<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mascherine: addio o arrivederci? | Page 103 | Il Forum di Quattroruote

Mascherine: addio o arrivederci?

I fatti ti smentiscono, infatti il SSN italiano è stato più volte preso a modello (anche dagli USA). In Italia, pazienti ritenuti incurabili a Londra, sono stati guariti (cfr. prof. Locatelli)
Guardiamo sempre i singoli casi, ma non la collettività. Il sistema italiano ERA stato preso come modello prima della pandemia, concordo infatti era fra i primi 5 al mondo. Vorrei vedere la stessa classifica oggi...
 
I dati dimostrano cifre e mortalità molto alte sia in assoluto che soprattutto rapportate alla posizione di vantaggio da cui partivamo. E' questa l'anomalia: cifre paragonabili al Brasile (ma non solo) che invece ha un sistema sanitario imparagonabile. Anche il Giappone, tanto per dire, aveva una popolazione anziana, alta densità abitativa ecc. ma i dati giapponesi sono molto più confortanti dei nostri.
Sempre citando la John's Hopkins, che mi sembra un organismo autorevole ed indipendente...
 
Hai ragione, cosa ti devo dire. L'uomo della strada non mangia il pollo di Trilussa però. Soprattutto se ad allevarlo è lo stesso Stato, che se la canta e se la suona ad libitum
 
Ne deduco che tutti gli articoli sulla "malasanità" e gli episodi verificati (abbiamo un caso in famiglia che approfondiremo in sede giudiziaria) siano fake news, non lo sapevo. Grazie. Ne deduco anche che avere avuto in pandemia più mortalità per milione rispetto alla Colombia o al Messico non sia colpa della Sanità, prendo atto anche di questo.
 
Ne deduco anche che avere avuto in pandemia più mortalità per milione rispetto alla Colombia o al Messico
Se hai la fonte, ed eventualmente l'affidabilità della medesima...
Senza contare che noi siamo stato il primo paese invaso dal corona virus 2, e abbiamo un intenso scanìmbio commerciale e di viaggi con la Cina.
Il punto debole del SSN è emerso più che altro nella inadeguatezza del supporto dai ai MMG che hanno assorbito l'urto da soli, mentre in H abbiamo sofferto in gruppo.
 
I fatti ti smentiscono, infatti il SSN italiano è stato più volte preso a modello (anche dagli USA). In Italia, pazienti ritenuti incurabili a Londra, sono stati guariti (cfr. prof. Locatelli)
Purtroppo una rondine non fa pirmavera. Sicuramente come popolo siamo più empatici e ci prendiamo a cuore casi disperati in cui riuscimamo anche ad ottenere "miracoli" ed abbiamo anche delle eccellenze, ma l'assistenza media che riusciamo a dare nei casi diciamo normali fa abbastanza riflettere.

Ci sono troppe disomogeneità, ci sopno reparti eccellenti ed altri in cui, quando entri, devi pregare di uscire meglio di come sei entrato.

Mi limito alla mia regione, ad esempio cardiologia (TS) e oncologia (UD) sono sicuramente buone se non ottime realtà così come chirurgia della mano a PN, poi però per una banale rimozione di un XY (non ricordo il nome esatto), nell'ambito della stessa azienda sanitaria-universitaria vedi che GO declina l'intervento perché non è attrezzata per la diagnostica pre-intervento, ma rifiuta di accettare la diagnostica di TS (stessa azienda!!!) costringendo la paziente ad operarsi a TS dove, dopo l'intervento (fatto bene) in degenza viene affidata agli specializzandi che non le somministrano nemmeno il necessario trattamento post operatorio, per cui immediatamente dopo le dimissioni la stessa paziente deve ovviamente ed in ritardo rivolgersi al proprio medico (per inciso, avrebbe potuto e voluto andare ad operarsi a Belgrado, perché già "scottata" dalla nostra sanità, ma era complicato come tempistica, e se n'è pentita).

Potrei portare l'esempio di mio padre, pace all'anima sua, vittima una veperfino ntina d'anni fa di una brutta caduta con frattura cranica, tirato fuori dai guai dalla neurologia, ma ha rischiato di rimanere parzialmente invalido ad un braccio perché orotpedia voleva sparargli di chiodo in una spalla (uno spostamento dell'acromion superiore). Grazie ad un ortopedico privato che ovviamente fino alle dimissioni dall'ospedale ha potuto seguire mio padre solo a distanza tramite me, gli abbiamo salvato la completa funzionalità della spalla. Ma, avendo rifiutato l'intevento ("da macellai", per usare il termine del nostro ortopedico di fiducia), mio padre ha dovuto sostenere un colloquio psicologico perché in ospedale non accettavanao l'idea (avevano capito che c'era di mezzo qualche altro medico di fiducia e non tolleravano la cosa perché si ritenevano gli unici depositari del sapere ortopedico, quando è notoriamente uno dei peggiori reparti locali).

Vogliamo parlare del nostro ospedale pediatrico? Sicuramente è un'eccellenza nel campo delle malattie rare, poi mia moglie che stava avendo delle complicazioni all'8° mese, inviata con lettera d'accompagnamento urgente per il primario, venne ricevuta da un suo scagnozzo con i piedi sul tavolo che ci disse "se volete parlare con xyz dovete prendere appuntamento nel suo studio privato, e noi comunque non guardiamo nemmeno gli esami fatti da altri" (sarebbe stato turno di lavoro per il primario, non fosse stato un problema di vita e di morte avrei chiamato i CC). Ritornati dal nostro ginecologo, fatti esami più che urgenti, spediti a Gorizia (all'epoca era un'altra azienda), accolti all'ingresso perché ci aspettavano, esaminata la cartella clinica che avevo portato con me ("magari tutti avessero i documenti così in ordine!" fu il commmento), si decise per un cesareo d'urgenza che di sicuro salvò la piccola e probabilmente anche la madre.

Purtroppo quando entri in un ospedale è un terno al lotto, dipende da chi ti capita (e/o dal primario, che ci sono quelli che fanno marciare bene il reparto e quelli che se ne fragano), e non trovo accettabile questa cosa. D'altra parte, se la sanità privata ha un boom ci sarà un motivo, o sbaglio?

Ultimo esempio: dalla ricaduta dell'influenza o Covd che fosse di dicembre, mi ha tirato fuori il nostro medico privato, non la per altro gentilissima e disponibile dottoressa della mutua. Per lei potevo fare ancora qualche giorno di mucolitico e sarebbe andato a posto da solo, il nostro mi ha prescritto terapia cortisonica e antibiotica (idem a mia moglie, una decina di giorni dopo). Ovviamente la dottoressa MMG ha da gestire 1.500 o 1.800 pazienti ed ha i minuti contati, il nostro medico mi ha tenuto quasi un'ora nel suo ambulatorio per valutare l'intera situazione e spiegarmi bene ciò che pensava di fare ed il perché, ed ha fatto una visita domiciliare di poco inferiore a mia moglie.
 
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Purtroppo una rondine non fa primavera. Sicuramente come popolo siamo più empatici e ci prendiamo a cuore casi disperati in cui riusciamo anche ad ottenere "miracoli" ed abbiamo anche delle eccellenze, ma l'assistenza media che riusciamo a dare nei casi diciamo normali fa abbastanza riflettere.
Ecco, direi ognuno coi propri casi ma il quadro purtroppo è questo.
Spesso le eccellenze ci sono ma difficile la via per arrivarci.

Spesso si viene rimbalzati per strade errate con ritardi che complicano anziché risolvere la situazione. Ne ho esempio col suocero, cui una degenerazione cronica è stata al fine mitigata (impossibile risolvere anche se lui ancora lo spera) da una umile infermiera (a carico del SSN), quando anche illustri professori (a pagamento) non hanno portato a casa alcun risultato.
 
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