<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> modelli fiat 1995-1996 | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

modelli fiat 1995-1996

fabiologgia ha scritto:
Knowledge ha scritto:
Punto prima serie molto riuscita, Marea Weekend che fu un vero successo tra le Station Wagon.
Inoltre non c'era la concorrenza che c'è ora.
Oggi a Fiat servirebbe un'auto come la Marea Weekend, aveva un bagagliaio molto grande, superiore alla concorrenza e l'auto non superava i 4 metri e mezzo. Anche il prezzo era buono per una famiglia.
E poi c'era anche la Fiat Coupè e Barchetta.

Lo scrissi dai tempi dell'uscita di produzione della sfortunata Stilo MW. Una SW del segmento D a mio avviso è fondamentale.

Saluti
E' stato un regalo di almeno 30.000 auto all'anno alla concorrenza straniera in Italia !!!
Oltretutto in un segmento dove i margini di guadagno sono aprezzabili.
Ford e Opel ringranziano, come pure Peugeot e Renault.
 
fabiologgia ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Secondo me alla base della disaffezione dei clienti verso Fiat c'è stata una qualità approssimativa.

Nello stesso periodo le concorrenti Volkwagen offrivano a un prezzo un po' superiore una qualità "nettamente" superiore. Si è sparsa la voce tra i clienti e la Fiat ha fatto un tonfo.
vw offriva una qualità generale migliore, ma era parecchio indietro sui motori (alta cilindrata e bassa potenza) e sullo spazio a bordo.
impietoso il confronto tra la golf 3 e le leggermente più anziane tipo e R19.
sembrava esserci una categoria di mezzo :rolleyes:

in quegli anni avrei scelto una golf 3 solo come alternativa a una clio (alla quale assomigliava parecchio) o una punto. era troppo angusta per essere una media.
ma credo fosse un difetto tedesco, anche le opel astra e kadett erano poco spaziose nell'abitacolo.
uniamoci poi il terribile sistema vw di ribaltamento del solo schienale anteriore nelle versioni 3 porte :rolleyes:

In parte condivido.

Ma questo significa che non sono nè i motori da soli, nè lo spazio da solo a determinare l'apprezzamento di un'automobile ma il giusto mix di tutto questo.

Evidentemente i clienti questo mix lo trovavano ben proposto sulle vw e non sulle Fiat.

Diciamo che sono quelli gli anni in cui è nata la moda del "tedesco è bello" o meglio, "gruppo VW è bello". Prima le auto tedesche e le VW in particolare erano considerate sicuramente affidabili e di alta qualità, ma erano molto più care delle altre europee ed avevano prestazioni imbarazzanti in rapporto alle relative cilindrate. Vi ricordo che quando la Tipo 1.4 aveva 72 CV la Golf 1.3 paragonabile ne aveva 54 (6 CV in meno della Uno 60 col 1116), per avere 90 CV da un motore VW occorreva arrivare al 1.8 della Passat quando un motore Alfa Romeo te li dava con un 1.3 (Alfa 33).
Da allora le VW si sono adeguate come motori ma soprattutto sono diventate di moda. Il motivo vero dei risultati commerciali è, a mio avviso, da ricercare per la maggior parte in questa moda.

Saluti

E' vero che i motori tedeschi erano poco potenti. Ma ricorda che la 1,4 54 cv venne fatta per i neopatentati (ma comunque la normale ne aveva ben pochi 60cv). Ma è anche vero che la Golfozza aveva una varietà di motori da far impallidire la Tipozza: da 54 a 200cv, 4 e 6 cilindri, trazione anteriore e integrale, diesel anche TDI. Non è che 72cv fossero chissà cosa ai tempi del "non cat": e anche sulla Tipo per avere uno "spunto" dignitoso bisognava rivolgersi dalla 1600 in sù.
La Tipo aveva solo 5 porte fino al 1993.
Sono tutti elementi, che incidono: insieme a reputazione del Marchio e del modello (la Golf era già un brand), etc etc.
Non solo moda quindi.
 
NEWsuper5 ha scritto:
a quei modelli di nicchia c'è arrivato dopo anni di riduzione della gamma (tipo solo 5 porte, ecc....) e spersonalizzazione dei modelli.
se ricordi bene, uno-tipo-cinquecento sembravano come le matrioske, le mettevi una dentro l'altra tanto sembravano uguali in scala....

come sempre sono passati da un eccesso all'altro, cioè dalla troppa personalità della ritmo, allo scatolotto tipo (il cui design è invecchiato terribilmente a 2 anni dal lancio, appena uscita la nuova golf 3) alla strana Brava, la multipla ecc....
secondo me questo è servito solo a disorientare i clienti, che in quegli anni hanno apprezzato di più la gradualità del cambiamento delle forme degli altri marchi.

alcuni modelli hanno stravinto (come la ancora bellissima e senza tempo Y), altri come la lybra, a suo modo originale, sono morti sul nascere.

la K berlina a parer mio era bella come corpo vettura ma soffriva un frontale dalle linee sciapide e dimensioni ridotte, un pò come la 166, aveva i fari troppo piccoli per avere personalità. (oddio, la classe E coi 2 fari tondi era proprio brutta..... :lol: )

Concordo sulla mancanza di continuità.
Ma sul fattore "matrioske" no: il family feeling, la facevano e lo fanno tutti.
Poi la Cinqucento era, magari più simile ad una Y10.
Non credo che la Tipo invecchiò così bruscamente dopo la Golf III. E non fu quello il motivo del suo insuccesso.
 
GenLee ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Secondo me alla base della disaffezione dei clienti verso Fiat c'è stata una qualità approssimativa.

Nello stesso periodo le concorrenti Volkwagen offrivano a un prezzo un po' superiore una qualità "nettamente" superiore. Si è sparsa la voce tra i clienti e la Fiat ha fatto un tonfo.
vw offriva una qualità generale migliore, ma era parecchio indietro sui motori (alta cilindrata e bassa potenza) e sullo spazio a bordo.
impietoso il confronto tra la golf 3 e le leggermente più anziane tipo e R19.
sembrava esserci una categoria di mezzo :rolleyes:

in quegli anni avrei scelto una golf 3 solo come alternativa a una clio (alla quale assomigliava parecchio) o una punto. era troppo angusta per essere una media.
ma credo fosse un difetto tedesco, anche le opel astra e kadett erano poco spaziose nell'abitacolo.
uniamoci poi il terribile sistema vw di ribaltamento del solo schienale anteriore nelle versioni 3 porte :rolleyes:

In parte condivido.

Ma questo significa che non sono nè i motori da soli, nè lo spazio da solo a determinare l'apprezzamento di un'automobile ma il giusto mix di tutto questo.

Evidentemente i clienti questo mix lo trovavano ben proposto sulle vw e non sulle Fiat.

Diciamo che sono quelli gli anni in cui è nata la moda del "tedesco è bello" o meglio, "gruppo VW è bello". Prima le auto tedesche e le VW in particolare erano considerate sicuramente affidabili e di alta qualità, ma erano molto più care delle altre europee ed avevano prestazioni imbarazzanti in rapporto alle relative cilindrate. Vi ricordo che quando la Tipo 1.4 aveva 72 CV la Golf 1.3 paragonabile ne aveva 54 (6 CV in meno della Uno 60 col 1116), per avere 90 CV da un motore VW occorreva arrivare al 1.8 della Passat quando un motore Alfa Romeo te li dava con un 1.3 (Alfa 33).
Da allora le VW si sono adeguate come motori ma soprattutto sono diventate di moda. Il motivo vero dei risultati commerciali è, a mio avviso, da ricercare per la maggior parte in questa moda.

Saluti

E' vero che i motori tedeschi erano poco potenti. Ma ricorda che la 1,4 54 cv venne fatta per i neopatentati (ma comunque la normale ne aveva ben pochi 60cv). Ma è anche vero che la Golfozza aveva una varietà di motori da far impallidire la Tipozza: da 54 a 200cv, 4 e 6 cilindri, trazione anteriore e integrale, diesel anche TDI. Non è che 72cv fossero chissà cosa ai tempi del "non cat": e anche sulla Tipo per avere uno "spunto" dignitoso bisognava rivolgersi dalla 1600 in sù.
La Tipo aveva solo 5 porte fino al 1993.
Sono tutti elementi, che incidono: insieme a reputazione del Marchio e del modello (la Golf era già un brand), etc etc.
Non solo moda quindi.

Io parlavo del 1272 da 54 CV (Golf I e II) che non era fatta per i neopatentati (all'epoca non c'erano leggi specifiche per i neopatentati). In effetti però hai ragione tu, si parla del 95-96, c'era già la Golf III e il motore più piccolo era il 1.4 da 60 CV.
Il discorso delle porte lo vedo un pò diversamente, in Italia il segmento C era quello delle medie da famiglia, le versioni a 3 porte avevano un senso solo per versioni a marcata connotazione sportiva. Una Tipo 1.4 3 porte od una Golf 1.4 3 porte non avevano molto senso in Italia, difatti ne vendevano poche. In Germania invece le segmento C erano considerate delle utilitarie (la "media" tedesca è sempre stata la nostra segmento E, oggi chiamato D premium) spessissimo in Germania la Golf era la seconda auto da dare alla moglie, come da noi era la Uno o la Panda. Ecco perchè lì le segmento C a 3 porte andavano forte anche nelle versioni "da mamma di famiglia". Non so se ho reso l'idea......

Saluti
 
comunque la Golf degli anni 95-96 aveva motori di potenza ridotta... per tutte le cilindrate... oltre al 1400 da 60cv c'erano i due 1800 a benzina da 75 e 90cv e la 2000 Gti da 115cv... potenze modeste... il diesel era proposto nella versione più potente con 90cv... poi arrivarono le 16v...

va detto però che a fronte di potenze massime basse, i motori vw di quel epoca (che sostituirono i vari 1.3, 1.6 della generazione precedente) erano ricchi di coppia ed espressa a basso regime... questo aspetto le teneva dietro nell'accelerazione ma nelle riprese quei motori erano estremamente rotondi, omogenei e corposi oltreché pronti... alla fine nella guida normale erano molto più godibili di motori più potenti...
 
fabiologgia ha scritto:
[
Il discorso delle porte lo vedo un pò diversamente, in Italia il segmento C era quello delle medie da famiglia, le versioni a 3 porte avevano un senso solo per versioni a marcata connotazione sportiva. Una Tipo 1.4 3 porte od una Golf 1.4 3 porte non avevano molto senso in Italia, difatti ne vendevano poche. In Germania invece le segmento C erano considerate delle utilitarie (la "media" tedesca è sempre stata la nostra segmento E, oggi chiamato D premium) spessissimo in Germania la Golf era la seconda auto da dare alla moglie, come da noi era la Uno o la Panda. Ecco perchè lì le segmento C a 3 porte andavano forte anche nelle versioni "da mamma di famiglia". Non so se ho reso l'idea......
Saluti

Mi spiego la supremazia dei tedeschi nelle auto con il loro maggior benessere rispetto agli altri europei. Fino agli anni 90, non c'era globalizzazione ed il principale mercato di ogni casa era proprio il mercato di casa (!). Per un tedesco la Golf equivaleva alla Uno di un Italiano. Insomma la Fiat produceva auto per italiani e pensava poco ai mercati esteri. Mi ricordo 4R divideva il listino tra case nazionali e case estere.

L'inizio deI declino della Fiat (e dell'industria nazionale in genere) secondo me è stata l'acquisizione dell'Alfa Romeo. La Fiat si ritrovò con troppi marchi da gestire per le risorse disponibili.
Il passaggio alla trazione anteriore fù un colpo enorme all'imagine dell'Alfa Romeo. La Lancia dovette cedere l'immagine sportiva conquistata nei Rally per non sovrapporsi con l'Alfa Romeo.
Ma soprattutto la mancanza di concorrenza nazionale fece perdere grinta alla Fiat.
Infine voglio citare l'ultimo vero costruttore di auto che guidò la Fiat: Vittorio Ghidella. Dopo di lui, Marchionne compreso, solo finanzieri.
 
pierpaolodoc ha scritto:
ieri mi hanno regalato alcuni 4ruote che mancavano allamia colezzione
leggendo le prove di modelli 95-6 ho fatto qualche considerazione, il design fiat ha osato tantissimo in quegli anni creando modelli di nicchia coraggiosi, come la lancia y la barchetta la coupe la gtv la multipla(del99)
le vendite in quegli anni andavano bene molto bene rispetto ad oggi, la punto era prima! in europa,
secondo voi cosa ha causato il crollo fiat deglia anni seguenti,
ovviamente evito commenti inutili il flop lancia k lancia delta 2
dove ha sbagliato fiat?, ripeto evitiamo commenti inutili e offensivi, scrivo questo post perchè leggendo autonotizie del 1995 con la lancia y vedo che era bellissima, un design ardito ma elegante che oggi molte se lo sognerebbero

Secondo me non ha saputo negli anni successivi osare nella stessa maniera a livello estetico, ha abbandonato i segmenti delle berline di rappresentanza troppo presto e non ha saputo fare quel salto di qualità che i clienti le chiedevano. Mettici poi insuccessi commerciali quali la Stilo ed eccoci qui
 
fsalbertini ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
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Il discorso delle porte lo vedo un pò diversamente, in Italia il segmento C era quello delle medie da famiglia, le versioni a 3 porte avevano un senso solo per versioni a marcata connotazione sportiva. Una Tipo 1.4 3 porte od una Golf 1.4 3 porte non avevano molto senso in Italia, difatti ne vendevano poche. In Germania invece le segmento C erano considerate delle utilitarie (la "media" tedesca è sempre stata la nostra segmento E, oggi chiamato D premium) spessissimo in Germania la Golf era la seconda auto da dare alla moglie, come da noi era la Uno o la Panda. Ecco perchè lì le segmento C a 3 porte andavano forte anche nelle versioni "da mamma di famiglia". Non so se ho reso l'idea......
Saluti

Mi spiego la supremazia dei tedeschi nelle auto con il loro maggior benessere rispetto agli altri europei. Fino agli anni 90, non c'era globalizzazione ed il principale mercato di ogni casa era proprio il mercato di casa (!). Per un tedesco la Golf equivaleva alla Uno di un Italiano. Insomma la Fiat produceva auto per italiani e pensava poco ai mercati esteri. Mi ricordo 4R divideva il listino tra case nazionali e case estere.

Esatto. Negli anni 80 in Italia le cilindrate medie erano 600 cc per il segmento A, 900-1000 per il B, 1100-1300 per il C, 1300-1600 per il D, 1800-2000 per l'E.
In Italia in quegli anni cominciò a diffondersi il diesel,

In Germania il segmento A non esisteva, le nostre B erano il gradino più basso della loro motorizzazione ed andavano dai 1100 ai 1400, il C erano le utilitarie (1400-1800), il D erano le medie (1800-2000) e per il segmento E si andava rigorosamente oltre i due litri, le cilindrate più comuni erano 2,3 e 2,8, le prime a 4 cilindri, le seconde a 6. Il diesel aveva qualche interesse (ricordo i leggendari motori diesel Mercedes, Opel ed anche VW), ma erano fatti più che altro per l'esportazione e per non restare dietro ai francesi (che con la Peugeot stavano andando avanti nella gasolio-mania), nel mercato locale non andavano granchè.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
GenLee ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Secondo me alla base della disaffezione dei clienti verso Fiat c'è stata una qualità approssimativa.

Nello stesso periodo le concorrenti Volkwagen offrivano a un prezzo un po' superiore una qualità "nettamente" superiore. Si è sparsa la voce tra i clienti e la Fiat ha fatto un tonfo.
vw offriva una qualità generale migliore, ma era parecchio indietro sui motori (alta cilindrata e bassa potenza) e sullo spazio a bordo.
impietoso il confronto tra la golf 3 e le leggermente più anziane tipo e R19.
sembrava esserci una categoria di mezzo :rolleyes:

in quegli anni avrei scelto una golf 3 solo come alternativa a una clio (alla quale assomigliava parecchio) o una punto. era troppo angusta per essere una media.
ma credo fosse un difetto tedesco, anche le opel astra e kadett erano poco spaziose nell'abitacolo.
uniamoci poi il terribile sistema vw di ribaltamento del solo schienale anteriore nelle versioni 3 porte :rolleyes:

In parte condivido.

Ma questo significa che non sono nè i motori da soli, nè lo spazio da solo a determinare l'apprezzamento di un'automobile ma il giusto mix di tutto questo.

Evidentemente i clienti questo mix lo trovavano ben proposto sulle vw e non sulle Fiat.

Diciamo che sono quelli gli anni in cui è nata la moda del "tedesco è bello" o meglio, "gruppo VW è bello". Prima le auto tedesche e le VW in particolare erano considerate sicuramente affidabili e di alta qualità, ma erano molto più care delle altre europee ed avevano prestazioni imbarazzanti in rapporto alle relative cilindrate. Vi ricordo che quando la Tipo 1.4 aveva 72 CV la Golf 1.3 paragonabile ne aveva 54 (6 CV in meno della Uno 60 col 1116), per avere 90 CV da un motore VW occorreva arrivare al 1.8 della Passat quando un motore Alfa Romeo te li dava con un 1.3 (Alfa 33).
Da allora le VW si sono adeguate come motori ma soprattutto sono diventate di moda. Il motivo vero dei risultati commerciali è, a mio avviso, da ricercare per la maggior parte in questa moda.

Saluti

E' vero che i motori tedeschi erano poco potenti. Ma ricorda che la 1,4 54 cv venne fatta per i neopatentati (ma comunque la normale ne aveva ben pochi 60cv). Ma è anche vero che la Golfozza aveva una varietà di motori da far impallidire la Tipozza: da 54 a 200cv, 4 e 6 cilindri, trazione anteriore e integrale, diesel anche TDI. Non è che 72cv fossero chissà cosa ai tempi del "non cat": e anche sulla Tipo per avere uno "spunto" dignitoso bisognava rivolgersi dalla 1600 in sù.
La Tipo aveva solo 5 porte fino al 1993.
Sono tutti elementi, che incidono: insieme a reputazione del Marchio e del modello (la Golf era già un brand), etc etc.
Non solo moda quindi.

Io parlavo del 1272 da 54 CV (Golf I e II) che non era fatta per i neopatentati (all'epoca non c'erano leggi specifiche per i neopatentati). In effetti però hai ragione tu, si parla del 95-96, c'era già la Golf III e il motore più piccolo era il 1.4 da 60 CV.
Il discorso delle porte lo vedo un pò diversamente, in Italia il segmento C era quello delle medie da famiglia, le versioni a 3 porte avevano un senso solo per versioni a marcata connotazione sportiva. Una Tipo 1.4 3 porte od una Golf 1.4 3 porte non avevano molto senso in Italia, difatti ne vendevano poche. In Germania invece le segmento C erano considerate delle utilitarie (la "media" tedesca è sempre stata la nostra segmento E, oggi chiamato D premium) spessissimo in Germania la Golf era la seconda auto da dare alla moglie, come da noi era la Uno o la Panda. Ecco perchè lì le segmento C a 3 porte andavano forte anche nelle versioni "da mamma di famiglia". Non so se ho reso l'idea......

Saluti

Sì, sì resa. Comunque, sta di fatto, la Golf già era un brand fortissimo e ieri come oggi, contrastarlo è difficile. Tuttavia, all'epoca, si poteva approfittare del buon successo che ebbe all'inizio (pre Golf III), con tanti piccoli interventi che, insieme (è vero le sole 3 porte non erano determinanti) avrebbero aiutato: dalle porte,alla qualità,ai motori etc etc
 
fabiologgia ha scritto:
Esatto. Negli anni 80 in Italia le cilindrate medie erano 600 cc per il segmento A, 900-1000 per il B, 1100-1300 per il C, 1300-1600 per il D, 1800-2000 per l'E.
In Italia in quegli anni cominciò a diffondersi il diesel,

In Germania il segmento A non esisteva, le nostre B erano il gradino più basso della loro motorizzazione ed andavano dai 1100 ai 1400, il C erano le utilitarie (1400-1800), il D erano le medie (1800-2000) e per il segmento E si andava rigorosamente oltre i due litri, le cilindrate più comuni erano 2,3 e 2,8, le prime a 4 cilindri, le seconde a 6. Il diesel aveva qualche interesse (ricordo i leggendari motori diesel Mercedes, Opel ed anche VW), ma erano fatti più che altro per l'esportazione e per non restare dietro ai francesi (che con la Peugeot stavano andando avanti nella gasolio-mania), nel mercato locale non andavano granchè.

Saluti

Aggiungo che all'epoca, l'IVA in Italia era del 18-19% ma passava a 38% per le cilindrate sopra i 2.000 benzina o i 2.500 diesel.
Infatti nacquero vetture come la Thema Turbo (esisteva anche una 6V con il 2.800 PRV Peugeot-Renault-Volvo) e la Ferrari 208 Turbo.
L'IVA al 38% era stata voluta dalla Fiat per arginare la concorrenza soprattutto tedesca nei segmenti medio alti. Fu in parte un boomerang perché la Fiat dovette abbandonare quelle fasce di mercato non avendo la massa critica di vendite che gli avrebbe dato il mercato nazionale.
Quando l'IVA venne equiparata per tutte le cilindrate, la Fiat si trovò scoperta.
 
fsalbertini ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Esatto. Negli anni 80 in Italia le cilindrate medie erano 600 cc per il segmento A, 900-1000 per il B, 1100-1300 per il C, 1300-1600 per il D, 1800-2000 per l'E.
In Italia in quegli anni cominciò a diffondersi il diesel,

In Germania il segmento A non esisteva, le nostre B erano il gradino più basso della loro motorizzazione ed andavano dai 1100 ai 1400, il C erano le utilitarie (1400-1800), il D erano le medie (1800-2000) e per il segmento E si andava rigorosamente oltre i due litri, le cilindrate più comuni erano 2,3 e 2,8, le prime a 4 cilindri, le seconde a 6. Il diesel aveva qualche interesse (ricordo i leggendari motori diesel Mercedes, Opel ed anche VW), ma erano fatti più che altro per l'esportazione e per non restare dietro ai francesi (che con la Peugeot stavano andando avanti nella gasolio-mania), nel mercato locale non andavano granchè.

Saluti

Aggiungo che all'epoca, l'IVA in Italia era del 18-19% ma passava a 38% per le cilindrate sopra i 2.000 benzina o i 2.500 diesel.
Infatti nacquero vetture come la Thema Turbo (esisteva anche una 6V con il 2.800 PRV Peugeot-Renault-Volvo) e la Ferrari 208 Turbo.
L'IVA al 38% era stata voluta dalla Fiat per arginare la concorrenza soprattutto tedesca nei segmenti medio alti. Fu in parte un boomerang perché la Fiat dovette abbandonare quelle fasce di mercato non avendo la massa critica di vendite che gli avrebbe dato il mercato nazionale.
Quando l'IVA venne equiparata per tutte le cilindrate, la Fiat si trovò scoperta.

Certo. Te la ricordi la Mercedes 200 W123? All'epoca era quel che oggi è la Classe E. Le versioni 200 col 2 litri a benzina erano fatte espressamente per il mercato italiano, in Germania c'erano la 230 (più o meno le stesse prestazioni velocistiche ma più coppia), la 250 e la 280, quest'ultima a 6 cilindri che in Italia, pur essendo a listino, non comprava nessuno.
L'IVA al 38% più che alla Fiat (che dopo la 130 non fece più nulla over 2 litri) tagliò le gambe all'Alfa, il cui V6 Busso subì un colpo mortale, ed alla Lancia (ma non certo per la Thema PRV)

Saluti
 
fabiologgia Certo. Te la ricordi la Mercedes 200 W123? All'epoca era quel che oggi è la Classe E. Le versioni 200 col 2 litri a benzina erano fatte espressamente per il mercato italiano ha scritto:
Ho parlato della Thema 6V perché appunto Fiat dovette trovare sul mercato un motore a benzina perché si fermava al 4C 2000.

Ebbi occasione di salire su un Alfa 6 bordeaux con interni di pelle avorio. A me piaceva molto ma ebbe poca fortuna. Aveva il cambio con la prima a sinistra in basso come le auto da corsa.
Per tagliare l'IVA il 2500 venne portato a 2000 ma era troppo poco potente per la massa dell'auto. Il V6 2500 venne montato anche sulla GTV6 che si caratterizzava dalla gobba sul cofano. Fini la carriera in versione 3 litri sulla 164 poi venne abbandonato perché troppo costoso. Gran motore!

Saluti!
 
fsalbertini ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Certo. Te la ricordi la Mercedes 200 W123? All'epoca era quel che oggi è la Classe E. Le versioni 200 col 2 litri a benzina erano fatte espressamente per il mercato italiano, in Germania c'erano la 230 (più o meno le stesse prestazioni velocistiche ma più coppia), la 250 e la 280, quest'ultima a 6 cilindri che in Italia, pur essendo a listino, non comprava nessuno.
L'IVA al 38% più che alla Fiat (che dopo la 130 non fece più nulla over 2 litri) tagliò le gambe all'Alfa, il cui V6 Busso subì un colpo mortale, ed alla Lancia (ma non certo per la Thema PRV)

Saluti

Ho parlato della Thema 6V perché appunto Fiat dovette trovare sul mercato un motore a benzina perché si fermava al 4C 2000.

Ebbi occasione di salire su un Alfa 6 bordeaux con interni di pelle avorio. A me piaceva molto ma ebbe poca fortuna. Aveva il cambio con la prima a sinistra in basso come le auto da corsa.
Per tagliare l'IVA il 2500 venne portato a 2000 ma era troppo poco potente per la massa dell'auto. Il V6 2500 venne montato anche sulla GTV6 che si caratterizzava dalla gobba sul cofano. Fini la carriera in versione 3 litri sulla 164 poi venne abbandonato perché troppo costoso. Gran motore!

Saluti!
Devo correggerti. Il V6 Busso ha finito la sua carriera pochi anni fa (mi pare 2006/2007), quando e' cessata la produzione dell'Alfa GT che montava l'ultima evoluzione 3.2 con 240cv.
 
danilorse ha scritto:
fsalbertini ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Certo. Te la ricordi la Mercedes 200 W123? All'epoca era quel che oggi è la Classe E. Le versioni 200 col 2 litri a benzina erano fatte espressamente per il mercato italiano, in Germania c'erano la 230 (più o meno le stesse prestazioni velocistiche ma più coppia), la 250 e la 280, quest'ultima a 6 cilindri che in Italia, pur essendo a listino, non comprava nessuno.
L'IVA al 38% più che alla Fiat (che dopo la 130 non fece più nulla over 2 litri) tagliò le gambe all'Alfa, il cui V6 Busso subì un colpo mortale, ed alla Lancia (ma non certo per la Thema PRV)

Saluti

Ho parlato della Thema 6V perché appunto Fiat dovette trovare sul mercato un motore a benzina perché si fermava al 4C 2000.

Ebbi occasione di salire su un Alfa 6 bordeaux con interni di pelle avorio. A me piaceva molto ma ebbe poca fortuna. Aveva il cambio con la prima a sinistra in basso come le auto da corsa.
Per tagliare l'IVA il 2500 venne portato a 2000 ma era troppo poco potente per la massa dell'auto. Il V6 2500 venne montato anche sulla GTV6 che si caratterizzava dalla gobba sul cofano. Fini la carriera in versione 3 litri sulla 164 poi venne abbandonato perché troppo costoso. Gran motore!

Saluti!
Devo correggerti. Il V6 Busso ha finito la sua carriera pochi anni fa (mi pare 2006/2007), quando e' cessata la produzione dell'Alfa GT che montava l'ultima evoluzione 3.2 con 240cv.

31 dicembre 2005 ultimo motore prodotto (narra la leggenda)
03 gennaio 2006 scomparsa del grande Busso
 
pierpaolodoc ha scritto:
ieri mi hanno regalato alcuni 4ruote che mancavano allamia colezzione
leggendo le prove di modelli 95-6 ho fatto qualche considerazione, il design fiat ha osato tantissimo in quegli anni creando modelli di nicchia coraggiosi, come la lancia y la barchetta la coupe la gtv la multipla(del99)
le vendite in quegli anni andavano bene molto bene rispetto ad oggi, la punto era prima! in europa,
secondo voi cosa ha causato il crollo fiat deglia anni seguenti,
ovviamente evito commenti inutili il flop lancia k lancia delta 2
dove ha sbagliato fiat?, ripeto evitiamo commenti inutili e offensivi, scrivo questo post perchè leggendo autonotizie del 1995 con la lancia y vedo che era bellissima, un design ardito ma elegante che oggi molte se lo sognerebbero

Questo è il problema che si presenta quando manca la stabilità al timone. Poltrone che cambiano di continuo non portano a niente di buono, progetti validi vengono stravolti, pessimi progetti vanno avanti nonostante tutto, cambi repentini di stile e filosofia che disorientano i clienti. Adesso c'è più stabilità, magari si sbaglia uguale ma quantomeno si segue un piano univoco...
 
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