<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mi sono vaccinato | Page 516 | Il Forum di Quattroruote

Mi sono vaccinato

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https://www.huffingtonpost.it/entry...getti-piu-rischio_it_61dee0d1e4b0a26702875c66

Tra le tante cose che racconta la pediatra, mi pare interessante è incoraggiante questa:

“La Omicron ha colpito tutte le fasce d’età, ma ha trovato nei bambini un terreno non vaccinato. Chi è vaccinato, soprattutto con la dose booster, ha una risposta alla Omicron che arriva quasi al 90%, questo vuol dire avere una sintomatologia che può andare dall’asintomatico al lieve. Questi pazienti sono gestiti a domicilio, con una terapia di supporto e con l’aiuto del medico di famiglia. Al contrario i bambini, che non hanno la vaccinazione, se prendono l’infezione sono più facilmente ospedalizzati”.

C'era da aspettarselo.
E' vero che la variante originaria colpiva meno duramente i bambini (che poi non venivano quasi mai sottoposti a tampone durante l'emergenza) ma all'epoca combattevamo ad armi pari.
Adesso noi adulti abbiamo il vantaggio della vaccinazione sui piccoli monelli.
Eppure non mi pare che ci sia la corsa a vaccinare i bambini anche se al contrario di 1 anno fa ora sono loro i più esposti e vulnerabili.
 
Situazione a scuola.
Tra postivi, quarantene e no-vax, siamo a circa 20% di assenti tra i docenti e 10-50%, secondo le classi, tra gli studenti.
Gli studenti "quarantenati" si collegano con la classe in videoconferenza.
Chiaramente, quando hai molte persone collegate da casa, sei quasi costretto a fare lezione da PC, usando lo schermo per i presenti e la videoconferenza per quelli che sono a casa.
Comunque, pare che si vada avanti in presenza (circa).
 
Situazione a scuola.
Tra postivi, quarantene e no-vax, siamo a circa 20% di assenti tra i docenti e 10-50%, secondo le classi, tra gli studenti.
Gli studenti "quarantenati" si collegano con la classe in videoconferenza.
Nella scuola di nostra figlia la situazione è migliore, abbiamo mediamente 5-10% di assenti per Covid (contagio o quarantena) nel 70% delle classi e 0 nelle altre, come docenti le assenze sono anche di meno. Questa invee la situazione nel locale Pronto soccorso

Il Pronto soccorso di Trieste scoppia: 200 accessi al giorno e personale al collasso: «Tempesta perfetta»

Piero Tallandini

Il primario: «Troppi pazienti da ricoverare, non solo per Covid, e noi siamo pochi. C’è chi vuole andarsene. In un mese 5 medici hanno chiesto il trasferimento»

TRIESTE Il direttore del Pronto soccorso e della Medicina d’urgenza di Trieste, Franco Cominotto, la definisce senza mezzi termini «una tempesta perfetta». È la situazione in cui si stanno trovando a lavorare medici e infermieri in questa fase della pandemia, in particolare al Pronto soccorso. Richiesta di ricoveri sempre più pressante sulla spinta dell’aumento dei contagi a cui si somma il normale flusso di pazienti con problematiche diverse dal Covid. Poi, il personale ridotto all’osso per via dei tanti sanitari positivi o indisponibili (perché no vax) e le difficoltà del territorio, Rsa in primis, nel fornire un supporto facendosi carico di una parte dei ricoveri, alleggerendo il peso che grava sugli ospedali. E così, da ieri (mercoledì 1 gennaio) l’Azienda sanitaria giuliano isontina ha deciso la sospensione di una parte dell’attività chirurgica, garantendo urgenze ed emergenze, traumatologia e interventi oncologici indifferibili, bloccando anche le attività di ricovero programmato dell’area medica.

«Più di così il Pronto soccorso non può fare – premette il primario –. Del resto prima della pandemia avevamo a Trieste 80 posti letto internistici, normalmente destinati a pazienti anziani cronici, che sono stati convertiti adesso in posti letto Covid. Ma nel frattempo gli anziani cronici che soffrono di altre patologie non sono spariti. E come facciamo a ricoverarli?». «Per dare un’idea – continua Cominotto –, lunedì sera avevamo 80 malati in carico al Pronto soccorso di Trieste. Come fanno a essere seguiti da 8 infermieri e 3 medici? E se 30 sono potenzialmente da ricoverare, ma non ci sono posti letto? Ora, con la sospensione dell’attività chirurgica e dei ricoveri programmati, constateremo quanti infermieri riusciremo a liberare e quanti posti letto internistici, non Covid, sarà possibile creare. Giorno per giorno dovremo vedere se la pandemia ci darà un po’ di tregua. L’ulteriore difficoltà è dovuta al fatto che i territori non lavorano più come accadeva nel periodo precedente all’arrivo del virus. Le Rsa che accoglievano gli anziani cronici lungodegenti non possono più farlo perché hanno già troppi pazienti positivi e i loro posti letto sono di meno perché è diminuito il numero di sanitari disponibile. Tutto il sistema sanitario è in sofferenza e noi, che ne siamo la porta d’ingresso, siamo i più penalizzati».

Ma i problemi non finiscono qui. All’insufficienza numerica dell’organico si sommano stanchezza ed esasperazione crescenti per chi da quasi due anni si trova in prima linea, tanto che nell’arco dell’ultimo mese ben 5 medici del Pronto soccorso hanno chiesto il trasferimento. «Il personale se ne sta andando e non solo a Trieste – rimarca Cominotto –. Nessun indennità specifica, nessuna valorizzazione. In più abbiamo altri due colleghi in malattia e quattro col Covid a fronte di un organico di 30 persone in tutto. La coperta è drammaticamente corta e dobbiamo far fronte a una media di 190-200 accessi al giorno considerando il Pronto soccorso di Cattinara e quello del Maggiore (operativo dalle 8 alle 20). Personale che deve valutare 190-200 pazienti al giorno, decidere chi ricoverare e chi no. Un peso che aumenta ulteriormente nei fine settimana».

«L’aumento di richieste di ricovero è aggravata dalle carenze di personale che incidono ancora di più sul sistema organizzativo. La situazione è molto preoccupante, stiamo rivedendo quel film terribile che già avevamo visto durante la prima e durante la seconda ondata della pandemia – osserva il primario del 118 di Trieste Alberto Peratoner –. Speravamo di esserne usciti, ma le ultime varianti e in particolare la Omicron si stanno rivelando molto contagiose. Sono preoccupato anche perché noto che la percentuale di non vaccinati tra i pazienti ricoverati in terapia intensiva resta intatta». —
 
Intendi tipo questo?

"Ad oggi nessuna variante resistente ai vaccini"
I vaccinati, spiega Locatelli, "sono protetti. Ad oggi nessuna variante si è dimostrata resistente all’effetto dei vaccini". La terza dose per
contrastare anche la variante è necessaria. E sull'aggiornamento dei vaccini l'esperto spiega: "Sarei cauto, ma quelli che abbiamo sono largamente efficaci". La terza dose anche per fronteggiare la variante Omicron “è assolutamente necessaria. Da somministrarsi completati i cinque mesi dalla somministrazione serve sia per ripristinare il massimo dell'efficacia della protezione immunologica conferita dal
vaccino, ma anche per ridurre la circolazione virale. In questo senso paradigmatico è il caso di Israele, dove con la somministrazione della dose booster hanno riportato largamente sotto controllo il numero di
nuovi casi”.

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2021/11/29/franco-locatelli-intervista

Ma devi credere sempre a meno di un quarto di quello che dice l'oste alla domanda se il suo vino è buono........
Logico che ti dicono così, hanno solo quello disponibile al momento, quando poi sarà disponibile quello aggiornato in primavera vedrai che ti diranno che col nuovo sarai immunizzato....... e si ripartirà da capo.

Ha ragione Pi_greco nel dire che non bisogna soffermarsi su quanto dicono in una intervista......... vero anche che la maggiorparte delle persone si limita a "bere" quello e se ne fa un mantra......... per poi ragionare alla........ ora sono immune........ e via ad assembrarsi senza protezioni.

Proprio Locatelli, lo stesso "signore" che paventò l'immunità di gregge al 55% dei vaccinati.

Previsioni, opinioni, pareri, per carità!
Ma questi pareri dettano l'agenda delle scelte che effettua il governo centrale.
I pareri di queste persone quindi influenzano direttamente la vita di noi tutti.
 
Ma questi pareri dettano l'agenda delle scelte che effettua il governo centrale.
No! I dati del CTS non sono opinioni, ma numeri accertati dalle istituzioni sanitarie territoriali ed ospedaliere. Analizzate e proiettate con modelli statistico matematico epidemiologici.
L'immunità di gregge è un fatto raggiunto per molte infettive. Per questa pare non raggiungibile, data la variabilità dell'agente patogeno.
 
No! I dati del CTS non sono opinioni, ma numeri accertati dalle istituzioni sanitarie territoriali ed ospedaliere. Analizzate e proiettate con modelli statistico matematico epidemiologici.
L'immunità di gregge è un fatto raggiunto per molte infettive. Per questa pare non raggiungibile, data la variabilità dell'agente patogeno.
Il CTS si esprime. Guarda i dati e successivamente esprime un parere che NON è vincolante per le azioni politiche.

Vuoi forse dire che questi signori si riuniscono, proiettano i dati su un monitor e poi dicono arrivederci a tutti senza esprimere nessun parere?
 
C'era un'intervista in estate e lui disse approssimativamente intorno al 55%
E dove sarebbe? Non esiste traccia. Attribuire bufale false agli altri è una poco commendevole azione delle macchine del fango. E mettere tra virgolette il termine signore al prof. Locatelli, che ogni giorno ha salvato vite di bambini ritenuti incurabili a Londra, New York, etc qualifica l'affermazione per quel che vale.
 
E dove sarebbe? Non esiste traccia. Attribuire bufale false agli altri è una poco commendevole azione delle macchine del fango. E mettere tra virgolette il termine signore al prof. Locatelli, che ogni giorno ha salvato vite di bambini ritenuti incurabili a Londra, New York, etc qualifica l'affermazione per quel che vale.

Il "signore" l'ho usato anche per Parisi, premio Nobel alla fisica.
Il mio virgolettato viene usato per far capire che signori normali, come me e te, questi non sono.

Anzi, sono preparatissimi, vere e proprie istituzioni nei loro campi.

Poi sei vuoi fare il fact checker della situazione, tranquillo.
Basta cercare un Locatelli immunità di gregge e vedrai come la pensava...

Poi ad ogni affermazione si grida subito allo scandalo bufala, macchina del fango e compagnia cantante.
Eh la miseria!

Siamo qui per commentare e confrontarci, io non devo fare il difensore d'ufficio di nessuno.
 
Il CTS si esprime. Guarda i dati e successivamente esprime un parere che NON è vincolante per le azioni politiche.
Il CTS è un organismo a supporto della PdCdM e dei minsteri medesimi. Non è un organo esecutivo come dice il nome medesimo. Non esprimo alcuna valutazione politica, che è fuori regolamento e, come operatore sanitario ospedaliero, non è corretto avanzare proposte al di fuori della mia sfera professionale e lavorativa.
 
Basta cercare un Locatelli immunità di gregge e vedrai come la pensava...
Proprio perché l'ho fatto, posso affermare che non se ne trova la minima traccia. L'assurdità della proposizione postata sta proprio nel fatto che in estate la quota dei vaccinati a 1 o 2 dosi era superiore al 55% citato. Per questo ho chiesto la fonte, che, cvd, non è arrivata. Per correttezza sarebbe meglio modificassi il post riportante un'affermazione mendace e diffamatoria di cui la responsabilità, anche legale, è di chi l'ha postata.
 
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