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Premettendo col dire che il "pianale universale" rappresenterà sostanzialmente una prassi generalizzata per un po tutti i produttori di auto ... e questo per più o meno le medesime motivazioni che spinge Vw group ... ossia ... (per leggere il tutto occorrerrebbe però prendersi un'"annetto sabatico"!!! ).
Per implementare al meglio questa strategia incentrata su sistemi di trazione e alimentazione, il Gruppo Volkswagen ha sviluppato diverse piattaforme modulari, la più recente delle quali è il pianale modulare trasversale (MQB). Utilizzabile per tutte le vetture del Marchio, avrà anche il ?compito? di garantire e ampliare l?elevata concorrenzialità dell?azienda nei segmenti con i maggiori volumi di vendita per la marca Volkswagen, dalla Polo alla Golf e fino alla Passat: i segmenti B, C e D. Il pianale modulare trasversale riguarda tutte le motorizzazioni. La progettazione del pianale modulare trasversale ha tenuto conto della crescente gamma di motorizzazioni: in concreto, il pianale modulare trasversale, accanto alle due attuali nuove gamme di motori strutturati in modo modulare (benzina: EA211 / Diesel: EA288 ), offre la possibilità di integrare senza limitazioni e compromessi anche propulsori alternativi quali quelli a gas metano (GNC), ibridi o elettrici. Il pianale modulare trasversale chiude un cerchio.
Per quanto riguarda il Gruppo Volkswagen, l?MQB va ad aggiungersi al pianale modulare longitudinale (MLB) sviluppato dalla Audi, alla piattaforma sportiva modulare MSB realizzata con il Centro di competenza Porsche e alla New Small Family con la Volkswagen up!, la SEAT Mii e la ?koda Citigo come modelli attualmente più compatti della Casa. Importante approccio sia per il presente che per il futuro.
Effettivamente i sistemi a pianale modulare per il Gruppo Volkswagen sono di fondamentale importanza per la costruzione e la fabbricazione di nuovi modelli. Considerando gli oltre 220 modelli realizzati e i più di 90 stabilimenti di produzione in tutto il mondo con 448.000 addetti, la standardizzazione su vasta scala di componenti e processi produttivi gioca di fatto un ruolo di fondamentale importanza. Infatti un volume elevato di particolari uguali consente di contenere i costi di produzione e quindi di praticare in tutto il mondo i prezzi più adatti al mercato.
Uno dei più importanti presupposti per la buona realizzazione dell?idea alla base del pianale modulare è quello dell?omogeneità delle quote tecniche, quali ad esempio la distanza tra la posizione dell?acceleratore e il centro della ruota anteriore. Allo stesso tempo devono però sussistere anche dei parametri variabili, tra cui ad esempio il passo, la larghezza delle carreggiate e le dimensioni delle ruote: solo in questo modo è possibile rappresentare in un pianale le diverse architetture dei veicoli.
Omogeneità di posizione.
Una caratteristica prevalente del nuovo pianale modulare trasversale è l?omogeneità della posizione di montaggio di tutti i motori. Perché questo sia possibile, la Volkswagen ha rielaborato la famiglia dei motori a combustione. La testa dei cilindri è stata ruotata e l?ordinamento dei principali raccordi così come l?inclinazione del gruppo sono stati allineati agli altri motori. In questo modo ora il lato di aspirazione risulta sempre posizionato anteriormente e il dispositivo dei gas di scarico posteriormente. Di conseguenza, per la prima volta si può realizzare un unico modello di flangia che permette l?utilizzo dello stesso cambio per tutte le famiglie di propulsori in ogni classe di coppia. Un ruolo importante nella strategia MQB è costituito dai pianali modulari integrati per motori benzina (MBB) con la nuova serie di motori EA211 (tra cui il primo quattro cilindri a livello mondiale con sistema di esclusione dei cilindri) e il pianale modulare per motori Diesel (MDB) con i motori della serie EA288 anch?essi di nuova concezione. Maggior flessibilità.
Nel complesso, il nuovo sistema MQB ha consentito all?azienda di ridurre le varianti di motore e cambio dell?88%. Questa riduzione della complessità si traduce in un aumento della flessibilità. Il pianale modulare trasversale, come precedentemente detto, offre infatti la possibilità di collocare, oltre ai motori a combustione convenzionali, anche tutti i motori alternativi esistenti nella stessa posizione di montaggio senza limitazione alcuna. Dalle versioni a gas metano (GNC) alle versioni ibride, fino a quelle a trazione puramente elettrica. E la Volkswagen ha già annunciato l?impiego del pianale modulare trasversale per l?anno 2013 per quella che sarà la nuova Golf Blue-e-motion, ovvero la Golf elettrica.
Vantaggi a livello di design, package e sicurezza.
I vantaggi di norma connessi all?impiego dal pianale modulare trasversale sono molteplici e vanno a beneficio dei Clienti in modo mirato: ad esempio la traslazione in avanti di 40 mm delle ruote anteriori (rispetto agli attuali modelli del Gruppo nel segmento delle auto compatte) conferisce proporzioni particolarmente equilibrate per quanto riguarda il design, aumenta la possibilità di sfruttare in modo ottimale lo spazio (il cosiddetto package) e consente il miglioramento della struttura in caso di crash.
Minor peso, maggiori innovazioni.
Grazie a un intelligente mix di materiali, il pianale modulare trasversale consente di risolvere al meglio i problemi legati al peso. Sulla Golf ad esempio, nonostante i grandi passi avanti effettuati sul fronte comfort e sicurezza, il peso della vettura di prossima generazione sarà al medesimo livello di quello della vettura di quarta generazione (venduta dal 1997 al 2003). Allo stesso tempo, con il lancio dei primi modelli col pianale modulare trasversale la Volkswagen introdurrà 20 innovazioni nel settore sicurezza e infotainment che in precedenza venivano riservate alle vetture di segmento più elevato.
L'esperienza insegna che quasi tutte le vetture di nuova generazione hanno un peso superiore rispetto a quelle che le hanno precedute. Ciò è dovuto ai passi avanti compiuti nel settore automobilistico, dove standard più elevati in termini di sicurezza, comfort e spaziosità hanno sempre comportato un aumento del peso.
Il pianale modulare trasversale consente per la prima volta di sviluppare componenti base per numerosi nuovi modelli che, pur vantando prestazioni e funzionalità superiori, risultano avere un peso decisamente inferiore rispetto alla piattaforma sulla quale si basano le attuali vetture della classe compatta del Gruppo Volkswagen.
Altrettanto interessante è il fatto che il nuovo pianale modulare trasversale consenta di ottenere migliori caratteristiche di comfort e un miglior comportamento dinamico; l?MQB rispetta inoltre già oggi tutti i requisiti di sicurezza internazionali, sia vigenti che di prossima introduzione. Verifica del peso di ciascun componente. Insieme agli stabilimenti di produzione e alle industrie fornitrici si è provveduto a verificare il peso di ogni singolo componente e ad ottimizzarlo con riferimento alla relativa funzione. Si è così riusciti in una sistematica riduzione del peso di pressoché tutti i gruppi costruttivi del pianale modulare trasversale.
Struttura del pianale più leggera di 18 kg.
La struttura del pianale modulare trasversale sarà quindi più leggera che in precedenza (circa 18 kg in meno) grazie all'ampia adozione di acciai formati a caldo ad altissima resistenza che presentano caratteristiche di crash ottimizzate. Anche i componenti dell'abitacolo sono stati ottimizzati dal punto di vista del peso. Ne sono un esempio i sedili posteriori, la struttura portante della plancia e anche la climatizzazione. Nel complesso, il peso dei componenti interni dei modelli futuri si ridurrà di oltre 10 kg rispetto a quello dei modelli precedenti a fronte comunque di un ulteriore miglioramento delle caratteristiche di comfort.
Grazie all'ottimizzazione dei dettagli, anche i componenti elettrici del pianale modulare trasversale avranno un peso di circa 3 kg inferiore a quello dei modelli precedenti.
I vantaggi apportati dal pianale modulare trasversale (MQB) sono strettamente correlati con il nuovo sistema modulare di produzione (MPB) del Gruppo Volkswagen; in questo modo, veicoli e produzione risultano correlati come non mai.
Il vantaggio che ne deriva è che, grazie alla completa standardizzazione dei componenti dei veicoli, delle quote tecniche e dei processi produttivi i costi e i tempi di produzione possono essere ridotti. Inoltre, grazie a una maggior flessibilità si aprono nuovi scenari, che consentono di ampliare la gamma di prodotti anche per nicchie di mercato che finora non era stato ancora possibile raggiungere. G
eneralmente si può affermare che, grazie al sistema modulare di produzione, la quantità di modelli diversi di uno o più marchi, prodotti sulla base del pianale modulare trasversale, aumenterà enormemente.
A seguito della molteplicità di varianti e dei crescenti requisiti riguardanti flessibilità ed economicità il Gruppo Volkswagen introdurrà il sistema modulare di produzione parallelamente al pianale modulare trasversale. Anche l?MPB nasce all?insegna della ?standardizzazione?: da quella dei materiali di consumo a quella degli impianti, fino a quella delle aree di produzione e infine dell?intero sito produttivo. La strategia alla base del sistema modulare di produzione comincia già in fase di realizzazione dei singoli componenti: le attrezzature in futuro verranno costruite in modo da poter essere utilizzate per componenti diversi.
Golf, Tiguan e Passat su una stessa linea di produzione
Per quanto riguarda la costruzione della scocca, il sistema modulare di produzione consente un livello di flessibilità completamente nuovo. La stazione di framing della struttura della carrozzeria per esempio dimostra chiaramente in che cosa consiste il concetto MPB: nella stazione di framing il gruppo pianale vettura viene saldato ai componenti laterali e al telaio del tetto. Gli elementi più importanti della stazione sono superfici di appoggio, robotica, strutture elastiche e relativi sistemi di fissaggio e sostituzione. La precisione della carrozzeria, una volta prodotta, è determinata in modo considerevole dal preciso e saldo fissaggio dei singoli gruppi della carrozzeria tra essi. Le odierne strutture elastiche sono strumenti di precisione appositamente realizzate e ottimizzate per ciascun tipo di veicolo da costruire, secondo le più moderne metodologie. Gli elementi di fissaggio uniformati per tutti i veicoli del Marchio consentono invece di impiegare le strutture elastiche così realizzate su tutte le linee di produzione Volkswagen.
Grazie alla nuova tecnologia è quindi possibile realizzare un?ampia gamma di moduli e passi diversi, ad esempio quelli della Golf, della Tiguan o della Passat. Ma, oltre a questo, ove fattibile, vengono uniformate anche le fasi di lavoro. Due esempi: se nel Gruppo fino a un determinato momento sono state realizzate carrozzerie con componenti laterali sia ad uno che a due gusci, in futuro con il sistema MQB/MPB verranno utilizzati solo più componenti laterali a due gusci.
Oppure: se sulla linea di montaggio del cruscotto in precedenza esistevano fino a tre diversi punti di intervento, il nuovo sistema modulare prevede che tutti i veicoli realizzati su pianale modulare trasversale siano dotati dello stesso punto di fissaggio; pertanto in futuro si disporrà di un solo punto di intervento. Elevata flessibilità. L?MPB standardizza la modalità che consente di aumentare la flessibilità nella costruzione delle carrozzerie per quanto riguarda il numero di pezzi prodotti, il grado di meccanizzazione e la molteplicità dei modelli.
Ad esempio, per i 23 robot supplementari (standardizzati) di saldatura e palletizzazione necessari per un eventuale maggior numero di veicoli, sono già considerate delle posizioni predefinite. Questo consente il rapido adattamento degli impianti nei casi in cui i quantitativi di pezzi prodotti e il grado di meccanizzazione vengano aumentati per breve tempo. A partire da un modulo base di 30 veicoli all?ora, gli impianti possono essere utilizzati fino a un quantitativo di 60 veicoli all?ora con due diversi modelli per un totale di quattro varianti. La tecnologia di gestione e comando utilizzata in modo uniforme per tutti i veicoli del Marchio semplifica sia il funzionamento che la manutenzione. Il sistema modulare di produzione aumenta la flessibilità anche per quanto concerne verniciatura e montaggio.
Esso pertanto standardizza gli impianti di produzione di un sito produttivo, dal lavoro alla pressa fino al montaggio. I singoli impianti e i singoli settori di produzione possono inoltre continuare a essere implementati presso i siti produttivi esistenti o servire da base per siti produttivi nuovi. Ottime opportunità. Parallelamente, per la Volkswagen si aprono nuove opportunità per utilizzare nel modo ottimale le capacità degli stabilimenti grazie alla concezione dei centri nevralgici, secondo la quale in uno stabilimento non solo può essere prodotto un determinato modello ma anche altri veicoli addirittura di marchi diversi.
Un esempio a questo riguardo è quanto si sta predisponendo per il nuovo sito produttivo di Foshan (Cina meridionale), nel quale a partire da metà 2013 verrà prodotta l?Audi A3 sulla linea della Golf. Anche per i fornitori della Casa l?impiego del pianale modulare trasversale e del sistema modulare di produzione porta interessanti prospettive. Infatti il volume degli approvvigionamenti entro il 2018 raddoppierà rispetto a quello relativo alle piattaforme finora utilizzate. Per i fornitori questo sviluppo si traduce quindi in un programma di investimenti miliardario. Grazie a volumi elevati, i fornitori possono inoltre automatizzare i loro sistemi di produzione e offrire i loro servizi a costi estremamente competitivi.
giustamente e' stato postato l'articolo dal gentilissimo xperience ma era ovvio che se ne fosse gia' parlato,da quel pianale uscira' mezza produzione Vw-Audi-Seat-Skoda...come per il futuro MLB....