L'elenco è lungo...pi_greco ha scritto:ma chi si è fatto l'italia?
Kren ha scritto:No.G5 ha scritto:Ho riportato alla mente la citazione di Massimo D'Azeglio perché oggi a pranzo mi sono trovato a discutere, partendo dalle "novità" di wiki sul ponte, sul fatto che alcune regioni siano un peso per il paese.
Ponendo il caso che regioni come Sicilia, Campania, Calabria, Abruzzo, ecc ecc siano effettivamente un peso per il paese, quale è l'alternativa reale alla loro deriva?
Sentir dire la Sicilia è un peso e poi veder sviolinare nozioni su le conquiste turche (con annessi razzismi ancorché leggeri) e sulla voglia di lavorare mi ha fatto pensare alla unità nazionale del popolo che non esiste. Ho così ripensato agli scritti della storia per immaginare come potrebbe essere un paese unito e coeso.
Avete suggerimenti?
Forse l'unico modo per tenere in piedi l'Italia era quello di rendere il più indipendenti possibili l'una dall'altra le varie nazioni che la componevano al momento dell'unificazione.
Probabilmente, adesso è troppo tardi, perché buona parte del territorio meridionale è devastato dalle organizzazioni criminali che opprimono la gente perbene impedendogli di potersi comportare da cittadini liberi.
Al nord, per contro, si rischierebbe di creare altro centralismo diverso da quello romano solo per l'ubicazione geografica.
Io sono, purtroppo, rassegnato e senza speranze.
trinacrio ha scritto:Kren ha scritto:No.G5 ha scritto:Ho riportato alla mente la citazione di Massimo D'Azeglio perché oggi a pranzo mi sono trovato a discutere, partendo dalle "novità" di wiki sul ponte, sul fatto che alcune regioni siano un peso per il paese.
Ponendo il caso che regioni come Sicilia, Campania, Calabria, Abruzzo, ecc ecc siano effettivamente un peso per il paese, quale è l'alternativa reale alla loro deriva?
Sentir dire la Sicilia è un peso e poi veder sviolinare nozioni su le conquiste turche (con annessi razzismi ancorché leggeri) e sulla voglia di lavorare mi ha fatto pensare alla unità nazionale del popolo che non esiste. Ho così ripensato agli scritti della storia per immaginare come potrebbe essere un paese unito e coeso.
Avete suggerimenti?
Forse l'unico modo per tenere in piedi l'Italia era quello di rendere il più indipendenti possibili l'una dall'altra le varie nazioni che la componevano al momento dell'unificazione.
Probabilmente, adesso è troppo tardi, perché buona parte del territorio meridionale è devastato dalle organizzazioni criminali che opprimono la gente perbene impedendogli di potersi comportare da cittadini liberi.
Al nord, per contro, si rischierebbe di creare altro centralismo diverso da quello romano solo per l'ubicazione geografica.
Io sono, purtroppo, rassegnato e senza speranze.
Carlo Cattaneo la pensava già allora come te, purtroppo non fu' ascoltato :?
Perché?suiller ha scritto:trinacrio ha scritto:Kren ha scritto:No.G5 ha scritto:Ho riportato alla mente la citazione di Massimo D'Azeglio perché oggi a pranzo mi sono trovato a discutere, partendo dalle "novità" di wiki sul ponte, sul fatto che alcune regioni siano un peso per il paese.
Ponendo il caso che regioni come Sicilia, Campania, Calabria, Abruzzo, ecc ecc siano effettivamente un peso per il paese, quale è l'alternativa reale alla loro deriva?
Sentir dire la Sicilia è un peso e poi veder sviolinare nozioni su le conquiste turche (con annessi razzismi ancorché leggeri) e sulla voglia di lavorare mi ha fatto pensare alla unità nazionale del popolo che non esiste. Ho così ripensato agli scritti della storia per immaginare come potrebbe essere un paese unito e coeso.
Avete suggerimenti?
Forse l'unico modo per tenere in piedi l'Italia era quello di rendere il più indipendenti possibili l'una dall'altra le varie nazioni che la componevano al momento dell'unificazione.
Probabilmente, adesso è troppo tardi, perché buona parte del territorio meridionale è devastato dalle organizzazioni criminali che opprimono la gente perbene impedendogli di potersi comportare da cittadini liberi.
Al nord, per contro, si rischierebbe di creare altro centralismo diverso da quello romano solo per l'ubicazione geografica.
Io sono, purtroppo, rassegnato e senza speranze.
Carlo Cattaneo la pensava già allora come te, purtroppo non fu' ascoltato :?
la competizione fiscale e territoriale creerebbe un circolo vizioso
Lingue diverse: ci sonosuiller ha scritto:trinacrio ha scritto:Kren ha scritto:No.G5 ha scritto:Ho riportato alla mente la citazione di Massimo D'Azeglio perché oggi a pranzo mi sono trovato a discutere, partendo dalle "novità" di wiki sul ponte, sul fatto che alcune regioni siano un peso per il paese.
Ponendo il caso che regioni come Sicilia, Campania, Calabria, Abruzzo, ecc ecc siano effettivamente un peso per il paese, quale è l'alternativa reale alla loro deriva?
Sentir dire la Sicilia è un peso e poi veder sviolinare nozioni su le conquiste turche (con annessi razzismi ancorché leggeri) e sulla voglia di lavorare mi ha fatto pensare alla unità nazionale del popolo che non esiste. Ho così ripensato agli scritti della storia per immaginare come potrebbe essere un paese unito e coeso.
Avete suggerimenti?
Forse l'unico modo per tenere in piedi l'Italia era quello di rendere il più indipendenti possibili l'una dall'altra le varie nazioni che la componevano al momento dell'unificazione.
Probabilmente, adesso è troppo tardi, perché buona parte del territorio meridionale è devastato dalle organizzazioni criminali che opprimono la gente perbene impedendogli di potersi comportare da cittadini liberi.
Al nord, per contro, si rischierebbe di creare altro centralismo diverso da quello romano solo per l'ubicazione geografica.
Io sono, purtroppo, rassegnato e senza speranze.
Carlo Cattaneo la pensava già allora come te, purtroppo non fu' ascoltato :?
è il mio sogno da sempre... una confederazione sulla falsa-riga del modello svizzero... il top: lingue diverse, culture diverse, diversa mentalità ma tutti uniti sotto la stessa bandiera e fieri di esserlo nei momenti opportuni, ma aimè sembra che l'unica forma di stato possibile in italia sia la repubblica (delle banane aggiungo io)
la competizione fiscale e territoriale creerebbe un circolo vizioso
pensa che gli stati uniti dopo la 2a guerra mondiale divisero appositamente la germania dell'ovest in regioni federate allo scopo di spezzettarla per timore che risorgessero come "nazione", addirittura alcuni lander vennero disegnati con una matita su di una cartina...
sappiamo tutti oggi cos'è la germania, grazie anche a quello spezzatino venuto dall'alto, probabilmente se l'italia avesse seguito la germania sino alla fine avrebbero fatto la stessa cosa anche qui... e io dico peccato, occasione persa per mettere un pò d'ordine 8)
G5 ha scritto:Per fare lo spezzatino in Italia occorrerebbe un evento che azzerasse ogni struttura. Fate voi.
biasci ha scritto:Lingue diverse: ci sono
Culture diverse: ci siamo
Diversa mentalità: idem
tutti uniti sotto la stessa bandiera e fieri di esserlo nei momenti opportuni: in italia ??? naaaaaaaa
G5 ha scritto:Ragionando di Stati Uniti però dovremmo rapportarci alla UE e non certo all'Italia. Sfido un californiano a somigliare ad uno del Montana o dell'Alaska.
È come se volessimo paragonare un portoghese ad Croato o un Finlandese!
reFORESTERation ha scritto:G5 ha scritto:Per fare lo spezzatino in Italia occorrerebbe un evento che azzerasse ogni struttura. Fate voi.
be l'abruzzo però, basta andare su wikipedia per leggerlo, ha il pil maggior di tutte le regioni del centro sud, superiore alla campania al lazio, alla sicilia, puglia basilicata molise. E' la regione più industrializzata certo, ma è anche quella dove il settore terziario è più in via di sviluppo.
mela c mela v da wikipedia
Fino a pochi decenni fa l'Abruzzo era una delle regioni più povere del Sud Italia, ma nel 1996 è stata la prima regione del meridione, ad uscire dal cosiddetto (e ormai obsoleto) obiettivo 1 [8].
Infatti dal 1950 l'Abruzzo ha avuto una crescita costante del PIL. Nel 1951 il reddito pro capite è stato del 53%; nel 1971 del 65%; nel 2006 è arrivato al 84,4 dando all'Abruzzo il più alto PIL pro capite del Sud Italia, che ha superato il tasso di crescita di ogni altra regione d'Italia. La costruzione delle autostrade Roma-Teramo (Autostrada A24) e Roma-Pescara (Autostrada A25) ha aperto la regione a nuovi investimenti favorendo una maggiore crescita della produttività della regione, che è diventata cosi una delle più alte tra le regioni del sud Italia. Il Terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 ha determinato una forte frenata dell'economia, la cui ripresa, secondo degli esperti, è ancora piuttosto incerta[9]. Tuttavia secondo le statistiche di fine 2010 sembra che l'economia abruzzese si sta riprendendo, nonostante i dati negativi per quanto riguarda l'occupazione, facendo sperare in un futuro economico più roseo[10].
Dati economici [modifica]
La serie storica dal 2000 al 2008, mostra l'andamento del reddito delle regioni meridionali e insulari.[11]
2000 % della media naz. 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008[12] % della media naz.
Abruzzo 18.177,3 86,90 18.871,5 19.361,7 19.454,6 19.297,0 19.942,3 20.501,1 21.150,3 21.662,60 82,44
Sardegna 15.861,0 75,83 16.871,4 17.226,5 17.975,7 18.581,0 19.009,8 19.654,3 20.444,1 20.627,20 78,50
Molise 15.308,1 73,18 15.985,5 16.460,3 16.607,7 17.290,0 17.994,6 18.591,9 18.955,5 20.429,50 77,75
Basilicata 14.670,3 70,14 15.130,4 15.731,6 16.011,5 16.668,1 17.031,4 17.781,9 18.280,0 19.039,10 72,46
Puglia 13.825,2 66,09 14.504,5 14.962,2 15.284,0 15.694,4 15.971,0 16.504,6 16.943,4 17.955,90 68,33
Sicilia 13.479,6 64,44 14.185,7 14.662,2 15.053,9 15.440,1 16.023,2 16.531,5 17.003,7 17.533,00 66,72
Calabria 13.019,9 62,24 13.742,4 14.226,9 14.773,2 15.457,0 15.754,8 16.244,1 16.625,8 17.285,00 65,78
Campania 13.190,8 63,06 14.040,8 14.764,0 15.025,8 15.531,7 15.753,2 16.294,2 16.556,5 16.746,30 63,73
Negli corso degli anni, l'Abruzzo ha scavalcato molte regioni italiane ed oggi ha il PIL procapite più alto del Mezzogiorno.
Di seguito la tabella che riporta il PIL nominale e il PIL procapite secondo l'ISTAT[13] prodotto nella regione dal 2000 al 2009
Sarà pure così(ci sarebbe comunque da discutere), ma io a Napoli, a Roma, a Bologna, a Padova, a Milano, a Torino, a Pescara MI SENTO A CASA MIA. Amo il calore delle persone del sud, la simpatia dei romani e degli emiliani, le espressioni in lombardo, la serietà dei veneti. Per me stare a Roma o a Milano non cambia nulla, sto bene uguale. Dopo una settimana trascorsa all'estero, nonostante tutto, ho nostalgia dell'Italia e degli italiani. E' vero che tra le varie regioni ci sono differenze, ma il nostro Paese è bello anche per questo.99octane ha scritto:Gli italiani non sono MAI esistiti.
Persino Roma governava sull'Italia con uno schema di ampio laissez faire alle autorita' locali.
FAUST50 - 3 giorni fa
GuidoP - 1 ora fa
quicktake - 1 anno fa
omniae - 10 mesi fa