impianti in europa; ovvero ne chiudiamo due?
MILANO - «Eventuali alleanze in Asia con Suzuki e Mazda sono opportunità da esaminare»: lo ha detto a Bruxelles l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. Ci sono moltissime opportunità da esaminare» per eventuali nuovi accordi tra Fiat e altri produttori di auto nel mondo, perchè «in Europa non ci sono rimasti molti partner» aveva spiegato poco prima Marchionne rispondendo a chi gli chiedeva di possibili alleanze con Mazda e Suzuki. «Il mondo è aperto e possiamo fare cose dappertutto, ora siamo appena tornati dalla Russia, ci stiamo muovendo», ha aggiunto il numero uno del Lingotto, sottolineando che «le opportunità ci sono, incluse» quelle in Asia.
PRODUZIONE EUROPEA - Il 20% circa della capacità di produzione dell'industria dell'auto europea è «ridondante»: ha poi aggiunto Marchionne, per risolvere questo problema «serve uno sforzo congiunto a livello europeo», perchè non basta «liberalizzare in Europa se poi soffriamo di inflessibilità a livello nazionale». Un problema analogo si è riscontrato negli Stati Uniti «nel 2007 e 2008» e in quel caso era stato risolto «con una fenomenale riduzione della capacità» e inoltre «la forza lavoro è diventata incredibilmente flessibile». A questo proposito Marchionne ha detto di condividere le affermazioni del presidente della Bce Mario Draghi sulla necessità di «ripensare e ridimensionare il welfare» europeo. «Questo deve essere fatto» anche se si tratta di un «processo complesso», ha sottolineato il numero uno del Lingotto che ha parlato a nome dell'Acea (l'Associazione europea dei costruttori di auto) di cui è presidente. «Da un punto di vista commerciale il mondo è completamente piatto», e questo deve essere capito anche in Europa, ha spiegato Marchionne, sottolineando che per questo «dobbiamo essere aperti abbastanza per affrontare la sfida e non ignorarla».
MILANO - «Eventuali alleanze in Asia con Suzuki e Mazda sono opportunità da esaminare»: lo ha detto a Bruxelles l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. Ci sono moltissime opportunità da esaminare» per eventuali nuovi accordi tra Fiat e altri produttori di auto nel mondo, perchè «in Europa non ci sono rimasti molti partner» aveva spiegato poco prima Marchionne rispondendo a chi gli chiedeva di possibili alleanze con Mazda e Suzuki. «Il mondo è aperto e possiamo fare cose dappertutto, ora siamo appena tornati dalla Russia, ci stiamo muovendo», ha aggiunto il numero uno del Lingotto, sottolineando che «le opportunità ci sono, incluse» quelle in Asia.
PRODUZIONE EUROPEA - Il 20% circa della capacità di produzione dell'industria dell'auto europea è «ridondante»: ha poi aggiunto Marchionne, per risolvere questo problema «serve uno sforzo congiunto a livello europeo», perchè non basta «liberalizzare in Europa se poi soffriamo di inflessibilità a livello nazionale». Un problema analogo si è riscontrato negli Stati Uniti «nel 2007 e 2008» e in quel caso era stato risolto «con una fenomenale riduzione della capacità» e inoltre «la forza lavoro è diventata incredibilmente flessibile». A questo proposito Marchionne ha detto di condividere le affermazioni del presidente della Bce Mario Draghi sulla necessità di «ripensare e ridimensionare il welfare» europeo. «Questo deve essere fatto» anche se si tratta di un «processo complesso», ha sottolineato il numero uno del Lingotto che ha parlato a nome dell'Acea (l'Associazione europea dei costruttori di auto) di cui è presidente. «Da un punto di vista commerciale il mondo è completamente piatto», e questo deve essere capito anche in Europa, ha spiegato Marchionne, sottolineando che per questo «dobbiamo essere aperti abbastanza per affrontare la sfida e non ignorarla».