U2511
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Un gustosissimo pezzo del nostro Direttore, che condivido appieno e rilancio qui.
Standing ovation al Direttore!
https://www.quattroruote.it/news/cr...ara_le_auto_a_superalcolici_armi_e_porno.html
Milano - Spazi pubblicitari, il Comune equipara le auto a superalcolici, armi e porno
Uno spassosissimo cabaret. Se l'emergenza sanitaria in Lombardia non fosse ancora così drammatica, ci sarebbe da divertirsi (e parecchio) con la delibera da avanspettacolo adottata dalla giunta milanese per la sponsorizzazione degli spazi pubblici. Palazzo Marino fissa regole stringenti e moralmente definite per curare strade, marciapiedi, piazze, parchi e giardini: sì agli interventi dei privati, ma niente soldi da chi produce o vende droga, armi, materiale pornografico, a sfondo sessuale e, sì state per leggere bene, "brand automobilistici non coerenti con le policy di sostenibilità ambientale promosse dal Comune di Milano".
L'auto come la droga e il porno. Ora, per prima cosa sarebbe interessante sapere dai tre assessori Roberto Tasca (Bilancio e Demanio), Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e Marco Granelli (Mobilità e Lavori pubblici) citati nel comunicato di Palazzo Marino, quali e quante Case automobilistiche (perché si parla di brand, non di modelli) producano solo versioni a combustione interna e manco mezza vettura elettrificata. Costruttori del terzo mondo? Hypercar di nicchia? Ma al di là della cronica incapacità degli amministratori locali di rapportarsi correttamente al mondo automotive, quello che stupisce in modo quasi scioccante, creando un precedente talmente surreale che, per ribrezzo della mente, diventa appunto sbellicante, è l’equiparazione di un’automobile alla droga, o al materiale pornografico. La giunta milanese riscrive così le regole del comune senso del pudore (ma perché allora le caldaie non sono da considerare alla stregua della pedofilia?), attribuendosi patenti di moralità che nessuna scuola guida del vivere civile potrebbe mai convalidare. Poco più di mezzo secolo fa l’Italia rinasceva anche grazie alla motorizzazione di massa, oggi l’auto è per il Comune di Milano un nemico che usa armi vietate da qualsiasi convenzione. Se tutto questo non fosse così assurdo da risultare strampalato, da genitore avrei più di una preoccupazione: mio figlio si farà una canna o prenderà una macchina a benzina? O magari tutte e due: starà fumando marijuana con gli amici a bordo di un'auto diesel? O tempora, o mores!
Standing ovation al Direttore!
https://www.quattroruote.it/news/cr...ara_le_auto_a_superalcolici_armi_e_porno.html
Milano - Spazi pubblicitari, il Comune equipara le auto a superalcolici, armi e porno
Uno spassosissimo cabaret. Se l'emergenza sanitaria in Lombardia non fosse ancora così drammatica, ci sarebbe da divertirsi (e parecchio) con la delibera da avanspettacolo adottata dalla giunta milanese per la sponsorizzazione degli spazi pubblici. Palazzo Marino fissa regole stringenti e moralmente definite per curare strade, marciapiedi, piazze, parchi e giardini: sì agli interventi dei privati, ma niente soldi da chi produce o vende droga, armi, materiale pornografico, a sfondo sessuale e, sì state per leggere bene, "brand automobilistici non coerenti con le policy di sostenibilità ambientale promosse dal Comune di Milano".
L'auto come la droga e il porno. Ora, per prima cosa sarebbe interessante sapere dai tre assessori Roberto Tasca (Bilancio e Demanio), Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e Marco Granelli (Mobilità e Lavori pubblici) citati nel comunicato di Palazzo Marino, quali e quante Case automobilistiche (perché si parla di brand, non di modelli) producano solo versioni a combustione interna e manco mezza vettura elettrificata. Costruttori del terzo mondo? Hypercar di nicchia? Ma al di là della cronica incapacità degli amministratori locali di rapportarsi correttamente al mondo automotive, quello che stupisce in modo quasi scioccante, creando un precedente talmente surreale che, per ribrezzo della mente, diventa appunto sbellicante, è l’equiparazione di un’automobile alla droga, o al materiale pornografico. La giunta milanese riscrive così le regole del comune senso del pudore (ma perché allora le caldaie non sono da considerare alla stregua della pedofilia?), attribuendosi patenti di moralità che nessuna scuola guida del vivere civile potrebbe mai convalidare. Poco più di mezzo secolo fa l’Italia rinasceva anche grazie alla motorizzazione di massa, oggi l’auto è per il Comune di Milano un nemico che usa armi vietate da qualsiasi convenzione. Se tutto questo non fosse così assurdo da risultare strampalato, da genitore avrei più di una preoccupazione: mio figlio si farà una canna o prenderà una macchina a benzina? O magari tutte e due: starà fumando marijuana con gli amici a bordo di un'auto diesel? O tempora, o mores!
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