<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne: &#34;la Fiat può lasciare l'Italia, siamo una multinazionale&#34; | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne: &#34;la Fiat può lasciare l'Italia, siamo una multinazionale&#34;

NEWsuper5 ha scritto:
ormai non può più dire che è colpa dei sindacati, se ne va perchè fa comodo agli azionisti.
l'azienda è privata, ci mancherebbe che non facesse quanto fa comodo agli azionisti
 
moogpsycho ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
ormai non può più dire che è colpa dei sindacati, se ne va perchè fa comodo agli azionisti.
l'azienda è privata, ci mancherebbe che non facesse quanto fa comodo agli azionisti

peccato che quando gli ha fatto comodo si sia pappata le sovvenzioni pubbliche...
 
moogpsycho ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
ormai non può più dire che è colpa dei sindacati, se ne va perchè fa comodo agli azionisti.
l'azienda è privata, ci mancherebbe che non facesse quanto fa comodo agli azionisti
lo so, ma la colpa la si dà sempre ai sindacati, che non hanno ormai alcun potere decisionale.

fa ridere che ci si lamentava degli scioperi a pomigliano dimenticandosi che la produzione era bloccata per ordine della fiat, e solo dopo molti regali la produzione della panda è stata spostata lì.
uno di questi regali è stato l'abbandono del contratto nazionale per i metalmeccanici, che consente di fare il bello e il cattivo tempo sui dipendenti.

quando sarà completata l'operazione teoricamente potranno chiudere gli stabilimenti italiani e andarsene, lasciando gli operai a spese dello stato sociale.
 
la Fiat si ricorda diessere privata quando fa comodo a loro, ma per chiedere aiuti e sovvenzioni pensa di essere patrimonio nazionale
 
maxressora ha scritto:
la Fiat si ricorda diessere privata quando fa comodo a loro, ma per chiedere aiuti e sovvenzioni pensa di essere patrimonio nazionale

Vero per il pre-Marchionne...
Da quando c'è lui, bisogna essere onesti nel riconoscere che Fiat non ha più chiesto nulla alla stato, anzi, è addirittura uscita da tutte le associazioni, lobby e affini prendendo anche le distanze dalla politica.
Alla fine, per quanto sia antipatico, lui ha detto la verità: Fiat è una multinazionale, e come tale ragiona! Questa cosa di considerare la Fiat una sorta di "propietà" degli Italiani è anacronistica e senza senso, ormai...
Per far si che la Fiat non se ne vada dall'Italia (se veramente interessa a qualcuno), bisogna rapportarsi ad essa come faremmo se una grande multinazionale decidesse di venire a produrre in Italia (e quando mai!? :? ), quindi, certamente non con i modus della Fiom... :rolleyes:
 
moogpsycho ha scritto:
non capisco l'italica pretesa di decidere per le proprietà altrui.
La fiat è privata, ha dei proprietari, dei dirigenti e possono fortunatamente prendere sulla base dei principi di proprietà privata e libero mercato, le decisioni che vogliono.
Piantiamola con questa ingerenza che ha già tanto danneggiato gli italiani oltre a rendere la fiat scarsamente competitiva.
Cerchiamo piuttosto di generare un tessuto socio economico competitivo che possa attrarre investitori stranieri ed ancora prima disincentivare le tante aziende italiane che meditano la delocalozzazione
guarda che M ha fatto tutto quello che ha voluto. Tranne i modelli. È arrivato 10 anni fa e c'er la panda la punto e la marea, oggi la panda,la500, la grande punto e la bravo che vendesolo in Italia
Quello che M merita è un calcio nel sedere ( vorrei dire diversamente ma mi trattengo) e rispedirlo donde è venuto.
 
Fiat non è una multinazionale (almeno non nel senso esteso) .... è Chrysler ad esserlo ..... se Fiat abbandona l'Italia avete la firma che prodotti con quel marchio ne vedrete sempre di meno.
 
Dicendo non nel senso esteso alludevo proprio al fatto che pur avendo delle localizzazioni estere Fiat è una indstria fortemente caratterizzata dal mercato italiano senza il quale non esisterebbe da diversi decenni.
 
bumper morgan ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
non capisco l'italica pretesa di decidere per le proprietà altrui.
La fiat è privata, ha dei proprietari, dei dirigenti e possono fortunatamente prendere sulla base dei principi di proprietà privata e libero mercato, le decisioni che vogliono.
Piantiamola con questa ingerenza che ha già tanto danneggiato gli italiani oltre a rendere la fiat scarsamente competitiva.
Cerchiamo piuttosto di generare un tessuto socio economico competitivo che possa attrarre investitori stranieri ed ancora prima disincentivare le tante aziende italiane che meditano la delocalozzazione
guarda che M ha fatto tutto quello che ha voluto. Tranne i modelli. È arrivato 10 anni fa e c'er la panda la punto e la marea, oggi la panda,la500, la grande punto e la bravo che vendesolo in Zitlia.
Quello che M merita è un calcio nel sedere ( vorrei dire diversamente ma mi trattengo) e rispedirlo donde è venuto.

Ecco: su questo discorso, invece, concordo!
Marchionne alla fine ha ottenuto quello che voleva: gli operai hanno votato a suo favore.
Ora, mantenga le promesse e faccia si che negli stabilimenti che hanno aderito (in pratica tutti) si avvii la produzione sui numeri dichiarati da lui stesso! Se no, diventa una presa per i fondelli! E qui, non ha ragione...
La cosa che contesto a Marchionne, l'unica (da parte mia) è il fatto di pretendere senza dare garanzie in cambio! Beh, almeno su quello, il caro M potrebbe rivedersi un attimo...
 
hewie ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
non capisco l'italica pretesa di decidere per le proprietà altrui.
La fiat è privata, ha dei proprietari, dei dirigenti e possono fortunatamente prendere sulla base dei principi di proprietà privata e libero mercato, le decisioni che vogliono.
Piantiamola con questa ingerenza che ha già tanto danneggiato gli italiani oltre a rendere la fiat scarsamente competitiva.
Cerchiamo piuttosto di generare un tessuto socio economico competitivo che possa attrarre investitori stranieri ed ancora prima disincentivare le tante aziende italiane che meditano la delocalozzazione
guarda che M ha fatto tutto quello che ha voluto. Tranne i modelli. È arrivato 10 anni fa e c'er la panda la punto e la marea, oggi la panda,la500, la grande punto e la bravo che vendesolo in Zitlia.
Quello che M merita è un calcio nel sedere ( vorrei dire diversamente ma mi trattengo) e rispedirlo donde è venuto.

Ecco: su questo discorso, invece, concordo!
Marchionne alla fine ha ottenuto quello che voleva: gli operai hanno votato a suo favore.
Ora, mantenga le promesse e faccia si che negli stabilimenti che hanno aderito (in pratica tutti) si avvii la produzione sui numeri dichiarati da lui stesso! Se no, diventa una presa per i fondelli! E qui, non ha ragione...
La cosa che contesto a Marchionne, l'unica (da parte mia) è il fatto di pretendere senza dare garanzie in cambio! Beh, almeno su quello, il caro M potrebbe rivedersi un attimo...

Marchionne teme, giustamente dal suo punto di vista, i sabotatori che già ben conosciamo. Infatti dice che se non ambiano le premesse non può investire in Italia. Le premesse da cambiare sono i sabotatori, gente che rallenta il lavoro, che lavora male, che cerca adepti al fine di bloccare la produzione.
 
Faccia quel che vuole.
Se vuole andare che se ne vada. Ma quando la lanciò la 500, per fare un esempio, basò tutta la campagna pubblicitaria sull'italianità. E poi, le felpe Fiat con il Tricolore....
Non gli piace più l'Italia? Che torni da dove è venuto possibilmente senza disprezzare.
 
G5 ha scritto:
hewie ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
non capisco l'italica pretesa di decidere per le proprietà altrui.
La fiat è privata, ha dei proprietari, dei dirigenti e possono fortunatamente prendere sulla base dei principi di proprietà privata e libero mercato, le decisioni che vogliono.
Piantiamola con questa ingerenza che ha già tanto danneggiato gli italiani oltre a rendere la fiat scarsamente competitiva.
Cerchiamo piuttosto di generare un tessuto socio economico competitivo che possa attrarre investitori stranieri ed ancora prima disincentivare le tante aziende italiane che meditano la delocalozzazione
guarda che M ha fatto tutto quello che ha voluto. Tranne i modelli. È arrivato 10 anni fa e c'er la panda la punto e la marea, oggi la panda,la500, la grande punto e la bravo che vendesolo in Zitlia.
Quello che M merita è un calcio nel sedere ( vorrei dire diversamente ma mi trattengo) e rispedirlo donde è venuto.

Ecco: su questo discorso, invece, concordo!
Marchionne alla fine ha ottenuto quello che voleva: gli operai hanno votato a suo favore.
Ora, mantenga le promesse e faccia si che negli stabilimenti che hanno aderito (in pratica tutti) si avvii la produzione sui numeri dichiarati da lui stesso! Se no, diventa una presa per i fondelli! E qui, non ha ragione...
La cosa che contesto a Marchionne, l'unica (da parte mia) è il fatto di pretendere senza dare garanzie in cambio! Beh, almeno su quello, il caro M potrebbe rivedersi un attimo...

Marchionne teme, giustamente dal suo punto di vista, i sabotatori che già ben conosciamo. Infatti dice che se non ambiano le premesse non può investire in Italia. Le premesse da cambiare sono i sabotatori, gente che rallenta il lavoro, che lavora male, che cerca adepti al fine di bloccare la produzione.
Lo sapeva già prima di "programmare" il presunto investimento. Che la situazione sia in parte questa ne sono convinto pure io, ma non credo che il disimpegno sia giustificato dalla presenza di un manipolo di sabotatori.
 
JigenD ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
ormai non può più dire che è colpa dei sindacati, se ne va perchè fa comodo agli azionisti.
l'azienda è privata, ci mancherebbe che non facesse quanto fa comodo agli azionisti

peccato che quando gli ha fatto comodo si sia pappata le sovvenzioni pubbliche...
daccordissimo, ma son stati ingenui quelli che hanno concesso finanziamenti a fondo perduto.. è chiaro che un soggetto privato a cui regalano dei soldi li accetti. adesso andare a recriminare sulla morale di una multinazionale è come pretendere di catechizzare una pornostar :D
 
Back
Alto