<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mi sono vaccinato | Page 401 | Il Forum di Quattroruote

Mi sono vaccinato

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Notizia freschissima

Intanto

con questo incremento di contagi

una carissima amica di famiglia

ha dovuto rimandare

o meglio le hanno rimandato a data da....

Un intervento....

Zone femminili inferiori

Per me o ci diamo una regolata in fretta (mascherina ffp2 sempre e distanziamento che qui è completamente estinto) oppure saranno cavoli amari per chiunque debba fare anche solo un intervento di routine o delle visite.
Qui siamo molto lontani dagli oltre 100 ricoverati di 1 anno fa ma siamo arrivati già sui 20-30 posti letto occupati.
Dovranno riaprire dei reparti covid.
 
Voglio morire in piedi, spero di prendermelo questo virus:
https://www.torinotoday.it/video/no-vax-anna-caruso-morta.html
Accontentata.
Non è umorismo nero, sono molto triste in realtà, perché a certe persone non si riesce a far capire come stanno le cose finché non ci cadono dentro.
Questo signore è soprqvvissuto, ma ... da leggere tutto, compreso e soprattutto l'ultimo paragrafo.

https://ilpiccolo.gelocal.it/triest...-bisogna-avere-paura-di-vaccinarsi-1.41029628

L’ex negazionista triestino: «Il Covid è stato un inferno, non bisogna avere paura di vaccinarsi»
Benedetta Moro
4-6 minuti
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Patrik Berzi, 46enne di Gropada, racconta la sua storia: “E a chi mi parla senza mascherina, lo mando a quel paese”.

TRIESTE. “Ero scettico nei confronti del vaccino ed ero convinto che il Covid colpisse solo chi ha patologie gravi. Poi mi sono contagiato e ho capito che non è proprio così. Ho passato l’inferno e ora dico a tutti vaccinatevi. E a chi mi parla senza mascherina, lo mando a quel paese”.

Patrik Berzi, 46 anni, è seduto su una panca nel giardino di casa sua, a Gropada, mentre fa fisioterapia. È costretto a muoversi con le stampelle o sulla sedia a rotelle. La riabilitazione per lui è fondamentale dopo 25 giorni di coma e quattro mesi di allettamento. In ospedale, a Cattinara, era stato ricoverato il 27 marzo. Non ricorda molto bene tutti i passaggi, perché è un po’ sconvolto dai tanti medicinali che deve ancora prendere: morfina, cortisone, antidolorifici in generale, anticoagulanti e analgesici. A ricordare allora i dettagli dell’ospedalizzazione è la sorella Maja, che ha seguito ora dopo ora, da casa, al telefono con i medici, le sorti del fratello.

“È rimasto un mese e mezzo in terapia intensiva, intubato, per una polmonite interstiziale e un’insufficienza respiratoria gravi - afferma Maja -. Poi è stato trasferito in Pneumo Covid. Lo hanno dimesso a luglio”. Ciò che invece Patrik ricorda bene sono i dolori che ha provato e prova tutt’ora. “Non ho mai patito tanto in vita mia - sottolinea -, ho sentito dei dolori atroci: anche muovere un dito mi faceva male, non parliamo di mettersi sul fianco”. Tutto è partito da una febbre, sabato 20 marzo. Il contagio “forse l’ho preso prendendo con le mani non disinfettate un mozzicone di sigaretta un giorno in cui sono andato nell’osteria del paese, Gropada, per bere un bicchiere”. “Erano giornate – dice Patrik - in cui c’era un grande focolaio in Carso”, dove, com’è noto, c’è un’alta concentrazione di residenti che non vuole vaccinarsi. L’idea diffusa è che stare a contatto con la natura, lontani dagli assembramenti cittadini, basta per convincersi che immunizzarsi non è necessario.

A marzo, quando Patrik si era ammalato, il vaccino ancora non c’era. “Ero scettico e pensavo che quando sarebbe stato disponibile il vaccino per la mia fascia d’età, non me lo sarei fatto inoculare”, ammette il 46enne, che gestisce una struttura di affittacamere a Trieste. E del Covid che cosa pensava? “Che fosse una semplice influenza. Il mio convincimento derivava dal fatto che mia nonna di 95 anni in casa di riposo non aveva avuto nulla quando era risultata positiva. Non negavo la malattia, ma pensavo colpisse solo le persone con patologie gravi, invece colpisce anche persone sane e giovani, io sono l’esempio”. E adesso che cosa dice ai suoi amici no vax? “Mando a quel paese anche chi non mette la mascherina”. Patrik alla fine si è vaccinato qualche giorno fa. “Quello che ho passato mi ha fatto capire che cos’è il Covid e non augurerei a nessuno di ammalarsi”. Eppure, con la sua esperienza non riesce a convincere tanti suoi compaesani. Anche dopo che sono morti Igor Devetak, l’imprenditore di 50 anni che aveva deciso di curarsi da solo a casa, e suo suocero, tanti sono rimasti fermi sulle proprie posizioni. “Molte persone no vax sono convinte che io mi sia ammalato così gravemente perché sono stato sfortunato e che è colpa dei medici che mi hanno curato male”, aggiunge Patrik. A nulla sono serviti i racconti della sorella, che dai dottori, che ancora oggi vuole ringraziare, spesso si era sentita dire “che il fratello era stato pronto 15 volte senza esito, che dopo dieci giorni dall’intubazione non vedevano miglioramenti e che quindi Patrik stava diventando un paziente molto difficile, che non rispondeva alle manovre, che la strada era in salita”.

Parole che per tanti entrano in un orecchio ed escono dall’altro. E non serve nemmeno spiegare come sta oggi Patrik, che sul petto ha ancora le bruciature dei defibrillatori utilizzati per gli arresti cardiaci subiti mentre si trovava in coma: “Non ho più sensibilità su gran parte delle mani e delle gambe e a causa delle calcificazioni dovute all’allettamento dovrò mettere delle protesi alle anche. Non posso più guidare, non vado più in bici e nemmeno in moto, mia grande passione, non posso uscire se non in sedia a rotelle e quindi lavoro da casa. Vedo e ricordo poco. Ho una scarsa concentrazione”.
 
Personalmente non so quando, se, e in che modo proseguirà questa guerra, certamente risulta sempre più difficile x noi operatori restare calmi, ragionevolmente tolleranti e disposti comunque a lavorare almeno h12/14 tutti i santi giorni e contemporaneamente vedere ancora qualcuno che getta via la sua giovane vita per convinzioni radicate, quasi in un delirio di onnipotenza o sovrastima del concetto di eu (ossia armonia, rispetto della natura e concetto astruso e utopistico di "sanezza")...
Perchè c'è tutt'ora il no vax tale x superficialità, ignoranza e alto grado di frequentazione di qualsivoglia social, ma anche quello che basa il suo ripudio della pratica vaccinale in ambito di concezioni di vita molto diverse dal solito......
Ultimo esempio realissimo (purtroppo...): messaggio su whatsApp sabato sera, ore 19,30, in cui una signora mi avvisa che il suo compagno (che non vedevo da circa 9 anni....) aveva la febbre alta da 6 (sei!!!) giorni, con test positivo la stessa mattina..
Peccato che il suddetto fosse RIGOROSAMENTE no vax, no farm, no.....etc..., e che sempre a detta della signora, sabato fosse spossatissimo e dispnoico...
Controllata sulla piattaforma Soresa la completa astensione dal vaccino del paziente, ho immediato risposto imponendo il trasferimento tramite 118 dello stesso in ospedale, dando x scontato che stesse purtroppo già desaturando....
Infatti.....ho poi saputo che è deceduto la notte stessa in nosocomio, a poco più di quarant'anni!!!
Pietà? certamente, impossibile non averne, ma condita anche da rabbia e indignazione, non si spreca la Vita così, non è giusto!
Saluti
 
Penso ahinoi che questa pandemia stia portando a galla i limiti di questa società, evidenziando le grandi debolezze di questa umanità che sino a ieri poteva giocare con la morte ma protetta da un vetro di sicurezza, col COVID andato in frantumi.

Se ieri le mille teorie sballate o oniriche (quante sette, quanti santoni) portava a poche perdite umane e per lo più economiche, oggi il conto in termini di vite inizia a farsi pesante.
 
oppure saranno cavoli amari per chiunque debba fare anche solo un intervento di routine o delle visite.

Non solo controlli o routine. Lo scorso anno ad uno zio di una mia collega hanno posticipato un intervento di rimozione di un tumore che ha potuto fare diversi mesi dopo... naturalmente il tumore mica si era fermato.
 
Personalmente non so quando, se, e in che modo proseguirà questa guerra, certamente risulta sempre più difficile x noi operatori restare calmi, ragionevolmente tolleranti e disposti comunque a lavorare almeno h12/14 tutti i santi giorni e contemporaneamente vedere ancora qualcuno che getta via la sua giovane vita per convinzioni radicate, quasi in un delirio di onnipotenza o sovrastima del concetto di eu (ossia armonia, rispetto della natura e concetto astruso e utopistico di "sanezza")...
Perchè c'è tutt'ora il no vax tale x superficialità, ignoranza e alto grado di frequentazione di qualsivoglia social, ma anche quello che basa il suo ripudio della pratica vaccinale in ambito di concezioni di vita molto diverse dal solito......
Ultimo esempio realissimo (purtroppo...): messaggio su whatsApp sabato sera, ore 19,30, in cui una signora mi avvisa che il suo compagno (che non vedevo da circa 9 anni....) aveva la febbre alta da 6 (sei!!!) giorni, con test positivo la stessa mattina..
Peccato che il suddetto fosse RIGOROSAMENTE no vax, no farm, no.....etc..., e che sempre a detta della signora, sabato fosse spossatissimo e dispnoico...
Controllata sulla piattaforma Soresa la completa astensione dal vaccino del paziente, ho immediato risposto imponendo il trasferimento tramite 118 dello stesso in ospedale, dando x scontato che stesse purtroppo già desaturando....
Infatti.....ho poi saputo che è deceduto la notte stessa in nosocomio, a poco più di quarant'anni!!!
Pietà? certamente, impossibile non averne, ma condita anche da rabbia e indignazione, non si spreca la Vita così, non è giusto!
Saluti
Carissimo, ti esprimo vieppiù la mia stima e solidarietà.
 
Comunque io temo queste festività.
La variante omicron è già stata segnalata in Europa da più parti (circa due mila casi) e l'OMS dice che non ci sono precedenti di altre varianti covid19 con il grado di infettività che ha. Si parla di raddoppio di casi in pochi giorni rispetto le due settimane della delta che già era molto più infettiva rispetto il covid19 originario su cui sono stati fatti i vaccini.

Ho paura di altri lockdown e situazione di emergenza perenne. Spero di sbagliare, perché altrimenti c'è da ripensare il nostro modo di vivere e spostarci... seriamente.

In Inghilterra ho letto che se non arginata la omicron il governo stima fino a un milione di casi al giorno, che sebbene generalmente più lieve come sintomi con questi numeri alti può portare comunque troppe persone negli ospedali. Senza contare che convivendo delta e omicron magari nello stesso individuo non è detto non nasca una variante che prende il peggio di ognuna.
 
Comunque io temo queste festività.
La variante omicron è già stata segnalata in Europa da più parti (circa due mila casi) e l'OMS dice che non ci sono precedenti di altre varianti covid19 con il grado di infettività che ha. Si parla di raddoppio di casi in pochi giorni rispetto le due settimane della delta che già era molto più infettiva rispetto il covid19 originario su cui sono stati fatti i vaccini.

Ho paura di altri lockdown e situazione di emergenza perenne. Spero di sbagliare, perché altrimenti c'è da ripensare il nostro modo di vivere
e spostarci... seriamente.
In Inghilterra ho letto che se non arginata la omicron il governo stima fino a un milione di casi al giorno, che sebbene generalmente più lieve come sintomi con questi numeri alti può portare comunque troppe persone negli ospedali. Senza contare che convivendo delta e omicron magari nello stesso individuo non è detto non nasca una variante che prende il peggio di ognuna.


Nessuno
e da noi, men che meno
ha piu' il coraggio di prevenire
quando si vedono le prime risalite dei contagi
chiudendo fin dai primi allarmi di ripartenza....
Nel caso specifico, figurarsi....
Col Natale in Arrivo

A tal proposito un illuminante link
( scendendo, alla voce: CONFRONTO 2020/2021 )

https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/

Allora, ancora in questi giorni il numero dei contagi era in calo, adesso 2021, siamo in risalita....
Talmente in risalita che i dati il 12/12 si incrociano....
Allora, continuarono a calare....
Oggi crescono, e ancora non c'e' nessuna vera restrizione.
 
Ultima modifica:
Comunque io temo queste festività.
La variante omicron è già stata segnalata in Europa da più parti (circa due mila casi) e l'OMS dice che non ci sono precedenti di altre varianti covid19 con il grado di infettività che ha. Si parla di raddoppio di casi in pochi giorni rispetto le due settimane della delta che già era molto più infettiva rispetto il covid19 originario su cui sono stati fatti i vaccini.

Ho paura di altri lockdown e situazione di emergenza perenne. Spero di sbagliare, perché altrimenti c'è da ripensare il nostro modo di vivere e spostarci... seriamente.

In Inghilterra ho letto che se non arginata la omicron il governo stima fino a un milione di casi al giorno, che sebbene generalmente più lieve come sintomi con questi numeri alti può portare comunque troppe persone negli ospedali. Senza contare che convivendo delta e omicron magari nello stesso individuo non è detto non nasca una variante che prende il peggio di ognuna.
In realtà già la Delta aveva una contagiosità enormemente superiore rispetto ai ceppi precedenti (7-8-10 volte più contagiosa)
Comunque ognuno sui giornali spara numeri un po’ a caso, le stime lasciano il tempo che trovano e resta il fatto che dobbiamo conviverci e vaccinatevi altro che traccaire
 
Oggi c'è riuscita proprio mia moglie, la più esposta, fra l'altro, visto che non fa smart working ed ha colleghe con figli piccoli e non.

E già, sperem!
 
Io oggi sono stato in ospedale.
Come le volte precedenti distanziamento solo sulla carta,troppa gente solo con la chirurgica,ho visto persone premere il pulsante dell'ascensore del reparto e poi sfregarsi gli occhi.
Per me se non torniamo a darci una regolata,ammesso che in tanti se la fossero data anche nel periodo più nero,ci ricaschiamo.
Magari con meno morti in proporzione me se i numeri dei contagi dovessero esplodere si fa in fretta a tornare a vedere i decessi nell'ordine di centinaia e non di decine.
 
Notizia di poco fa: una maestra del mio paese, convinta no vax, è morta in ospedale di covid. R.I.P. Non ce la faccio a dire che se l'è cercata, per me è sempre una tragedia.
 
Ieri mia moglie ha fatto la 3 dose, Pfaizer. Solo un po' il braccio indolenzito e un piccolo gonfiore dove ha fatto l'iniezione. Comunque ha continuato a fare quello che fa tutti i giorni senza problemi. Io devo aspettare il 21/1
 
Personalmente non so quando, se, e in che modo proseguirà questa guerra, certamente risulta sempre più difficile x noi operatori restare calmi, ragionevolmente tolleranti e disposti comunque a lavorare almeno h12/14 tutti i santi giorni e contemporaneamente vedere ancora qualcuno che getta via la sua giovane vita per convinzioni radicate, quasi in un delirio di onnipotenza o sovrastima del concetto di eu (ossia armonia, rispetto della natura e concetto astruso e utopistico di "sanezza")...
Perchè c'è tutt'ora il no vax tale x superficialità, ignoranza e alto grado di frequentazione di qualsivoglia social, ma anche quello che basa il suo ripudio della pratica vaccinale in ambito di concezioni di vita molto diverse dal solito......
Ultimo esempio realissimo (purtroppo...): messaggio su whatsApp sabato sera, ore 19,30, in cui una signora mi avvisa che il suo compagno (che non vedevo da circa 9 anni....) aveva la febbre alta da 6 (sei!!!) giorni, con test positivo la stessa mattina..
Peccato che il suddetto fosse RIGOROSAMENTE no vax, no farm, no.....etc..., e che sempre a detta della signora, sabato fosse spossatissimo e dispnoico...
Controllata sulla piattaforma Soresa la completa astensione dal vaccino del paziente, ho immediato risposto imponendo il trasferimento tramite 118 dello stesso in ospedale, dando x scontato che stesse purtroppo già desaturando....
Infatti.....ho poi saputo che è deceduto la notte stessa in nosocomio, a poco più di quarant'anni!!!
Pietà? certamente, impossibile non averne, ma condita anche da rabbia e indignazione, non si spreca la Vita così, non è giusto!
Saluti
Racconto toccante.
Meriterebbe divulgazione.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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