sebaco ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
sebaco ha scritto:
seatleon85 ha scritto:
Leggevo che molti appoggiano l'idea di Marchionne di andare in America.. Bhe io lo condivido solo in parte.. Voi lo sapete che in America hanno un'altra idea di auto si.. Voi pensate che se Alfa porta negli States Giulietta e Mito qualcuno se la caga??? Ma nemmeno a Little Italy se la comprano.. Vi faccio proprio 2 piccoli esempi.
Ford= Europa con Focus,Fiesta,Fusion,Mondeo,Kuga....America= Mustang,Escape, Edge,Flex,Expedition,Ranger,F-150,E-SERIES WAGON,Super Duty, e il motore più piccolo è un 3.0 a benzina aspirato e la macchina piu corta sarà lunga 5 metri.
Chevrolet= Europa= Cruze,Aveo,Captiva,Spark,Orlando..... America=Camaro,Corvette,Volt,Malibu,Impala,Hhr,Equinox,Traverse,Tahoe,Suburban,Colorado,Avalanche,Silverado,Express anche qui stessa cosa detta prima per Ford
La stessa Audi in america ha gli stessi modelli dell'europa tranne A1-Q3
Idem volkswagen ha in listino Jetta,Passat,CC,Golf GTI ( e basta il gtd non esiste ) Beetle,Routan??-Jetta sportwagen??,Tiguan,Touareg,Eos
Quindi capite che non basta avere una 4C e 8C in America!!! a loro piace fare gli sburroni con auto che sembrano pulmini quindi se porti Giulietta devi fargli un motore come minimo 2.7 turbo benzina per far avvicinare qualcuno alla tua concessionaria sennò io qui la vedo grigia pure questa idea di Marchionne.
Concludo dicendo che secondo me sarebbe meglio rimanere in Europa e ampliare la gamma QUI in America ci metteresti il doppio del tempo e il triplo dei soldi rispetto a in Europa
Ciao a tutti
Trascuri un dettaglio: qui in Europa non siamo più il centro del mondo, gli Stati Uniti non lo sono più come una volta ma lo sono comunque più di noi. La prospettiva economica in Europa non è rosea. E chi presumibilmente se la passerà meglio sarà proprio la nazione con i marchi premium più forti: quindi, bisognerebbe accettare di andare a giocare in trasferta, con quali speranze di vittoria è facile immaginare.
Negli Stati Uniti, poi, forse si può contare sulla buona reputazione derivante dal fatto di esser quelli che han salvato Chrysler; qui da noi, invece, viene sbandierata da tutte le parti la parentela con un marchio ritenuto senza lignaggio come Fiat.
Se fanno certe scelte credo che abbiano le loro buone ragioni, e l'articolo sull'Espresso della settimana scorsa (o due settimane fa) del quale si è già parlato era molto chiaro al riguardo.
Non ccredo che, contrariamente a quanto sembrano ritenere in molti, Marchionne abbia antipatia verso l'Italia, l'Europa o Alfa: Marchionne vuol far soldi, vuol far crescere il gruppo. Probabilmente qualcuno la pensa diversamente da lui. E può darsi che abbia torto lui e abbiano ragione gli altri. Ma nessuno di noi ha a disposizione i dati che ha a disposizione il management Fiat e sulla base dei quali vengono prese le decisioni (altro sono gli annunci ad effetto: obbiettivi dichiarati, date fissate. Fa tutto parte del gioco...). E credo che pochi di noi facciano per mestiere l'AD di una multinazionale.
P.S.
Salvo angelo0 che, come ho scritto altrove, in realtà è Harald Wester in incognito
Mi sembra pero' che tutta questa mole di dati per adesso non sia servita a molto, se non a perdere soldi, vendite, valore e credibilità del titolo in borsa.
Mettiamola così: se sei un medico e prendi in cura un malato terminale, lo fai sopravvivere sette anni e poi perdi la battaglia finale gli hai regalato sette anni di vita.
Fiat sette anni fa era fallita. Per ora sopravvive. Marchionne risponde alla proprietà e solo a quella: e gli ha regalato sette anni di attività in più, con la speranza di consolidare il gruppo.
Tutto questo astio, francamente, non lo capisco.
Sull'andamento della borsa, il discorso sarebbe lungo.
Se non capisci questo astio te lo spiego io, una cosa pur terribile è far morire uno o più marchi, un'altra cosa è farli sopravvivere male, malissimo.
Una cosa è pretendere dagli stati aiuti e contratti dei lavoratori a prezzi di saldo promettendo investimenti, l'altra e non investire una mazza.
Altra cosa è fare progetti piani industriali ed attuarli, un'altra è rimandarli in continuazione e non fare una cippazza.
Una cosa è fare una gamma di modelli validi e venderli, un'altra è parlare male dei modelli che hai senza produrne di nuovi.
Poi lo so che italia non è importante, ma le auto nuove del gruppo non sono italiane e nemmeno prodotte in italia, cosa che per un industria che aveva una tradizione motoristica eccellente io trovo abbastanza triste, come buttare alle ortiche tutto quello che di buono l'industria automobilistica italiana poteva dare, professionisti, maetranze e incredibili ingegneri che sanno fare benissimo il loro lavoro.
Ma noi italiani che ci frega, della tradizione, del lavoro, dell'industria, del prestigio, se il maglionato riesce a fare soldi tanto meglio, si tanto meglio ma per lui.
A me tutto questo non mi pare ne' bello ne' giusto, ma sei voi riuscite a digerirlo e pure a farvelo piacere, buon per voi.
Per il resto non paragoniamo il signor marchionne ad un dottore ma ad un affarista arraffone e senza scrupoli che non rischia danaro proprio, che mi pare che sia il suo vero mestiere.
Saluti