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ma i disoccupati calabresi non potrebbero andar loro

testerr ha scritto:
arhat ha scritto:
lucianoVE ha scritto:
arhat ha scritto:
lucianoVE ha scritto:
arhat ha scritto:
a 20 n?uri al giorno - la taglia per il caporale VOI c'andreste ?

io SI

piuttosto che stare a casa a prendere ZERO Euri

incamminarsi, prego.

NON C'E' PROBLEMA, mica mi spaventa il lavoro

20 n?uri al giorno - la taglia al caporale, dormire all'addiacco niente acqua corrente, niente eletricità. Tutti conforts ai quali aspirate tutti comodamente seduti al calduccio .

Ipocriti.

potrebbero tornare donde son venuti; nessuno li ha obbligati. Per quella cifra NESSUNO dovrebbe "lavorare".

forse sono obbligati dalla fame e dalla disperazione

per quella cifra nessuno dovrebbe lavorare, d'accordissimo, ma qualcuno ha mai controillato che fossero rispettate le regole?? staooooo dove sei???
 
keko01 ha scritto:
testerr ha scritto:
arhat ha scritto:
lucianoVE ha scritto:
arhat ha scritto:
lucianoVE ha scritto:
arhat ha scritto:
a 20 n?uri al giorno - la taglia per il caporale VOI c'andreste ?

io SI

piuttosto che stare a casa a prendere ZERO Euri

incamminarsi, prego.

NON C'E' PROBLEMA, mica mi spaventa il lavoro

20 n?uri al giorno - la taglia al caporale, dormire all'addiacco niente acqua corrente, niente eletricità. Tutti conforts ai quali aspirate tutti comodamente seduti al calduccio .

Ipocriti.

potrebbero tornare donde son venuti; nessuno li ha obbligati. Per quella cifra NESSUNO dovrebbe "lavorare".

forse sono obbligati dalla fame e dalla disperazione
e allora di che si lamentano? io, se devo vivere di stenti, sto a casa mia.
 
testerr ha scritto:
keko01 ha scritto:
testerr ha scritto:
arhat ha scritto:
lucianoVE ha scritto:
arhat ha scritto:
lucianoVE ha scritto:
arhat ha scritto:
a 20 n?uri al giorno - la taglia per il caporale VOI c'andreste ?

io SI

piuttosto che stare a casa a prendere ZERO Euri

incamminarsi, prego.

NON C'E' PROBLEMA, mica mi spaventa il lavoro

20 n?uri al giorno - la taglia al caporale, dormire all'addiacco niente acqua corrente, niente eletricità. Tutti conforts ai quali aspirate tutti comodamente seduti al calduccio .

Ipocriti.

potrebbero tornare donde son venuti; nessuno li ha obbligati. Per quella cifra NESSUNO dovrebbe "lavorare".

forse sono obbligati dalla fame e dalla disperazione
e allora di che si lamentano? io, se devo vivere di stenti, sto a casa mia.

dove mangi
 
keko01 ha scritto:
testerr ha scritto:
keko01 ha scritto:
testerr ha scritto:
arhat ha scritto:
lucianoVE ha scritto:
arhat ha scritto:
lucianoVE ha scritto:
arhat ha scritto:
a 20 n?uri al giorno - la taglia per il caporale VOI c'andreste ?

io SI

piuttosto che stare a casa a prendere ZERO Euri

incamminarsi, prego.

NON C'E' PROBLEMA, mica mi spaventa il lavoro

20 n?uri al giorno - la taglia al caporale, dormire all'addiacco niente acqua corrente, niente eletricità. Tutti conforts ai quali aspirate tutti comodamente seduti al calduccio .

Ipocriti.

potrebbero tornare donde son venuti; nessuno li ha obbligati. Per quella cifra NESSUNO dovrebbe "lavorare".

forse sono obbligati dalla fame e dalla disperazione
e allora di che si lamentano? io, se devo vivere di stenti, sto a casa mia.

dove mangi

mica tanto; sono un pò a dieta ;)
 
testerr ha scritto:
io, se abitassi lì ed avessi un figlio disoccupato, NON lo manderei a lavorare per 25 euro al giorno, giorno che dura facilmente 12 o più ore. Più che lavoro è schiavismo.
Bene, direi ai proprietari dei terreni - mafiosi o che si comportano in stile mafioso - che gli agrumi se li possono mettere su per il culo; e vediamo come si comporteranno il prossimo anno. :evil:
Questo mio ragionamento VALE solo per questo caso e non per i lavori che gli italiani non vogliono fare, su cui ci sarebbe così da parlarne.

Ragionamento che non fa una grinza. Ma andrebbe rivista tutta la catena di distribuzione dell'orto-frutticolo.
La frutta/verdura che al mercato paghiamo, se va bene 2-3 euro al kg, al contadino, se va bene, viene pagata 20-30 cent.
La cassetta d'arance da 20 kg viene pagata dai grossisti 4-5 euro. Con cifre come queste anche i 50 cent "offerti" a chi la raccoglie assumono un altro significato.
Se consideri che la manodopera è il costo prevalente nel settore, ecco che il cerchio si chiude.
Per inciso, per raccogliere una cassetta d'arance, uno pratico ci mette meno di 10 minuti
 
Epme ha scritto:
testerr ha scritto:
io, se abitassi lì ed avessi un figlio disoccupato, NON lo manderei a lavorare per 25 euro al giorno, giorno che dura facilmente 12 o più ore. Più che lavoro è schiavismo.
Bene, direi ai proprietari dei terreni - mafiosi o che si comportano in stile mafioso - che gli agrumi se li possono mettere su per il culo; e vediamo come si comporteranno il prossimo anno. :evil:
Questo mio ragionamento VALE solo per questo caso e non per i lavori che gli italiani non vogliono fare, su cui ci sarebbe così da parlarne.

Ragionamento che non fa una grinza. Ma andrebbe rivista tutta la catena di distribuzione dell'orto-frutticolo.
La frutta/verdura che al mercato paghiamo, se va bene 2-3 euro al kg, al contadino, se va bene, viene pagata 20-30 cent.
La cassetta d'arance da 20 kg viene pagata dai grossisti 4-5 euro. Con cifre come queste anche i 50 cent "offerti" a chi la raccoglie assumono un altro significato.
Se consideri che la manodopera è il costo prevalente nel settore, ecco che il cerchio si chiude.
Per inciso, per raccogliere una cassetta d'arance, uno pratico ci mette meno di 10 minuti

che vada rivista la catena di distribuzione mi trova d'accordo; ciò vale per altri mille prodotti. In questo caso và rivisto il loro enorme guadagno......
 
testerr ha scritto:
Epme ha scritto:
testerr ha scritto:
io, se abitassi lì ed avessi un figlio disoccupato, NON lo manderei a lavorare per 25 euro al giorno, giorno che dura facilmente 12 o più ore. Più che lavoro è schiavismo.
Bene, direi ai proprietari dei terreni - mafiosi o che si comportano in stile mafioso - che gli agrumi se li possono mettere su per il culo; e vediamo come si comporteranno il prossimo anno. :evil:
Questo mio ragionamento VALE solo per questo caso e non per i lavori che gli italiani non vogliono fare, su cui ci sarebbe così da parlarne.

Ragionamento che non fa una grinza. Ma andrebbe rivista tutta la catena di distribuzione dell'orto-frutticolo.
La frutta/verdura che al mercato paghiamo, se va bene 2-3 euro al kg, al contadino, se va bene, viene pagata 20-30 cent.
La cassetta d'arance da 20 kg viene pagata dai grossisti 4-5 euro. Con cifre come queste anche i 50 cent "offerti" a chi la raccoglie assumono un altro significato.
Se consideri che la manodopera è il costo prevalente nel settore, ecco che il cerchio si chiude.
Per inciso, per raccogliere una cassetta d'arance, uno pratico ci mette meno di 10 minuti

che vada rivista la catena di distribuzione mi trova d'accordo; ciò vale per altri mille prodotti. In questo caso và rivisto il loro enorme guadagno......

E' proprio li la questione. Perche' per chi guarda da fuori dire "Solo 50 cent per raccogliere una cassetta d'arance" è semplice. ma è circa il 10% del valore della merce per il contadino (che pianta gli alberi e aspetta almeno 10 anni per avere un raccolto e ogni anno ara, pota, concima, ecc). Comunque anche la catena ha i suoi costi: ma se uno puo' acquistare delle banane che hanno viaggiato per migliaia di km a un'euro al kg, non è che si possono pagare le arance AL contadino a quel prezzo (giusto se uno pratica la vendita diretta produttore-consumatore senza intermediari)
 
arhat ha scritto:
a 20 n?uri al giorno - la taglia per il caporale VOI c'andreste ?
Tranquillo, la maggioranza vive con i sussidi per i disoccupati agricoli, senza aver mai visto la campagna, e col lavoro nero.

Come spieghi la relativa ricchezza, telefonini, auto recenti, abiti, non dico firmati, ma all'ultima moda, che c'è anche al sud?
 
cicciobenzina ha scritto:
a raccogliere frutta e verdura?

perchè prendr gli extracee?

se io fossi disoccupato accetterei tutto

il lavoro.....ovvio che se chi offre lavoro

lo fà senza regolarizzare nessuno ci andrebbe.

ma dico .....converrebbe lasciar marcire i frutteti e le

campagne? disoccupatiiiiiii alziamole ste chiappe

su....

:evil:
Mica stanno disoccupati i disoccupati della Calabbria........'ndrangheta gli trova qualcosa da fare di sicuro.....
 
Epme ha scritto:
testerr ha scritto:
Epme ha scritto:
testerr ha scritto:
io, se abitassi lì ed avessi un figlio disoccupato, NON lo manderei a lavorare per 25 euro al giorno, giorno che dura facilmente 12 o più ore. Più che lavoro è schiavismo.
Bene, direi ai proprietari dei terreni - mafiosi o che si comportano in stile mafioso - che gli agrumi se li possono mettere su per il culo; e vediamo come si comporteranno il prossimo anno. :evil:
Questo mio ragionamento VALE solo per questo caso e non per i lavori che gli italiani non vogliono fare, su cui ci sarebbe così da parlarne.

Ragionamento che non fa una grinza. Ma andrebbe rivista tutta la catena di distribuzione dell'orto-frutticolo.
La frutta/verdura che al mercato paghiamo, se va bene 2-3 euro al kg, al contadino, se va bene, viene pagata 20-30 cent.
La cassetta d'arance da 20 kg viene pagata dai grossisti 4-5 euro. Con cifre come queste anche i 50 cent "offerti" a chi la raccoglie assumono un altro significato.
Se consideri che la manodopera è il costo prevalente nel settore, ecco che il cerchio si chiude.
Per inciso, per raccogliere una cassetta d'arance, uno pratico ci mette meno di 10 minuti

che vada rivista la catena di distribuzione mi trova d'accordo; ciò vale per altri mille prodotti. In questo caso và rivisto il loro enorme guadagno......

E' proprio li la questione. Perche' per chi guarda da fuori dire "Solo 50 cent per raccogliere una cassetta d'arance" è semplice. ma è circa il 10% del valore della merce per il contadino (che pianta gli alberi e aspetta almeno 10 anni per avere un raccolto e ogni anno ara, pota, concima, ecc). Comunque anche la catena ha i suoi costi: ma se uno puo' acquistare delle banane che hanno viaggiato per migliaia di km a un'euro al kg, non è che si possono pagare le arance AL contadino a quel prezzo (giusto se uno pratica la vendita diretta produttore-consumatore senza intermediari)

Forse ai bananari del Sud America gli danno ancora di meno. Come del resto succede con gli olivari del magreb e i mandorlari della ottomania e via discorrendo. Pregi e virtu' della mitica globalizzazione. Ciao
P.S ma chi ce l' ha fatto fare?
 
A me piacerebbe sapere quante sono in percentuale le persone che al supermercato verificano regolarmente la provenienza geografica delle merci e, ad esempio, non comprano le arance che arrivano dal Brasile (con tutte le conseguenze, tra l'altro, a livello di inquinamenti, sprechi di energia e via dicendo).
 
testerr ha scritto:
Epme ha scritto:
testerr ha scritto:
io, se abitassi lì ed avessi un figlio disoccupato, NON lo manderei a lavorare per 25 euro al giorno, giorno che dura facilmente 12 o più ore. Più che lavoro è schiavismo.
Bene, direi ai proprietari dei terreni - mafiosi o che si comportano in stile mafioso - che gli agrumi se li possono mettere su per il culo; e vediamo come si comporteranno il prossimo anno. :evil:
Questo mio ragionamento VALE solo per questo caso e non per i lavori che gli italiani non vogliono fare, su cui ci sarebbe così da parlarne.

Ragionamento che non fa una grinza. Ma andrebbe rivista tutta la catena di distribuzione dell'orto-frutticolo.
La frutta/verdura che al mercato paghiamo, se va bene 2-3 euro al kg, al contadino, se va bene, viene pagata 20-30 cent.
La cassetta d'arance da 20 kg viene pagata dai grossisti 4-5 euro. Con cifre come queste anche i 50 cent "offerti" a chi la raccoglie assumono un altro significato.
Se consideri che la manodopera è il costo prevalente nel settore, ecco che il cerchio si chiude.
Per inciso, per raccogliere una cassetta d'arance, uno pratico ci mette meno di 10 minuti

che vada rivista la catena di distribuzione mi trova d'accordo; ciò vale per altri mille prodotti. In questo caso và rivisto il loro enorme guadagno......

Quoto
 
In italia abbiamo un grosso problema di fondo che trova nel percorso contadino-consumatore l'ennesima dimostrazione: chi ruba è furbo e va tutelato.

E' brutale, ma spesso e volentieri è così.
Nella fattispecie della distribuzione ortofrutticola, tale è: un furto. La testa e la coda della catena, cioè agricoltori/allevatori e consumatori sono quelli che ci rimettono, gli altri ci lucrano. Posso comprendereal massimo una catena produttore-grossista-dettagliante-consumatore, più lunga no e soprattutto non con gli stessi ricarichi.
Siccome in Italia quando si può lucrare alle spalle degli altri è giusto e doveroso farlo, abbiamo una catena di distribuzione che dire criminale è un eufemismo. Non mi dilungo oltre...
 
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