eta*beta
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Porto ad esempio il mio caso personale.
Ho contratto la SARS tra i primissimi (lavorando in un covid hu che non era strutturato e preparato per impedire istantaneamente la propagazione). Accadde a febbraio-marzo dello scorso anno, comparsa di sintomi importanti a carico dell'apparato digerente, febbre salite repentinamente, il venerdì sera. Durata dei sintomi sino a lunedì mattina. Dopo una fine settimana di digiuno e di svuotamento gastrointestinale, la febbre è scomparsa, lasciandomi solo in uno stato di profonda prostrazione ed astenia. Non avendo ancora chiare informazioni sulla sintomatologia riconducibile al covid, lo intepreto come un risvegliarsi di alcune patologie virali di cui sono stato affetto in passato (mononucleosi, ureaplasma, sars I seire). Il lavoro non consentiva soste per rimettere la radioterapia in condizioni di riprendere il lavoro a pieno ritmo, dopo l'installazione di un nuovo acceleratore lineare e l'upgrade di quello "vecchio". Ho ripreso con fatica il lavoro da subito.
Ad aprile la direzione ci impone lo screening delle IgG, le mie risultano ultrapositive (oltre 10vv oltre la soglia), sottoposto immediatamente a tampone nasofaringeo, risulto negativoprendendo un solo giorno di ferie.
Come me risulta positiva al sierologico anche la collega che mi ha affiancato nelle misure in bunker, ma con valori più bassi, anche lei negativa al tampone.
Ho donato il plasma iperimmune per i malati, e, quindi, ho ripetuto più volte il dosaggio delle IgG in costante crescita, sempre con tamponi negativi. Ultimo screening eseguito a fine 2020 confermò una presente immunizzazione. Ciononostante l'azienda decide di sottopormi alla vaccinazione con PB, eseguita con le solite due somministrazioni, la seconda il 13 marzo. A due mesi ripeto lo screening delle immunoglobuline per uno studio epidemiologico-statistico e trovano le IgG oltre la soglia massima rilevabile. Invece la mia collega si era comepltamente negativizzata prima del vaccino ed ha una risposta al medesimo non eclatante.
Fatico a credere che la risposta dipenda dal vaccino, credo dipenda maggiormente dal sistema immunitario, io e la mia collega li abbiamo diversi.
Ho contratto la SARS tra i primissimi (lavorando in un covid hu che non era strutturato e preparato per impedire istantaneamente la propagazione). Accadde a febbraio-marzo dello scorso anno, comparsa di sintomi importanti a carico dell'apparato digerente, febbre salite repentinamente, il venerdì sera. Durata dei sintomi sino a lunedì mattina. Dopo una fine settimana di digiuno e di svuotamento gastrointestinale, la febbre è scomparsa, lasciandomi solo in uno stato di profonda prostrazione ed astenia. Non avendo ancora chiare informazioni sulla sintomatologia riconducibile al covid, lo intepreto come un risvegliarsi di alcune patologie virali di cui sono stato affetto in passato (mononucleosi, ureaplasma, sars I seire). Il lavoro non consentiva soste per rimettere la radioterapia in condizioni di riprendere il lavoro a pieno ritmo, dopo l'installazione di un nuovo acceleratore lineare e l'upgrade di quello "vecchio". Ho ripreso con fatica il lavoro da subito.
Ad aprile la direzione ci impone lo screening delle IgG, le mie risultano ultrapositive (oltre 10vv oltre la soglia), sottoposto immediatamente a tampone nasofaringeo, risulto negativoprendendo un solo giorno di ferie.
Come me risulta positiva al sierologico anche la collega che mi ha affiancato nelle misure in bunker, ma con valori più bassi, anche lei negativa al tampone.
Ho donato il plasma iperimmune per i malati, e, quindi, ho ripetuto più volte il dosaggio delle IgG in costante crescita, sempre con tamponi negativi. Ultimo screening eseguito a fine 2020 confermò una presente immunizzazione. Ciononostante l'azienda decide di sottopormi alla vaccinazione con PB, eseguita con le solite due somministrazioni, la seconda il 13 marzo. A due mesi ripeto lo screening delle immunoglobuline per uno studio epidemiologico-statistico e trovano le IgG oltre la soglia massima rilevabile. Invece la mia collega si era comepltamente negativizzata prima del vaccino ed ha una risposta al medesimo non eclatante.
Fatico a credere che la risposta dipenda dal vaccino, credo dipenda maggiormente dal sistema immunitario, io e la mia collega li abbiamo diversi.