Coi sonar, non con l'orecchio, certamente.
Attenzione la velocità del suononin acqua è, se ben ricordo, oltre 1500m/s, non ci sono correnti che possano competere.
I suoni si trasmettono molto bene in acqua, meglio che in aria, solo che il nostro orecchio li percepisce in modo diverso. Gli orecchi elettronici, invece, non soffrono le limitazioni umane
ANSA non smentisce, ma il tempo corre.
Facendo snorkeling e apnea sentivo i motori dei gommoncini tanto distanti da non essere visibili dal pelo dell'acqua.
Esatto. Il problema è che una corrente di “soli” 2 nodi (quelle che leggo essere nella zona del relitto) sposta il battello di quasi una novantina di km in 24 ore. Per quanto si possa fare una stima della presunta posizione (con l’alea non indifferente derivante dalla mancata conoscenza del punto esatto in cui è successo quel “qualcosa”), a quelle profondità diventa maledettamente complicato. Basti pensare a quanto tempo hanno impiegato per ritrovare il San Juan, che pure giace ad “appena” 900 metri, è lungo dieci volte tanto il Titan ed è interamente metallico.
I sommergibili praticamente non esistono più dalla seconda metà degli anni ‘40.
Certo, perché sono frequenze che riusciamo a percepire anche noi, sotto la superficie. La voce umana invece viene molto distorta, a differenza dei “rumori meccanici”
