giuliogiulio ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
giuliogiulio ha scritto:
neanche una lancia, fiat indietro....alfa a lumicino...questi comprano tedesco punto e basta, il dato della up! è li a confermarlo...dovremmo imparare da loro, cosi come dai francesi
avessimo a loro scelta....
ma scusa nella top ten italiana ci sono auto appartenenti a segmenti in cui il gruppo fiat è assente?!? non mi risulta! Pensa a quanto vendono auto come C3, fiesta, yaris, golf...in germania una cosa del genere è inconcepibile. Il trio delta-giulietta-bravo è valido, sono auto che sono fatte bene, vanno bene, hanno ottimi motori eppure.....
I monopoli eliminano la concorrenza, ma "obbligano" il consumatore. Se prendiamo il segmento B, in Italia c'è la Punto, in testa alle classifiche, la Mi.To, che per ragioni di prezzo e pratcità viene scartata a priori da molti potenziali acquirenti, e la Tpsilon, che ha una spiccata immagine chic che "strizza" troppo l'occhio al pubblico femminile, precludendo così gli uomini. Se la vecchia era anche originale, sotto questo punto di vista, la nuova sembra una Delta passata sotto la pressa. Capitolo segmento C. Iniziamo proprio dalla Delta: l'esperienza Thesis
avrebbe dovuto insegnare che certe auto troppo, diciamo così, anticonvenzionali, non vendono. A rafforzare ciò, vedansi certe produzioni di Renault (Avantime, Vel Satis). Invece, se la Casa Francese ha "normalizzato" la gamma con una nuova Mégane che piace, Lancia ha continuato imperterrita sulla strada dell'originalità a tutti i costi, con una Delta che è piaciuta sotto le aspettative. Errare humanum est, perseverare diabolicum. Altri che andrebbero fucilati all'istante, sono gli uomini di marketing della Fiat: non so se vengano fuori dall'asilo Mariuccia o dalla Bocconi, ma la politica di lanciare un prodotto e di lasciarlo a sè stesso per poi tirarlo dietro non è la strada giusta. Bisogna far conoscere il prodotto alla gente, bisogna farne capire la validità, e convincere il consumatore a comprarlo. Volkswagen, Ford e Opel fanno continue pubblicità, inventano slogan, espongono nei centri commerciali e nelle piazze, fanno campagne per far provare le proprie auto alle persone, danno degli omaggi a chi si reca in concessionaria a vedere il prodotto, offrono prove graruite a chi è già cliente, quando comprammo l'Astra, addirittura, previa cauzione di non mi ricordo quanto (restituita alla fine), ci diedero in prova il modello per tre giorni. Fiat, cosa fa di tutto questo? a parte fare sconti incredibili, poco pubblicizati, e partendo da listini gonfiati. Senza contare che un certo numero di Bravo, del 2008, erano palesemete sotto tono come qualità: volanti e cuffie del cambio che si spellano dopo due anni e 40.000km, autoradio che non vanno col caldo, problemi di chiusura centralizzata, e rogne elettroniche varie. Resta la giulietta, ma, giocoforza, non può piacere a tutti, come del reto accade per le auto personali. Nel segmento A, inizialmente ero anch'io n detrattore della Up!, per certe soluzioni economiche che non mi sono piaciute. Poi, analizzando meglio, si nota che laUp! offre sistemi di sicurezza come il sistema di frenata automatica, che non è possibile installare sulla torinese, la Panda base offre 2 airbag, la Up! quattro, l'ESP è di serie sulla tedesca, così come l'autoradio, e un listino identico. Insomma, la Panda "Lukka Rikka", la Up! è ben più "concreta", che è quello che poi si cerca da auto di questo genere.