<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne, Piech & A.R.: news di giornata | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne, Piech & A.R.: news di giornata

franco58pv ha scritto:
_Ulisse_ ha scritto:
[
I politici?? M. li ha tenuti fuori e spero che anche in futuro sia così...i ...
diciamo che è stato bravo a tirare dentro quelli serbi e soprattutto Obama, oltre che a farsi pagare copiose casse integrazioni, ma lo dico senza ironia , il futuro si vedrà presto , io guardavo la tabella di 4r per i prossimo 2 anni , a parte la elitaria 4c nulla di nulla per i 3 marchi.
A me la cosa inquieta, anche perché a differenza tua non credo ci sia nessun ghidella alle porte

Intendevo i nostri che.....meglio non parlare :D

I serbi hanno fatto i loro interessi ed obama pure, anche se obama, lo vedo anche propenso ad aiutare gli americani e non solo le sue tasche....

Io spero che arrivi un ghidella, diciamo che incrocio le dita ;)
 
franco58pv ha scritto:
al di la delle opinioni politiche o di prodotto, tutte ampiamente degne della massima stima, mi pare evidente che il grande risiko dell'auto non è ancora finito, anche a causa della crisi europea.
Gli anelli piccoli e deboli tipo fiat e psa sono in grave affanno , anche perché dipendono molto dal mercato domestico.
Io riguardo a fiat sono abbastanza pessimista, non credo che ci sia nessuno disposto ad allearsi o a rilevarla , per cui o si tira fuori dai guai da sola sfornando modelli validi o è la fine, ma siamo sempre li per sfornare devi investire e quindi tirare fuori dei soldi

scusami se, talvolta, mi ripeto
La fiat (e ancor più l'alfa, cui BelliCapelli3 ama riferirsi, e in fondo ha ragione, perché questa room del forum è dedicata a questa entità virtuale :rolleyes: ) non esiste più come società a se stante, ma è integrata con chrysler, ce pure non esiste più come entità a parte.. quindi chi si volesse alleare si allea con tutto il gruppo italo americano
Questo fa si che se la parte ( anche alfa) italiana perde soldi le perdite sono del gruppo
e per fortuna, se no gli stabilimenti inutilizzati sarebbe già chiusi da molto tempo
Poi, se qui M. non piace... pace.. fortunatamente c'é e sino ad oggi è riuscito a evitare il crollo totale
tolo

PS.. ma tutto questo cosa c'entra con il Piech del titolo???
 
tolo52meo ha scritto:
franco58pv ha scritto:
al di la delle opinioni politiche o di prodotto, tutte ampiamente degne della massima stima, mi pare evidente che il grande risiko dell'auto non è ancora finito, anche a causa della crisi europea.
Gli anelli piccoli e deboli tipo fiat e psa sono in grave affanno , anche perché dipendono molto dal mercato domestico.
Io riguardo a fiat sono abbastanza pessimista, non credo che ci sia nessuno disposto ad allearsi o a rilevarla , per cui o si tira fuori dai guai da sola sfornando modelli validi o è la fine, ma siamo sempre li per sfornare devi investire e quindi tirare fuori dei soldi

scusami se, talvolta, mi ripeto
La fiat (e ancor più l'alfa, cui BelliCapelli3 ama riferirsi, e in fondo ha ragione, perché questa room del forum è dedicata a questa entità virtuale :rolleyes: ) non esiste più come società a se stante, ma è integrata con chrysler, ce pure non esiste più come entità a parte.. quindi chi si volesse alleare si allea con tutto il gruppo italo americano
Questo fa si che se la parte ( anche alfa) italiana perde soldi le perdite sono del gruppo
e per fortuna, se no gli stabilimenti inutilizzati sarebbe già chiusi da molto tempo
Poi, se qui M. non piace... pace.. fortunatamente c'é e sino ad oggi è riuscito a evitare il crollo totale
tolo

PS.. ma tutto questo cosa c'entra con il Piech del titolo???

C'entra probabilmente nella misura in cui le puntuali esternazioni del sire Ferdinand giungono ogni qualvolta si delinea un seppur debolissimo e velato segno di riscossa da parte del gruppo italiano, magari sotto forma di una vettura del Biscione particolarmente riuscita.
E tutto questo in quadro europeo dove la Germania riveste meritatamente il ruolo centrale, elargendo però fin troppo spesso direttive e dictat che finiscono x svilire completamente il ruolo degli altri, finendo poi con l'avere un "vago" sapore egemonico, in campo automobilistico di certo, ma pure in altri settori (e fanno persino bene, visto il micidiale cocktail di inettitudine/malavita insito in troppe nostre istituzioni....).
Ciao
 
procida ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
franco58pv ha scritto:
al di la delle opinioni politiche o di prodotto, tutte ampiamente degne della massima stima, mi pare evidente che il grande risiko dell'auto non è ancora finito, anche a causa della crisi europea.
Gli anelli piccoli e deboli tipo fiat e psa sono in grave affanno , anche perché dipendono molto dal mercato domestico.
Io riguardo a fiat sono abbastanza pessimista, non credo che ci sia nessuno disposto ad allearsi o a rilevarla , per cui o si tira fuori dai guai da sola sfornando modelli validi o è la fine, ma siamo sempre li per sfornare devi investire e quindi tirare fuori dei soldi

scusami se, talvolta, mi ripeto
La fiat (e ancor più l'alfa, cui BelliCapelli3 ama riferirsi, e in fondo ha ragione, perché questa room del forum è dedicata a questa entità virtuale :rolleyes: ) non esiste più come società a se stante, ma è integrata con chrysler, ce pure non esiste più come entità a parte.. quindi chi si volesse alleare si allea con tutto il gruppo italo americano
Questo fa si che se la parte ( anche alfa) italiana perde soldi le perdite sono del gruppo
e per fortuna, se no gli stabilimenti inutilizzati sarebbe già chiusi da molto tempo
Poi, se qui M. non piace... pace.. fortunatamente c'é e sino ad oggi è riuscito a evitare il crollo totale
tolo

PS.. ma tutto questo cosa c'entra con il Piech del titolo???

C'entra probabilmente nella misura in cui le puntuali esternazioni del sire Ferdinand giungono ogni qualvolta si delinea un seppur debolissimo e velato segno di riscossa da parte del gruppo italiano, magari sotto forma di una vettura del Biscione particolarmente riuscita.
E tutto questo in quadro europeo dove la Germania riveste meritatamente il ruolo centrale, elargendo però fin troppo spesso direttive e dictat che finiscono x svilire completamente il ruolo degli altri, finendo poi con l'avere un "vago" sapore egemonico, in campo automobilistico di certo, ma pure in altri settori (e fanno persino bene, visto il micidiale cocktail di inettitudine/malavita insito in troppe nostre istituzioni....).
Ciao

:D :D OK, sono d'accordo....ci mette il naso... ma non c'entra nulla :lol: :lol:
ciao
tolo
 
tolo52meo ha scritto:
franco58pv ha scritto:
al di la delle opinioni politiche o di prodotto, tutte ampiamente degne della massima stima, mi pare evidente che il grande risiko dell'auto non è ancora finito, anche a causa della crisi europea.
Gli anelli piccoli e deboli tipo fiat e psa sono in grave affanno , anche perché dipendono molto dal mercato domestico.
Io riguardo a fiat sono abbastanza pessimista, non credo che ci sia nessuno disposto ad allearsi o a rilevarla , per cui o si tira fuori dai guai da sola sfornando modelli validi o è la fine, ma siamo sempre li per sfornare devi investire e quindi tirare fuori dei soldi

scusami se, talvolta, mi ripeto
La fiat (e ancor più l'alfa, cui BelliCapelli3 ama riferirsi, e in fondo ha ragione, perché questa room del forum è dedicata a questa entità virtuale :rolleyes: ) non esiste più come società a se stante, ma è integrata con chrysler, ce pure non esiste più come entità a parte.. quindi chi si volesse alleare si allea con tutto il gruppo italo americano
Questo fa si che se la parte ( anche alfa) italiana perde soldi le perdite sono del gruppo
e per fortuna, se no gli stabilimenti inutilizzati sarebbe già chiusi da molto tempo
Poi, se qui M. non piace... pace.. fortunatamente c'é e sino ad oggi è riuscito a evitare il crollo totale
tolo

PS.. ma tutto questo cosa c'entra con il Piech del titolo???

Cosa vuoi che c'entri Piech??? Godiamoci la 4C in attesa del Duetto e lasciamo tutto il resto a chi ne è attratto ;)
 
_Ulisse_ ha scritto:
penso che M. abbia fatto un lavoro enorme, che pochi avrebbero potuto fare, dal tracollo è passata ad acquisire chrysler.

Mi sembra abbastanza sintomatico che, per tutti quelli che tentano di avere fiducia in marchionne, per qualche strano motivo la storia delle sue gesta si fermi all'acquisizione Chrysler, vetta di splendore ineguagliato nella sua ascesa. Potrebbe andar bene riassumerne l'operato così se poi fosse passato a miglior vita od altro incarico.

Peccato che si parli di anno domini 2009. Sono passati quasi 5 anni, nei quali c'é stato spazio e tempo sufficiente per un altro tracollo, questa volta a firma sua.

Siamo nel 2013, la situzione di Fiat é sotto gli occhi di tutti, ed al timone c'é sempre lui, aggiornate il calendario.
 
Nota a margine Fiat non ha ancora il 100% delle azioni Chrysler che scardinerebbe il "forziere" americano. Hanno ancora da lavorare e accordarsi con VEBA. Fino ad allora mi sa che Fiat non spenderà nulla per prodotti destinati al solo continente europeo.
 
tolo52meo ha scritto:
[scusami se, talvolta, mi ripeto
La fiat (e ancor più l'alfa, cui BelliCapelli3 ama riferirsi, e in fondo ha ragione, perché questa room del forum è dedicata a questa entità virtuale :rolleyes: ) non esiste più come società a se stante, ma è integrata con chrysler, ce pure non esiste più come entità a parte.. quindi chi si volesse alleare si allea con tutto il gruppo italo americano
Questo fa si che se la parte ( anche alfa) italiana perde soldi le perdite sono del gruppo
e per fortuna, se no gli stabilimenti inutilizzati sarebbe già chiusi da molto tempo
Poi, se qui M. non piace... pace.. fortunatamente c'é e sino ad oggi è riuscito a evitare il crollo totale
tolo

PS.. ma tutto questo cosa c'entra con il Piech del titolo???
guarda a me di piech importa una mazza ed infatti i miei pensieri non erano riferiti a lui ma al bilancio fiat+chrysler , come riportato nel post di apertura di questo topic.
Il signo piech è arrogante, nato ricco ma non signore, e cmq la sua ditta è stata giustamente sfrucugliata dai coreani con "le nostre auto non scricchiolano" ironizzando sul board direttivo di das auto che scrutava e palpeggiava gli interni delle auto made in seul
Detto questo a me pare, lo dico senza ironia ma con molta solidarietà sociale, che per molte persone qua dentro i successi della fiat o di altri gruppi equivalgono al pane quotidiano,
Da questo fatto nasce una difesa appassionata che sembra quasi se non un rito scaramantico, quanto meno un tentare di convincere o di convincersi che tutto andrà bene, magari con argomenti conditi di se o con la speranza dell'apparizione del 9° cavalleggeri sotto forma di ghidella.
Argomento francamente improbabile, visto che ghidella fu trattato male e che hanno poi lasciato andare via gente di valore.
Nessuno nega i meriti di Marchionne, solo che è da mesi che dico che il suo tentativo di salvare tutti i marchi a mio avviso è si generoso ma velleitario, in quanto la situazione patrimoniale del gruppo è quella che è, sarebbe stato velleitario persino per gruppi ben + grandi, alla fine sta scegliendo di salvare le entità del paese + forte.
Poi si continua a dire che lo si insulta , può essere, vorrei però farti notare che anche promettere cose impossibili quali fabbrica italia è stata una scorrettezza, primo perchè ha illuso un paese e tanta brava gente, poi se permetti ha anche offeso l'intelligenza delle persone, tra parentesi per giustificare la mancanza di piani industriali continua con la politica del trovarsi un nemico al giorno su cui scaricare le colpe !
Per cortesia non venirmi a dire "ma la crisi", la crisi era già esplosa e che l'italia stesse per avviarsi verso una brutta crisi lo avevano capito tutti, tranne quelli che vedevano la rada piena di evas...pardon di barche di fronte alla propria villa in sardegna.
Marchionne aveva iniziato bene con un approccio sincero ai problemi, perchè non ha continuato così ? fosse stato + sincero forse avrebbe ottenuto + facilmente delle rottamazioni tipo quelle che ha dato recentemente il governo francese, ma così facendo chi gli crede più e soprattutto chi ha voglia di aiutarlo concretamente ? se solo ci provasse ci sarebbero le rivolte
 
Al di là delle decisioni dei grandi gruppi, della politica internazionali, delle lobby, dei gruppi di pressione, del maglionato, di Piech, dell'Europa, della fata turchina e del Paviglianini, quali sono le prospettive per il marchio Alfa Romeo da ora fino a tutto il 2014?

PS - Basta che leggete la tabella riepilogativa di 4R di questo mese...
 
procida ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
franco58pv ha scritto:
al di la delle opinioni politiche o di prodotto, tutte ampiamente degne della massima stima, mi pare evidente che il grande risiko dell'auto non è ancora finito, anche a causa della crisi europea.
Gli anelli piccoli e deboli tipo fiat e psa sono in grave affanno , anche perché dipendono molto dal mercato domestico.
Io riguardo a fiat sono abbastanza pessimista, non credo che ci sia nessuno disposto ad allearsi o a rilevarla , per cui o si tira fuori dai guai da sola sfornando modelli validi o è la fine, ma siamo sempre li per sfornare devi investire e quindi tirare fuori dei soldi

scusami se, talvolta, mi ripeto
La fiat (e ancor più l'alfa, cui BelliCapelli3 ama riferirsi, e in fondo ha ragione, perché questa room del forum è dedicata a questa entità virtuale :rolleyes: ) non esiste più come società a se stante, ma è integrata con chrysler, ce pure non esiste più come entità a parte.. quindi chi si volesse alleare si allea con tutto il gruppo italo americano
Questo fa si che se la parte ( anche alfa) italiana perde soldi le perdite sono del gruppo
e per fortuna, se no gli stabilimenti inutilizzati sarebbe già chiusi da molto tempo
Poi, se qui M. non piace... pace.. fortunatamente c'é e sino ad oggi è riuscito a evitare il crollo totale
tolo

PS.. ma tutto questo cosa c'entra con il Piech del titolo???

C'entra probabilmente nella misura in cui le puntuali esternazioni del sire Ferdinand giungono ogni qualvolta si delinea un seppur debolissimo e velato segno di riscossa da parte del gruppo italiano, magari sotto forma di una vettura del Biscione particolarmente riuscita.
E tutto questo in quadro europeo dove la Germania riveste meritatamente il ruolo centrale, elargendo però fin troppo spesso direttive e dictat che finiscono x svilire completamente il ruolo degli altri, finendo poi con l'avere un "vago" sapore egemonico, in campo automobilistico di certo, ma pure in altri settori (e fanno persino bene, visto il micidiale cocktail di inettitudine/malavita insito in troppe nostre istituzioni....).
Ciao

finalmente qualcuno che la dice tutta.
 
E'passato quasi un anno dalla presentazione dell'ultimo piano industriale, che se non sbaglio risale alla fine di ottobre 2012. Per il 2012 erano previsti due restyling ed una nuova autovettura ed in effetti ci sono stati il restyling di Mito e Giulietta e la 4 C. Poi erano previsti due modelli per il 2014, 4 per il 2015, due per il 2016, non meglio identificati. Quindi, ammesso e non concesso che il piano venga rispettato, non c'è da meravigliarsi più di tanto della mancanza di nuovi modelli nell'anno in corso.
Prima del 2012 l'impressione era che si fosse deciso di tirare i remi in barca ed abbandonare l'alto di gamma, quel piano e gli annunci di Marchonne sembravano invece preludere ad un rilancio dei marchi tradizionalmente più prestigiosi, ad eccezione di Lancia, destinata a commercializzare Chrysler ricarrozzate.
Credo però che la priorità assoluta di Marchionne sia l'acquisizione di Chrysler, tutto il resto, compresi i nuovi modelli, passa in secondo o in terzo piano, probabilmente anche perchè per espandere la rete commerciale di vendita nei paesi emergenti e per finanziare ricerca ed investimento c'è necessariamente bisogno della Chrysler.
Per via dei disaccordi con il fondo Veba, la totale acquisizione di Chryser e la fusione stanno subendo grossi ritardi, allo stesso modo l'Italia non riesce ad uscire dalla crisi; nonostante l'obiettivo sia quello di una maggiore internazionalizzazione, il mercato domestico rimane, ad oggi, il più importante.
Quindi non me la sento di dire che il piano non sia serio o che sicuramente non verrà rispettato, però l'esasperante lentezza con cui esso procede rischia di comprometterlo, perchè la mancanza prolungata di nuovi modelli può portare ad una ulteriore, significativa perdita di quote di mercato.
In questo momento, nonostante la crisi, vanno molto di moda i SUV ed i crossover, occorrerebbe avere in listino almeno un SUV compatto da contrappore al Nissan Qashqai & C. Inoltre ci sono in giro ancora moltissime 156 che aspettano di essere sostituite, stesso discorso vale anche per le 159 più vecchie. Tra l'altro la 159, impiegata anche nei servizi istituzionali o dai politici, ormai insieme ad Audi e Bmw, fa ancora la sua bella figura. Per quanto ancora? Se non arriva la Giulia, queste 156/159 saranno sostituite da Audi e Bmw serie 3, difficilmente dalla Giulietta, che appartiene ad un segmento inferiore. Suv compatto e Giulia sono abbastanza urgenti.
Poi, vista la crisi e le numerose difficoltà, per l'Ammiraglia su base Maserati, il Duetto ed il SUV medio-grande si può anche aspettare ...
Quanto alla gestione dei marchi, si possono anche salvare tutti, ma razionalizzando la distribuzione dei prodotti .... per esempio, ha un senso riprodurre la triplicazione Fiat Bravo, Alfa Giulietta e Lancia Delta nel segmento "C", che tra l'altro ha portato molti, spesso a sproposito, ad accusare la Giulietta di essere una Bravo ricarrozzata?
A mio avviso il marchio FIAT va apposto esclusivamente sulle piccole, categorie A e B ... es. Fiat Panda, Fiat 500, Fiat Punto. Tutti gli altri segmenti non devono essere marchiati Fiat.
 
1. IN SPAGNA SI PRODUCONO 2,4 MILIONI DI AUTO L'ANNO, SENZA AVERE CASE AUTOMOBILISTICHE. IN ITALIA, COL MACIGNO FIAT, 470MILA. NON SARÀ TEMPO DI APRIRE ILMERCATO?
C'è una donna inSpagna di appena 35 anni e abbastanza carina che i nostri ministri e Sergio Marpionne farebbero bene a incontrare.
Si chiama Ana Pastor ed è la ministra di Madrid che ha elaborato un piano dove con i fondi della Bei si potranno abbattere del 10% i costi della produzione automobilistica. La notizia delle sue intenzioni è venuta fuori nei giorni scorsi sul sito spagnolo "El Confidencial" ed è sorprendente perché la Spagna non ha case automobilistiche. Eppure, a quantosi legge, già l'anno scorso il livello della produzione è aumentato del 10% con 2,4 milioni di vetture e la stessa percentuale di crescita è prevista per l'anno prossimo.
A mettere sul mercato le automobili di produzione iberica non sono pero' le case automobilistiche spagnole. La Seat, fondata nel 1950 con una partecipazione di Fiat del 7%, dal 1990 è di proprietà Volkswagen. Questo significa che i 2,4 milioni di vetture escono da stabilimenti spagnoli che lavorano per conto di produttori stranieri. I numerisono comunque impressionanti se si pensa che nei cinque stabilimenti italiani della Fiat , che occupano quasi 22mila addetti, la previsione per quest'anno è di 469milaunità con un calo rispetto all'anno scorso del 18,3%.
A soffrire nel 2012 sono state le auto con il marchio Fiat (-19,5%), Lancia (-62%) e Alfa (-32,4%), mentre solo le auto di lusso, Ferrari in testa, sono riuscite a contenere il disastro del mercato italiano. È pur vero che nel calcolo dell'intera produzione Fiat bisogna comprendere le auto prodotte all'estero (Polonia, Serbia, India, Cina, Argentina, Brasile) e così si arriva a 1,5 milioni di unità, ma resta il fatto che la produzione inItalia è a livelli stracciati. Eppure nel 2010 Marpionne fece squillare le trombe del progetto "Fabbrica Italia" assicurando che si sarebbe raggiunto l'obiettivo di 900mila vetture.
Perché allora la Spagna riesce a mantenere livelli così alti inquesto comparto industriale? La risposta è semplice. Il governo di quel Paese nonha mai messo i bastoni nelle ruote all'utilizzo degli impianti locali da parte di operatori stranieri, anzi il piano della 35enne ministra Ana Pastor vuole creare condizioni ancora migliori. Per l'Italia la musica è diversa e c'è da chiedersi se non sia proprio la presenza ingombrante e paralizzante della Fiat (come potere incumbent) a bloccare l'intero comparto delle quattro ruote.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-letta-investe-il-suo-amato-caio-durante-lennesima-passerella-sullagenda-digitale-un-campione-65040.htm
 
... ma chi volete che venga in Italia? Vw se Fiat avesse venduto solo il marchio Alfa Romeo molto probabilmente ora avremmo Alfa Romeo made in Spain. Visto che invece volevano vendere anche Cassino, dalla Germania han detto no. Inutile fare fantasie di stranieri che vengono a impiantare stabilimenti nuovi, magari in Lombardia o a Milano! Ho letto ieri un articolo sul Fatto Quotidiano proprio sulla deindustrializzazione che accelera proprio nell'hinterland di Milano.

L'ultima volta che abbiamo "rischiato" di avere uno stabilimento nuovo è stato con Toyota per lo stabilimento della Yaris che poi è andato in Francia dove avevano migliori infrastrutture. Faccio notare che comunque quello della Yaris è l'ultimo stabilimento costruito in uno dei paesi europei "di peso".
 
BelliCapelli3 ha scritto:
1. IN SPAGNA SI PRODUCONO 2,4 MILIONI DI AUTO L'ANNO, SENZA AVERE CASE AUTOMOBILISTICHE. IN ITALIA, COL MACIGNO FIAT, 470MILA. NON SARÀ TEMPO DI APRIRE ILMERCATO?
C'è una donna inSpagna di appena 35 anni e abbastanza carina che i nostri ministri e Sergio Marpionne farebbero bene a incontrare.
Si chiama Ana Pastor ed è la ministra di Madrid che ha elaborato un piano dove con i fondi della Bei si potranno abbattere del 10% i costi della produzione automobilistica. La notizia delle sue intenzioni è venuta fuori nei giorni scorsi sul sito spagnolo "El Confidencial" ed è sorprendente perché la Spagna non ha case automobilistiche. Eppure, a quantosi legge, già l'anno scorso il livello della produzione è aumentato del 10% con 2,4 milioni di vetture e la stessa percentuale di crescita è prevista per l'anno prossimo.
A mettere sul mercato le automobili di produzione iberica non sono pero' le case automobilistiche spagnole. La Seat, fondata nel 1950 con una partecipazione di Fiat del 7%, dal 1990 è di proprietà Volkswagen. Questo significa che i 2,4 milioni di vetture escono da stabilimenti spagnoli che lavorano per conto di produttori stranieri. I numerisono comunque impressionanti se si pensa che nei cinque stabilimenti italiani della Fiat , che occupano quasi 22mila addetti, la previsione per quest'anno è di 469milaunità con un calo rispetto all'anno scorso del 18,3%.
A soffrire nel 2012 sono state le auto con il marchio Fiat (-19,5%), Lancia (-62%) e Alfa (-32,4%), mentre solo le auto di lusso, Ferrari in testa, sono riuscite a contenere il disastro del mercato italiano. È pur vero che nel calcolo dell'intera produzione Fiat bisogna comprendere le auto prodotte all'estero (Polonia, Serbia, India, Cina, Argentina, Brasile) e così si arriva a 1,5 milioni di unità, ma resta il fatto che la produzione inItalia è a livelli stracciati. Eppure nel 2010 Marpionne fece squillare le trombe del progetto "Fabbrica Italia" assicurando che si sarebbe raggiunto l'obiettivo di 900mila vetture.
Perché allora la Spagna riesce a mantenere livelli così alti inquesto comparto industriale? La risposta è semplice. Il governo di quel Paese nonha mai messo i bastoni nelle ruote all'utilizzo degli impianti locali da parte di operatori stranieri, anzi il piano della 35enne ministra Ana Pastor vuole creare condizioni ancora migliori. Per l'Italia la musica è diversa e c'è da chiedersi se non sia proprio la presenza ingombrante e paralizzante della Fiat (come potere incumbent) a bloccare l'intero comparto delle quattro ruote.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-letta-investe-il-suo-amato-caio-durante-lennesima-passerella-sullagenda-digitale-un-campione-65040.htm

Ciao BC :lol: sempre bene ricordare quel secondo cognome che di norma gli spagnoli portano, e che a volte fa la differenza.
Lo dovremmo ricordare soprattutto al giornalista D'Ago e Spia, eh...che evidentemente nell'eccitazione provocatagli dall'avvenenza della brunetta sua pari spagnola, Ana Pastor Garcia, deve averla inconsapevolmente nominata ministra al posto della forse meno avvenente, quanto più matura ed esperta Ana Pastor Julian.
Giusto per scansare il rischio sempre in agguato di ritrovarsi con l'anello al naso... Ma va bene così ... ;)

Secondo me fiat in questo momento non è più una barriera determinante all''ingresso di altri competitori nella penisola, anche se sicuramente lo è stata in passato. Non lo può essere, data la sua manifesta debolezza, che ne ha azzerato la forza contrattuale nei confronti del principale interlocutore (la politica, del resto pure quella attaccata respiratore artificiale), e dato il diverso assetto normativo (UE) in cui si trova oggi inquadrato il "Belpaesotto"...
Ciò che gli investitori stranieri continuano a ripetere dell'Italia, è la lungaggine dei pagamenti, la mancanza di certezze del diritto, le difficoltà di relazione con la pubblica amministrazione.
 
il problema in italia non è la produzione ma la vendita.....fino adesso la fiat ha prodotto poco ma il mercato c'era, era vivo, si vendevano un tot milioni di vetture l'anno il chè vuol dire che quel tot milioni di vetture garantivano la vita di migliaia di concessionarie con tutti i dipendenti e una certa economia basata su tutto quello che ruota attorno all'automotive. Ovviamente la Fiat beneficiava in parte perchè comunque produceva poco. Adesso cosa cambia? La fiat produce ancor meno ma il mercato s'è dimezzato....il mercato s'è dimezzato NON perchè si producono poche vetture ma perchè la gente non ha le monetine per comprarsi la macchina, ne nuova ne usata, quindi le concessionarie chiudono, i meccanici pure e i rifornimenti guadagnano la metà....e le assicurazioni non le paga più nessuno. Sempre colpa della Fiat? non credo. Aggiungo che per far produrre le case estere in Italia occorrono leggi adeguate e una POLITICA adeguata, c'era Termini Imerese pronta per essere ceduta, era operativa, bastava cambiare le insegne e potevano produrre tutte le Toyota o le Ford o le VW che volevano eppure.....è lì ferma (almeno c'è crocetta che sta cercando di creare qualcosa)....non solo non ci sono aziende disposte ad investire in Italia ma le nostre aziende stanno scappando via oppure vengono svendute (e successivamente chiuse) per 4 soldi agli stranieri. E' seompre colpa della Fiat se i concorrenti stranieri allestiscono nuovi stabilimenti in messico o in brasile? o in india? o in cina? è sempre colpa della Fiat se i suv tedeschi li fanno in bulgaria o in america? cioè....guardiamoci intorno, c'è terra bruciata ovunque ma nessuno che sbatte i pugni ne a roma ne a bruxelles
 
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