piccolo sforzo e comunicare con il pubblico.
Il bello di un gruppo e di un forum sta nella pluralità di punti di vista e percezioni, piacevole confrontarsi in maniera aperta e costruttiva con altri appassionati, indipendentemente da idee e pensieri!

A me ha sempre trasmesso una grandissima schiettezza, onestà e un pragmatismo edonista (termini antitetici quanto lo sono Kimi e la "normalità", rendono bene l'idea), l'ho sempre amato e apprezzato anche fuori dall'auto.

Il mio amore per lui però non nasce da quello (ma in quello si completa) bensì da come guidava, guida e guiderà: un talento cristallino, libero, romantico e robotico al tempo stesso, per me uno dei migliori di sempre, solo per sfortuna/casualità/destino non ha iniziato un ciclo tra mclaren e ferrari, a mio modo di vedere ha vinto molto ma molto meno di quanto si sarebbe meritato.

Ovviamente gli ultimi anni non sono più i suoi "migliori" (l'età avanza per tutti, anche per Kimi) ma ciò detto anche in questo periodo ha fatto vedere cose sontuose: meritatissimo l'aver vinto con Ferrari prima di chiudere la carriera (a livello di team di vertice).

Ora farà crescere Alfa, Sauber e Giovinazzi, in più è davvero tornato a divertirsi come un bimbo: bene così!
 
Su Sky hanno messo in onda un programma dove Giovi e Kimi rispondono alle domande dei "tifosi" (che arrivano credo con un ashtag).

L'ho visto stasera ed è stato carino. Giovinazzi ha ammesso che da bambino, avendo iniziato ad interessarsi di F.1 nel 2003-2003, aveva due idoli: Schumacher e appunto Raikkonen.

A un certo punto hanno chiesto a entrambi con quale vettura hanno esordito nel mondo dei motori.
- Kimi: "La mia prima auto è stata una Lada, macchina russa", detto un po' sommessamente, quasi scusandosi.
- Anto: (con fierezza) "500 Abarth". Il finnico, che ovviamente aveva l'auricolare e ascoltava, è intervenuto: "Abarth? Ottime macchine le Abarth!" Sorriso di approvazione di Vanzini, Masolin e Giovinazzi..........

Insomma, un Kimi anche perfetto "testimonial" del gruppone. Ma data la sua nota schiettezza penso che sia stato sincero.
 
Kimi è un grandissimo pilota con un carattere particolare.
E per i grandi campioni può essere un limite.

Non avere la dedizione ossessiva di personaggi come Senna o Schumacher l'hanno un po' frenato. E non essere impattato in un team dominante all'inizio del dominio dalla parte giusta del box.
 
A me il mitico finnico ha entusiasmato inizialmente per il suo modo di guidare. Non dimenticherò mai una pole con la Mc Laren (non ricordo dove), fatta con un controsterzo incredibile all'ultima curva. Sembrava che l'avesse mancata, invece la fece lo stesso.

Da allora fu una folgorazione. Lo seguii gara per gara e quando arrivò, raccomandato da Schumacher, alla Ferrari nel 2007, fui ovviamente felice, felicità che si moltiplicò dopo una stagione entusiasmante come quella del 2007 e la sua vittoria in extremis all'ultima gara. Nel 2008 la Ferrari vinse il titolo costruttori, ma Kimi ebbe una serie di gare sfortunate e il titolo lo sfiorò Massa, unico pilota ad essere stato campione dl mondo per pochi secondi........
All'epoca Kimi aveva un'altra immagine, quella di un uomo si "di ghiaccio", ma solo al volante, perchè aveva la fama, abbastanza veritiera, di gran gozzzovigliatore, donnaiolo e ubriacone. Non per nulla Turrini lo ribattezzò, come ho già avuto modo di dire, "Il Santo bevitore".

Poi divenne famoso invece per la sua estrema signorilità. L'"uomo che non si arrabbia mai", complice il famoso incidente al box con Hamilton nel 2008, dove non fece una piega dopo essere stato tamponato da Lewis (con grave danno nel mondiale). Gli indicò semplicemente il semaforo rosso..........

Ma le sue imprese sportive non terminarono con l'oblìo e i rally del 2010-2011. Nel 2012 tornò, alimentando la sua leggenda con le 2 vittorie (e potevano essere almeno 4) con una squadra alla quale nessuno aveva dato credito: il "povero" team Lotus-Renault. Clamoroso il suo sorpasso all'Eaou Rouge di Spa ai danni di Schumacher..........

Poi gli anni del ritorno in Ferrari, dove ha recitato il ruolo della "vittima sacrificale" a favore prima di Alonso e poi di Vettel, alimentando ancora il mito, e ottenendo ancora due pole in due templi della F.1 (Monaco e Monza) e una vittoria ad Austin.

Ecco perchè è così amato dal pubblico, ecco perchè quando sale sul podio c'è sempre un'ovazione. Un mix di pilotaggio ed esclusività caratteriale. Il suo team radio del 2012 con la frase: "Leave me alone, I know what I'm doing" (e vittoria finale, frase stampata su migliaia di magliette) è un'altra perla della sua leggendaria carriera in F.1.

Comunque di sicuro molti lo amano, ma nessuno lo odia. Non si può odiare un uomo e un pilota così, al massimo sono indifferenti, come il nostro ALGEPA.......
 
Ultima modifica:
A me il mitico finnico ha entusiasmato inizialmente per il suo modo di guidare. Non dimenticherò mai una pole con la Mc Laren (non ricordo dove), fatta con un controsterzo incredibile all'ultima curva. Sembrava che l'avesse mancata, invece la fece lo stesso.

Da allora fu una folgorazione. Lo seguii gara per gara e quando arrivò, raccomandato da Schumacher, alla Ferrari nel 2007, fui ovviamente felice, felicità che si moltiplicò dopo una stagione entusiasmante come quella del 2007 e la sua vittoria in extremis all'ultima gara. Nel 2008 la Ferrari vinse il titolo costruttori, ma Kimi ebbe una serie di gare sfortunate e il titolo lo sfiorò Massa, unico pilota ad essere stato campione dl mondo per pochi secondi........
All'epoca Kimi aveva un'altra immagine, quella di un uomo si "di ghiaccio", ma solo al volante, perchè aveva la fama, abbastanza veritiera, di gran gozzzovigliatore, donnaiolo e ubriacone. Non per nulla Turrini lo ribattezzò, come ho già avuto modo di dire, "Il Santo bevitore".

Poi divenne famoso invece per la sua estrema signorilità. L'"uomo che non si arrabbia mai", complice il famoso incidente al box con Hamilton nel 2008, dove non fece una piega dopo essere stato tamponato da Lewis (con grave danno nel mondiale). Gli indicò semplicemente il semaforo rosso..........

Ma le sue imprese sportive non terminarono con l'oblìo e i rally del 2010-2011. Nel 2012 tornò, alimentando la sua leggenda con le 2 vittorie (e potevano essere almeno 4) con una squadra alla quale nessuno aveva dato credito: il "povero" team Lotus-Renault. Clamoroso il suo sorpasso all'Eaou Rouge di Spa ai danni di Schumacher..........

Poi gli anni del ritorno in Ferrari, dove ha recitato il ruolo della "vittima sacrificale" a favore prima di Alonso e poi di Vettel, alimentando ancora il mito, e ottenendo ancora due pole in due templi della F.1 (Monaco e Monza) e una vittoria ad Austin.

Ecco perchè è così amato dal pubblico, ecco perchè quando sale sul podio c'è sempre un'ovazione. Un mix di pilotaggio ed esclusività caratteriale. Il suo team radio del 2012 con la frase: "Leave me alone, I know what I'm doing" (e vittoria finale, frase stampata su migliaia di magliette) è un'altra perla della sua leggendaria carriera in F.1.

Comunque di sicuro molti lo amano, ma nessuno lo odia. Non si può odiare un uomo e un pilota così, al massimo sono indifferenti, come il nostro ALGEPA.......

Invece ti posso assicurare che non mi lascia indifferente, forse rispetto ad altri lo ammiro più per altre caratteristiche, ad esempio è un dei pochi sportivi di alto livello che non ha problemi ad ammettere i suoi errori (dote molto rara nel motosport), e per me questa non è cosa da poco e soprattutto denota da parte sua la consapevolezza di dare sempre il massimo e quindi essere a posto con la sua coscienza.
 
Ma le sue imprese sportive non terminarono con l'oblìo e i rally del 2010-2011. Nel 2012 tornò, alimentando la sua leggenda con le 2 vittorie (e potevano essere almeno 4) con una squadra alla quale nessuno aveva dato credito

Penso che lui in parte sia cambiato proprio in quegli anni, prima con il mondo meno stereotipato del WRC (dove ricordo è stato compagno di squadra di un certo Ogier, prendendole, ma neanche troppo! in unteam semiufficiale) poi con la simpatica Lotus, povera economicamente ma estremamente attiva sul lato social-marketing. Il cambio d'immagine presso il pubblico penso sia dovuto soprattutto a loro.
 
Invece ti posso assicurare che non mi lascia indifferente, forse rispetto ad altri lo ammiro più per altre caratteristiche, ad esempio è un dei pochi sportivi di alto livello che non ha problemi ad ammettere i suoi errori (dote molto rara nel motosport), e per me questa non è cosa da poco e soprattutto denota da parte sua la consapevolezza di dare sempre il massimo e quindi essere a posto con la sua coscienza.

E' proprio quello che ha detto in quel programma di Sky dedicato a lui e Giovinazzi. Quando gli hanno chiesto che consiglio darebbe ad Antonio ha detto: "Dare sempre il massimo ed essere sempre se stessi", o qualcosa del genere.
 
io invece mi permetto di andare un poco controcorrente, da osservatore esterno alla F1 mi piace che un pilota cerchi di trasmettermi al meglio quello che accade nel week end di gara , le mezze risposte che il finlandese spesso da francamente mi fanno capire poco quello che avviene e mi rendono poco partecipe, considerando che uno sport vive non fine a se stesso ma perchè c'è un pubblico secondo me occorre pretendere dai piloti ,nelle sedi istituzionali ,di fare un piccolo sforzo e comunicare con il pubblico.
Quelli più loquaci non è che poi dicano molto, tutto politically correct, al limite dell'ovvio e filtrato dalle squadre, dalla Federazione o da Liberty.
Spero si possa dire che sono un lettore (da 45 anni) di Autosprint; da tempo salto tutte le interviste ai piloti, specialmente nel periodo di stop del campionato...tutto ok, la macchina va bene, puntiamo a miglioraci, la nuova squadra è meglio della precedente con il compagno nessun problema....e via discorrendo.
Con i vari Lauda, Senna, Prost, Piquet, Mansell, (i) Villeneuve tanto per citare i più famosi, era tutta un'altra storia.
 
Back
Alto