<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mazda 3 2.2 diesel - spegnimento in corsa e parere del meccanico | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Mazda 3 2.2 diesel - spegnimento in corsa e parere del meccanico

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Mi hanno messo (da scontrini) 60 litri di gasolio.

385 euro così divisi, più o meno:
  • 60 euro di un additivo tunap
  • 40 euro un altro additivo
  • 120 euro manodopera
  • 40 euro filtro diesel... cambiato oggi per la prima volta (si cambierebbe a 60 mila km)
  • 85 euro pieno diesel
Comunque tornando in ufficio il motore mi ha dato subito un bello strattone, tanto per farmi capire chi comanda.

Non posso averne certezza ma da una sommaria ricerca mazda come ormai tutti gli altri adotta iniettori piezoelettrici.

Piezo dal Greco "piezin" significa premere, se prendiamo un materiale come il quarzo che ha appunto queste particolari caratteristiche e lo premiano, questo genera tensione.

Effetto piezo inverso, se applichiamo una tensione ad un cristallo di quarzo, questo si deforma, in pratica si allunga. Applicando la stessa tensione con polarità inversa, questo si ritrae tornando alla dimensione di origine.

Un elemento piezoelettrico di un iniettore è formato da circa 200 strati di quarzo e ceramica, assemblati in un unico corpo prendono il nome di "batteria piezoceramica"

L'elemento piezoelettrico così ottenuto viene alimentato dalla centralina di gestione motore (ECU) con una tensione che varia da 70 a 140 volt ed una corrente di circa 10 Ah, provocando una deformazione, quindi un allungamento di circa 50 millesimi di millimetro. Attenzione che una volta deformata la batteria piezoelettrica, anche in assenza di tensione non ritorna alla dimensione di origine. Bisogna invertire la polarità per riportarla alla dimensione di origine.

Nella pratica di funzionamento l'iniettore è composto da due valvole, una di comando, che viene aperta dal piezoelettrico creando una differenza di pressione sulla valvola di iniezione che di conseguenza si apre e inietta il combustibile. Per bloccare l'iniezione bisogna applicare una corrente inversa, affinché la batteria piezoelettrica ritorni alla dimensione iniziale chiudendo così la valvola di comando e di conseguenza anche la valvola di iniezione.

Questo sistema offre un vantaggio che sta nei tempi di commutazione, ma pone dei problemi, primo fa tutti il rischio che un iniettore possa rimanere aperto.

Fin qui sono fonti ufficiali che in giro sul web potete rintracciare facilmente.

Perché strattona il motore?

Essendo possessore di un 1.5dci ormai vecchiotto con parecchi km (il quale strattonava, spie varie accese e preventivi da 2000 euro per la riparazione) ho deciso di giocarci un po' e capire meglio come funziona. Da qui in poi ciò che scrivo è una mia supposizione.

Se un iniettore restasse aperto nel giro di pochi secondi o forse più ti ritrovi un cilindro esploso o per una detonazione eccessiva o per effetto di compressione idraulica. La centralina deve aprire e chiudere la valvola di iniezione fino a otto volte per ogni ciclo. Due aperture per la riduzione del rumore due per la vera e propria iniezione una per abbattimento nox e tre per il rigenero in post iniezione (ovviamente a seconda del motore e delle strategie per il rigenero). La velocità con la quale ciò avviene è nell'ordine dei millesimi di secondo e la deformazione del piezo come ho già detto nell'ordine dei millesimi di millimetro.

La nostra centralina è progettata per scongiurare che un iniettore possa rimanere aperto. Come ho detto inizialmente però i cristalli di quarzo se premuti producono tensione. La mia deduzione è andata verso questa direzione, ovvero aumentando la distanza tra la valvola di comando e l'elemento piezoelettrico, questo si ritrae istantaneamente seguito in successione dalla valvola di comando che va a sbattere sul piezoelettrico stesso generando una tensione inaspettata e la centralina in funzione della corrente rilevata può andare in recovery con il motore che gira a tre o dare a seconda del caso errori inerenti il sistema di iniezione. Al di sotto di certi valori sembrerebbe che si limita a sospendere il ciclo di quella iniezione (potreste trovare un errore in diagnosi) verifica l'integrità del piezoelettrico, il quale deve avere dei valori vicini a 200k ohm e 6 micro farad di capacità, se questi valori esistono continua a pilotare l'iniettore altrimenti lo chiude e va in recovery. Da diverse prove fatte in realtà queste minuscole variazioni di tolleranza meccanica incidono apparentemente poco sul funzionamento del motore dove puoi notare un leggero battito o una leggera vibrazione in più al minimo, quindi poco percettibile al guidatore un po' meno attento. Ma alla centralina non sfugge e interviene nel caso dovesse notare qualche anomalia passeggera. Ovviamente è solo una mia deduzione a seguito di diverse prove fatte. Se qualcuno ha maggiori elementi che ben venga perché è sicuramente interessante capire bene come funzionano le nostre auto, magari diventiamo sempre più immuni ai meccanici desiderosi di spennarci :emoji_nerd:

Per chi se lo sta chiedendo, il 1.5dci ha smesso di singhiozzare e accendere spie e messaggi. Almeno per ora. Con un leggero disappunto del meccanico.
 
Grazie del post molto interessante!

Da ignorante in materia chiedo: sui benzina ad iniezione questi problemi non accadono perchè l'accensione è ancora controllata dalle candele?
 
Secondo me, se un iniettore rimane aperto, la pressione del gasolio va a zero o quasi e il motore si spegne. Non scoppia niente. :)
Tra l'altro la portata massima della pompa non è così alta da riempire le camere di gasolio.
 
Io ho lo stesso motore e finora, in oltre 50.000 km, non ha mai strappato neanche mezza volta.
Quindi direi un difetto, non una prerogativa.
Quindi non ti è mai capitato (repetita iuvant) che andando a bassa velocità in seconda marcia, attorno a 1700 giri (praticamente come si va in città), si innescassero degli strattonamenti o ondulazioni... piccoli, ma che se non dai o non lasci il gas, si amplificano fino a diventare fastidiosi.
Boh.
Io non scherzo che li avrò da quando l'auto aveva nemmeno 20 mila km, tant'è che li segnalai anche al primo tagliando.
Non so se pensare di aver fatto dei danni in giovane età, oppure che la mia è nata male, oppure che devono sostituire qualcosa a spese loro. Temo non ne verrò mai a capo. Spero solo che non si spenga più.
 
Secondo me, se un iniettore rimane aperto, la pressione del gasolio va a zero o quasi e il motore si spegne. Non scoppia niente. :)
Tra l'altro la portata massima della pompa non è così alta da riempire le camere di gasolio.
Si spegne proprio come succede a me. Quindi potrebbe essere il mio problema.
Però è probabile che ci sia almeno una lucetta di avaria motore sul cruscotto. E invece no...
 
Secondo me, se un iniettore rimane aperto, la pressione del gasolio va a zero o quasi e il motore si spegne. Non scoppia niente. :)
Tra l'altro la portata massima della pompa non è così alta da riempire le camere di gasolio.

Si se gira al minimo da fermo. Se sei in marcia (peggio ancora in autostrada) non credo. A meno che dovresti subito andare in folle e lasciare che si spenga.
 
Si se gira al minimo da fermo. Se sei in marcia peggio ancora in autostrada non credo. A meno che dovresti subito andare in folle e lasciare che si spenga.

Se apri un buco in un contenitore di liquido in pressione, la pressione va a zero o lì vicino. Dipende dal rapporto tra la portata della pompa e il diametro del buco.
In questo caso la pressione si abbasserebbe molto, visto che la portata della pompa è piuttosto bassa.
Nel cilindro con l'iniettore aperto avverrebbe una fuoriuscita continua di gasolio a bassa pressione.
Molto probabilmente, la diagnostica percepirebbe comunque l'anomalia di pressione e interverrebbe.
 
Se apri un buco in un contenitore di liquido in pressione, la pressione va a zero o lì vicino. Dipende dal rapporto tra la portata della pompa e il diametro del buco.
In questo caso la pressione si abbasserebbe molto, visto che la portata della pompa è piuttosto bassa.
Nel cilindro con l'iniettore aperto avverrebbe una fuoriuscita continua di gasolio a bassa pressione.
Molto probabilmente, la diagnostica percepirebbe comunque l'anomalia di pressione e interverrebbe.

Si in effetti potrebbe essere come dici. Purtroppo non riesco a ritrovare un pdf che avevo letto dove era assolutamente sconsigliato di scollegare gli iniettori con motore acceso perché il rischio è che resti aperto. Inoltre consigliavano di pilotare l'iniettore solo ed esclusivamente tramite ecu e non invertire assolutamente la polarità, rischio distruzione iniettore. Mi viene da pensare che se lo scolleghi e resta aperto alla successiva riaccensione la centralina che lo da per scontato come chiuso lo polarizza in apertura generando un ulteriore allungamento e la conseguente impossibilità di chiuderlo. Ovviamente è una mia congettura. Rimane il fatto che se resta aperto è un problema e la centralina cerca di evitarlo in ogni caso. Grazie per il tuo spunto ;)
 
Nota importante: Quando la pila è in posizione di apertura dell'iniettore, non richiede una tensione di alimentazione continua e rimane nello stato aperto fino al comando di chiusura. Da qui i picchi di corrente positivi e negativi nella forma d'onda. Per questo motivo, non scollegare mai la multi-presa dell’iniettore con il motore acceso. Se l'iniettore è nello stato aperto, potrebbe bloccare idraulicamente il motore con carburante diesel. Il motore si spegne se il modulo di controllo rileva eventuali anomalie con gli iniettori o il circuito di pilotaggio.


Questo il link che ricordavo di aver letto:
https://www.picoauto.com/it/library...co-utilizzando-una-pinza-amperometrica-a-bas/
 
Quindi non ti è mai capitato (repetita iuvant) che andando a bassa velocità in seconda marcia, attorno a 1700 giri (praticamente come si va in città), si innescassero degli strattonamenti o ondulazioni... piccoli, ma che se non dai o non lasci il gas, si amplificano fino a diventare fastidiosi.
Boh.
Io non scherzo che li avrò da quando l'auto aveva nemmeno 20 mila km, tant'è che li segnalai anche al primo tagliando.
Non so se pensare di aver fatto dei danni in giovane età, oppure che la mia è nata male, oppure che devono sostituire qualcosa a spese loro. Temo non ne verrò mai a capo. Spero solo che non si spenga più.

La mia ex 6 Skyactiv 2.2D 150 MT ha sofferto di strappi e saltelli (anche in rilascio e frenata) dai 6000 km di percorrenza in poi. Gli interventi effettuati (asserita sostituzione dei 4 iniettori, sostituzione del volano bimassa, sostituzione dei dischi freno anteriori e posteriori) non hanno mai risolto ne’ alleviato i sintomi, come gli interventi diagnostici (raccolta dati con sensori addizionali durante test drive con me alla guida) di tecnici giapponesi in due diverse occasioni non hanno mai portato a conclusioni (a me rese note) sull’origine delle vibrazioni.
Effettuati gli interventi menzionati centro assistenza (del concessionario venditore) e casa madre si sono trincerati dietro un giudizio di conformità alle specifiche (mai prodotte) e la cosa è finita in tribunale. Non posso rivelare i dettagli del seguito.
La mia opinione sul mio caso è che si trattasse di un problema di trasmissione (manuale) che ho riscontrato in diversa misura anche su tutti gli esemplari di 6 (3 esemplari, su iniziativa in varie occasioni del concessionario ecdell’ispettore della casa madre) e 3 (1 esemplare, su mia iniziativa approfittando della segnalazione, anche su questo forum, di un caso identico), tutte 2.2 D, che ho avuto occasione di provare in quel periodo.
Che il tuo problema sia lo stesso è impossibile da valutare a distanza, ma se noti un progressivo aumento a velocità costante dell’ampiezza delle vibrazioni, mi sembra possibile che una irregolarità di coppia (magari piccola e fisiologica, magari no) sia amplificata da una risonanza (magari fisiologica, magari no) con gli organi elastici della trasmissione, cioè volano bimassa e supporti motore.

Ciao, Nicola.
 
Può darsi che ne abbiano consumato per fare dei test (dopo aver svuotato quello secondo loro contaminato che era nel serbatoio).
L'auto al ritiro aveva 47000 km, non ho controllato quanti ne avesse all'entrata ma sospetto un po' meno.
 
Comunque in tutta questa faccenda ancora non ho capito se qualcuno si è mai attaccato alla OBD per vedere se la centralina ha in memoria qualche errore.

E cmq, lasciando stare per un attimo Mazda, non esistono laboratori o simili che possono fare dei test alla macchina per vedere se si comporta come dovrebbe e sgamare il problema? Se si, dovrebbe essere facile per loro capire cosa non va esaminando i parametri, soprattutto quando poi una persona fornisce loro un'indicazione abbastanza precisa tipo il range di funzionamento entro cui si verifica il difetto. Intendo i parametri che si ricavano mentre l'auto va...quindi una prova su rulli, non da fermi col computer e basta e tirando a caso...

I laboratori esistono (a pagamento, naturalmente), è il ‘come dovrebbe’ che è ... sfuggente.

Ciao, Nicola.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto