<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> longevità delle vecchie Alfa Romeo | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

longevità delle vecchie Alfa Romeo

C'era la teoria di un mio vecchio amico. Secondo lui molto dipendeva dallo stile corsaiolo che si teneva. In pratica una guida con alte velocità costanti era meno dannoso rispetto a una guida con forti variazioni di regime (vedi accelerazioni).
 
Ex Batri ha scritto:
C'era la teoria di un mio vecchio amico. Secondo lui molto dipendeva dallo stile corsaiolo che si teneva. In pratica una guida con alte velocità costanti era meno dannoso rispetto a una guida con forti variazioni di regime (vedi accelerazioni).

sono parzialmente concorde... se il "costante" era 180kmh, qualche dubbio mi viene! :)

trovo piuttosto esemplare quanto riportato da renatom sul caso degli 800.000km, probabilmente anche grazie ad un uso non esasperato di un motore robusto come detto da gt-junior
 
moonrouge ha scritto:
chiedo eventualmente scusa ai moderatori se propongo un tema già trattato ma non ho individuato finora nulla di simile.

come da titolo, che testimonianze avete riguardo la percorrenza delle Alfaromeo prodotte negli anni 60-70?

vox populi dava i 100.000km come un traguardo dopo il quale l'auto era "bella che finita" però mi aspetto piacevoli smentite dai 200.000km a salire.

inizio io preannunciando la seconda vita della mia giulietta 116 (anno 1979 1800cc) da 105.000km

Già nei primissimi anni '50 con le ALFA 1900 era normale passare i 100.000 chilometri con tutta tranquillità anche se ci " davi dentro " - e lo dico con cognizione di causa-.

La medesima cosa avveniva per le primissime GIULIETTA anni '50 che però ( quelle di molti clienti ) avevano un consistente consumo d'olio -- fino a 1 Kg. x 1000 Km. --

Tra la prima e la seconda serie delle GIULIETTA ( nel 1957-58 mi pare ) i Tecnici ALFA intervenirono ed il consumo di olio si più che dimezzò ma anche questi motori da 1300 cc. erano molto molto longevi.
Perfino i motori della GIULIETTA - S.S. 1300 di serie che a quei tempi rendevano minimo 100 e max 106 CV. passavano i 100.000 chilometri.

Certamente bisognava adottare alcune accortezze : rispettare le indicazioni della CASA circa i tagliandi e le messe a punto varie ma soprattutto evitare le " tirate a freddo ".
Ed a quei tempi era molto molto facile lasciarsi prendere la mano da una " tirata a freddo " perché il traffico era limitato e quindi salivi in auto, accendevi, uscivi da casa ( ed il tutto in meno di una manciata di minuti ) e trovando la strada subito libera ti mettevi a " tirare ".
La qual cosa oggigiorno è praticamente impossibile. Il traffico che subito incontri ti viene in aiuto nel senso che ti permette di scaldare ( se non in toto ) almeno in parte le parti vitali dell'auto.

Comunque anche i motori 6 cilindri in linea delle ALFA 2600 passavano agevolmente i 150.000 Km. ed anche di più.

Poi fu l'ora dei motori 1600 delle varie GIULIA negli anni '60 che rivisitati per bene dai tecnici si dimostrarono di eccezionale longevità.

Personalmente ricordo una scenetta che mi vide in parte protagonista:
Parliamo di una GIULIA-1600-T.I. del 1962.

Credo fosse il 1972 oppure il 1973; una mattina alle ore 11 circa di una bella giornata di primavera.

Mi reco in ALFA-in quel meraviglioso, luminoso, spazioso e tutto elegante salone e tutto perlinato all'interno e situato in Via Grosotto ( e che oggi NON c'è più :twisted: ) a ritirare una mia ALFA e trovo solo 1 dei 2 miei soliti amici Collaudatori.
Costui mi informa che a breve anche l'altro " carissimo amico " sarebbe stato presente.
Il salone dell' Assistenza a quell'ora era sufficientemente pieno di clienti che si erano recati chi per portare vetture " a Papà Ferrario " ( così chiamavamo il Dominus assoluto del Reparto ) per tagliandi e chi per ritirare vetture.

Passano pochissimi minuti ed ecco che si aprono le sliding doors che mettono in comunicazione l' Officina dell' Assistenza col salone.

Gli occhi di tutti i presenti che dovevano ritirare l'auto si focalizzano su quella porta per verificare se stesse per arrivare la propria auto.

Improvvisamente appare un GIULIA- 1600- T.I. di colore Bianco ( ma ormai di un Bianco un po' vissuto ) con alla guida il mio amico Collaudatore e come passeggero un distinto signore.

Questa scena incuriosì un po' tutti noi clienti presenti perché al di la del colore un po' consumato della vettura era pure evidente che la stessa probabilmente era reduce da tante battaglie.

Comunque, i 2 scendono, si salutano ed il proprietario sale al posto di guida e se ne va.

A puro titolo di curiosità chiedo quindi al mio amico lumi circa la scenetta appena vista e mi viene risposto che quella vettura GIULIA TI-1600 era una delle primissime dell'anno 1962 e facente parte di quel lotto che furono presentate a Monza ed aveva quindi ancora il cambio al volante e freni a tamburo.

Il proprietario era un Ingegnere e Dirigente dell ' ALFA - Portello che aveva trascorso con quest' auto ben oltre 450.000 Km. :shock:
Tra l'altro, non aveva alcuna intenzione di sostituirla questa vettura :D :D

Per la cronaca, successivamente i motori GIULIA ( a partire dalla Super 1600 del 1965 ) furono ulteriormente rivisitati per assicurare tanti tanti altri chilometri in più alle vetture del Biscione.
E comunque ci fu un continuo affinamento anche coi 1800 ed i 2000 cc. degli anni successivi.
Personalmente con le mie ALFA Berline di quegli anni '60-'70 arrivavo quasi alla soglia dei 170.000 Km. per poi sentirmi dire da coloro che le acquistavano che erano ancora perfette.

Inserisco foto n° 4144 e foto 4994.

CIAO. :D

Attached files /attachments/1939336=43907-DSCF4144- GIULIA SUPER-1600 di taxista di Zurigo.JPG /attachments/1939336=43906-DSCF4994- Giulia T.I. con 300.000 Km..JPG
 
C'è una leggenda più o meno confermata la quale afferma che il V6 attribuito al tecnico Busso, progettato nel 1976 circa e utilizzato prima nell'Alfa 6, poi nella Mitica Alfetta GTV6 e poi ancora su 164, 75, 155, GTV, GT, 156 e 147, nonché sulla ES30 e su varie vetture da corsa, era in grado di passare 1.000 ore al banco al regime di potenza massima. Nessun altro motore raggiunse quel primato (la media che io sappia è 500 ore).
 
pilota54 ha scritto:
C'è una leggenda più o meno confermata la quale afferma che il V6 attribuito al tecnico Busso, progettato nel 1976 circa e utilizzato prima nell'Alfa 6, poi nella Mitica Alfetta GTV6 e poi ancora su 164, 75, 155, GTV, GT, 156 e 147, nonché sulla ES30 e su varie vetture da corsa, era in grado di passare 1.000 ore al banco al regime di potenza massima. Nessun altro motore raggiunse quel primato (la media che io sappia è 500 ore).

quindi se ipotizzassimo un test a Nardò, senza fare rifornimenti (paradosso), ad una velocità costante (realistica) di 200kmh, l'auto percorrerebbe 200.000km a tavoletta :)
 
Beh, io con il 3.0 V6 24V ci ho fatto quasi 180.000 km (la macchina ora è ferma in garage) e molte volte ho girato in pista tirando 7.000 giri prima di ogni cambiata.....
 
Sui libri di Busso e Chirico ho appreso tante cose sui motori Alfa dell'epoca delle Giulia. I metodi che utilizzavano nei collaudi al banco ed i traguardi che si prefiggevano prima di deliberare ogni più piccola evoluzione derivavano anche dalla formazione aeronautica che aveva tutto il gruppo di lavoro: se un motore di aereo si ferma sono guai ... mortali! Per farla semplice e senza fare troppe citazioni, ricordo alcune cose:

1) il motore della 75 turbo con 155 cavalli (che ha vinto tante gare in pista e su strada negli anni 80 e 90) è strutturalmente uguale (perni di banco, monoblocco, sistema di lubrificazione e raffreddamento, etcetera) a quello della Giulia (1600 o 1800 cambia poco): dopo oltre venti anni dal suo progetto era ancora al vertice assoluto per prestazioni e durata. Sviluppando una potenza doppia di quella di origine.

2) nel 1977 l'Alfa Romeo garantisce i suoi motori "per 2 anni o 100.000 km" quando tutte le case (anche BMW) garantivano 6 mesi o un anno. Non fu un azzardo del marketing ma la ovvia conclusione dei test al banco uniti ai ritorni della rete di assistenza. I Giapponesi sarebbero arrivati alle loro supergaranzie 20 anni dopo. Anzi: la cosa sembrava così eccessiva che non fu presa sul serio dal pubblico e non fece granché presa.

3) i motori Alfa di quell'epoca erano effettivamente sviluppati nelle gare e si riportavano nella produzione di serie le soluzioni che venivano ideate e collaudate nell'esasperazione delle competizioni. Alcuni dettagli del sistema di raffreddamento dei motori a 4 cilindri furono introdotti nella produzione di serie dopo che nelle corse si erano notate alcune debolezze che vennero affrontate con piccole modifiche. Nessun motore usato normalmente aveva mai mostrato i problemi che avevano avuto i motori utilizzati in gara, tuttavia si scelse di introdurre nella produzione di serie la miglioria.

Questo per dire che la base è molto buona. Almeno per il motore. Il cambio invece era eccellente per molti aspetti (rapportatura, dolcezza della sincronizzazione, resistenza ai carichi) ma molto meno resistente all'usura. Poi l'utente e la sua attenzione è sempre determinante
 
Da " il Quadrifoglio - Aprile 1969 ".

Titolo = LE ALFA DURANO.

Il réportage - a cura del Sig. Giuseppe Gozzini - si basa su incontri con possessori di vetture ALFA che prestano la loro attività presso una grande azienda di Firenze.

Sono persone che, per loro stessa ammissione, dichiarano di percorrere ben oltre i 100.000 Km. l'anno.

Il I° di codesti automobilisti mostra al reporter la sua GIULIA-1600-GT e così recita : " Guardi il contachilometri, i 100.000 li ha già fatti da un pezzo; non le sembra nuova la vettura ?? Noi, come dice lei, si divora i chilometri, ma con le ALFA.... " .

Il II° possessore ALFA che si presenta dice : " Sono partito da Livorno alle ore 11,15 ed ora qui sono le 12,20.".

Costui ha appena acquistato una GIULIA-1600-Super dando in permuta una GIULIA-1600- T. I. con la quale aveva macinato 220.000 Km in meno di 2 anni e con la nuova GIULIA Super 1600 in 13 mesi ha percorso 168.000 Km.
E prosegue dicendo: " Vede, col nostro mestiere, che ci porta tutti i giorni da una città all'altra, se non avessimo l' ALFA che ha una tenuta di strada eccezionale, che è bello guidarla e che in autostrada raggiunge anche i 170 , saremmo finiti . Con altra macchina non mi ci troverei. Noi per esempio si decide all'ultimo momento di andare a Milano. Si parte alle 13 e si un appuntamento alle 15 . Mi ricordo che una volta ho fatto Livorno-Roma in 2 ore e 35 minuti, sulla S.S.Aurelia, di domenica, con strada bagnata e altre 3 persone con me.
E' potente l' ALFA, e sicura. E non è che io le porti molto rispetto " .

Altro cliente ALFA di Livorno che dice : " ..........e io che pensavo di dovere consultare esperti di gerontologia meccanica, trattati sulla vecchiaia dei motori !!! Il destino invece pare abbia predetto alle ALFA una eterna giovinezza " .

Ancora altro cliente che, con la sua prima ALFA- una GIULIETTA 1300-
aveva percorso quasi 200.000 Km. ed ora possiede una GIULIA -1600-GT così recita : " Una volta sono partito alle 4 di mattina da Pistoia ed alle 14,30 ero a Reggio Calabria. Sulle ALFA viaggi sicuro e come un pascià " .

A Vicenza il reporter incontra un cliente ALFA che in dialetto veneto gli dice : " Xe pecà far machine così bone...".
La sua vettura, un GIULIETTA - 1300 T.I. ha percorso 336.000 Km. con normale manutenzione e 3 smerigliatura delle valvole.
Questo signore è alla sua 5° GIULIETTA e di quest'ultima non vorrebbe separarsene.

E' la volta di altro cliente e proprietario di una ALFA 2600 Sprint - 6 cilindri in linea con all' attivo 245.000 Km. e nessunissimo problema neppure sulle disastrate ( di allora ) strade Jugoslave.
Non ha alcuna intenzione di cambiarla. ;)

Sempre nel Veneto altro cliente possessore di una GIULIA-1600-Super dell'anno 1966 con la quale ha superato i 220.000 Km.
Egli riporta queste parole : " Più è calda e più rende e la strapazzo qualche volta e la sfrutto fino in fondo ".

Un saluto a tutti. :D
 
grazie Giampi per questo amarcord. Leggendo quelle righe viene nostalgia, e a dirla tutta la nostalgia maggiore è per le strade di allora, dato che oggi ancora qualche auto del tempo ancora esiste. 10 ore pistoia - reggio calabria (provaci oggi coi tutor!)
 
156jtd105 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
156jtd105 ha scritto:
io ho ancora nel box una fantastica 156 1,9 jtd 105 cv con 365000 km
8)

sei ot :twisted:

Beh,
non sapevo che la 75 fosse degli anni 60 /70.
Comunque la mia 75 è arrivata a 100.000 km :cry:

La patente di "alfista", a casa mia almeno, pretenderebbe un minimo di conoscenza storica, più che l'adorazione acritica di tutto quello che fa Marchionne.

La 75 altro non è che un restyling, sebbene piuttosto pesante, della Giulietta anni '70, al pari di come la coeva 90 è un restyling piuttosto pesante dell'Alfetta.

In quegli anni, infatti Alfa Romeo non navigava nell'oro, ed i modelli anni '70 cominciavano ad essere vecchiotti; mancando le risorse per svilupparne di nuovi partendo dal foglio bianco, si optò per rimodernare drasticamente quelli esistenti, non intervenendo sulle meccaniche, che comunque erano ancora di ottimo livello quando non addirittura all'avanguardia. E mentre con la 33, rispetto all'Alfasud, la mano di Ermanno Cressoni fu più pesante, con la 75 e la 90, addirittura, si mantenne perfino il giro porte di Giulietta ed Alfetta. Tutte e tre, comunque, mantenevano le motorizzazioni dei modelli precedenti, salvo, successivamente, l'introduzione di nuovi propulsori: per la 33 il 1.7 boxer, sia 8 che 16 valvole ed il 1.8 TD 3 cilindri VM, un motorino che, quasi trent'anni fa, aveva "appena" 90 cv, come la Golf 1.9 TDI di svariati anni dopo; per la 75 il Twin Spark, il Busso sia 2.5 che 3.0 ed il 1.8 Turbo, oltre al VM 2.4 TD 4 cilindri; per la 90 invece, al netto del 1.6 che esisteva su Alfetta e non fu riproposto, il Busso 2.0 e 2.5 ed il 2.4 TD VM, che non mi pare fosse stato montato su Alfetta.
 
Ho chiesto e posso dire che la Giulia Super 1.3 del '74 di un amico di famiglia era arrivata a circa 80mila km senza alcun problema.
 
Posso aggiungere una testimonianza un pò OT se vogliamo:
sabato scorso avevo un appuntamento con altri 2 amici alfisti, possessori rispettivamente di un Gt 2000 Veloce del 1972 e di un Gt 1300 junior del 1973. Appuntamento alle 7:30 di mattina allo svincolo autostradale per poi fare 160 km di autostrada e raggiungere altri amici alfisti per un raduno.
Siccome la sera prima avevo fatto l'una di notte non ce l'ho fatta ad arrivare puntuale all'appuntamento e ho avvisato che li avrei raggiunti.
Ebbene, fatto un bel pieno sull'autostrada non le ho risparmiato nulla, quasi tutto in corsia di sorpasso e freccia accesa.......velocità di crociera sui 140 di tachimetro, puntatine anche a 160 e facce incredule dei sorpassati dalla vecchia Alfetta azzurra. Sono arrivato a destinazione fresco come una rosa, come l'Alfetta d'altronde, e con un ritardo dimezzato rispetto alla partenza. Consumi?......lasciamo stare va...
 
transaxle73 ha scritto:
Ebbene, fatto un bel pieno sull'autostrada non le ho risparmiato nulla, quasi tutto in corsia di sorpasso e freccia accesa.......velocità di crociera sui 140 di tachimetro, puntatine anche a 160 e facce incredule dei sorpassati dalla vecchia Alfetta azzurra. Sono arrivato a destinazione fresco come una rosa, come l'Alfetta d'altronde, e con un ritardo dimezzato rispetto alla partenza. Consumi?......lasciamo stare va...

8 km con un litro? Mi son avvicinato?
 
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