bumper morgan ha scritto:
MILANO - Alla Mercedes dell'ingegner Maurizio Anelli, di Milano, rubano il navigatore integrato nella plancia: l'espianto è brutale e il conto pesante. Tra il nuovo satellitare (2.948,17 euro), le altre sostituzioni (dal rivestimento interno della porta al finestrino di sinistra) e la manodopera, l'officina autorizzata Mercedes presenta una fattura di 5.619,39 euro. Il cliente manda giù, ritira l'auto e fa rotta verso casa. Ed è a questo punto che dietro il danno, sul classico tandem della scalogna, si scorge la beffa: quel ricambio tanto nuovo non sembra. Perché la memoria diligentemente conservata nel sistema rimanda a numeri telefonici, «ultime destinazioni» e «punti d'interesse» tedeschi. Il vecchio cliente? Già. Questo l'ingegner Anelli non lo manda giù, ed è talmente determinato che telefona addirittura in Olanda, a Maastricht, sede del Centro assistenza Mercedes. La storia è lo stesso protagonista a raccontarla al Corriere , «perché - scrive - la mia esperienza personale contraddice certi stereotipi: il nostro Paese denigrato per l'inefficienza, la Germania considerata a priori campione di efficienza».
ecco il resto dell,'articolo
L'errore c'è e, per la verità, la Mercedes non lo nasconde. Da Maastricht arrivano subito l'ammissione («Confermiamo che sulla sua vettura è stato installato un navigatore revisionato») e le scuse (per «non aver cancellato i dati del precedente proprietario»). Ma rimangono irrisolti due problemi: l'importo fatturato (pari a quello di un navigatore nuovo) e la mancata comunicazione («È il cliente - protesta l'ingegnere - che decide, anche in base al prezzo, quale ricambio scegliere!»).
Quello dei ricambi rigenerati - o «di rotazione» - è un mercato lecito: una direttiva del Parlamento europeo, risalente al 2000, stabilisce che la maggior parte dei componenti di una vettura venga recuperata e re-immessa sul mercato. Motori, cambi, alberi di trasmissione, centraline, turbocompressori, testate, centraline, strumentazione varia... I pezzi vecchi vengono smontati, lavati e rimontati; le parti soggette a usura vengono sostituite. Il risultato è un ricambio che di originario ha solo la carcassa. Infatti il costruttore lo garantisce come se fosse nuovo (due anni), ma lo fa pagare meno. «Nelle nostre officine - dicono alla Volkswagen Italia - su cento ricambi almeno una decina sono di rotazione. Il mercato si sta espandendo, perché il vantaggio per il cliente arriva al 50 per cento del prezzo». E la qualità? «I ricambi revisionati non sono inferiori a quelli nuovi - risponde Carlo Cavicchi, direttore di Quattroruote -. Questi pezzi hanno senso proprio perché costano meno. Ma l'officina deve informare il cliente: se non l'ha fatto, ha sbagliato».
Interpellata, Mercedes Italia replica attraverso il direttore della comunicazione Paolo Lanzoni: «L'officina ha preso accordi direttamente con il perito dell'assicurazione, che ha rimborsato per intero il cliente. L'errore è stato di non aver cancellato la vecchia rubrica, e ce ne siamo scusati». Ma perché un navigatore revisionato? «Perché - prosegue Lanzoni - era l'unico disponibile subito, altrimenti il cliente avrebbe aspettato molti giorni». La faccenda potrebbe chiudersi con le scuse e la restituzione della differenza tra il prezzo del ricambio revisionato e quello del nuovo. «Mi hanno detto che sono 300 euro, ma non li voglio: li devolverei - conclude con una battuta l'ingegner Anelli - all'organizzazione di un convegno su stereotipi e pregiudizi nelle relazioni Italia-Germania...».
Non vorrei che la storia confermasse proprio il contrario di ciò che vuole dimostrare il cliente, cioè proprio l'inefficienza italiana, o meglio, la furberia del concessionario italiano che, in periodo di crisi, probabilmente ha pensato di far la cresta sul ricambio, ordinandolo usato fresco su ebay ed addebitandolo come nuovo. Non credo che se il concessionario ordina a Maastricht un nav nuovo questi gliene invii uno usato / ricondizionato, se non per un errore che il concessionario deve vedere subito. Se lo ha visto il cliente....