Ho letto su una rivista un articolo che tratta questo argomento. Dice che negli ultimi 30 anni, l'incremento dei distributori di metano è stato minimo: solo 200 unità, per un totale attuale di circa 500 unità a fronte di circa 25.000 degli analoghi a benzina. La ragione di questo incremento minimo, secondo l'autore dell'articolo, sarebbe perchè gli studi attualmente in corso sulle norme Euro 7, prevederebbero limitazioni non solo per i gas inquinanti, ma anche per gas a effetto serra. I principali gas a effetto serra sarebbero il CO2, il NOx e il CH4 e cioè il metano. Ne consegue che il metano potrebbe venir sottoposto a limitazioni o addirittura a divieti e quindi non più remunerativo per costosi impianti di distribuzione. Cosa c'è di vero in queste notizie?