Prendo spunto dall'argomento per evidenziare un aspetto più generale dei nostri rapporti con le assicurazioni e cioè che quasi tutti noi che ci rapportiamo con gli agenti riceviamo solo le informazioni che fa comodo a loro e tutto ci sembra rose e fiori; peccato che dopo la discussione con cui ci hanno convinti ci presentino da firmare una decina di fogli scritti fitto fitto in caratteri minuscoli accompagnandoli al più con frasi quali "questo è per la privacy" o "questo è per il consenso informato" ecc e così ci ritroviamo a firmare anche le clausole vessatorie tipo quella che ha originato il post:
Io sto pensando in un futuro alla possibilità di tutelarmi scrivendomi tutto quanto espostomi dal venditore e riservandomi di fargli firmare quanto da lui dichiarato con la dicitura che considererò nulle eventuali altre clausole non illustrate.
A questo punto, se l'assicuratore accettasse, mi basterebbe il tempo di redigere questo documento in duplice copia firmata da me e dal venditore e le altre clausole non dovrebbero più esser valide.
Lo dico perchè sono reduce da uno scontro con un assicuratore per un'assicurazione per mia figlia che mi hanno fatto modificare a suo tempo per aumentare il massimale e che ora che volevo disdire per passare a quella dell'IPASVI (per rischi professionali per infermieri) molto migliorativa mi ritrovo invece con una clausola assolutamente non citata che impegna per altri 5 anni.
Io non so se sia praticabile la mia soluzione, ma penso che le associazioni di tutela dei consumatori dovrebbero studiare una qualche forma di tutela quali una lunghezza max dei contratti di 2 pagine con caratteri leggibili, l'evidenziazione di tutte le norme che limitano od escludono il risarcimento del danno e così via.
Per il momento l'unico consiglio è di chiedere copia di quello che ci propongono e prendere due giorni per leggerselo attentamente.
Io sto pensando in un futuro alla possibilità di tutelarmi scrivendomi tutto quanto espostomi dal venditore e riservandomi di fargli firmare quanto da lui dichiarato con la dicitura che considererò nulle eventuali altre clausole non illustrate.
A questo punto, se l'assicuratore accettasse, mi basterebbe il tempo di redigere questo documento in duplice copia firmata da me e dal venditore e le altre clausole non dovrebbero più esser valide.
Lo dico perchè sono reduce da uno scontro con un assicuratore per un'assicurazione per mia figlia che mi hanno fatto modificare a suo tempo per aumentare il massimale e che ora che volevo disdire per passare a quella dell'IPASVI (per rischi professionali per infermieri) molto migliorativa mi ritrovo invece con una clausola assolutamente non citata che impegna per altri 5 anni.
Io non so se sia praticabile la mia soluzione, ma penso che le associazioni di tutela dei consumatori dovrebbero studiare una qualche forma di tutela quali una lunghezza max dei contratti di 2 pagine con caratteri leggibili, l'evidenziazione di tutte le norme che limitano od escludono il risarcimento del danno e così via.
Per il momento l'unico consiglio è di chiedere copia di quello che ci propongono e prendere due giorni per leggerselo attentamente.