<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Minacce sui videogiochi. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote
Qui per me c'è anche la cultura distorta dei videogiochi che per anni è stata sottovalutata e si è lasciato che venissero prodotti giochi devianti su tanti e ancora di più su persone di per sé problematiche, temo che poi piu di tanto non si farà perché ci girano tanti di quei soldi ma è un altro fenomeno moderno che prima o poi ci presenterà il conto

Penso che a cambiare non siano stati tanto i giochi (gli sparatutto sono sempre esistiti) ma il modo di giocare.
Fino a qualche anno fa' si giocava in solitaria contro il computer oppure stando fisicamente nella stessa stanza,quindi tra persone che si conoscono.
Da quando invece il gioco è diventato prevalentemente online mi sembra che sia aumentata la competizione e l'aggressività,oltre al senso di isolamento.
Un ragazzo che abita dall'altro lato della strada passa le notti a giocare online e spesso lo sento imprecare nel microfono delle cuffie.
E questo discorso vale per tutti i giochi,anche i giochi di corse automobilistiche ormai sono delle zuffe tra utenti di ogni parte del mondo che dopo la corsa passano qualche ora a mandarsi a cantare reciprocamente.
Certo il progresso di certe tipologie di giochi hanno fatto si che molti ragazzi potessero immedesimarsi e vivere un'esperienza molto simile alla realtà come sensazioni.
E se la sensazione è quella di avere un'arma in mano e scaricarla addosso al nemico un abuso di certi giochi può certamente portare persone con delle problematiche a pensare di fare lo stesso nel mondo reale.
 
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Qui per me c'è anche la cultura distorta dei videogiochi che per anni è stata sottovalutata e si è lasciato che venissero prodotti giochi devianti su tanti e ancora di più su persone di per sé problematiche, temo che poi piu di tanto non si farà perché ci girano tanti di quei soldi ma è un altro fenomeno moderno che prima o poi ci presenterà il conto
Si ma ci sono dei videogiochi che hanno un'età minima per essere giocati a causa dei contenuti. Se vuoi sapere il mio parere c'è ancora un altro pregiudizio duro a morire: Per essere un videogiocatore devi essere un ragazzino. Però vedi sulle scatole e ci sono videogame che Secondo la PEGI https://pegi.info/it sono adatti se addirittura sei maggiorenne.
 
Penso che a cambiare non siano stati tanto i giochi (gli sparatutto sono sempre esistiti) ma il modo di giocare.
Fino a qualche anno fa' si giocava in solitaria contro il computer oppure stando fisicamente nella stessa stanza,quindi tra persone che si conoscono.
Da quando invece il gioco è diventato prevalentemente online mi sembra che sia aumentata la competizione e l'aggressività,oltre al senso di isolamento.
Un ragazzo che abita dall'altro lato della strada passa le notti a giocare online e spesso lo sento imprecare nel microfono delle cuffie.
E questo discorso vale per tutti i giochi,anche i giochi di corse automobilistiche ormai sono delle zuffe tra utenti di ogni parte del mondo che dopo la corsa passano qualche ora a mandarsi a cantare reciprocamente.
Certo il progresso di certe tipologie di giochi hanno fatto si che molti ragazzi potessero immedesimarsi e vivere un'esperienza molto simile alla realtà come sensazioni.
E se la sensazione è quella di avere un'arma in mano e scaricarla addosso al nemico un abuso di certi giochi può certamente portare persone con delle problematiche a pensare di fare lo stesso nel mondo reale.
La competizione e l'aggressività sono aumentati in quanto, in certi tornei On-Line, ci sono addirittura dei premi in denaro. Pensa alla GT Academy che, giocando a Gran Turismo, alcune persone sono addirittura diventate dei piloti professionisti!
 
Io fatico a comprendere come sia possibile,anche per un genitore,sottovalutare a tal punto una minaccia del genere.
Quante sparatorie ci saranno state nelle scuole statunitensi negli ultimi anni?
Qualche decina?
Un ragazzo che dispone di un fucile mette per iscritto che intende portarlo a scuola e uccidere 7 persone e parliamo ancora di uno stupido scherzo?
Stupido si,ma proprio stupido.
E se per questo stupido scherzo passerà dei guai (dubito che lo mandino alla ghigliottina) ben gli sta.
Se poi non era solo uno scherzo tanto meglio.
Ti vorrei parlare di una cosa in privato...
 
La competizione e l'aggressività sono aumentati in quanto, in certi tornei On-Line, ci sono addirittura dei premi in denaro. Pensa alla GT Academy che, giocando a Gran Turismo, alcune persone sono addirittura diventate dei piloti professionisti!

Sicuramente prima dell'avvento del gioco online non esistevano tornei,a parte forse quelli che si svolgevano in occasione di manifestazione come lo Smau.
Quindi la competizione oggi è portata ai massimi livelli,mentre ai miei tempi al massimo entravi in competizione con gli amici.
Io prendevo bastonate continue nei giochi di guida e calcio,mentre se si giocava a Tekken mi toglievo parecchie soddisfazioni.
Però rimaneva una competizione amatoriale,non voglio dire sana perchè ci mandavamo a cantare spesso e volentieri,però non era una guerra.

Ti vorrei parlare di una cosa in privato...

Quando vuoi.
 
Sicuramente prima dell'avvento del gioco online non esistevano tornei,a parte forse quelli che si svolgevano in occasione di manifestazione come lo Smau.
Quindi la competizione oggi è portata ai massimi livelli,mentre ai miei tempi al massimo entravi in competizione con gli amici.
Io prendevo bastonate continue nei giochi di guida e calcio,mentre se si giocava a Tekken mi toglievo parecchie soddisfazioni.
Però rimaneva una competizione amatoriale,non voglio dire sana perchè ci mandavamo a cantare spesso e volentieri,però non era una guerra.



Quando vuoi.
Io Allora forse ti avrei bastonato nei giochi di guida e tu mi avresti bastonato con Heihaci e soci e magari sparandomi addosso. Quelli si che erano divertenti.
 
Penso che questo fosse vero una volta,forse perchè i ragazzi giovani avevano più tempo libero.
Ma oggi penso che ci siano moltissimi giocatori adulti e che la maggior parte delle volte le partite si svolgano di notte,cosa che dal punto di vista della confusione tra gioco e realtà non aiuta secondo me.
Per me i videogames sono un'alternativa a questa TV Spazzatura. Certi di loro sono fatti così bene che ti offrono un mondo dove evadere dalla propria quotidianità oppure immaginarti di essere un bravo pilota e la possibilità di guidare auto che non ti puoi permettere oppure auto da corsa leggendarie. Giocando a Dirt Rally magari mi sentirò un po' come Sandro il Drago e altri piloti, con la differenza che almeno conosco un po' la storia delle auto che sto guidando virtualmente e magari parlare di esse con @pilota54
 
Io Allora forse ti avrei bastonato nei giochi di guida

Poco ma sicuro,non sono mai stato un buon pilota specialmente nel confronto diretto con altri giocatori.

e tu mi avresti bastonato con Heihaci

Sempre e solo Bryan Fury,in assoluto il personaggio più versatile dell'universo Tekken,almeno fino al sesto capitolo della saga poi mi sono ritirato.
In Tekken Dark Resurrection per Psp il mio ranking era Dark Lord (non so se ne esistessero di più alti) e la mia percentuale di vittorie era vicina al 99%.
 
Poco ma sicuro,non sono mai stato un buon pilota specialmente nel confronto diretto con altri giocatori.



Sempre e solo Bryan Fury,in assoluto il personaggio più versatile dell'universo Tekken,almeno fino al sesto capitolo della saga poi mi sono ritirato.
In Tekken Dark Resurrection per Psp il mio ranking era Dark Lord (non so se ne esistessero di più alti) e la mia percentuale di vittorie era vicina al 99%.
Io a Tekken3 giocavo alla Demo su Playstation1 e venivo sempre battuto e lo su altre console con Mortal Kombat e Street Fighter (Quest'ultimo, sul Game boy ce la facevo). Dovrei di nuovo provare a giocare a qualche picchiaduro se mi gira sul PC.
 
Si ma ci sono dei videogiochi che hanno un'età minima per essere giocati a causa dei contenuti. Se vuoi sapere il mio parere c'è ancora un altro pregiudizio duro a morire: Per essere un videogiocatore devi essere un ragazzino. Però vedi sulle scatole e ci sono videogame che Secondo la PEGI https://pegi.info/it sono adatti se addirittura sei maggiorenne.

E chi li rispetta quei limiti di età? Io mi aspetto che dovrebbe essere un genitore a farlo ma se il figlio passa ore e ore davanti ad un gioco mi fa pensare che i genitori o non hanno voglia o non riescono a gestire i figli.
 
Penso che a cambiare non siano stati tanto i giochi (gli sparatutto sono sempre esistiti) ma il modo di giocare.
Fino a qualche anno fa' si giocava in solitaria contro il computer oppure stando fisicamente nella stessa stanza,quindi tra persone che si conoscono.
Da quando invece il gioco è diventato prevalentemente online mi sembra che sia aumentata la competizione e l'aggressività,oltre al senso di isolamento.
Un ragazzo che abita dall'altro lato della strada passa le notti a giocare online e spesso lo sento imprecare nel microfono delle cuffie.
E questo discorso vale per tutti i giochi,anche i giochi di corse automobilistiche ormai sono delle zuffe tra utenti di ogni parte del mondo che dopo la corsa passano qualche ora a mandarsi a cantare reciprocamente.
Certo il progresso di certe tipologie di giochi hanno fatto si che molti ragazzi potessero immedesimarsi e vivere un'esperienza molto simile alla realtà come sensazioni.
E se la sensazione è quella di avere un'arma in mano e scaricarla addosso al nemico un abuso di certi giochi può certamente portare persone con delle problematiche a pensare di fare lo stesso nel mondo reale.

Non mi riferivo solo all'aggressività che purtroppo è uno dei problemi, all'assuefazione e al distacco dalla realtà che danno, ovviamente ci saranno tanti che ci giocheranno quel tanto che basta e poi torneranno alla realtà , ma sentire di ragazzi che passano le giornate chiusi in casa con un videogame a me spaventa, che capacità relazionare avranno sviluppato? Nella mia azienda sono capitati personaggi così, bravissimi indubbiamente,ma erano persone fuori dal mondo con cui era impossibile lavorare
 
E chi li rispetta quei limiti di età? Io mi aspetto che dovrebbe essere un genitore a farlo ma se il figlio passa ore e ore davanti ad un gioco mi fa pensare che i genitori o non hanno voglia o non riescono a gestire i figli.
Si ma alcuni videogames, vista la difficoltà che hanno, è difficile fare un evento o un livello in un ora: Vieni sconfitto a un picchiaduro, perdi una gara in un gioco di auto o esci di strada (Aggiungici se sono campionati o gare di endurance simulate in cui i giri invece che essere un massimo di 5, sono molti di più, pensando ai vari episodi del videogioco Gran Turismo), muori in uno sparatutto, una missione o un assassinio (Virtualmente si intende eh?) li fallisci, cadi da una piattaforma in un platform (Super Mario, Sonic, Crash Bandicoot...) ecc., lo credo che le ore aumentino!
 
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Non mi riferivo solo all'aggressività che purtroppo è uno dei problemi, all'assuefazione e al distacco dalla realtà che danno, ovviamente ci saranno tanti che ci giocheranno quel tanto che basta e poi torneranno alla realtà , ma sentire di ragazzi che passano le giornate chiusi in casa con un videogame a me spaventa, che capacità relazionare avranno sviluppato? Nella mia azienda sono capitati personaggi così, bravissimi indubbiamente,ma erano persone fuori dal mondo con cui era impossibile lavorare
Che cosa dovrei dirti che, una volta, su un giornale di videogames, avevo letto l'intervista che avevano fatto a una di quelle persone, e diceva che ci stava più di 10 ore accanto a un videogame. Mi ero domandato come facesse...
 
E chi li rispetta quei limiti di età? Io mi aspetto che dovrebbe essere un genitore a farlo ma se il figlio passa ore e ore davanti ad un gioco mi fa pensare che i genitori o non hanno voglia o non riescono a gestire i figli.

Per la mia esperienza i limiti di età riportati sulle copertine dei videogiochi vengono ignorati ancora più facilmente di quelli relativi ai programmi televisivi.
Da anni ormai esistono negozi che vendono esclusivamente videogames e i ragazzi ci vanno da soli,quindi a patto di avere i soldi necessari comprano qualsiasi titolo vogliano.
A essere sinceri però devo dire che a 12 anni io giocavo a Resident Evil 3 Nemesis che non è esattamente il titolo più adatto per quell'età.

Non mi riferivo solo all'aggressività che purtroppo è uno dei problemi, all'assuefazione e al distacco dalla realtà che danno, ovviamente ci saranno tanti che ci giocheranno quel tanto che basta e poi torneranno alla realtà , ma sentire di ragazzi che passano le giornate chiusi in casa con un videogame a me spaventa, che capacità relazionare avranno sviluppato? Nella mia azienda sono capitati personaggi così, bravissimi indubbiamente,ma erano persone fuori dal mondo con cui era impossibile lavorare

Purtroppo è vero,oggi giocare online crea una vera e propria dipendenza e il pericolo di isolarsi e distaccarsi dalla realtà è più che concreto.
Però almeno finchè un ragazzo vive in casa coi genitori dovrebbero essere questi ultimi a impedirgli di trascorrere 8 ore di fila davanti allo schermo.
Specialmente se come dicevo prima si tratta delle ore notturne perchè giocare di notte e dormire di giorno è il modo perfetto per isolarsi completamente e mandare in vacca gli studi e le relazioni con il resto del mondo.
 
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