Il discorso non è tanto infettarsi o meno, nel senso che una persona che contrae il virus non ha davanti a sè due sole possibilità vita o morte istantanee.
Secondo me la più importante funzione di questo vaccino/siero, è ridurre il rischio di passare l'enorme purgatorio di tutto ciò che sta in mezzo tra vita e morte. Sofferenze atroci, possibili invalidità permanenti o temporanee a lunghissimo termine, altissima probabilità di finire intubati (operazione che potrebbe portare a danni irreversibili già da sola) o di passare settimane H24 con la testa dentro una busta di plastica continuamente assordati da un respiratore, unico modo di respirare.
Sopravvivere non vuol dire passare un'influenza qualunque.
Io sono stato (per motivi di servizio) tra i primi ad essere vaccinato, facendo da cavia proprio per il famigerato A.zeneca, under 40, 2 dosi. Ho avuto un giorno e mezzo di malessere, alla prima dose, senza febbre. La seconda nulla. Metterei la firma, qualora mi imponessero un ulteriore richiamo, per poter avere sempre lo stesso, visto che non mi ha creato particolari problemi.
Temo più gli altri vaccini, che si stanno rivelando tutto tranne che esenti da reazioni avverse. Ma questo non ha nulla di scientifico, è solo una mia stupida impressione.
Trovo assurda tutta questa paura delle reazioni avverse del vaccino, soprattutto da soggetti che si imbottiscono di Aulin e simili al primo accenno di mal di testa, come fosse acqua.
E lo dico da soggetto che ha un'altissima probabilità di finire in crisi emolitica (e morire) assumendo una semplice aspirina (o qualsiasi medicinale a base di acido acetilsalicilico) o semplicemente mangiando delle fave.