Lo sconosciuto Kimi Raikkonen

Tra i regali per i miei recenti 67 anni, ne ho ricevuto, da mio figlio, uno che certamente è tra i più graditi degli ultimi anni, ovvero il libro "Lo sconosciuto Kimi Raikkonen" (come noto l'ultimo campione del mondo con la Ferrari e primatista assoluto come presenze nei GP di F.1, come giri effettuati, km percorsi, giri veloci in una stagione, e altro).

Il libro, titolo originale inglese "The unknown Kimi Raikkonen", scritto dal connazionale Kari Hotakainen, da poco tradotto anche in italiano (è ormai un successo mondiale), con ovvia prefazione di Leo Turrini, avevo già programmato di comprarlo a breve, ma mio figlio mi ha fatto questa gradita sorpresa.

Ho già letto 134 pagine sulle 256 complessive (+ foto e statistiche, per un totale di 334), e devo dire che è scritto bene, fatto bene e il personaggio Raikkonen emerge in tutte le sue complesse sfaccettature. Finora però la cosa che mi è piaciuta di più leggere, è quello che (senza sbandierarlo ai 4 venti) ha fatto appena completata la prima stagione in F.1: la ristrutturazione della casa dei genitori, di origine umile (meccanico lui, impiegata nei servizi sociali lei). Finalmente mamma e papà Raikkonen hanno avuto il bagno dentro casa............

Un'altra cosa sconosciuta ai più è la seguente: quando la McLaren decise di strappare Kimi alla Sauber, a tutti i costi, Peter Sauber non voleva saperne di cederlo, ma la proposta di "pagamento" della Mc Laren fu di quelle irrinunciabili, ovvero dei TIR per il trasporto vetture e soprattutto la costosissima galleria del vento. Anni dopo quelli della Sauber - come si legge nel libro - scherzavano ancora con Kimi a proposito della galleria: "Sei stato tu a procurarcela".

Tanti altri gli aneddoti che si possono leggere già nelle prime 100 pagine, come il burrascoso "servizio militare", le sue sbronze, i tempi incredibili che faceva con qualsiasi mezzo guidasse, anche al primo approccio, cosa che lo portò prestissimo al volante di una F.1..................

So che anche GBortolo lo sta leggendo.

 

Sono arrivato a pag.200 circa. E' un libro veramente bello, più sull'uomo che sul pilota, anche se di imprese incredibili, come quando vinse partendo 17° (Giappone 2005), ce ne sono citate diverse.

 

Mi sono piaciute per esempio le descrizioni di come guida le auto stradali. Molti pensano che i piloti vadano sempre forte, invece è un luogo comune, la maggior parte non va forte. Lui però a quanto leggo costituisce un'eccezione. Evidentemente in Finlandia ci sono pochi autovelox............
Da rilevare che in Finlandia l'entità delle multe è proporzionale al reddito, ma Kimi sotto questo aspetto non ha problemi visto che non di rado ha persino noleggiato un Jet. Ciò non toglie che sia molto generoso, ha aiutato economicamente tanti amici, e sui jet ha sempre portato anche i suoi meccanici, a sue spese. Uno di loro una volta disse che, grazie a Kimi, era passato da una vita piena di difficolta, a viaggiare in jet privati.............

Nel libro c'è anche la famosa storia degli stipendi Lotus. Pare che il finnico sia stato pagato poco nei due anni con quel team (e dire che erano previsti anche 50.000 dollari a punto, perchè nessuno in Lotus pensava che fosse una vettura da podio........), ma non ha mai intentato cause contro il team.

Ora mi taccio, per saperne di più leggere il libro.

 

Sono a pag. 230. Manca ormai poco alla fine......

 

Molto bello, nello stesso "settore", anche "Il preside volante", libro sul mitico Nino Vaccarella, oggi 88enne. Lo acquistai (20 euro) in occasione di un incontro con lo stesso Vaccarella nel 2014 sulle strade della Targa Florio, dove lo intervistai e gli consegnai una targa ricordo del "Sicily Alfa Club", e lui vi scrisse una dedica: "A Manlio D. con cordialità" (non metto il cognome completo per ovvi motivi).
Lo lessi in pochi giorni e lo conservo gelosamente. Allego una foto di quell'evento. Sono quello col cappellino. Lui ha in mano la targa ricordo. Fine OT.

 

L'ho finito, poco fa. Uno dei libri più belli che abbia mai letto, anche perchè parla di una storia vera, quella di un campione, nello sport e nella vita. Toccanti le ultime pagine, scritte da Leo Turrini.